giovedì 5 maggio 2011

Incontro finale a Lucca


Lucca, 2 Maggio 2011

Sala Ademollo - Palazzo Ducale, Piazza Napoleone - Lucca

Incontro con il Liceo Scientifico Tecnologico Galileo Galilei di Viareggio e l’Istituto di Istruzione Superiore di Barga



Oggi 2 maggio, nel Palazzo Ducale di Lucca, l'amministrazione provinciale ha voluto ospitare i giovani delle due scuole della provincia che partecipano al progetto nella sala Ademollo, la più bella del palazzo, a significare l'importanza riconosciuta al lavoro di questi giovani, come ha poi dichiarato l'assessore all'Istruzione, Silvano Simonetti, sempre attento e presente in questi due anni di lavoro con le scuole lucchesi.

Con lui era presente il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, che è intervenuto brevemente a salutare ragazzi e insegnanti.

Per primi, hanno preso la parola i ragazzi del Liceo Scientifico e tecnologico Galilei di Viareggio che, con l'ausilio di slide hanno illustrato il loro lavoro sul degrado urbano. Dopo aver individuato tre zone del territorio viareggino, hanno focalizzato l'interesse sulla vecchia stazione di Viareggio Scalo, oggi completamente abbandonata al degrado: vetri rotti, macerie, cumuli di rifiuti è divenuta luogo di rifugio per chi non ha da dormire. Il luogo è visibile da chiunque giunga in treno a Viareggio. Gli edifici in questione distano non più di trecento metri dal luogo del disastro ferroviario del 29 giugno 2009.

I ragazzi hanno proposto di far diventare la stazione in disuso un luogo della memoria, ma anche uno spazio vivo. Infatti hanno intitolato il progetto Train de vie, proprio a voler sottolineare che non bisogna perdere la memoria, ma, al tempo stesso, da questa tragedia cogliere l'opportunità di migliorare le condizioni per evitare che possano accadere nuovi incidenti come quello di due anni fa. Il progetto prevede di coinvolgere una pluralità di soggetti: la nostra fondazione, il Comune, la Provincia di Lucca, la Regione Toscana, le associazioni e, in particolare, quella che riunisce i familiari delle vittime, Il Mondo che vorrei, fondazioni bancarie, per lanciare un bando fra gli studenti di Viareggio per la realizzazione di un murales che testimoni il ricordo. Inoltre, occorre recuperare gli edifici e creare degli spazi da destinare a luogo di ricerca sulla prevenzione degli incidenti.

È stata la volta delle ragazze e dei ragazzi di Barga. Anche loro hanno posto al centro della loro attenzione il degrado urbano e ambientale, sia pure da un'ottica differente. Gli studenti dell'Istituto provengono da vari comuni della valle del Serchio e, divisi in gruppi, si sono occupati ciascuno della propria località. Ghivizzano, Coreglia Antelminelli, Bagni di Lucca. Villa Gherardi a Barga e l'inquinamento del fiume Serchio, lungo il corso del quale hanno fatto dei prelievi che sono stati analizzati con la collaborazione di altri studenti dell'Istituto tecnico di Borgo a Mozzano: sono le diverse prospettive da cui hanno guardato al territorio. Con immagini e interviste hanno documentato il lento abbandono dei luoghi, l'isolamento in cui vivono per la mancanza di spazi per loro giovani, ma anche per gli anziani e per tutti i cittadini, le condizioni disastrose di palazzi storici e delle strade di comunicazione, le difficoltà di muoversi per l'insufficienza dei mezzi pubblici.

Ancora una volta siamo rimasti particolarmente colpiti ad ascoltare l'esposizione di questi ragazzi che con grande dignità rivendicano l'esigenza di spazi per loro e di città a misura d'uomo, mentre le scelte operate in questi anni, come emerge dalle loro riflessioni, hanno favorito solo grandi centri commerciali che hanno distrutto quella rete di piccoli esercizi che, in questi comuni, costituivano la trama economica e sociale dei borghi.

Ha preso la parola Silvano Simonetti che si è complimentato con i ragazzi, le insegnanti e la scuola per questa bella esperienza, così importante nella crescita culturale e civile dei giovani. Ha riconosciuto il valore del confronto fra cittadini e amministratori, vitale per la democrazia, per arricchire la quale sono necessari l'impegno e la fatica quotidiana che hanno profuso questi giovani.

Ha ripreso la proposta dei ragazzi di Viareggio per salvaguardare la memoria e la creazione di un centro studi, iniziativa che può convivere con la necessità che la stazione vecchia torni ad essere scalo merci, all'interno di un progetto ambizioso di mobilità delle merci su ferro e non su gomma, indicazione che ci sembra del tutto condivisibile.

Analogamente, ha incitato nel loro impegno i giovani della valle del Serchio a difendere il fiume dall'inquinamento, rivolgendosi anche all'Arpat per le analisi delle acque, ad essere maggiormente attenti e puntuali nel richiedere ai propri amministratori spazi per loro, ma anche il recupero di edifici invece di sempre nuove costruzioni che saturano l'ambiente cementificandolo.

Il dibattito di grande valore, pieno di entusiasmo ha mostrato la maturità dei ragazzi. Peccato che mancassero gli amministratori locali di Barga e di Viareggio! La fondazione, tutore di questo progetto, si rammarica di queste assenze nei momenti decisivi, perché, come avevamo anticipato in marzo, nel corso degli incontri di maggio le amministrazioni comunali e provinciali avrebbero dovuto prendere l'impegno con i propri giovani cittadini, a ricercare soluzioni condivise alle richieste sollevate dagli studenti e farsene carico e sostenerle anche nella Conferenza di ottobre con le istituzioni regionali e nazionali.

In alcuni casi, i temi dello scorso anno sono stati ripresi dagli studenti perché sono mancate le risposte per l'assenza degli amministratori. Tutto ciò alimenta la delusione fra i giovani e, per questo, torniamo a sottolineare quanto sia controproducente venire meno alle aspettative dei giovani, perché si favorisce l'indebolimento della e il distacco dalla democrazia, mentre tutto il nostro impegno è rivolto nel rafforzare il protagonismo e la partecipazione, veri pilastri della convivenza civile. Non vorremmo che i temi sollevati quest'anno si aggiungano a quelli dello scorso anno come in una raccolta di figurine dell'album dei ricordi!

L'entusiasmo che i giovani di questo progetto ci hanno donato ci rafforza nella convinzione di essere intransigenti nel ricostruire la fiducia nelle istituzioni e, per questo, chiediamo, nei prossimi incontri, una presenza puntuale e attenta da parte degli amministratori, quale esempio di un costume nuovo in politica nella nostra regione.



Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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