lunedì 16 aprile 2018

Fra Toscana e Sicilia: Castelvetrano-Mazara – Lastra a Signa (FI)



Venerdì 6 aprile, per mantenere gli impegni assunti con studenti e le studentesse, con cittadini e cittadine ci siamo sottoposti ad un tour de force. Tre gli appuntamenti, due in Sicilia e uno in Toscana.

Alle ore 16.30 nel bel teatro Selinus di Castelvetrano le giovani sentinelle del II Circolo Ruggero Settimo della città hanno regalato delle emozioni al folto pubblico presente.

A salire sul palco insieme alla Fondazione per i saluti la Commissaria straordinaria, dott.ssa Maria Concetta Musca, la Dirigente scolastica, Maria Luisa Simanella, emozionata per i suoi ragazzi e ragazze insieme al corpo docente. Il tema della serata: Castelvetrano il paese che vorrei.

Bambini e bambine, ragazzi e ragazze della Ruggero Settimo insieme alle proprie insegnanti, con il linguaggio del teatro hanno saputo trasformare le loro proposte con maestria e professionalità in due ore di vero spettacolo. 

Hanno iniziato i più piccoli dell'Istituto, il coro DO-RE-MI che ha avuto il ruolo di stacco o intermezzo fra le varie esibizioni utilizzando il linguaggio della musica per mettere in risalto la bellezza, la cultura, la difesa dei beni comuni. Un filmato ha fatto vedere il patrimonio artistico del territorio, poi con le loro parole hanno saputo coniugare memoria storica, da Cicerone a Goethe, e il degrado di monumenti e palazzi della città lasciati in abbandono che invece potrebbero diventare una risorsa.

Un altro gruppo ha messo in scena il contrabbando di opere d'arte da parte dei tombaroli ed altri gruppi hanno sottolineato ancora il paradosso di cittadini che non conoscono i beni artistici del proprio territorio, mentre il turista straniero non solo ne conosce la storia ma ne apprezza anche il valore.

Un altro gruppo ha rappresentato attraverso il ballo la bellezza del mare e di come è stato spazio attraversato da messaggi e scambi di cultura fra popoli. A conclusione ragazzi e ragazze in fila e muniti di fogli hanno tempestato di domande la dott.ssa Musca e lei non si è sottratta al compito di rispondere con puntualità, insistendo inoltre con gli adulti presenti a non venir meno al loro dovere di essere educatori ed esempio per bambini e bambine, con i quali è importante ricercare in breve tempo soluzioni per promuovere la partecipazione e l’interesse, valorizzare il loro impegno di cittadini attivi e responsabili.

È salito poi sul palco Angelo Corbo che ha ringraziato i giovanissimi per la passione con cui hanno studiato e approfondito temi così importanti e rilevanti per la comunità locale e grazie allo studio hanno saputo cogliere i valori autentici dei beni artistici e naturali del territorio in cui vivono, hanno sottolineato l’importanza dell’impegno di ciascuno e ciascuna ad avere cura di tale patrimonio perché costituisce parte dell’essere cittadino e cittadina responsabile e ha chiesto scusa per quanto gli adulti, invece, non hanno saputo fare affinché le loro proposte fossero risolte.

Le parole di Angelo leggere e piene di verità ci hanno accompagnato alla conclusione di questo appuntamento così denso, ma prima dei saluti e di darci appuntamento a Palermo per il 16 maggio abbiamo ricordato il bell’incontro con una foto di gruppo con gli attori in erba, insegnanti, dirigente scolastica, Forze di Polizia, Pasquale Calamia, nostro referente per la provincia di Trapani e tecnici.

Appena il tempo di trasferirci a Mazara del Vallo per un nuovo appuntamento e ci siamo ritrovati nella parrocchia del Sacro Cuore in Santa Maria di Gesù. Alle ore 21 la Comunità della Confraternita di Betlemme e il suo parroco antimafia don Vincenzo Aloisi ci attendevano nella chiesa gremita da un pubblico adulto ma anche con molti giovani che costituiscono la Comunità parrocchiale, per ascoltare la testimonianza di Angelo Corbo.

Tre ore intense con il racconto di Angelo che ha ricordato Giovanni Falcone e la sua vita blindata, il rigore professionale e la fede nella giustizia fino alla strage di Capaci. Ma ha ricordato pure la sua scelta di essere un poliziotto, l’approdo alla scorta di Giovanni Falcone e quel terribile 23 maggio, poi l’oblio, il silenzio, il dolore per i colleghi morti e quel senso di ingiustizia, come lo definisce lui, per essere sopravvissuto.
Con la consueta pazienza e la straordinaria disponibilità, Angelo ha ascoltato le tante domande che gli sono state poste e ha cercato di rispondere ad ognuna, senza tralasciare dettagli, incoraggiando, lui, i presenti ad avere fiducia nella giustizia e coltivando la speranza che si giunga ad una verità storica oltreché processuale condivisa. Con Angelo è sempre difficile chiudere un incontro perché sempre nuove domande richiedono risposte e anche a Mazara è stato difficile, ad ora tarda, concludere una giornata così intensa ed emozionante.
                                                                                                                     
In Toscana l'appuntamento è stato con le Giovani sentinelle di Lastra a Signa, con le ragazze e i ragazzi del progetto Il domani nelle mani che si articola variamente con il passare degli anni e si arricchisce di nuovi contributi e proposte. 

Nella sala consiliare ad accogliere i giovanissimi delle due classi  della scuola media Leonardo Da Vinci ci sono la sindaca Angela Bagni e la presidente del Consiglio comunale Gemma Pandolfini. Con studenti e studentesse le insegnanti, Rossella Ciuffi e Laura Giardini, è un folto gruppo di genitori che hanno riempito la sala
Dopo il saluto di Angela Bagni ai giovani e a cittadini e cittadine e i ringraziamenti alla scuola, alle insegnanti per il loro impegno a promuovere la cultura delle regole, la fondazione ha esordito elogiando i giovanissimi per la passione e la serietà con cui hanno lavorato e ha illustrato ai genitori le articolazioni del lavoro delle giovani sentinelle e gli obiettivi che si propone, ha sollecitato l’attenzione di ciascuno e ciascuna ai tentativi di infiltrazione mafiosa con l’acquisizione di beni grazie alle enormi risorse accumulate con i traffici illeciti. Per queste ragioni è necessario e urgente consolidare un costume civico fatto di principi e valori che ritroviamo nella nostra Carta costituzionale e che si costituisce a scuola, luogo deputato alla formazione del cittadino.

Seri e diligenti, a turno, studenti e studentesse hanno illustrato il proprio lavoro: La mafia e le regole dell'antimafioso. Hanno approfondito la conoscenza del fenomeno criminale, una classe terza ha fatto il viaggio di istruzione a Corleone, dove hanno conosciuto i soci della cooperativa Lavoro e non solo che lavora le terre sottratte ai mafiosi e hanno visitato altri luoghi significativi della memoria storica. Hanno poi messo in rilievo il contrasto fra il buon cittadino e il mafioso, indicando i valori alla base del comportamento dell’uno e dell’altro e poi hanno individuato alcuni principi che hanno riassunto nel decalogo dell’antimafioso da cui derivano comportamenti e modi di agire ben precisi nella vita quotidiana in contesti differenti: a scuola, nelle istituzioni, nella tutela dell’ambiente, nel gioco e nello sport, nelle competizioni elettorali e nei rapporti con il fisco. Nella loro esperienza quotidiana di studenti e studentesse hanno denunciato i comportamenti da bullo che sono prossimi a quelli del mafioso, se non altro nelle dinamiche fra bullo e bullizzato, mentre dovremo essere preoccupati come cittadini e cittadine, per quanto riguarda gli altri contesti, dal numero molto alto, quasi cinquecento, dei beni confiscati ai mafiosi nella Toscana.

Accanto a queste ricerche e alle riflessioni che ne sono l’esito altri gruppi di studenti hanno proseguito con il lavoro pomeridiano: uno, negli spazi recuperati a scuola negli anni passati, è stato impegnato ripulendo il giardino, realizzando delle formelle in ceramica per decorare il viale della legalità; l’altro recuperando la memoria del centro sociale di Lastra a Signa, una sorta di esperimento di convivenza di cittadini e cittadine in genere anziani che condividono spazi e momenti della giornata sotto lo stesso tetto, e del teatro delle Arti. Questo lavoro sulla memoria è la premessa di un progetto più ambizioso di una guida multimediale dei luoghi significativi del territorio comunale.

Angela Bagni ha ringraziato i giovanissimi per l’enorme mole del lavoro, la passione con cui hanno lavorato e sottolineato il valore, innanzitutto perché in questo modo si comincia ad essere cittadini a tutto tondo, ad essere parte attiva di una comunità, ad avere cura dei beni che appartengono a tutti. In modo analogo si è espressa Gemma Pandolfini che ha ricordato l’importanza di queste esperienze nella vita scolastica.
Le riflessioni di una mamma hanno ulteriormente arricchito e vivacizzato l’incontro che si è concluso dandoci appuntamento per il 2 maggio a Firenze con le altre scuole di tutta la provincia che partecipano al progetto.


Domenico Bilotta e Sergio Tamborrino
Responsabili Nazionale e Regionale Progetto Scuola

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