Lunedì 26 marzo le Giovani sentinelle sono giunte nella provincia di Viterbo per due nuovi appuntamenti.
A Ronciglione studenti e studentesse di seconda del Liceo scientifico Meucci sono stati accolti nella sala consiliare da Massimo Chiodi, docente della stessa scuola e assessore all’Istruzione del Comune di Ronciglione.
Con i giovani la professoressa Caterina Loppi che ha guidato ragazzi e ragazze in questa loro fatica e il professor Sanetti in rappresentanza dell’Istituto. Un folto gruppo di genitori ha partecipato seguendo con interesse gli interventi di studenti e studentesse, dell’assessore e della Fondazione.
Massimo Chiodi ha salutato ragazze e ragazzi ribadendo l’importanza delle norme poste a fondamento della nostra convivenza, norme che regolano una società di eguali, come ricorda l’articolo 3 della Costituzione che sollecita interventi della Repubblica per accorciare fra i cittadini e, in questo compito, di rilievo è il ruolo della scuola. Per queste ragioni sono apprezzabili i percorsi come quello proposto dalla Fondazione.
E la Fondazione ha introdotto subito il progetto, non prima di aver ringraziato l’amministrazione comunale di aver aperto le porte ai propri giovani e di essere disponibile al dialogo e alla interlocuzione. Con questo percorso strutturato di educazione alla legalità e alla cittadinanza intendiamo proseguire il lavoro avviato da Antonino Caponnetto alla morte di Paolo Borsellino con l’obiettivo di promuovere il protagonismo di ragazze e ragazzi quale modalità per fare esperienza di cittadinanza attiva e responsabile. Solo così è possibile favorire comportamenti e abitudini civici che hanno quali fondamenti i principi e i valori della nostra Carta costituzionale con i quali opporsi alla criminalità organizzata e alla corruzione, alla devianza e a chi si volta dall’altra parte.
E i giovani di Ronciglione non hanno deluso le aspettative sin dall’esordio con un pezzo musicale, senza alcuno strumento che non fosse l’uso ritmato delle dita e delle mani, che ha riempito di emozione la sala. Poi, in piccoli gruppi, hanno illustrato il proprio progetto: Luci e ombre del lago di Vico prendendo le mosse dalle origini, sia quelle mitologiche che rimandano ad Ercole sia le spiegazioni scientifiche della sua formazione. Ne hanno descritto i suoi tratti morfologici, flora e fauna, le risorse (la pesca, la ristorazione e il Palio di Vico).
Hanno ripreso le valutazioni relative allo stato di salute dai documenti dell’Arpa Lazio, che riferiscono di una situazione eccellente, e, insieme, hanno ricordato i divieti di balneazione dei Comuni di Ronciglione e di Caprarola che hanno giurisdizione sulle acque. Hanno sottolineato i rischi di eutrofizzazione – c’è un’alga rossa dal ciclo vitale nel periodo invernale che rilascia delle tossine - e quelli legati all’impiego di concimi nei noccioleti, concimi che penetrano in profondità fin nelle falde acquifere e che richiedono un’attenzione e una competenza nell’uso. Il lago è una delle fonti di approvvigionamento idrico dei comuni vicini e anche questo aspetto merita la più stretta sorveglianza.
All’insieme di queste osservazioni ha provato a fornire alcune risposte e aggiornare le informazioni Massimo Chiodi, osservando in primo luogo che non vi sono dati univoci da parte dei diversi soggetti abilitati al controllo delle acque e questo è un primo problema da risolvere. Quanto alla questione dell’uso dei concimi ha inviato i giovani a prendere nota del nuovo Regolamento emanato dal Comune e in vigore da una settimana dove sono contenute tutte le disposizioni in materia. L’invito è quello di leggere il documento e riprendere la discussione da quel testo. Solo così è possibile definire le migliori pratiche nel monitoraggio delle acque e nella cura di questo bene naturale che è un patrimonio di tutti i cittadini e le cittadine.
La discussione è stata interessante e l’incontro molto piacevole per il clima di confronto aperto e per la disponibilità di giovani e amministratori e questo fa ben sperare per il terzo appuntamento del nostro progetto nel mese di maggio.
Protagonisti del secondo degli incontri di lunedì 26 marzo sono stati i coetanei e le coetanee di tre classi seconde del Liceo linguistico e delle Scienze Umane M. Buratti di Bassano Romano con le loro insegnanti Angela Lucarelli, Clandia Finocchi e Miriam Vitangeli.
Nella Casa delle Culture dei Popoli di Bassano a dare loro il benvenuto il sindaco Emanuele Maggi,| sempre presente agli appuntamenti del progetto.
Ragazzi e ragazze divisi in gruppi hanno cominciato ad esporre il tema del proprio progetto dal titolo La raccolta differenziata ed il suo uso, tema già trattato lo scorso anno. Studenti e studentesse hanno lamentato una carenza di informazione su come i rifiuti vengono differenziati, se vi è una corretta procedura di smaltimento anche riguardo ai rifiuti pericolosi. Hanno aggiunto però altre emergenze di un certo rilievo sulla loro vita quotidiana: i trasporti gestiti dalla società Cotral o le navette che collegano male i comuni della provincia e si chiedono perché la stazione ferroviaria è chiusa. Inoltre, hanno sottolineato la mancanza di spazi per i giovani, di strutture sportive e hanno ricordato che la palestra è inagibile.
Emanuele Maggi ha ringraziato i ragazzi e le ragazze per le analisi delle interviste fatte ai cittadini che nelle loro risposte hanno avuto meno remore nell’esprimere il proprio punto di vista se le domande le avesse fatte direttamente l’amministrazione comunale, e ha assicurato che la stessa prenderà in considerazione suggerimenti e osservazioni emersi nelle risposte. Ha poi informato i giovani dell’avvio dei lavori nel centro storico, mentre ha ammesso la carenza dei punti di ritrovo per i giovani, problematica che si trascina da anni e che è stata anche una ragione della sua decisione di candidarsi al governo del proprio comune.
Vuole mantenere l’impegno e assolvere l’obbligo morale nei confronti dei giovani affinché non sia il bar l’unico punto di ritrovo. Ha promesso ai ragazzi che fra 18 mesi sarà pronta la biblioteca comunale, un edificio in ristrutturazione grazie a dei finanziamenti che permetteranno di avere dei laboratori musicali, mentre entro due mesi sarà pronto anche il teatro più piccolo del mondo da 80 posti, un tempo di proprietà della famiglia Giustiniani e oggi del Comune, e ha concluso con l’annuncio della definizione di una gara di appalto riguardo il Palazzetto dello Sport.
Il punto dolente rimangono i trasporti pubblici. Ammette le difficoltà cui deve far fronte quotidianamente di un trasporto pubblico-privato con competenze che rimbalzano dalla Regione alla Provincia al gestore, un problema che sembra irrisolvibile. Nel primo appuntamento a Ronciglione, studenti e studentesse di quel Liceo avevano denunciato il cattivo funzionamento dei trasporti, tale da condizionare addirittura gli orari scolastici costringendo la scuola a ritardare di mezz'ora le lezioni.
La Fondazione ha proposto ai ragazzi di riparlarne nel terzo appuntamento di lunedì 14 maggio quando al confronto saranno invitati esponenti della loro Provincia e della Regione. Ha ricordato ancora che il progetto non è concluso, invitando ragazze e ragazzi a non demordere ma ad impegnarsi in prima persona, dando seguito e piena realizzazione alle proposte, ideate dai propri compagni e compagne più grandi che hanno partecipato al nostro percorso lo scorso anno, di un gioco dell'oca rivolto a scolari e scolare della scuola primaria del territorio e di un calendario da diffondere nelle famiglie per educare, informare e sensibilizzare alla raccolta differenziata piccoli e grandi.
Anche in questo caso il sindaco si è reso disponibile sollecitando ad accelerare i tempi in quanto la proposta godrebbe di un finanziamento previsto nel capitolato d’appalto per la raccolta dei rifiuti.
Domenico Bilotta e Sergio Tamborrino
Responsabili Nazionale e regionale Progetto Scuola
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