Ultime a ritrovarsi in Toscana per il terzo appuntamento le giovani sentinelle pratesi. Martedì 16 maggio, nel bel teatro del convitto Cicognini ragazzi e ragazze delle classi della media inferiore dell'istituto che ha ospitato l'incontro e coetanei e coetanee del comprensivo Salvemini La Pira di Montemurlo sono stati accolti dalla consigliera provinciale, Claudia Longobardi, e dalle assessore all'Istruzione di Prato, Maria Grazia Ciambellotti, e Montemurlo, Rossella De Masi.
Dopo il saluto di Giovanna Nunziata, Dirigente scolastica del convitto, che ha voluto sottolineare l’importanza dei percorsi educativi alla legalità la Fondazione ha introdotto i lavori ricordando le articolazioni del progetto, l’importanza che i giovani abbiano interlocutori attenti e disponibili, amministratori con cui confrontarsi e discutere per fare esperienza di cittadinanza. Per queste ragioni, con ostinazione, richiediamo e, talvolta, rincorriamo chi ha il governo della cosa pubblica invitandolo ad essere presente, a non mancare l’appuntamento, ad avere un comportamento esemplare che ristabilisca il valore della politica. Di quella buona, di cui abbiamo un gran bisogno. E le nostre parole, i nostri report non sono stati vani, né puro esercizio retorico, perché la presenza degli amministratori all’incontro ha dato vivacità: studenti e studentesse erano curiosi, avevano preparato domande e richieste, sollecitando precisazioni e puntualizzazioni.
Ad esordire sono stati i giovanissimi del Cicognini: hanno approfondito il tema della legalità osservando la vita quotidiana della loro città con una ricognizione delle zone a rischio dei quartieri, grazie anche a mappe e a immagini, mettendo in rilievo le ragioni e, conseguentemente, hanno sollecitato l'adozione di comportamenti corretti da parte di cittadini e cittadine, l'intensificarsi della vigilanza da parte delle autorità pubbliche e la riqualificazione di alcune aree particolarmente a rischio. La legalità riguarda ogni aspetto della vita, dalla cura degli altri e dell'ambiente in cui viviamo ai rapporti con il prossimo, dalle regole della convivenza a quelle nella scuola. Hanno poi offerto delle riflessioni sulla criminalità reale e percepita.
Hanno poi preso la parola i coetanei del comprensivo Salvemini La Pira.
Un primo gruppo si è soffermato sullo spreco di cibo con un’attenta disamina di ciò che accade in ogni plesso della propria scuola: stoviglie e piatti usati, acqua in bottiglia o in caraffa, quanto e quale cibo rimane.
Un secondo gruppo ha approfondito la questione del risparmio di energia e degli sprechi dell’acqua, nonché della raccolta differenziata, riprendendo un tema più volte sollecitato dai giovani di altre scuole negli anni passati: l’enorme quantità di bottigliette di plastica che potrebbe essere ridotta con l’istallazione di una fontanella in ogni scuola.
Claudia Longobardi ha preso la parola per prima e ha ringraziato per l'invito perché ha potuto apprezzare la capacità di questi giovani e il loro impegno in questo percorso di educazione alla legalità.
Maria Grazia Ciambellotti si è soffermata sulle questione sollevate dai giovani di Prato per poi ampliare l’orizzonte: non è sufficiente lavorare sull'ordinario, che è importante e urgente, ma occorre pensare in grande, promuovere grandi progetti di riqualificazione con il rifacimento di alcuni edifici, individuare funzioni e trasformare spazi rendendoli sempre più vivi e, in questo modo, più difficili da aggredire dal malcostume spicciolo, che favorisce quotidianamente il degrado, e dalla criminalità grande e piccola. Ha indicato alcuni interventi di rilievo: dall’area del vecchio ospedale dove sarà realizzato un grande parco con un concorso al parco fluviale lungo il fiume Bisenzio con punti di attrazione, sportiva, culturale che divengono punti di sorveglianza, agli interventi e al monitoraggio con operatori di strada nella zona della stazione di Porta al Serraglio azione di contrasto, grazie anche alla collaborazione con il questore. Infine al Soccorso, con l'interramento della declassata e la riqualificazione e trasformazione dell’area in parco, si costituirà un polmone verde fra i tanti palazzi.
Ha ricordato che gli interventi previsti a dare corpo a questa idea del futuro di Prato richiedono sempre il rispetto delle procedure che è garanzia dei diritti per tutti.
Rossella De Masi ha ripreso i ragionamenti illustrati già in occasione dell’appuntamento a Montemurlo facendo partecipi delle riflessioni sullo spreco alimentare, degli interrogativi sui comportamenti di chi fruisce della mensa, anche ragazze e ragazzi di Prato, perché le sue domande richiedono a ciascuno e a ciascuna uno sforzo di riflessione sui nostri modi di comportarci a tavola e in genere con l’alimentazione. Ha pure voluto sottolineare l’ampiezza della legalità e dell’essere cittadini responsabili facendo cenno anche ad altri aspetti del vivere quotidiano e di quanto si fa a scuola: educazione stradale, protezione civile. In questo senso ha ripreso pure il tema dei rifiuti abbandonati per strada o all’aperto.
E questo tema dei rifiuti ha attraversato con urgenza e sollecitazioni varie i progetti di quest’anno, lasciando intravedere come la scuola rifletta le preoccupazioni dei nostri tempi attraverso le riflessioni di studenti e studentesse. La cronaca preoccupa e non poco e i giovani segnalano e fanno proposte che avrebbero bisogno sempre di un ascolto attento e partecipe da parte di adulti e di coloro che hanno il governo della cosa pubblica. Perché, concordano tutti, abbiamo bisogno del contributo di ciascuno. Ma allora la nostra domanda è più che legittima: perché non diamo spazio adeguato alle sollecitazioni e alle idee che vengono dalla scuola? Le giovani sentinelle hanno offerto e offrono impegno e responsabilità, tocca agli uomini e alle donne di buona volontà avere orecchi attenti all’ascolto e aprire loro varchi.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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