mercoledì 25 novembre 2015

Incontro a Monsummano ed Agliana in provincia di Pistoia

Incontro a Monsummano ed Agliana in provincia di Pistoia

Ancora un doppio appuntamento mercoledì 25 novembre.

All'Istituto Tecnico Commerciale Capitini di Agliana abbiamo ritrovato la classe che ha partecipato al progetto lo scorso anno e con ragazzi e ragazze abbiamo approfondito il tema delle trasformazioni della mafia oggi: il tentativo di mimetizzarsi e l'attenzione agli affari, la capacità di penetrare in nuovi territori e i rischi del riciclaggio. Da questo nuovo punto di vista assume grande rilievo la questione della responsabilità di ciascuno e ciascuna, sia che ricopra ruoli di governo della cosa pubblica, sia nel caso del semplice cittadino o cittadina. Abbiamo discusso con qualche vivacità e il tempo è scorso veloce lasciandoci con qualche curiosità inespressa.

Secondo appuntamento della giornata al comprensivo di Monsummano.  Ospiti della scuola Primaria Mechini Fucini, nell'aula multimediale, erano ad attenderci ben 4 classi: due seconde, una prima e la terza classe che ha partecipato al progetto lo scorso anno. L’Istituto è da sempre sensibile ai percorsi di legalità che la Fondazione propone oramai da sette anni, prima con il professor Marcello Michelotti che è venuto a mancare ma che ha realizzato con i suoi ragazzi il giardino della pace antistante la scuola, un bel lascito per tutti coloro che lo hanno conosciuto; poi con i suoi colleghi che hanno saputo guidare i giovani ad essere buoni cittadini responsabili, essere sentinelle attente in difesa del proprio territorio. In questi anni partendo proprio dal giardino della pace si sono occupati del degrado dei parchi pubblici, poi dell’ambiente e sono sempre loro che hanno denunciato il rischio di sversare rifiuti nel parco naturale del Padule. Abbiamo ricordato i valori di Caponnetto: difesa della nostra Carta costituzionale e i suoi articoli: contro la guerra, in difesa del lavoro, dei diritti di ogni cittadino, diritti spesso disattesi. E ancora: le infiltrazioni mafiose e l'enorme giro di affari che inquina l’economia sana anche della nostra regione. Ragazzi e ragazze attenti, curiosi hanno continuato a fare domande fino alla fine e, ancora una volta, siamo convinti, come è accaduto in altre scuole, i buoni insegnanti sapranno guidare le sentinelle sul sentiero della legalità, del rispetto delle regole, ma anche ad essere difensori dei loro territori e coscienti dei loro diritti.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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