giovedì 19 dicembre 2019

Incontro con le giovani sentinelle fiorentine

Venerdì 13 dicembre ultimo appuntamento del 2019 con le giovani sentinelle fiorentine. 

Al Liceo Rodolico abbiamo ritrovato alcuni dei giovani che ci avevano seguito nell’anno passato insieme con nuovi compagni che proseguiranno nella sfida di essere cittadini responsabili.

Con loro abbiamo ripreso i ragionamenti sulle evoluzioni delle organizzazioni criminali per focalizzare la nostra attenzione sul tema della complicità e della connivenza di cittadini e cittadine nel consentire alle mafie di prosperare e di continuare a fare affari indisturbate.

Occorre una forte reazione di ciascuno, assumere comportamenti e fare scelte anche faticose per prosciugare quel pantano entro cui sguazzano forme criminali e cittadini silenti e ciechi e abbiamo bisogno della scuola, degli insegnanti e del contributo di adulti di buona volontà per formare quell’abito civico che costituisce una barriera alle pretese del malaffare.

Con loro ci siamo dati appuntamento al prossimo venerdì 13 marzo.

Sergio Tamborrino
Responsabile Regionale Progetto Scuola

martedì 17 dicembre 2019

Le giovani sentinelle mestrine


A concludere i primi incontri di questo anno scolastico in Veneto sono stati il liceo classico Franchetti il 26 novembre 2019 e il liceo scientifico Bruno di Mestre (VE) il 9 dicembre 2019, da anni eredi di una tradizione di giovani impegnati nel confronto con la pubblica amministrazione, su temi di interesse collettivo.

Abbiamo ricordato nonno Nino, le vicende legate al maxiprocesso, le stragi di mafia, l’amarezza di Caponnetto dopo la morte del giudice Borsellino, la preghiera laica, a cui tenne fede per tutta la vita, di continuare a diffondere i valori della legalità e della giustizia. Abbiamo parlato anche della testimonianza di Angelo Corbo, resa a voce in molte occasioni nel Veneto, il suo volume: Strage di Capaci. Paradossi, omissioni e altre dimenticanze.

I ragazzi hanno cominciato subito a interrogarsi su come aderire all’invito di Antonino Caponnetto. Al liceo Franchetti è emerso un forte interesse per lo spaccio di droga, e per la propaganda con cui gli spacciatori cercano di reperire compratori. I ragazzi hanno sottolineato la loro preoccupazione e il senso di insicurezza per il degrado in cui versano alcune zone della città. Tema più volte ripreso in questi anni ma, nonostante siano stati sempre accolti dalla propria amministrazione la stessa non li ha mai coinvolti e anche loro, prendendo da esempio altri giovani sentinelle, non vogliono mollare, l’incontro è stato occasione per osservare il lavoro dei compagni più vecchi, e di altri che in Italia si sono mobilitati su argomenti analoghi. Abbiamo concluso con il video realizzato dagli studenti del liceo artistico Petrocchi di Pistoia sull’acqua pubblica: un illuminato esercizio di fantapolitica, che ci ammonisce a tutelare le risorse pubbliche.

Con i ragazzi del Bruno abbiamo parlato anche della recente testimonianza, nella conferenza regionale del Veneto, del signor Gianluca Maria Calì: una scelta di coraggio senza esitazioni.  I ragazzi del Liceo scientifico veneto sono interessati alla cura della loro città, e hanno sollevato il problema dello smaltimento dei rifiuti, della raccolta differenziata, della necessità di impegnarsi tutti, per inquinare meno. A conclusione, il bel video con l’Hallelujah, reinterpretato dai ragazzi dell’Istituto Valle di Padova, che hanno realizzato un “monumento” contro l’indifferenza.

Ci siamo dati appuntamento per martedì 10 marzo 2020, con entrambi gli istituti, per discutere e confrontarsi con l’amministrazione cittadina. 

Francesca Vian
Responsabile Veneto

lunedì 16 dicembre 2019

Le giovani sentinelle di Augusta (SR)







Proseguono gli appuntamenti siciliani delle Giovani sentinelle. 

Martedì 10 dicembre è stata la volta dei ragazzi e delle ragazze di seconda e terza media dell’istituto Domenico Costa di Augusta.

Con i nuovi abbiamo ripercorso la vicenda di Antonino Caponnetto, ristabilendo così la memoria storica di quanto accaduto e dei lasciti che abbiamo ricevuto da uomini che si sono battuti per la giustizia. 

Con entusiasmo, i giovanissimi hanno raccolto l'eredità lasciata da nonno Nino che confidava nei ragazzi e nelle ragazze e, nell’ultima parte della sua vita, ne ha incontrati tantissimi per spronarli all’azione e al cambiamento e ad essere testimoni.

Hanno poi preso la parola le classi terze, veterane del progetto, che hanno illustrato ai loro compagni il lavoro svolto lo scorso anno riguardo gli spazi comuni, lamentando la carenza di spazi aggregativi, problema che si fa sempre più acuto dappertutto nel nostro Paese e, in particolare, ad Augusta dove non c’è un cinema, un teatro.  

I giovanissimi del Domenico Costa lamentano la mancanza di una palestra per poter fare sport. Lo scorso anno avevano esordito con uno slogan: Piccoli passi per grandi progressi, voglia di essere ascoltati, spazi di aggregazione, di ascolto, di ritrovo… ma di ascolto da parte della propria amministrazione non ce n’è stato. Né il confronto ha avuto luogo nel terzo appuntamento a Siracusa o alla Conferenza finale.

I ragazzi hanno quindi accolto con grande entusiasmo il fatto che oltre la scelta di un nuovo tema da approfondire potranno, con la collaborazione delle nuove classi, non abbandonare il tema dello scorso anno ma anzi arricchirlo di nuove idee e proposte.

Nel secondo appuntamento, quando saranno ospiti dell’amministrazione comunale, le giovani sentinelle di Augusta vorranno chiedere al loro sindaco, Maria Concetta Di Pietro, se era opportuno o meno essere presente e chiedere ai parlamentari presenti e alla Regione Siciliana come mai dei finanziamenti siciliani del Miur di 4,6 milioni di euro per la ristrutturazione delle scuole non ci fosse e né ci sarà spazio per l’Istituto comprensivo Domenico Costa!
 
La Fondazione il 26 marzo 2018 aveva riportato l’aneddoto del pesciolino rosso di Ernesto Rossi citato dal Dirigente scolastico in merito all’immobilismo che rischia di far morire le buone idee. Ci auguriamo che il confronto e il dialogo venga riaperto e i giovanissimi abbiano interlocutori e risposte. Di certo loro non indietreggeranno e non staranno zitti.


Elena Giampapa

giovedì 12 dicembre 2019

Doppio incontro con le giovani sentinelle di Licata (AG) e Castelvetrano (TP)


Ancora due incontri con le giovani sentinelle siciliane venerdì 6 dicembre.

Ad attenderci a Licata sono i ragazzi e le ragazze dell’Istituto comprensivo Marconi insieme con la loro insegnante referente Carmelina Di Rosa. Maurilio Lombardo, dirigente scolastico,  segue con attenzione il progetto e ha voluto salutarci e ringraziarci dell’impegno prima di entrare in aula dove abbiamo ritrovato una classe di veterani insieme a due nuove.

Lo scorso anno si erano occupati della loro villa comunale che versava in cattive condizioni e ai nuovi compagni e compagne hanno ricordato il loro incontro con il vice sindaco, della loro proposta di un orto botanico curato da anziani e bambini, di come hanno lavorato con lena a vari livelli dividendosi in gruppi tracciando una mappa di come avrebbero voluto gli spazi per i giochi, per gli spettacoli dei pupi per mantenere viva la tradizione. Hanno studiato e approfondito le vicende storiche della villa con il suo passato ricco di vicende, costumi e tradizioni e come la villa era ritenuta il salotto buono della loro città.
A distanza di pochi mesi, l’amministrazione comunale ha tenuto fede all’impegno preso con i ragazzi e questa collaborazione ha dato i suoi frutti con la villa rimessa a nuovo, infatti il prossimo 19 dicembre ci sarà l’inaugurazione e alla scuola sarà assegnato l’orto botanico.
L’entusiasmo delle giovanissime sentinelle per aver raggiunto l’obiettivo ha contagiato i compagni e le compagne, anch’essi disponibili a proseguire nel loro impegno di cittadini attivi in erba.

Forti di questa prima bella esperienza abbiamo discusso del progetto rimarcandone le finalità che sono  proprio quelle appena realizzate dalle giovani sentinelle licatesi.

Amministrazione e ragazzi diventano esempio per altre scuole nel pieno spirito del progetto. Abbiamo spiegato loro di come la scuola e i giovani possono diventare motore di un cambiamento reale nei propri territori. Abbiamo provato ad immaginare cosa accadrebbe se ogni anno le scuole divenissero promotrici di idee, con le amministrazioni attente alle esigenze e ai bisogni dei cittadini e disponibili al confronto e allo scambio!

 
Abbiamo poi affrontato l’esperienza della Conferenza finale al Politeama di Palermo, esperienza positiva ma che bisogna ancora migliorare prendendo esempio anche dalle Conferenze fatte in altre regioni.

Abbiamo ricordato che ogni scuola deve preparare una sola domanda da proporre alle istituzioni presenti per poi dare spazio ai parlamentari presenti di dare risposte chiare e concrete. Domande da fare dal proprio posto e non permetteremo file né calcarsi sotto il palco anche per rispetti delle altre scuole.
La mattinata è stata ricca di spunti gettando le basi per nuovi suggerimenti e strategie e prepararsi così ai prossimi incontri, non solo di marzo con l’amministrazione locale ma anche per quelli successivi per raggiungere gli obiettivi che ogni scuola si propone.

Il secondo appuntamento della mattinata è stato a Castelvetrano con i ragazzi e le ragazze della Direzione Didattica 2° Circolo Ruggero Settimo, protagonisti anche quest’anno di una nuova esperienza educativa di cittadinanza con l’auspicio che a marzo avranno finalmente ascolto dalla nuova amministrazione.
La Fondazione ha ringraziato la dirigente, Maria Luisa Simanella, e il suo esercito di insegnanti per la dedizione e la passione con le quali ogni anno accompagnano i propri giovani nel compito di formarli ad essere cittadini attivi e consapevoli.  Alle nuove leve abbiamo raccontato la vita del giudice Caponnetto e del suo impegno con i giovani. Siamo passati a spiegare nei dettagli il progetto e la testimonianza di tre ragazzi veterani ci ha aiutato e facilitato nel compito arricchendo proficuamente la mattinata.
Sono stati bravissimi nel raccontare la loro esperienza e di come siano stati colpiti positivamente, divenendo giovani responsabili e attori del proprio futuro. Abbiamo concluso con la frase di nonno Nino che racchiude tutto lo spirito del progetto da lui ideato: «Ragazzi, godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova Resistenza, la Resistenza dei valori, la Resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatelo sempre!»
L’invito ai giovanissimi è ad assumerlo come proprio motto.


Domenico Bilotta e Pasquale Calamia

venerdì 6 dicembre 2019

Le giovani sentinelle di Favara (AG)







Proseguono gli appuntamenti in Sicilia e giovedì 5 dicembre hanno esordito per la prima volta le sentinelle dell'Istituto professionale G. Ambrosini di Favara. 

Con gli altri studenti e studentesse della regione saranno protagoniste due classi terze dell’istituto che ci hanno accolto, nell’aula magna, con la loro insegnante, Maria Crocetta Grassedonio, la Dirigente scolastica, Milena Siracusa, e il nostro referente per Agrigento, Giuseppe Vella.

Sin da subito attenti e curiosi ragazzi e ragazze non hanno perso l'attenzione per tutte e due le ore che sono trascorse velocemente. Abbiamo raccontato loro la vicenda di Antonino Caponnetto e del suo pool, l’azione di contrasto della mafia, l'isolamento di Giovanni Falcone e le stragi di Capaci e via D’Amelio. Abbiamo raccontato degli ingenti profitti della mafia, frutto dei traffici illeciti, di come l'evasione fiscale e la corruzione mettano in ginocchio la nostra economia sana, del riciclaggio e delle connivenze scippando sogni e speranze per i nostri giovani.

Abbiamo sottolineato l’importanza dell’impegno di ciascuno, del compiere il proprio dovere e del senso della cittadinanza. Abbiamo fatto appello ai valori della nostra Carta costituzionale.

Abbiamo illustrato il progetto in tutte le sue fasi, mettendo in rilievo il protagonismo dei giovani con il video che riassume le proposte dei tanti giovani delle varie regioni d'Italia. E questa ricchezza e varietà ha convinto i giovani di Favara ad accettare la sfida di entrare nella schiera delle giovani sentinelle e portare il loro contributo a migliorare la loro comunità.
L’incontro si è concluso con la testimonianza di Angelo Corbo: ragazzi e ragazze lo hanno ascoltato in un lungo e religioso silenzio. Ha sollecitato loro ad essere cittadini attivi e sentinelle del proprio territorio, mettendosi in gioco e vigilando affinché le proposte e le promesse vengano mantenute. 

Ha chiesto scusa come adulto per lasciare loro un Paese dove il futuro è pieno di grosse incertezze. Al contrario, la loro partecipazione e la loro attenzione ha regalato a noi la speranza che nonostante tutto riusciranno a costruire un Paese migliore di quello che erediteranno da noi.

Ci siamo dati appuntamento per giovedì 19 marzo.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

Le giovani sentinelle si spostano sulla provincia di Catania







Mercoledì 4 dicembre, solo un appuntamento di quelli previsti in Sicilia, quello con l'Istituto comprensivo Gabriele D’Annunzio di Motta Sant’Anastasia (CT), mentre gli appuntamenti di Chiusa Sclafani, Contessa Entellina e Giuliana  si terranno fra pochi giorni con i collaboratori locali in quanto la scuola è impegnata con dei corsi di aggiornamento.

Avevamo informato nel report della Conferenza di Palermo la vicenda incredibile delle polemiche suscitate relativo all’impegno dei giovani del comprensivo sui temi legati ai rifiuti e le domande sulla discarica che si trova nel territorio comunale a poca distanza dalla scuola secondo il quale per qualcuno è disdicevole usare bambini, che lamentano il loro diritto alla salute,arrivando a scrivere ai dirigenti scolastici non ricordando che i diritti di libertà di parola e di giudizio non possono essere negati ai cittadini e alle cittadine, ancor più a minori anche se le critiche non piacciono!

E dal progetto dello scorso anno siamo ripartiti in questo primo appuntamento. Sono stati i più grandi di terza a ripercorrere le vicende dell’anno passato: gli incontri, la scelta del tema, il progetto, gli esiti successivi, i contenitori per la differenziata, le visite dei più piccoli della scuola primaria. In questo modo hanno introdotto i propri compagni e compagne di terza alle articolazioni del percorso di cittadinanza.

E sul tema della cittadinanza ci siamo dilungati per ricordare quanto sia importante acquisire comportamenti e un abito civico di rispetto della legge, di cura degli altri e dell’ambiente storico e naturale. Abbiamo voluto sottolineare come questo abito civico che i giovani di Motta hanno indossato sia emerso quando si sono occupati della questione dei rifiuti e della vicina discarica e in quella occasione hanno fatto valere i propri diritti di cittadini che fanno domande ed esigono risposte.

La loro scelta è tanto più encomiabile perché assomiglia a quella di Antonino Caponnetto che decise di prendere il posto di Rocco Chinnici, dopo il terribile attentato del 29 luglio 1983, per fare qualcosa per la terra dove era nato. Allo stesso modo i giovani di Motta hanno deciso di fare qualcosa per la propria terra, per il posto in cui vivono. Non sappiamo delle scelte che i ragazzi faranno quest'anno e se affronteranno anche un altro argomento, di certo al secondo appuntamento di marzo si riparlerà ancora delle loro preoccupazioni perché è un loro diritto avere risposte che non vadano nel dimenticatoio come spesso sono abituati gli adulti.

I racconti di alcune vicende di Antonino Caponnetto, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno arricchito l’incontro, piacevole e partecipato. 


Sergio Tamborrino e Giuseppe Vitale

mercoledì 4 dicembre 2019

Prosegue il percorso di cittadinanza attiva delle giovani sentinelle messinesi e palermitane




Martedì 3 dicembre  un appuntamento a Messina e due a Palermo. 

A Messina ad attenderci nel teatro della scuola Cristo Re i giovanissimi di quella primaria e quelli delle altre due – Montepiselli e Passanante - e i veterani della scuola media Annibale Maria di Francia. Con loro l'infaticabile referente Agata Bonfiglio con la nuova dirigente scolastica, Domizia Arrigo.

Ad esordire è stato Michele, giovane studente della scuola media, che ha voluto ricordare la bella esperienza di Palermo e la domanda senza risposta relativa al loro progetto di avere uno spazio per ritrovarsi. E noi siamo partiti da quella loro richiesta, analoga a tante che abbiamo ascoltato e che si sono rincorse in questi undici anni del progetto: giovani e giovanissimi sono alla ricerca di spazi di incontro e di socialità, fuori dal circuito del consumo, dove ritrovarsi per parlare e fare attività diverse. 

E questo appello agli spazi è già esso stesso indice della serietà di ragazzi e ragazze ai quali non è data molto spesso risposta da parte di chi ha il governo della cosa pubblica. Eppure la loro sfida su questo tema è particolarmente significativa perché loro vogliono mettersi alla prova e fare già esercizio di cittadinanza, quella cittadinanza che abbiamo voluto sottolineare perché antidoto alla presenza di fenomeni corruttivi e di criminalità.

Al prosperare della corruzione e all’insediamento della grande criminalità organizzata contribuiscono uomini e donne di questo nostro Paese che hanno uno scarso senso della legalità e dell’essere cittadino e cittadina responsabile. Abbiamo per questo motivo richiamato l’esempio di Antonino Caponnetto e il racconto della vicenda ha avuto l’effetto straordinario del formarsi di una lunga fila di ragazzi e ragazze con foglietti e quaderni su cui avevano annotato delle domande precise, "affamati" di voler conoscere e sapere chi e cosa hanno fatto per combattere la mafia.   

Peccato che il tempo a disposizione fosse finito ma negli occhi di questi giovanissimi si leggeva la soddisfazione per aver ricevuto risposte ai loro quesiti.

Con loro ci siamo dati appuntamento al prossimo giovedì 19 marzo.

Sergio Tamborrino e Beppe Vitale                               


                             
A Palermo una nuova scuola ha accettato la sfida delle giovani sentinelle: la Direzione Didattica Alessandra Siragusa con 200 bambini e bambine che abbiamo incontrato per primi, mentre subito dopo un altro appuntamento con tre classi nella sede distaccata dello stesso istituto. 

A dare impulso al progetto in questo istituto è stata l'insegnante partigiana dei valori, già nostra compagna di viaggio alcuni anni fa alla Direzione Didattica di Capaci, Anna Rita Silvio. 
Trasferitasi in questa nuova scuola ha subito voluto proseguire in questo percorso per i suoi ragazzi e ragazze. Con lei le le colleghe Roberta Cricchio, Daniela Pedilarco.

Da subito la mattinata si è rivelata ricca e entusiasmante, una platea di bambini e bambine attenti e pronti a fare domande grazie alle proprie insegnanti che li avevano già preparati al percorso che li vedrà protagonisti in questo anno scolastico.

Tutto ciò ha permesso sin da subito di spiegare gli obiettivi del progetto e i suoi fini, abbiamo parlato dei valori e dell’impegno civile, della solidarietà e del rispetto delle regole, dei buoni comportamenti che devono incidere contro la mafia, la corruzione e l'evasione fiscale, che impediscono un reale cambiamento del nostro Paese anche a causa del silenzio degli onesti.

Abbiamo chiesto ai ragazzi, come esempio, di prendere una cartina del proprio territorio e di segnare con una bandierina ogni bene che appartiene a tutta la comunità: strade, scuole, piazze, giardini pubblici, ospedali e altri beni comuni. Poi li abbiamo invitati a cancellare questi beni, per rendersi conto di quante cose abbiamo in comune e di quanto saremmo in difficoltà senza di essi e della necessità di prendersene cura e conservarli.

Abbiamo ricordato la grande passione di Antonino Caponnetto riguardo la nostra Carta Costituzionale, custode dei diritti e doveri di ogni cittadino e li abbiamo incitati a chiedere ai propri insegnanti di studiarla e approfondire i principi fondamentali di essa. L'intervento di Angelo Corbo ha colpito la loro curiosità e sono seguite tante domande, suscitando in loro molto entusiasmo e hanno accettato la sfida a diventare giovani sentinelle ed essere pronte a marzo al confronto la propria amministrazione, genitori e cittadini.

Domenico Bilotta e Angelo Corbo

Le Giovani sentinelle siciliane iniziano il loro percorso di cittadinanza attiva


Lunedì 2 dicembre tanti gli appuntamenti con le giovani sentinelle dell’isola che riprendono il proprio impegno dopo la bella esperienza della Conferenza finale al teatro Politeama di Palermo dello scorso 21 ottobre.

Sul versante orientale della Sicilia incontro a Bronte con i giovani dell’Istituto Radice. Ben cinque nuove classi dei diversi indirizzi hanno affollato l’aula magna della scuola e ci hanno accolto per questo primo appuntamento. E con loro abbiamo ripreso a discutere di cittadinanza facendo tesoro del lavoro svolto dai propri compagni e compagne lo scorso anno.

Ad accoglierci docenti - Venera Sgroi, Annalisa Pinzone, Francesco Salanitri, Gaetano Messina – e la dirigente scolastica – Maria Pia Calanna – studenti e studentesse e questi ultimi hanno preparato uno striscione - Per senso di amore e giustizia – e uno schizzo con Giovanni Falcone Paolo Borsellino.

La Dirigente scolastica ha ringraziato la Fondazione e i giovani del lavoro svolto nello scorso anno e li ha spronati a proseguire nell’impegno, poi ha preso la parola il professor Messina nella veste di vicesindaco ha rinnovato l’impegno e la disponibilità dell’amministrazione ad accompagnare i giovani nel loro percorso di cittadinanza. I ragazzi e le ragazze hanno poi visto i propri compagni e compagne al lavoro di ripulitura dei cinque siti di importanza storica che sono stati dotati di QR code con le informazioni relative alla vicenda storica del luogo.

E questa esperienza abbiamo ripreso per rilanciare la sfida ai nuovi affinché la cura dei luoghi divenga parte del proprio essere cittadini, giusto quanto ricorda l’articolo 9 della Costituzione, citato in apertura del video.

E questo lavoro è coerente con l’impegno, le sollecitazioni e l’insegnamento di Antonino Caponnetto che nell’ultima parte della sua vita si è dedicato a raccontare le vicende di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e della loro lotta alla mafia.


Perché Antonino Caponnetto ha deciso, a 63 anni, di tornare in Sicilia? - ci ha chiesto uno studente. E la sua domanda è per ciascuno e ciascuna di noi: perché dobbiamo impegnarci? Il nostro augurio è che ogni giovane ricerchi una risposta per se stesso che sia parte del suo abito civile.

Con i giovani di Bronte l’appuntamento è per il prossimo mercoledì 18 marzo 2020.


Sul versante occidentale dell’isola, l’appuntamento è a Bagheria. 

Ad attenderci i giovanissimi pulcini della Direzione Didattica Statale G. Cirincione 2° Circolo con le loro referenti Gaetana Gallina e Vincenza Ventimiglia. 

Nonostante la loro tenera età sono veterani del progetto e quindi siamo entrati subito nel vivo delle varie fasi che li attendono in questo anno scolastico. A prendere la parola Sofia, oramai conosciuta a livello nazionale in quanto compare nel filmato presentato nelle conferenze regionali. 

Ancora una volta Sofia non si è persa d'animo e da esperta relatrice ha aggiornato la Fondazione dei vari sviluppi relativi alle condizioni di degrado in cui versa la propria scuola. 

Con i suoi compagni e compagne, dopo aver approfondito il tema, aveva incontrato l’amministrazione proponendo di dotarla di nuove panchine, la realizzazione di una fontanella che possa servire anche per annaffiare le piante, una migliore illuminazione del cortile nelle ore pomeridiane e serali facendo notare che durante le ore notturne avvengono atti vandalici e quindi la necessità di una recinzione per prevenire intrusioni. Inoltre, avevano chiesto di ristrutturare la casa dell'ex custode come laboratorio scientifico e biblioteca della scuola. 

Le giovani sentinelle del Cirincione si sono impegnate davanti al sindaco di pulire il giardino, piantare nuovi fiori e sensibilizzare gli altri scolari a prendersi cura del loro bene comune.

 Sofia ha puntualizzato, appoggiata da tutta la platea, che da parte loro hanno rispettato l'impegno mentre da parte dell’amministrazione comunale nessuna risposta alle loro aspettative e ciò ha deluso tutti gli scolari e le scolare. 

Ne è nata una vivace discussione dove tutti hanno contribuito a ricercare soluzioni sul da farsi con l'intento di non voler desistere dalle loro richieste. La fruttuosa chiacchierata, che avrebbe fatto invidia ad un meeting di professionisti navigati, ha portato a decidere di scegliere per il prossimo appuntamento di marzo un tema comune che riguardi la propria città portando in dote la loro esperienza fuori dalle mura della propria scuola. 

Ma la vera sorpresa è che chiederanno risposte concrete anche al tema sollevato lo scorso anno facendo notare agli adulti che fare gli struzzi non  porta a migliorare il nostro Paese e che i problemi sollevati hanno bisogno di una soluzione. Hanno  chiamato in causa anche i propri genitori che sono stati poco attenti. Ha concluso Angelo Corbo, entusiasta della forza d'animo e della tenacia dei giovanissimi, ringraziandoli per il loro contributo a sollecitare con decisione noi adulti ad essere responsabili e attenti.

Il tempo di spostarci di pochi chilometri e ad attenderci i ragazzi e le ragazze dell'Istituto Tecnico Commerciale Don Sturzo con l'infaticabile Dirigente scolastico, Vito Cudia e il suo esercito di collaboratori e in particolare la referente Gianna Di Cicca. A differenza degli anni precedenti e avendo pietà di noi, Vito Cudia non ci ha costretti a 3 incontri nella stessa mattinata per discutere con i giovani del Don Sturzo ma ha invitato a partecipare tre rappresentanti per classi che avranno il compito di riportare ai propri compagni il report della giornata.

A differenza dei loro più giovani concittadini hanno già scelto di continuare ad occuparsi delle condizioni del proprio istituto e delle migliorie necessarie oltre all'inverosimile paradosso di non avere il riscaldamento e dover passare anche questo inverno al freddo perché da ben sette anni l'istituto è senza impianto di riscaldamento. 

Lo scorso anno, per denunciare questa inaudita carenza ed essere solidali con loro, avevamo dedicato la copertina del volume Idee e proposte della scuola italiana dando spazio anche all'interno ai disegni e ai progetti realizzati dai ragazzi e ragazze relativi l'intero complesso scolastico. Due filmati, il primo di denuncia e il secondo di progettualità e di studio hanno dato il via ad un confronto fra i giovani per coinvolgere nei prossimi appuntamenti e ricercare percorsi comuni con l'amministrazione comunale, e quella della città metropolitana, assente negli scorsi anni, nonostante la soluzione del problema sia di loro competenza. 

Dal dibattito è emerso anche l'impegno del Ministero della Pubblica Istruzione con un finanziamento di oltre cinque milioni di euro dedicati all'edilizia scolastica, somma gestita dalla Regione Siciliana.

Infine, dimostrando maturità e arricchendo lo stesso progetto di nuove prospettive strategiche, i giovani insieme al loro dirigente hanno chiesto alla Fondazione di invitare il ministro Fioramonti il Direttore Generale dello Studente, Giovanna Boda, all'incontro del 16 marzo prossimo.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola