Ragazzi e ragazze del Comprensivo Antonino Caponnetto di Monsummano incontrano le Istituzioni
Ragazzi e ragazze del Comprensivo Antonino Caponnetto di Monsummano incontrano le Istituzioni
Ultimo incontro di questo secondo ciclo del Progetto Giovani sentinelle a Monsummano. Venerdì 22, ospiti nella sala del teatro intitolato al grande chansonnier Yves Montand, ragazze e ragazzi dell'Istituto comprensivo Antonino Caponnetto con le loro insegnanti e il Dirigente scolastico, Bruno Pace, la Fondazione e un folto gruppo di genitori siamo stati accolti dal sindaco, Rinaldo Vanni, e dall'assessore provinciale all'Istruzione, Paolo Magnanensi, sempre presente e che ha colto il senso vero del progetto che è quello del dialogo e confronto fra cittadini e Istituzioni senza gli steccati delle competenze. Infatti è intervenuto nonostante la sua delega non contempli le scuole medie!
Dopo il saluto del sindaco, abbiamo ringraziato i ragazzi e le ragazze per aver invitato i propri genitori e gli insegnanti per il loro lavoro spesso misconosciuto e non adeguatamente apprezzato. Anche a Monsummano abbiamo ricordato Teresa Mattei, l'ultima delle Costituenti, poi abbiamo introdotto il progetto ai numerosi cittadini presenti.
Nel raccogliere l'eredità del giudice padre del pool antimafia, la fondazione ha assunto l'impegno di favorire il protagonismo giovanile quale modalità per la formazione del cittadino. È compito della scuola, secondo il dettato costituzionale, quello di preparare i giovani alla cittadinanza attiva e la fondazione si accosta ad essa, senza sostituirsi e rispettandone fino in fondo l'autonomia e l'autorevolezza, col progetto delle giovani sentinelle a collaborare all'obiettivo. E le proposte che giungono dalle scuole pilota della Toscana sono particolarmente significative dell'attenzione di tanti giovani e giovanissimi ai problemi dell'ambiente e dei rifiuti, delle dipendenze da alcol e droghe, degli spazi per loro e della loro scuola.
Dopo aver sollecitato nel primo incontro studenti e studentesse di Monsummano a scegliere un tema di particolare interesse per loro, studiarlo e approfondirlo con i propri insegnanti, oggi presenteranno ai cittadini e agli amministratori i risultati del loro lavoro e le proposte di intervento.
I giovani delle tre classi della sezione E hanno riflettuto in classe e tutti insieme hanno scelto di occuparsi degli spazi verdi nella loro scuola e, più in generale, in città. Hanno ricordato innanzitutto la tradizione della loro scuola di attenzione ai temi dell'educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva. Regole, partecipazione democratica, diritti sono il lessico che apprendono nella loro scuola e, grazie a queste sollecitazioni hanno scelto di occuparsi delle aree verdi.
Innanzitutto quelle della loro scuola, poi in generale alcune del comune di Monsummano. Sarebbe un grande segnale di attenzione per i propri cittadini, oltre a riqualificare alcuni spazi in stato di degrado, come hanno documentato le immagini dei ragazzi e delle ragazze che, con qualche emozione, le hanno presentate ai propri cittadini e amministratori.
Hanno lanciato la proposta che ogni classe della scuola adotti uno spazio verde, prendendosene cura, segnalando abusi, chiedendo l'aiuto di cittadini e cittadine, proponendo agli esercizi commerciali di fare altrettanto con il verde attiguo alle loro attività. Infine chiedono di riqulificare lo spazio verde adiacente alla loro scuola e intitolarlo ad Antonino Caponetto.
Rinaldo Vanni ha riconosciuto il valore del lavoro dei giovani, ha elogiato il senso civico dei ragazzi per avere rimesso al centro del discorso pubblico la questione dei beni comuni, e si è dichiarato attento alle loro indicazioni, anche se ha ribadito le difficoltà finanziarie di tutti gli enti locali, “vittime” di tagli e riduzioni di risorse. Inoltre, la crisi economica ha avuto ripercussioni sull'attività edilizia che non fornisce, in termini di oneri di urbanizzazione, quelle risorse disponibili fino a pochissimi anni fa. L'amministrazione ha deciso di affidare a privati, con accordi specifici, parti di alcune aree verdi con l'obbligo di attrezzarle con giochi.
Anche Paolo Magnanensi ha sottolineato il valore del progetto per la crescita civile dei giovani. Ha richiamato ciascuno al compito di prendersi cura dei beni del proprio territorio e ha voluto mettere l'accento sulla corresponsabilità, come impegno di ognuno verso gli altri.
La fondazione ha voluto sottolineare quanto sia importante che i Comuni mettano in campo strategie di contrasto all'evasione fiscale, facendo accordi con altri soggetti pubblici, in modo da accrescere la quantità di risorse disponibili alla spesa pubblica, e ha voluto sottolineare i rischi impliciti nel coinvolgimento di soggetti privati nella gestione della cosa pubblica perché possono offrire opportunità di investimento anche a soggetti e ricchezze dalle provenienze equivoche. Per questo ha invitato tutti, cittadini e amministratori alla massima attenzione, proprio nello spirito di Antonino Caponnetto.
Attenzione al lavoro dei giovani è stata riservata dall'emittente locale TVL Pistoia, che li ha intervistati, e dal quotidiano La Nazione. Tutti segnali incoraggianti per i giovani, con l'augurio, però, che la presenza di una macchina da presa serva a informare più che ad essere scambiata per opportunità di promozione di altro tipo!
Con i ragazzi e le ragazze di Monsummano ci siamo dati appuntamento presso la sala della Provincia di Pistoia per martedì 7 maggio.
Sergio Tamborrino
Responsabile Toscana Progetto Scuola
Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze
Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190
tutor@giovanisentinelledellalegalita.org
domenico.bilotta55@gmail.com
scuola@antoninocaponnetto.it
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MESSAGGIO AI GIOVANI CITTADINI SENTINELLE DI LEGALITA'
Il progetto “I GIOVANI SENTINELLE DELLA LEGALITA” rappresenta la speranza di cambiare le cose, di cambiare la situazione. La Fondazione Antonino Caponnetto nel concepire tale progetto continua l'opera del Giudice Caponnetto creatore del pool ed ideatore del maxiprocesso. Giudice che per la prima volta nella storia d'Italia ha fatto condannare oltre 400 boss mafiosi in modo definitivo. Giudice che ha sempre creduto che la mafia la si può sconfiggere senza piangersi addosso. Giudice che è morto di vecchiaia dimostrando che la mafia non è invincibile. In suo ricordo oggi dico che la mafia non ha vinto. Oggi dico che la mafia è ancora forte, ma lo stato continua a combatterla. Oggi dico che non bisogna mai abbassare la guardia anche se gli arresti avvengono grazie alla magistratura ed alle forze dell'ordine, quest'ultime coadiuvate dal ministero dell'interno. Oggi dico che i giovani cittadini in Sicilia danno il segno del cambiamento applaudendo i poliziotti della catturandi che incarcerano i latitanti... Anche se ciò purtroppo non avviene in Campania. Oggi dico che bisogna analizzare la mafia moderna, attuale, con i suoi potentati economici situati spesso al nord. Oggi si deve sperare. Il dovere di ognuno di noi è proiettare l'animo verso il domani, verso la speranza. Quindi restiamo agganciati a questo valore. Solo così potremo fare passi in avanti, ogni giorno uno piccolo. Così si può battere la mafia in tutte le sue forme in modo definitivo. Salvatore Calleri Presidente Fondazione Caponnetto
Chi siamo La Fondazione Antonino Caponnetto si è costituita il 16 Giugno 2003, a Firenze. Ad oggi, la Fondazione ha come presidenti Elisabetta Baldi Caponnetto, moglie di Nino, e Salvatore Calleri, che sono anche due dei soci fondatori insieme all’Associazione Professionale Galasso, la sezione di Palermo dell’Associazione Nazionale Magistrati e l’Associazione Riferimenti.
Del comitato direttivo fanno parte: Salvatore Calleri, nato a Catania nel 1966, cresciuto a Firenze, laureato in giurisprudenza. Dal 1992 fino al 6 dicembre 2002 è stato uno dei più stretti collaboratori di Antonino Caponnetto. È membro della Fondazione Sandro Pertini. Vive e lavora a Firenze. Adriano Chini, già consigliere regionale della Regione Toscana, è ora sindaco di Campi Bisenzio dove vive e lavora. Francesca Maurri, nata a Firenze nel 1968, laureata in psicologia, ha militato nel Movimento per la Democrazia – La Rete dal 1991 al 1996, diventando la collaboratrice di Antonino Caponnetto dal 1992 al 1996. Vive e lavora a Firenze
Pietro Pierri, avvocato, vice Presidente della Fondazione Sandro Pertini, segretario provinciale dell’Unione Inquilini, vive e lavora a Firenze.
Renato Scalia, ispettore capo di Polizia, è stato segretario regionale del SILP-CGIL ed attualmente è un membro della segreteria. Vive e lavora a Firenze.
Ornella Rosolino, nata a Firenze nel 1949, è stata prima membro del Coordinamento Antimafia di Palermo e poi del Movimento per la Democrazia – La Rete. Legata ad Antonino Caponnetto da una decennale e salda amicizia, le è stata accanto fino al 2002. Attualmente, è presidente e fondatrice del Massimiliano Rosolino fan club. Vive e lavora a Calenzano, Prato.
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