lunedì 26 dicembre 2011

PROGETTO BAGNO A RIPOLI INCONTRO CON L'ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONINO CAPONNETTO


PROGETTO BAGNO A RIPOLI

INCONTRO CON L'ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONINO CAPONNETTO



Martedì 20 dicembre ha preso il via, per l’anno scolastico 2011-2012, il progetto Legalità con le scuole di Bagno a Ripoli, frutto dell’accordo fra l’Amministrazione comunale, il Corpo dei Vigili urbani e la Fondazione.

Al progetto non partecipano, da quest’anno, i due istituti superiori della città, perché sono fra le scuole pilota di quello regionale I giovani sentinelle della legalità, che abbiamo già incontrato lo scorso giovedì 10 novembre.

Per questo motivo al progetto Legalità avrebbero dovuto partecipare solo le scuole primarie e secondarie di primo grado. Dopo la bella esperienza dello scorso anno, in cui più soggetti, il Comune, il Corpo dei vigili, la Fondazione e il giornale Metropoli, hanno collaborato per testimoniare il valore del rispetto delle regole, i ragazzi e le ragazze hanno lavorato insieme con i propri insegnanti e tutti sono stati ospitati nella Sala del Consiglio comunale, in giugno, per esporre i risultati dei loro lavori, attendavamo segnali incoraggianti dal punto di vista del coinvolgimento delle scuole, rassicurati dagli stessi insegnanti che ci sollecitavano a proseguire con maggiore incisività quest’anno. Invece solo una scuola secondaria di primo grado aderisce al progetto: l’Istituto comprensivo Antonino Caponnetto. Sembra di essere di colpo tornati indietro a tre o quattro anni fa, quando non era possibile stabilire rapporti solidi e duraturi con le istituzioni scolastiche. Dirigenti e insegnanti cambiano sede con frequenza e in questo modo viene meno quella continuità didattica essenziale per un’azione educativa efficace da parte della scuola.

Questa situazione è diffusa in tutto il Paese e lo si riscontra anche con il progetto Sentinelle. Vi è un vero e proprio paradosso: la nostra scuola funziona grazie al lavoro prezioso di numerosissimi precari, senza i quali classi e interi istituti non potrebbero neppure aprire le proprie porte. Eppure nella scuola vi è un gran numero di cattedre senza un titolare e, mentre tutti si stracciano le vesti per il lavoro che manca, il paradosso cresce e si alimenta. Allora è urgente che gli amministratori locali facciano sentire la propria voce sia presso l’Ufficio scolastico regionale, sia nei confronti del Parlamento, sia nei confronti dei partiti politici, chiedendo di inserire nei propri programmi la questione della scuola. Se ritengono ingiusto questo stato di cose, chiedano con forza che ogni cattedra abbia un titolare in modo che il funzionamento della scuola sia pienamente efficiente ed efficace e che, per conseguenza, il diritto all’istruzione e alla formazione dei propri cittadini, secondo quanto prescrive la Costituzione, trovi piena attuazione.

La Fondazione proseguirà nel suo lavoro, convinta che questo impegno, apparentemente poco produttivo per il fatto di dover ricominciare ogni volta daccapo, abbia l’effetto di scuotere chi dichiara di volere dei cambiamenti mentre, in realtà, trascina dietro di sé gli stessi problemi senza risolverli. Ad avvalorare le nostre convinzioni quanto accaduto nell’Istituto Caponnetto: ragazzi e ragazze attenti e preparati hanno seguito e partecipato attivamente al dibattito perché in questa scuola le insegnanti e il vice preside sono presenti e gli stessi degli scorsi anni e sono impegnati da tempo con progetti di lunga durata.



Editore Domenico Bilotta

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Martedì 20 dicembre ha preso il via, per l’anno scolastico 2011-2012, il progetto Legalità con le scuole di Bagno a Ripoli, frutto dell’accordo fra l’Amministrazione comunale, il Corpo dei Vigili urbani e la Fondazione.

Al progetto non partecipano, da quest’anno, i due istituti superiori della città, perché sono fra le scuole pilota di quello regionale I giovani sentinelle della legalità, che abbiamo già incontrato lo scorso giovedì 10 novembre.

Per questo motivo al progetto Legalità avrebbero dovuto partecipare solo le scuole primarie e secondarie di primo grado. Dopo la bella esperienza dello scorso anno, in cui più soggetti, il Comune, il Corpo dei vigili, la Fondazione e il giornale Metropoli, hanno collaborato per testimoniare il valore del rispetto delle regole, i ragazzi e le ragazze hanno lavorato insieme con i propri insegnanti e tutti sono stati ospitati nella Sala del Consiglio comunale, in giugno, per esporre i risultati dei loro lavori, attendavamo segnali incoraggianti dal punto di vista del coinvolgimento delle scuole, rassicurati dagli stessi insegnanti che ci sollecitavano a proseguire con maggiore incisività quest’anno. Invece solo una scuola secondaria di primo grado aderisce al progetto: l’Istituto comprensivo Antonino Caponnetto. Sembra di essere di colpo tornati indietro a tre o quattro anni fa, quando non era possibile stabilire rapporti solidi e duraturi con le istituzioni scolastiche. Dirigenti e insegnanti cambiano sede con frequenza e in questo modo viene meno quella continuità didattica essenziale per un’azione educativa efficace da parte della scuola.

Questa situazione è diffusa in tutto il Paese e lo si riscontra anche con il progetto Sentinelle. Vi è un vero e proprio paradosso: la nostra scuola funziona grazie al lavoro prezioso di numerosissimi precari, senza i quali classi e interi istituti non potrebbero neppure aprire le proprie porte. Eppure nella scuola vi è un gran numero di cattedre senza un titolare e, mentre tutti si stracciano le vesti per il lavoro che manca, il paradosso cresce e si alimenta. Allora è urgente che gli amministratori locali facciano sentire la propria voce sia presso l’Ufficio scolastico regionale, sia nei confronti del Parlamento, sia nei confronti dei partiti politici, chiedendo di inserire nei propri programmi la questione della scuola. Se ritengono ingiusto questo stato di cose, chiedano con forza che ogni cattedra abbia un titolare in modo che il funzionamento della scuola sia pienamente efficiente ed efficace e che, per conseguenza, il diritto all’istruzione e alla formazione dei propri cittadini, secondo quanto prescrive la Costituzione, trovi piena attuazione.

La Fondazione proseguirà nel suo lavoro, convinta che questo impegno, apparentemente poco produttivo per il fatto di dover ricominciare ogni volta daccapo, abbia l’effetto di scuotere chi dichiara di volere dei cambiamenti mentre, in realtà, trascina dietro di sé gli stessi problemi senza risolverli. Ad avvalorare le nostre convinzioni quanto accaduto nell’Istituto Caponnetto: ragazzi e ragazze attenti e preparati hanno seguito e partecipato attivamente al dibattito perché in questa scuola le insegnanti e il vice preside sono presenti e gli stessi degli scorsi anni e sono impegnati da tempo con progetti di lunga durata.



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mercoledì 21 dicembre 2011

INCONTRO CON IL LICEO ARTISTICO CARDUCCI DI VOLTERRA


INCONTRO CON IL LICEO ARTISTICO CARDUCCI DI VOLTERRA

Lunedì 19 dicembre, penultimo incontro dei venti con le scuole pilota del progetto Giovani Sentinelle. Una nuova scuola, il Liceo Artistico Carducci di Volterra, ad attenderci nell’Aula magna, insieme ai ragazzi e ragazze, il Dirigente scolastico Luca Guerrini, gli insegnanti Alessandro Bertelli, Brunello Gensini e Patrizia Chelli. Cinque classi, circa 120 ragazzi e ragazze, hanno seguito con grande attenzione la presentazione e lo sviluppo del progetto che la Fondazione, insieme ad Arci e Cgil, nostri partner, e grazie ai finanziamenti del Cesvot e della Regione, intende proporre loro in questo anno scolastico.

Dopo il consueto filmato che racconta delle stragi e di tanti uomini dello Stato che hanno dato la vita nella speranza di combattere definitivamente la mafia, i ragazzi hanno seguito con attenzione il racconto del pool antimafia, del maxiprocesso e delle centinaia di mafiosi finiti in carcere, sorpresi nell’apprendere che, dopo questi successi, lo Stato anziché assestare un colpo decisivo alle organizzazioni criminali consentì alle stesse di riprendersi e che costarono la morte di Falcone e Borsellino. Antonino Caponnetto fu dimenticato e ancora oggi molti ragazzi e ragazze non ne conoscono la vicenda umana e professionale.

Nel dibattito che è seguito i giovani hanno espresso la propria convinzione della pericolosità delle organizzazioni criminali e del pericolo che corre oggi il nostro Paese di non avere fra le priorità quella di combattere la mafia, o di non aggredire l’evasione fiscale, terreno fertile per le attività criminali. Sono pure consapevoli che solo il protagonismo e la partecipazione politica e sociale di ognuno di noi possono contribuire al cambiamento del nostro Paese, a partire dal rispetto delle regole e della convivenza civile. Abbiamo illustrato loro i progetti, i lavori e le proposte fatte dai loro coetanei in tante parti della nostra Toscana e ciò li ha entusiasmati ancora di più nel voler fare questo percorso comune e ci siamo dati appuntamento per il 29 Marzo.



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lunedì 19 dicembre 2011

INCONTRO CON GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE DELL'I.T.G. TONIOLO DI MASSA

INCONTRO CON GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE DELL'I.T.G. TONIOLO DI MASSA


L’incontro con le studentesse e gli studenti del Liceo Rossi a Massa era in programma lo scorso 29 novembre, ma la sera prima l’insegnante referente ci ha comunicato l’indisponibilità a proseguire nel percorso con la Fondazione, perché non vi erano classi disponibili! Con dispiacere ne abbiamo preso atto. Soprattutto perché con le ragazze del Liceo Rossi avevamo lavorato bene, si erano impegnate ed erano motivate e fortemente determinate a portare fino in fondo le loro proposte, come ci avevano ribadito anche nella Conferenza finale del 3 ottobre a Firenze. Per quanto ci riguarda ribadiamo di non mettere da parte quanto è stato prodotto in questi due anni e, nello spirito del progetto, sosterremo le loro richieste perché non vogliamo assolutamente tradire la loro fiducia. Ci auguriamo che le ragazze del Rossi che comunque avrebbero dovuto passare la testimonianza ad altre classi in quanto hanno gli esami, non arretrino e che non venga meno la convinzione di poter essere protagoniste nel disegno della propria città. Siamo convinti che nel percorso di quest’anno ritroveremo l’amministrazione comunale disponibile a proseguire nel confronto con loro e con i nuovi studenti e le nuove studentesse dell’ITG Toniolo che, sabato 17 dicembre, ci hanno accolto nell’Aula magna del loro istituto, scuola che parteciperà al progetto di quest’anno.

Una classe quarta e una terza con le insegnanti, Pina Biagini e Nadia Natale, hanno seguito con attenzione il video che racconta la vicenda di Antonino Caponnetto e del suo pool che abbiamo proposto loro dopo aver constatato, una volta di più, che non vi è memoria storica nel nostro Paese relativamente all’opera di tanti uomini e donne che lo hanno servito con fedeltà e discrezione. Questa lacuna ci pare tanto più grave perché non è possibile immaginare un futuro per il nostro Paese senza una memoria condivisa dei valori fondanti e degli uomini che vi hanno contribuito ad essa.

Le indicazioni del giudice costituiscono il punto di partenza dell’attività della Fondazione e del progetto che abbiamo proposto agli studenti e alle studentesse, progetto che ha suscitato notevole interesse e un vivace dibattito sulla responsabilità di ciascuno di noi nel contribuire al benessere economico e civile della comunità in cui vive. Tale responsabilità ci richiama al compito di essere dei buoni cittadini responsabili, rispettosi delle regole e delle buone pratiche capaci di “trascinare” anche chi sta loro vicino.

Dallo scambio vivace e ricco sono emerse alcune prime proposte da definire meglio nei loro prossimi incontri con le insegnanti e tutto lascia sperare che quando ci ritroveremo sabato 24 marzo 2012 ne verrà fuori un dibattito interessante.

Invitiamo fin d’ora l’Amministrazione comunale ad ospitare l’incontro pomeridiano.



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giovedì 15 dicembre 2011

INCONTRO CON IL PESENTI DI CASCINA


INCONTRO CON IL PESENTI DI CASCINA


Martedì 13 dicembre, nuovo appuntamento a Cascina. Una nuova classe seconda dell’ITC Antonio Pesenti, silenziosa ed attenta ha inizialmente seguito il video sul Giudice antimafia. Con loro Lorenzo Bartalini e Matteo Fabiani, i due compagni di quarta che hanno già partecipato lo scorso anno sia al progetto sentinelle sia al viaggio a Corleone. Con il racconto della loro esperienza hanno passato idealmente il testimone alla nuova classe. Le immagini hanno risposto ad alcune delle loro curiosità, ma si è reso necessario l’approfondimento di altri aspetti dell’evoluzione della mafia e delle connivenze affaristiche, sottolineando quanto sia importante spezzare i legami fra criminalità e politica, e di tenere ben distinti i comportamenti mafiosi dal rispetto rigoroso delle regole.

La cultura della legalità è l’antidoto individuato da Antonino Caponnetto per combattere la mafia, ma abbiamo bisogno di comportamenti responsabili da parte dei cittadini e di chi amministra la cosa pubblica e, in questo senso, apprezziamo la presenza di Miriam Celoni, assessora all’Istruzione della provincia di Pisa, sin da questo primo incontro di presentazione del progetto. Negli ultimi tempi ci sono segnali di sottovalutazione di quanto sia grave il problema delle connivenze politico mafiose e della capacità delle organizzazioni criminali di infiltrarsi nell’economia legale: si ridimensiona l’apparato investigativo, in particolare la DIA (Direzione investigativa antimafia), con il rischio di liquidare la struttura ideata da Giovanni Falcone, mettendo una volta di più in evidenza la scarsa volontà politica di combattere la mafia; il silenzio sui, e l’abbandono dei beni confiscati alla mafia, ha come conseguenza il loro deterioramento facendoci correre il pericolo che prevalga l’ipotesi di venderli, per far cassa, ed in quel caso sarà la mafia stessa attraverso prestanome, a riprenderseli, rendendoci tutti complici!

Come da progetto li abbiamo invitati ad individuare un tema a loro vicino, di approfondirlo e ricercarne soluzioni, lavorando con i propri insegnanti, a ribadire la centralità della scuola pubblica, luogo di formazione dei cittadini.

L’ITC di Cascina, al pari di altre della Toscana, si è rivelata in questi tre anni vera scuola pilota, capace di intendere il senso profondo del progetto, tanto è vero che alcuni suoi studenti che vi hanno partecipato negli anni scorsi, si impegnano ad aiutare i propri compagni, anche fuori dalla scuola, per portare all’attenzione della cittadinanza i temi sollevati dai giovani e le soluzioni da loro proposte.

Proprio per favorire una più diffusa coscienza civica, una maggiore attenzione alle regole e per contrastare il degrado, per prendersi cura del territorio in cui vivono.

Con loro ci rivedremo martedì 27 Marzo.



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domenica 11 dicembre 2011

INCONTRO CON I RAGAZZI DELL'ISTITUTO PROFESSIONALE LEONARDO DA VINCI DI FIRENZE


INCONTRO CON I RAGAZZI DELL'ISTITUTO PROFESSIONALE LEONARDO DA VINCI


Come avevamo già annunciato, una nuova scuola fiorentina, l'Istituto professionale Leonardo da Vinci ha aderito al progetto e venerdì 9 dicembre gli studenti della seconda con la loro insegnante Franca Abazia ci accolgono a ranghi ridotti perché la metà della classe è a letto per l’influenza. Un valore aggiunto della partecipazione del Leonardo da Vinci è il coinvolgimento dell’Associazione “I ragazzi della Leonardo onlus” con il suo presidente prof. Stefani Cabassi. L’Associazione è nata per riunire ex docenti e studenti dell’Istituto e con essa quest’anno stiamo programmando alcune iniziative all’interno dello stesso Istituto.

Come in ogni nuova scuola, abbiamo proposto ai ragazzi il video che racconta la vita di Antonino Caponnetto e loro, in religioso silenzio, hanno seguito la narrazione. Il primo passo di questo nostro progetto è sempre quello di ricostruire la memoria storica, elemento indispensabile per avere piena consapevolezza delle origini della condizione attuale del nostro Paese e di come vanno suddivise le responsabilità fra cittadini e chi ha governato la cosa pubblica. Una memoria condivisa ci consente di proporre percorsi educativi nel pieno rispetto delle regole, dell’importanza della scuola quale luogo esclusivo della formazione del cittadino e spazio dove esercitare il proprio protagonismo. Lo scambio vivace che è scaturito dall’illustrazione dei tanti progetti elaborati dalle altre scuole è stato proficuo e ci riempie di aspettative per il prossimo incontro del 23 marzo 2012.



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PISTOIA INAUGURAZIONE GIARDINO ANTONINO CAPONNETTO




PISTOIA INAUGURAZIONE GIARDINO ANTONINO CAPONNETTO


Martedì 6 dicembre, a Pistoia, è stato inaugurato un giardino intitolato ad Antonino Caponnetto e, per la prima volta, è stato assegnato il premio intitolato allo stesso giudice padre del pool antimafia. La fondazione Raggio di Luce, il Centro don Milani, l’Arci e il Comune di Pistoia hanno promosso gli incontri e le manifestazioni dell’intera giornata per ricordare il giudice nell’anniversario della sua morte.

In mattinata, nella bellissima e gremitissima Sala Maggiore del Palazzo comunale, ospiti dell'amministrazione civica, dopo il saluto del sindaco di Pistoia, Renzo Berti e gli interventi del Prefetto dott. Mauro Lubatti, del Questore dott. Maurizio Manzo, dell’avvocaessa Cecilia Turco presidente della Fondazione per la Formazione forense, Maurizio Pascucci e Federico Tasselli dell’Arci, Mario Giarrusso e Domenico Bilotta della Fondazione Caponnetto ha presso la parola Piero Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia, a ricordare Antonino Caponnetto ad una platea attentissima di studenti e studentesse degli istituti Medi della città. A loro Piero Grasso ha voluto sottolineare le capacità professionali e le qualità umane del giudice antimafia, invitando tutti a seguirne l'esempio.

A mezzogiorno si è svolta la cerimonia di intitolazione vera e propria nel giardino di via Lunga. A scoprire la targa Elisabetta Baldi Caponnetto, vedova del giudice, insieme al Sindaco, a Piero Grasso, a Pier Luigi Vigna e al magistrato di Cassazione Luigi Marini.

Antonino Caponnetto, siciliano di nascita ma pistoiese di adozione era giunto nella città all'età di tre anni e vi era rimasto fino a circa trenta, quando era passato prima alla Pretura di Prato e poi alla Procura di Firenze. L'amministrazione comunale di Pistoia ha finalmente dedicato uno spazio, in questo caso un bel giardino, al ricordo del giudice. L'intitolazione del giardino è un atto particolarmente significativo perché serve a conservare la memoria dei giusti e lo stesso Antonino Caponnetto, negli ultimi anni della sua vita, sollecitava spesso le amministrazioni comunali a intitolare luoghi pubblici, scuole, impianti sportivi alle vittime della mafia per non dimenticare.

Nel pomeriggio, sempre nella affollata Sala Maggiore, presenti autorità civili e militari ed esponenti politici, l’assessore provinciale all’Istruzione Paolo Magnanensi, Massimo Toschi amico di lunga data del giudice, ha avuto luogo la consegna del premio intitolato ad Antonino Caponnetto istituito dalla Fondazione Raggio di Luce e dal suo presidente Paolo Carrara. Sono stati premiati Pier Luigi Vigna, magistrato e già Procuratore Nazionale Antimafia, che prosegue il suo impegno civile, collaborando anche con la Fondazione Caponnetto, e il professor Salvatore Rizzo, esempio di virtù civica e della migliore scuola pubblica del nostro Paese, che insegna ai propri studenti il valore e il rispetto delle leggi in terra di ndrangheta a Tropea.

È seguito il dibattito al quale hanno partecipato oltre nuovamente a Piero Grasso, Elisabetta Caponnetto, Mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, Luigi Marini, Chiara Innocenti, assessore provinciale alla Cultura, Salvatore Calleri della Fondazione Caponnetto, Alessandra Pastore di Libera, Mauro Matteucci del Centro Studi don Milani.

Nelle sue conclusioni, Paolo Carrara, presidente della Fondazione Raggio di Luce ha dato appuntamento a tutti al 6 Dicembre 2012 chiedendo all’Ente locale che questa data divenga un appuntamento fisso nel futuro.



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INCONTRO CON GLI STUDENTI DI SIENA


INCONTRO CON GLI STUDENTI DI SIENA

Mercoledì 7 dicembre, a Siena, siamo stati accolti nella bella Aula magna dalle ragazze e dal ragazzo della seconda A del Liceo della formazione dell’IIS Piccolomini, con le loro insegnanti Patrizia Quadarti e Alessandra Sangiovanni. Nel corso dell’incontro si sono aggiunte anche delle ragazze di quinta che avevano partecipato lo scorso anno al progetto. Ci ha raggiunto anche il Prof. Giuseppe Amato, che ha manifestato la volontà di far partecipare anche tre classi del Liceo artistico Duccio da Buoninsegna.

Attentissimi al racconto della vicenda umana e professionale del giudice antimafia, vinto l’iniziale riserbo i giovani hanno incominciato a porre domande e richiedere sempre nuove informazioni. Ad incuriosirli la questione dei beni sottratti alla mafia, molte volte abbandonati e non riutilizzati per scopi sociali, e spesso, a ragione dei gravi problemi di bilancio, con gli Enti locali fortemente tentati di rivenderli, correndo il rischio che siano gli stessi mafiosi, magari con l’aiuto di prestanome, a riacquistarli. Questa enorme ricchezza si somma alle risorse sottratte illegalmente alla collettività con l’evasione fiscale, risorse che potrebbero essere recuperate con un incisivo contrasto, se solo vi fosse una volontà decisa in tal senso, permettendo al nostro Paese di averne la disponibilità per costruire un efficace modello di Stato sociale, senza dover ricorrere a tagli e riduzioni che hanno messo in gravi difficoltà anche la nostra scuola pubblica.

La Fondazione ha raccolto l’eredità di Antonino Caponnetto con la ferma intenzione di favorire il protagonismo dei giovani ed il progetto I giovani sentinelle della legalità ha proprio questo obiettivo. Ai nuovi studenti abbiamo chiesto di individuare un tema per loro particolarmente significativo e, insieme con i propri insegnanti, cominciare a studiare e ricercare delle soluzioni, individuando anche tutti i passaggi per giungervi.

La Fondazione si impegna a sollecitare le amministrazioni locali ad essere presenti, disponibili al dialogo ed al confronto, e ci auguriamo di averli con noi il prossimo 16 Marzo 2012 per il secondo incontro.



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giovedì 8 dicembre 2011

INCONTRO CON IL LICEO ARTISTICO PIERO DELLA FRANCESCA DI AREZZO


INCONTRO CON IL LICEO ARTISTICO PIERO DELLA FRANCESCA


Oggi lunedì 5 dicembre la Fondazione è stata accolta calorosamente degli insegnanti del Liceo Artistico Piero della Francesca di Arezzo, Daria Meazzini ed Agostino Fabbri, veri motori del progetto. Torniamo sempre con molto piacere in questo istituto, per i rapporti ormai familiare istauratisi tra di noi.

Il Prof. Fabbri ha aperto i lavori presentando le due nuove classi, una seconda ed una terza, ed ha ricordato l’importanza dell’impegno comune a perseguire fini sociali cari alla collettività, e ci onora sottolineando che è una grande soddisfazione collaborare con la Fondazione. Rammenta che questa è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire, quella di poter diventare gli “attori principali” che col loro contributo si fanno interlocutori, “portatori di valori autentici”, tra Pubblica Amministrazione e quei giovani capaci di proporre e risolvere problemi ben più grandi di loro.

Come di consuetudine con le classi nuove, ci presentiamo proiettando il video sulla vita del Giudice Caponnetto ed illustrando quella che è l’eredità dal padre del pool che la Fondazione ha il compito di trasmettere.

Abbiamo ricordato il particolare valore dell’esperienza di Arezzo perché è caratterizzata dalla collaborazione e dall’impegno di soggetti diversi, nel più autentico spirito del progetto: la scuola coi suoi insegnanti ed il suo preside Luciano Tagliaferri, sempre attenti alla crescita civile delle propri ragazze e ragazzi; il corpo dei Vigili Urbani e le forze di Polizia; gli amministratori Comunali e Provinciali. La loro collaborazione ha permesso la realizzazione da parte di writers di opere in alcuni spazi loro riservati, opere autorizzate da una delibera del Consiglio comunale intesa a contrastare il degrado urbano.

All’incontro ha preso parte Luciana Tartaglia, responsabile della CGIL di Arezzo, che ha condiviso le proposte emerse dal dibattito.

Ha preso la parola Giulia Tofarelli che in giugno ha partecipato all’esperienza di Corleone. Ancora oggi dalle sue parole traspaiono il coraggio e la forza che ha colto nelle tante persone, giovani e meno giovani, che hanno fatto di Corleone, un tempo in mano alla mafia, città simbolo dell’antimafia. Va ricordato il costante impegno dell’Arci e della CGIL, impegno che Giulia ha potuto toccare con mano.

Ci fa gradita sorpresa il Dirigente Scolastico, che ringrazia la Fondazione per il suo contributo alla crescita degli studenti. Ci informa che da questa collaborazione è scaturita la scelta dell’istituto di programmare un’ora di lezione settimanale di “Educazione alla cittadinanza e Costituzione” in ciascuna classe. Tutto ciò ci rende fieri e ci sprona a sollecitare scelte conseguenti anche negli altri istituti aderenti al Progetto. Inoltre la Fondazione si impegna a farsi portavoce di questa idea presso il Ministero dell’Istruzione, forte del Protocollo di Intesa con lo stesso, e forte delle dichiarazioni del nuovo ministro prof. Profumo relative all’importanza della diffusione dei valori della legalità nella scuola.

Ci siamo dati appuntamento per il giorno giovedì 8 Marzo.



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domenica 4 dicembre 2011

INCONTRO CON IL COPERNICO DI PRATO


INCONTRO CON IL COPERNICO DI PRATO

Sabato 3 dicembre di nuovo a Prato: questa volta ad accoglierci per la prima volta ragazzi e ragazze della classe seconda del Liceo Copernico nell’Aula magna intitolata ai giudici Falcone e Borsellino. Insieme a loro le insegnanti, Angela Pagnanelli e Daniela Spata, che seguiranno il progetto con i giovani e che hanno già lavorato in classe con loro raccontando sia la vicenda del giudice padre del pool antimafia, sia illustrando l’obiettivo del progetto. Da qui ha preso il via la Fondazione per chiarire che cosa significa l’infiltrazione mafiosa che si insinua nelle pieghe dell’economia pulita di tante regioni d’Italia per riciclare il denaro proveniente dalle attività illecite.

A favorire l’infiltrazione mafiosa è quella parte del nostro Paese disponibile a fare affari con la mafia, quella parte che non bada alle regole della nostra convivenza e che, allegramente, evade il fisco e le regole elementari di sicurezza sul lavoro. Quella parte che chiude un occhio, se non tutti e due, sulle pratiche illecite per smaltire i rifiuti, o inquina l’ambiente. Quella parte che tollera la diffusione del gioco d’azzardo o dell’abuso di alcol e droghe. Per contrastare la mafia e questa zona grigia di connivenza è necessario l’impegno di tutti, a cominciare dagli studenti e delle studentesse, dai tanti disponibili a lavorare sodo per far emergere il Paese migliore.

Seppur consci di averne più volte sottolineata l’importanza, torniamo a ribadire ad istituzioni, collaboratori e partner, che l’intendimento del progetto deve essere quello di favorire l’impegno ed il protagonismo dei ragazzi, chiedendo loro di occuparsi di un problema particolarmente significativo e di analizzarlo ed individuarne delle soluzioni. Un aiuto può venire dando uno sguardo veloce ai lavori dei propri compagni raccolti nel volume Idee e proposte dei giovani toscani. Non importa che una questione sia già stata affrontata da altri, il valore è nell’individuare soluzioni nuove ed originali ed indicare percorsi.

Con loro ci siamo dati appuntamento per lunedì 12 marzo 2012, e chiediamo fin d’ora al comune di Prato la disponibilità ad ospitarlo nella stessa serata e ad intervenire. Per questo prima delle vacanze di Natale, dopo la serie dei primi incontri, invieremo il calendario dei secondi incontri, e contatteremo telefonicamente gli amministratori comunali.



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giovedì 1 dicembre 2011

INCONTRO CON IL BUONTALENTI DI LIVORNO


INCONTRO CON IL BUONTALENTI DI LIVORNO

Mercoledì 30 novembre: incontro a Livorno con le ragazze ed i ragazzi di seconda e di quarta dell’IITG Bontalenti che ci accolgono con la loro insegnante, Serena Bellucci, nella loro aula. Sono incuriositi dal volume dei progetti dello scorso anno e dalle foto del loro lavoro.

E proprio dalla curiosità per i progetti dei giovani ha preso il via l’incontro. Con il passare degli anni i temi e le proposte si sono affinati e concentrati sulle grandi questioni del vivere comune, ed i ragazzi hanno dato prova di grande maturità e di consapevolezza delle emergenze del nostro Paese. Ricordare quanto hanno proposto studenti e studentesse della Toscana in questi due anni è uno stimolo nel proseguire e rinnova la fiducia nelle capacità dei giovani di immaginare un Paese più giusto e migliore. E di ciò abbiamo testimonianza ad ogni nuovo incontro di quest’anno.

Alle nostre sollecitazioni hanno risposto con interesse ragazze e ragazzi delle due classi; quelli di quarta hanno posto l’esigenza di potersi collegare al proprio progetto di trasformare l’attuale porto in uno ecologicamente sostenibile. Questo loro suggerimento così intrigante è stato subito accolto dalla Fondazione, ed ha dato spinta ad un vivace dibattito nel corso del quale sono state fatte ulteriori proposte.

Ci sembra, ed è una bella scoperta, che il nostro intendimento originario, quello di far lavorare scuole diverse per valorizzare il protagonismo dei giovani e farli divenire interlocutori indispensabili di chi amministra la cosa pubblica, sia stato trasmesso quasi naturalmente ai progetti ed idee della singola scuola, progetti ed idee che ne escono rafforzati e resi più complessi e completi.

Gli studenti di seconda, affascinati dall’esperienza dello scorso anno ed incoraggiati dai loro compagni più grandi, hanno posto l’esigenza di mettere in gioco quanto studiano a scuola e di approfondire qualche tema che abbia attinenza con la bioedilizia. In modo molto accorato hanno lamentato l’assenza degli amministratori della Provincia di Livorno, che hanno mancato tutti gli appuntamenti dei due anni passati. Abbiamo ricordato che la nostra insistenza a richiedere comportamenti responsabili da parte degli amministratori, ha avuto lo scorso anno scolastico come risultato positivo la presenza di oltre il 70% delle istituzioni locali. Pertanto siamo certi che l’esempio di questi convinca quelli della provincia di Livorno ad una maggiore attenzione e partecipazione; per ciò li invitiamo fin da ora ad inserire in agenda e ad essere presenti all’incontro del 6 marzo, quando gli studenti dell’ITG ospiti del Comune incontreranno cittadini, amministratori, ed i nostri partner. A questi ultimi chiediamo la più ampia pubblicità all’evento per favorire una diffusa partecipazione.



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mercoledì 30 novembre 2011

INCONTRO CON IL LICEO SCIENTIFICO MARCO POLO DI CARRARA


INCONTRO CON IL LICEO SCIENTIFICO MARCO POLO DI CARRARA

Oggi 29 novembre ha preso il via il progetto sentinelle 2011-2012 anche a Carrara. Nella sala multimediale del Liceo Scientifico Marconi, la Fondazione ha incontrato per la prima volta gli studenti della terza B insieme a Deborah Diamanti, che ha partecipato ai progetti passati.

Come di consueto, per chi partecipa per la prima volta, abbiamo proposto la visione del filmato del giudice Caponnetto, padre del Pool antimafia, e abbiamo illustrato qual è il compito della Fondazione.
Ha preso la parola Deborah, che ha raccontato prima la sua esperienza riguardo al progetto scelto dalla sua classe, le polveri sottili, ha descritto i problemi che hanno dovuto affrontare per i difficili rapporti avuti con l'amministrazione comunale e col Sindaco, incomprensioni che hanno avuto come conseguenza la mancata risoluzione dei problemi.

L'esposizione che Deborah ha fatto con grande impegno e passione, non poteva essere migliore esempio per la nuova classe che ha ascoltato con grande interessse. Ha raccontato dell'importanza di portare solidarietà ai giovani delle cooperative che lavorano sulle terre confiscate alla mafia, e di come con il loro contributo e grazie alla collaborazione con l’Arci e la Cgil, possono influire sul cambiamento del territorio. Ha ricordato inoltre agli studenti che l'impegno quotidiano delle giovani sentinelle deve continuare anche nella nostra regione dove la mafia ricicla il denaro proveniente da attività illecite; ricordando a tutti noi che oggi il mafioso si presenta come imprenditore anonimo, pieno di contanti e pronto ad investire ingenti somme di denaro, mettendo in difficoltà l'economia sana del nostro Paese.
La testimonianza di Deborah, il meraviglioso lavoro svolto dagli insegnanti, Stefania Figaia e Fabio Frigeri e l'interesse crescente dei nuovi ragazzi sono esempi impagabili, tanto che nuovi e vecchi si sono fermati a discutere anche dopo la presentazione.
Anche con loro abbiamo fissato il secondo appuntamento per sabato 10 Marzo.



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INCONTRO CON GLI ISTITUTI EINAUDI E ROSMINI DI GROSSETO


INCONTRO CON GLI ISTITUTI EINAUDI E ROSMINI DI GROSSETO

Oggi 28 novembre 2011 presso l'Aula magna dell'Istituto Einaudi di Grosseto si è inaugurato il terzo anno del progetto regionale "I giovani Sentinelle della legalità" con gli studenti della stessa scuola e quelli del Rosmini.

Ad accoglierci la Dirigente scolastica dell'Einaudi, dott.ssa Daniela Giovannini che ha colto lo spirito del progetto sin dall’inizio e nel salutare i ragazzi ha illustrato la rilevanza e il valore della collaborazione con la nostra Fondazione.

Ha preso la parola Gianni Bracciali della Cgil, nostra partner che ha ricordato lo spirito con cui è nata ed è cresciuta e si è consolidata la collaborazione fra Cgil e Fondazione.

A questo primo incontro, seppur tecnico, non ha voluto mancare l’Amministrazione comunale, da sempre presente e attenta interlocutrice dei giovani. Luca Ceccarelli Assessore comunale all’Istruzione ha voluto sottolineare quanto sia importante per le Istituzioni partecipare al progetto “Sentinelle” in quanto la cultura della legalità deve essere propria di ogni cittadino e a maggior ragione di chi ha l'impegno gravoso di amministrare la cosa pubblica.

La Fondazione ha ringraziato TV9 per l’attenzione che riserva ai giovani del territorio, alle loro problematiche contribuendo in questo modo oltre ad una informazione corretta anche alla loro crescita. Era presente pure Marco Berni editore online del giornale locale Dubidoo.

Siamo altresì grati al lavoro instancabile delle insegnanti Katia Bartali (Ist. Rosmini), Laura Ciampini e Giuseppina Bacciarini (Ist. Einaudi) che in questi tre anni hanno incoraggiato con grande passione le diverse classi cha hanno partecipato al progetto. Quest’anno tocca a delle seconde e terze che hanno seguito questo primo appuntamento con grande attenzione e interesse.

Ancora una volta, per il clima che si è creato, siamo felici di iniziare questa nuova avventura.



Marina Biagiotti

Responsabile Fondazione Caponnetto Grosseto





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sabato 26 novembre 2011

INCONTRO CON IL LICEO ARTISTICO PETROCCHI DI PISTOIA


INCONTRO CON IL LICEO ARTISTICO PETROCCHI DI PISTOIA



Oggi, venerdì 25 novembre, abbiamo incontrato studenti e studentesse del Liceo Artistico Petrocchi di Pistoia. Nell'auditorium dell'Istituto erano presenti i ragazzi della 5 B sperimentale, impegnati già lo scorso anno nel progetto e che vogliono fermamente proseguire anche se saranno alle prese con gli esami di maturità e non essere solo testimoni nei confronti dei loro compagni di 3 B sperimentale. Questa loro risolutezza e questo entusiasmo è per noi motivo di orgoglio.

Abbiamo chiesto agli studenti della terza classe se conoscevano già Antonino Caponnetto. Alla loro risposta negativa abbiamo ritenuto opportuno proiettare il video che racconta la vicenda del giudice, per richiamare la memoria storica e l’impegno civile quali guide per il progetto.

Dopo questa introduzione hanno preso la parola Elettra, Iolanda e Luisa, studentesse di quinta, che hanno illustrato nei dettagli il loro progetto dello scorso anno relativo ai rifiuti e al riciclaggio, dando prova di grande competenza e professionalità perché hanno saputo coniugare i temi da loro affrontati con gli strumenti che la scuola e gli insegnanti hanno trasmesso loro. Hanno poi raccontato l’esperienza del viaggio a Corleone presso la Cooperativa Lavoro e non Solo nella sede Casa Caponnetto. Questa loro esperienza è particolarmente significativa perché ha consentito di toccare con mano i mutamenti che hanno luogo a Corleone grazie anche allo straordinario impegno dell’Arci e della Cgil.

L’entusiasmo e la testimonianza diretta di queste ragazze ha facilitato il nostro compito nel suscitare la curiosità e l’interesse dei loro compagni e ci è stato di grande aiuto nel dare le informazioni utili affinché questi ultimi individuino il loro tema. Alle veterane e ai veterani di quinta, grazie anche al loro contributo grafico offerto per la copertina dell’ultima pubblicazione e per il fumetto sul riciclaggio dei rifiuti, abbiamo proposto di illustrare un opuscolo di prossima uscita sulla corretta raccolta differenziata dei rifiuti a cura della Fondazione e della Diple edizioni con alcuni enti locali e con il contributo di esperti.

Il dibattito è stato intenso e ricco ed è proseguito vivacemente a tal punto che ci siamo dovuti sforzare per rispettare i tempi. La partecipazione convinta e talvolta espressa con forti emozioni ci convince a proseguire con sempre maggiore consapevolezza e ad essere tenaci per non deludere le aspettative di questi giovani.

Ha concluso Patrizia Gori, intervenuta in vece dell’assessore provinciale all’Istruzione, Paolo Magnanensi, che, ha voluto comunque esprimere il suo consenso e partecipazione al progetto e ha promesso di essere con noi il prossimo lunedì 19 marzo, quando ci rivedremo per il secondo appuntamento cui parteciperanno anche cittadini e amministratori.



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venerdì 25 novembre 2011

INCONTRO CON GLI STUDENTI E STUDENTESSE DEL MARCO POLO-CATTANEO DI CECINA


INCONTRO CON GLI STUDENTI E STUDENTESSE DEL MARCO POLO-CATTANEO DI CECINA


Oggi, mercoledì 24 novembre, è stata la volta dell’Istituto Marco Polo-Cattaneo di Cecina. Nella saletta della biblioteca messa a disposizione dall’Amministrazione comunale, si è tenuto l’incontro con 3 classi ad indirizzo grafico pubblicitario. Accompagnati dai loro insegnanti Giovanni Marra, Luciana Grechi ed Andrea Rossi, ragazzi e ragazze di terza hanno seguito con molta attenzione il filmato che racconta del pool di Palermo le cui indagini, per la prima volta in Italia, hanno portato al maxiprocesso e alla condanna di circa 500 mafiosi, fra cui Provenzano e Riina. Il video ricorda le tragiche morti di Falcone e Borsellino e l’impegno sociale di Caponnetto. A seguire abbiamo illustrato le varie fasi del progetto e le finalità dello stesso. L’attenzione è stata costante e l’interesse è via via cresciuto fino a che i ragazzi hanno rotto il ghiaccio e, grazie anche agli insegnanti che li hanno saputi incoraggiare al confronto, sono emerse le prime idee su quali sono i temi di maggiore interesse per loro. Dopo l’interruzione dello scorso anno, riprendiamo con piacere la collaborazione con questo Istituto che, superato il momento critico, ha deciso di riprendere il cammino insieme con la Fondazione e le altre scuole del progetto. Il dibattito di questa mattina è di buon auspicio per un lavoro proficuo.

Con tutti loro ci rivedremo il prossimo 2 marzo 2012 e in quella occasione incontreremo anche amministratori locali e cittadini.



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giovedì 24 novembre 2011

Incontro con il Galileo Galilei di Viareggio


Incontro con il Galileo Galilei di Viareggio


Mercoledì 23 novembre il progetto approda a Viareggio. Ad accoglierci ragazze e ragazzi di una prima classe, piacevole sorpresa perché raramente incontriamo quattordicenni, timidi ma informati.

La Fondazione ha illustrato il progetto in tutti i suoi aspetti, a partire dalla vicenda del giudice antimafia e del suo impegno, nell’ultima parte della sua vita, di infaticabile testimone della cultura delle regole e dei valori costituzionali.

È intervenuto Stefano Carmassi dell’Arci di Viareggio, nostra partner, ed ha voluto sottolineare il contributo del volontariato nel costruire e irrobustire una coscienza civile quale antidoto efficace alla cultura mafiosa e criminale e ha ricordato l’importanza del progetto di lavoro volontario sulle terre confiscate alla mafia.

Ha preso la parola Sergio Tamborrino della Fondazione che ha illustrato i lavori già svolti dalle diverse scuole, offrendo così utili esempi per aiutarli ad affrontare con maggiore chiarezza e conoscenza lo spirito del progetto. La Fondazione ha ribadito il proprio impegno nel portare avanti le idee e le proposte contenute nel volume, sia alle istituzioni Nazionali sia ai partiti politici, chiedendo loro di assumerli come punti saldi del proprio programma. È seguito un piacevole dibattito nel quale i ragazzi, sollecitati e stimolati anche dalle insegnanti Maria Grazia Anatra e Rosella Ciccarelli, hanno individuato già alcuni temi da poter approfondire e discutere fra di loro. La Fondazione si è congratulata con i ragazzi e li ha richiamati di essere responsabili già nelle piccole azioni quotidiane, quale segno di condivisione delle regole, che diventino costume di una società sana ed attenta al proprio territorio e comunità.

Ci siamo dati appuntamento per la mattina del 7 marzo a scuola ed in serata con le istituzioni locali ed i cittadini.



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martedì 22 novembre 2011

La Fondazione ha una nuova casa


La Fondazione ha una nuova casa

Domenica 20 novembre è stata inaugurata la nuova casa della Fondazione Antonino Caponnetto a Grassina, nel comune di Bagno a Ripoli. Siamo grati all’Amministrazione della città che ci ospita e al Corpo dei Vigili urbani che hanno fortemente voluto la presenza della Fondazione sul territorio comunale, anche come riconoscimento del nostro impegno a favore della cultura della legalità nelle scuole della città.

Ma siamo grati anche a:

Ivo Micheli, Antonio Apostolico, Silvano Fusi, Renato Sabatini, Marco Cavuoti, Fabio Marzielli, Graziano Galletti, Antonio Mazzuoli,

volontari dello SPI-Cgil e dell’Arci di Tavarnelle che hanno offerto gratuitamente il loro lavoro per rendere gli spazi comodi e accoglienti, in sintonia con la parte migliore del nostro Paese che, generosamente, interviene nei momenti difficili, come di recente è accaduto in Lunigiana e in Liguria, ed è presente nei periodi di declino politico, testimoniando il valore del volontariato sociale che con il suo altruismo dà sostegno e coraggio a tutti.

In questo sono fedeli allo spirito e al messaggio di Antonino Caponnetto che ringraziava i propri genitori per averlo educato ai valori del volontariato e della giustizia sociale.

Alla manifestazione è intervenuto Piero Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia, che ha ricordato il giudice ed il suo lascito.

Elisabetta Caponnetto ha emozionato tutti i presenti con l’augurio che la nuova casa resti aperta a lungo a testimoniare l’impegno del padre del pool antimafia e si augura che chi varcherà la soglia della nuova casa lo faccia con lo stesso spirito di Antonino Caponnetto.

Il sindaco di Bagno a Ripoli, Luciano Bartolini, ha voluto sottolineare il carattere sobrio della sede, a indicare lo spirito proprio della Fondazione.

Tutti e tre hanno scoperto la targa della nuova sede e all’ingresso è stata posta una gigantografia di Antonino Caponnetto che incoraggia i giovani ai valori della giustizia e della costituzione. Lungo le scale sono appesi le stampe dei lavori dei giovani del progetto Sentinelle. Al piano superiore una nuova targa ricorda Fulvio Montauti, a cui è intitolata la sede, responsabile della fondazione all’isola d’Elba scomparso un anno fa.

Ringraziamo il Procuratore Grasso, sempre vicino alla Fondazione, il questore Francesco Zonno e il prefetto Paolo Padoin di Firenze, il procuratore generale Beniamino Deidda, il presidente della provincia Andrea Barducci, il senatore Lorenzo Diana, i parlamentari europei Leonardo Domenici e Saro Crocetta, e tutti i cittadini e le cittadine che hanno voluto festeggiare con la Fondazione.

Ancora grazie a tutti.


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lunedì 21 novembre 2011

INCONTRO CON IL CAPITINI DI AGLIANA


INCONTRO CON IL CAPITINI DI AGLIANA


Venerdì 18 novembre nell'Aula magna dell’ITC Aldo Capitini di Agliana abbiamo incontrato una classe quarta, che ha già seguito il progetto lo scorso anno, allargata ai nuovi studenti che vi fanno parte quest’anno. Ad accoglierci il Dirigente scolastico, prof. Sante Marroncini, l’insegnante Domenico Santagati e, in rappresentanza di Paolo Magnanensi, assessore provinciale all’Istruzione, Consuelo Baldi.

Fin dall’inizio il clima è stato piacevole e partecipe, i ragazzi attenti hanno ascoltato una prima testimonianza di un loro compagno, Francesco Lombardi, che ha partecipato al progetto lo scorso anno e che è stato a Corleone. Il suo racconto appassionato ha trasmesso grande interesse e curiosità nei ragazzi. Ha ricordato con calore i giorni trascorsi a Corleone tra i più importanti della sua vita, i rapporti con gli altri studenti volontari e con i soci della cooperativa: emozioni impagabili. Ci conferma che tornerà la prossima estate per due settimane come volontario con l’Arci. Di questo siamo orgogliosi, innanzi tutto per aver trasmesso la nostra passione per l’impegno civile che prosegue anche al di fuori del progetto della Fondazione; poi, perché i nostri giovani riescono a cogliere delle opportunità offerte loro da più soggetti che perseguono stesse finalità, senza gelosie ed esclusività dando così esempio ai giovani di condivisione di stessi valori.

La Fondazione ha ricordato l’importanza di ciascuno ad essere vicino alle Istituzioni quale condizione del cittadino consapevole, anche per richiamare chi ha responsabilità di governo al rispetto degli impegni e alla buona gestione dei beni di tutti. Da questi presupposti è nato un dibattito con i ragazzi in cui è stato discusso della scarsità o della mancanza di risorse, di sacrifici e di responsabilità, temi che si sono imposti alla discussione pubblica per uscire dalla crisi. Più volte la Fondazione ha ribadito che le soluzioni per superare la grave situazione in cui siamo precipitati sono quelle di combattere concretamente la mafia per far tornare nelle casse dello Stato i 200 miliardi di euro che ogni anno la mafia gestisce e ricicla, mettendo a grave rischio l’economia sana; dall’altra combattere l’evasione fiscale che ha raggiunto cifre da capogiro (145 miliardi), che sarebbero sufficienti a cambiare le sorti del nostro Paese!

È necessario che la classe politica e gli amministratori locali siano attenti ai beni comuni e alle risorse che servono per un’attenta gestione pubblica. Un esempio per tutti: di recente una multinazionale svizzera che si occupa di distribuzione di gas, di acqua ed energia elettrica ha proposto di rilevare il servizio di distribuzione in tre comuni toscani, 80.000 abitanti ciascuno in totale 240.000, e calcola che una spesa annua pro-capite di 250 euro per il gas produrrà per lei ricavi di 60 milioni, generando profitti significativi. Questo è il risultato di una privatizzazione scellerata dei servizi pubblici che garantisce ricchezze enormi da distribuire a privati, mentre gli enti locali ne sono espropriati. Una loro gestione pubblica, anche in forma consortile, può essere più efficiente e consentire un risparmio consistente alle famiglie, un’attenzione maggiore e più puntuale del servizio, rispetto dei diritti dei lavoratori, come si legge in tanti casi di comuni grandi e piccoli che si battono per ripubblicizzare l'acqua. In questi anni, sempre più spesso, gli enti locali hanno ceduto parti dei loro patrimoni o la gestione di tanti servizi per far fronte alla scarsezza di risorse trasferite dallo Stato centrale ad essi, fino a giungere a situazioni incredibili, come quella che abbiamo denunciato in occasione della Conferenza finale dello scorso 3 ottobre, quando per la proiezione del video dei lavori del progetto nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio ci sono state richieste alcune centinaia di euro per avere le riprese dalla società a cui è stato affidato l'appalto del servizio.

Le nostre osservazioni hanno provocato risentimenti anche in politici vicini alla Fondazione che hanno commentato negativamente le nostre critiche. Ma se anche chi condivide i nostri stessi valori e orientamenti ideali non vede quanto sia grave questa spoliazione dei beni di tutti, in chi dovremo sperare?

Argomenti simili ai nostri sono stati offerti anche da Fabrizio Magazzini, assessore alla Legalità di Agliana che ci ha raggiunto e che ha espresso il convincimento di dover rivedere le scelte operate in questi anni con le privatizzazioni, tanto è vero che l’Amministrazione comunale aveva incluso nello suo statuto, ancora prima del referendum, l’acqua come bene comune.

Alla fine di questo scambio ricco e significativo e dopo il saluto di Consuelo Baldi, a nome dell'assessore Magnanensi, ci siamo dati appuntamento per lunedì 5 Marzo.



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giovedì 17 novembre 2011

INCONTRO CON IL LICEO RODARI DI PRATO


INCONTRO CON IL LICEO RODARI DI PRATO


Mercoledì 16 novembre siamo stati ospiti del Liceo delle Scienze sociali Rodari di Prato, una delle nuove scuole che partecipano al progetto.

Subito una prima piacevole sorpresa: le classi coinvolte dalle insegnanti Caterina Ramogida e Franca Dami sono cinque, ma altre di prima, con le loro professoresse, incuriosite ci chiedono di prendere parte all’incontro per approfondire chi era Antonino Caponnetto.

L’aula è piena di ragazze e ragazzi attentissimi, alcuni seduti per terra, a seguire, nel silenzio, il filmato che racconta del giudice padre del pool antimafia, di Falcone e Borsellino, e del maxiprocesso. Poi la Fondazione si è soffermata a illustrare le modalità con cui la criminalità mafiosa tenta di infiltrarsi nell’economia legale, le complicità della politica con i poteri criminali, la pervasività dei comportamenti illegali.

Con questo progetto, grazie al contributo della Regione Toscana, alla collaborazione con l’Arci e la Cgil, la Fondazione prosegue l’impegno di Antonino Caponnetto e raggiunge tante scuole per risvegliare la coscienza civile e sollecitare i giovani ad essere protagonisti. Questo messaggio ha convinto i ragazzi a mettersi in gioco e a ricercare un tema che sta loro a cuore. Siamo convinti che già dal prossimo incontro, che abbiamo fissato per l’1 marzo 2012, con l’aiuto dei propri insegnanti riusciranno a definire una prima bozza di progetto da presentare agli amministratori locali e ai cittadini in quella occasione.

Dopo gli incontri con le altre due scuole pratesi fisseremo l’appuntamento serale unico con tutte e tre le scuole, gli amministratori e i cittadini.



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mercoledì 16 novembre 2011

Gavorrano: una lezione di educazione civica e di democrazia

Sabato 12 novembre siamo stati ospiti delle Scuola media inferiore Giuseppe Bandi di Gavorrano per iniziativa del Consiglio comunale dei ragazzi. I giovanissimi hanno invitato il Consiglio comunale e il Sindaco di Gavorrano, inoltre in qualità di esperti, l'assessore alla Sicurezza del Comune di Empoli, Filippo Torrigiani, il direttore della comunità di recupero Vallerotana, dott. Umberto Paioletti ed io come responsabile nazionale per la scuola della fondazione Antonino Caponnetto, per una giornata di studio sul tema del gioco d'azzardo.

Abbiamo assistito ad una vera e propria lezione di educazione civica e di democrazia grazie all'impegno di Massimo Borghi, sindaco del Comune, che da molti anni si batte per contrastare il gioco d'azzardo, vera e propria piaga degli ultimi tempi, con tante famiglie rovinate dalla dipendenza da gioco mentre per la mafia è fonte di grandi guadagni con il riciclaggio del denaro sporco, come hanno rilevato anche le “giovani sentinelle” dell'Istituto Rosmini di Grosseto e del Datini di Prato nelle rispettive città partecipando ai progetti dello scorso anno.

Per rimarcare il valore dell'iniziativa dei giovanissimi della Media Bandi, la mattina si è svolto un Consiglio comunale nel corso del quale è stata discussa e votata una delibera che vieta l'apertura di sale giochi e spazi per videogiochi e slotmachine in esercizi commerciali in prossimità di scuole, palestre, luoghi di culto e nei centri storici.

Filippo Torrigiani, assessore di Empoli, anche lui impegnato da tempo nel contrastare la diffusione del gioco d'azzardo, ha ricordato l'impegno di Avviso pubblico, rete di enti locali e Regioni impegnati contro la mafia, che il prossimo 2 dicembre, nell'assemblea nazionale, avanzerà delle proposte di contrasto.

Sono scelte che apprezziamo incondizionatamente e che sottoscriviamo anche per il coraggio di questi amministratori che hanno sfidato luoghi comuni e ipocrisie, senza retrocedere neanche dinanzi ai tentativi di delegittimazione degli altri consiglieri, come nel caso di Gavorrano, che hanno sfiduciato, lo scorso anno, il loro stesso Sindaco.

La Fondazione si augura che questi due esempi siano seguiti da altre amministrazioni locali e si impegna a sostenere e ad essere al fianco di quelle che adotteranno misure analoghe. Attendiamo innanzitutto risposte in questo senso da quei Comuni che sono stati sollecitati dai propri studenti nell'ambito del progetto I giovani sentinelle della legalità ed hanno partecipato costantemente a tutti gli incontri. Il loro sarebbe un segnale forte e chiaro in due sensi: per il contrasto al gioco d'azzardo e per la fiducia riposta e il riconoscimento del contributo offerto dai propri giovani cittadini.

Delle scelte che faranno e delle misure che adotteranno le amministrazioni daremo ampio rilievo nel sito.



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Incontro con il Buontalenti di Firenze




Oggi, lunedì 14 novembre, a Firenze abbiamo incontrato una nuova classe: la 4D dell'IPSSAR Buontalenti.

Infreddoliti dai primi rigori stagionali ma attenti, studenti e studentesse hanno seguito il racconto della vicenda umana e professionale di Antonino Caponnetto, della sua battaglia contro la mafia e per la legalità, della decisione di “investire” sui giovani per ridare credibilità e speranza al nostro Paese.

La Fondazione ha poi illustrato il progetto in tutti i suoi aspetti, ne ha indicato i passaggi, ha ribadito l'impegno richiesto a studenti e studentesse ricordando a tutti che l'obiettivo primo è il loro protagonismo e divenire interlocutori puntuali e riconosciuti di chi governa la cosa pubblica, di avere fiducia nelle istituzioni del nostro Paese e di non abbandonare mai dinanzi alle prime difficoltà.

Luciano Mennonna della Cgil, nostra partner del progetto, ha posto a ragazzi e ragazze una domanda: avete fiducia nella politica? La loro risposta negativa, soprattutto perché la politica non ha fiducia nei giovani, come ha dichiarato una studentessa, ha costituito l'inizio di un dialogo con loro per definire un percorso fecondo del protagonismo giovanile. Ci fanno ben sperare l'attenzione e la curiosità dei ragazzi alla nostra sollecitazione, resa più forte dalla credibilità e dalla stima di cui gode la Fondazione stessa dopo il lavoro svolto, in questi due anni, con i loro compagni.

Per il progetto abbiamo ricordato l'importanza del sito www.giovanisentinelledellalegalita.org e del blog quale strumento di conoscenza del lavoro di ciascuna scuola, di scambio e di diffusione delle proposte, poi abbiamo raccolto gli indirizzi di posta elettronica per informarli quotidianamente di tutti gli incontri e i progetti delle scuole toscane. Con quelli di quest'anno sono più di 3.500 i ragazzi e le ragazze che seguono in rete il nostro progetto, oltre alle Istituzioni, associazioni e società civile.

Abbiamo distribuito a tutti il volume Idee e proposte dei giovani toscani 2010-2011 e la monografia introduttiva e ci siamo dati appuntamento per il 27 febbraio 2012.



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venerdì 11 novembre 2011

Il Gobetti e il Volta di Bagno a Ripoli passano al progetto regionale



Il Godetti e il Volta di Bagno a Ripoli passano al progetto regionale

Oggi 10 novembre ore 9.15: a Bagno a Ripoli prende il via il terzo progetto I giovani sentinelle della legalità. Prima al Liceo Gobetti, tre classi con gli insegnanti ascoltano il saluto di Valentino Maltinti, ispettore della Polizia Municipale di Bagno a Ripoli, da tempo impegnati, con tutta l’Amministrazione pubblica, a favore della diffusione della cultura della legalità. A queste nuove classi, come consuetudine, la Fondazione propone il video che racconta la vicenda umana e professionale di Antonino Caponnetto, dal suo arrivo a Palermo alla costituzione del pool antimafia, al maxi processo fino alle morti di Falcone e Borsellino e al suo impegno civile. I giovani seguono con attenzione, passiamo poi all’illustrazione del progetto: come si articola, le diverse fasi, l’impegno loro richiesto, la presentazione delle proposte agli amministratori locali, la Conferenza finale.

Maurizio Pascucci dell’Arci, nostro partner del progetto, ha raccontato le origini e gli sviluppi del progetto LiberArci dalle spine che mobilita, ogni estate, centinaia di giovani toscani che offrono il loro lavoro volontario sulle terre confiscate alla mafia, esempio di impegno sociale in prima persona per contribuire a migliorare il proprio Paese. L’evoluzione dell’esperienza a Corleone ha portato al gemellaggio con I giovani sentinelle della legalità, e questa collaborazione è tanto più importante perché serve a contrastare i tentativi di infiltrazione nella nostra regione. Si è poi soffermato a illustrare brevemente i meccanismi del riciclaggio e quanto sia facile ripulire il denaro sporco anche in regioni dove la mafia e la grande criminalità non sono radicate

L’assessore alle Politiche giovanili, Laura Guerrini, ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e del sindaco di Bagno a Ripoli e ha ribadito l’impegno di essere insieme con i giovani in questo progetto augurandosi che la collaborazione sia proficua anche grazie alla presenza della Fondazione sul territorio comunale con la propria sede che sarà inaugurata domenica 20 novembre.

Pier Luciano Mennonna della Cgil, altra partner del nostro progetto, ha voluto sottolineare il valore della politica come cura della propria comunità, dell’importanza della partecipazione e il valore della responsabilità di ciascuno nell’impegno civile quotidiano. Ha raccontato della sua esperienza di lavoratore della Polizia di Stato e di come ha scoperto il valore dell’aiuto agli altri. Ha aggiunto una testimonianza del suo impegno nel sindacato, organizzazione fortemente coinvolta nel progetto.



Alle 11.30 abbiamo incontrato ragazzi e ragazze dell’IIS Volta. L’assessore Laura Guerrini prima di lasciarci ha ribadito l’importanza della collaborazione con i giovani per combattere la mafia e l’illegalità, ma ha voluto estendere a tutti i cittadini e a chi ha la responsabilità di governo l’invito alla collaborazione per rafforzare sempre di più lo scambio e il confronto.

Con queste classi avevamo già lavorato lo scorso anno nell’ambito della collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli ed erano stati presenti anche alla Conferenza finale del 3 ottobre. Ci hanno accolto con grande entusiasmo, e di questo ne siamo orgogliosi, segno che il percorso iniziato da dei buoni frutti se alimentato dal contributo di tutti.

La Fondazione ha illustrato i lavori che i ragazzi e le ragazze del progetto dello scorso anno avevano fatto che abbiamo raccolto nel volume. Abbiamo ripreso anche l’esperienza fatta dei ragazzi del Volta e da questo ne è scaturito un confronto interessante, anche per merito degli insegnanti presenti e attenti e che seguiranno i ragazzi in questo percorso. Lo scorso anno si erano occupati del sempre attuale problema dei rifiuti anche nell’ambito della loro scuola. L’intervento di alcuni di loro ha lasciato intendere quanto sia vivo l’interesse per tale tema e la necessità di sensibilizzare i proprio compagni dell’istituto quali condizioni per ottenere buoni risultati, per questo ci hanno invitati alla loro assemblea che si terrà il 22 di dicembre.Prenderanno inoltre contatto con i ragzzi del Pesenti in merito all'esperienza della discarica di Peccioli.

Abbiamo ribadito anche a loro la volontà di fare un ulteriore passo in avanti portando le proposte dei giovani agli esponenti politici nazionali, abbiamo invitato fin d’ora i giovani a preparare uno schema accurato del progetto, ad invitare genitori e cittadini ad essere presenti all’appuntamento di marzo.

Questa prima giornata ci riempie di speranza per il buon livello di discussione, l’intervento di tutti i partner, la presenza e la disponibilità degli amministratori locali a “camminare” insieme con i loro giovani cittadini.



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sabato 8 ottobre 2011

Le giovani sentinelle in Palazzo Vecchio






CONFERENZA FINALE GIOVANI SENTINELLE

Lunedì 3 ottobre, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, ospiti dell'assessore all'Educazione di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi, si sono ritrovati gli studenti e le studentesse delle scuole toscane con i loro insegnanti, amministratori locali, la Fondazione e i suoi partner, Arci e CGIL, per festeggiare la conclusione dei lavori di quest'anno e aprire il prossimo progetto.

Folta la presenza di ragazzi e ragazze delle scuole aderenti al progetto, attenta e curiosa la platea di ascoltatori. A tutti è stato distribuito il volume che raccoglie le proposte dei ragazzi e delle ragazze delle venti scuole.

Innanzi tutto ci preme scusarci per l’avvio ritardato dei lavori, ritardo dovuto ad una serie di fattori che cercheremo di risolvere il prossimo anno con un migliore coordinamento con le scuole, facendo intervenire per prime quelle più vicine, e consentendo a chi arriva più tardi di parlare dopo. Sarà nostro impegno anche offrire ai partecipanti uno spuntino, grazie ad una convenzione che faremo, per non lasciarli affamati tutto il giorno. Dispiace anche per gli inconvenienti tecnici nella proiezione dei video dei ragazzi, ma anche per questo ci batteremo per un servizio pubblico garantito a tutti.

Ci rammarichiamo anche per le assenze, pur giustificate, di tutti i rappresentanti delle Istituzioni nazionali. Siamo però fiduciosi in quanto tutti sono vicini alla Fondazione e ne condividono l’impegno e sono attenti ai temi della legalità e della difesa della Costituzione per questo ci ripromettiamo di incontrarli per illustrare loro i lavori dei ragazzi e definire gli interventi più idonei alle sollecitazioni dei nostri giovani.

Nei saluti, Rosa Maria di Giorgi, che ringraziamo per aver ospitato la manifestazione, ha sottolineato il valore educativo e civile di questa esperienza dei giovani all'interno della scuola, luogo in cui “coltivare” e irrobustire le libertà di ciascuno contro i tentativi di limitarle.

Ha introdotto i lavori la Fondazione ricordando la varietà e la ricchezza dei temi affrontati dai ragazzi, la loro risolutezza ad esigere risposte da parte di chi ha responsabilità amministrative, quanto le proposte testimoniano il desiderio di protagonismo civile e politico.

Ha ringraziato, per la loro disponibilità al dialogo e all'ascolto, gli amministratori presenti: il sindaco di Agliana, Eleanna Ciampolini, e l’assessore Fabrizio Magazzini; l’assessore provinciale di Pistoia alle Politiche culturali, Chiara Innocenti, e quello all’Istruzione, Paolo Magnanensi, rappresentato da una funzionaria; l’assessore alla Scuola di Cascina, Silvia Innocenti, e quello alle Politiche culturali e alla Pace e alla legalità, Fernando Mellea; l’assessore provinciale all’istruzione di Pisa, Miriam Celoni. La loro presenza conforta e rafforza la nostra convinzione a insistere con gli amministratori a non mancare queste occasioni di dialogo con i propri giovani cittadini. Giovani cittadini che hanno riempito il Salone dei Cinquecento, attenti e desiderosi di essere ascoltati, presenti fino all’ultimo e che ci hanno chiesto ripetutamente di poter intervenire. Se qualcuno avesse avuto la sensazione che i giovani fossero stanchi, valga per tutti, fra le tante, la testimonianza di Laura Ciampini, professoressa dell’Istituto Einaudi di Grosseto: «… Un fatto però mi ha riempita di orgoglio: vedere con quanta determinazione alcuni di loro erano disposti a partecipare, tanto che sarebbero venuti in ogni caso, per conto loro, anche in assenza di un insegnante. Questo ci dimostra che il lavoro fatto in questi anni dà i suoi frutti e che stiamo creando dei cittadini responsabili e sensibili ai temi della legalità. Spero di rivederci presto per concordare insieme il progetto per l'anno scolastico 2011-2012. Un forte abbraccio». Parole profetiche perché le studentesse del Liceo Pellegrino Rossi di Massa, giunte a Firenze senza l’insegnante, hanno voluto portare la loro testimonianza sulla “forma della loro città” e del loro coinvolgimento nel ridisegnarla insieme con gli amministratori e tutti i cittadini, sollevando così la questione della partecipazione dei giovani alle scelte strategiche del proprio territorio.

È stato proiettato il DVD allegato al volume Idee e proposte dei giovani toscani. Oltre alle proposte degli studenti e delle studentesse, vi sono alcune testimonianze di alcuni ragazzi e ragazze dell'esperienza a Corleone fatta nel giugno scorso, appena terminata la scuola. Uno di loro nel video dice che ricorderà quella di Corleone come una delle più belle settimane della sua gioventù, e non può esserci prova più chiara ed evidente di quanto questi ragazzi e ragazze siano “la meglio gioventù”.

Per niente emozionati e ben consapevoli del valore della loro testimonianza, questi giovani sollecitano tutti noi all'importanza di contribuire con il lavoro quotidiano alla difesa e al consolidamento della cultura e della pratica della legalità. Tocca a noi Fondazione, Partner, Arci, Cgil e tutto l’associazionismo, cittadini e amministratori dare il buon esempio in modo che i valori divengano senso comune e prevalgano sui modelli negativi.

Alcune delle scuole presenti hanno illustrato i temi da loro scelti con l'ausilio di immagini, dati e grafici. Le energie alternative, per evitare di ritrovarsi fra qualche anno con qualcuno che ripropone le centrali nucleari, necessitano di risorse e stimolano la ricerca scientifica e nuova occupazione. L’acqua in mano pubblica è una scelta coerente con le indicazioni dei cittadini dopo i referendum del giugno scorso. I rifiuti richiedono strategie sofisticate e un coinvolgimento convinto e decisivo dei cittadini per essere ridotti e riciclati. Il gioco d’azzardo è un’emergenza sociale allarmante che richiede interventi anche legislativi urgenti. Il lavoro nero è una realtà che allarma i giovani che temono per il loro futuro. L’immigrazione e l’integrazione sono questioni da affrontare con pazienza e senza facili slogan, riconoscendo la necessità di strumenti diversi nel rispetto dei diritti di ciascuno. La partecipazione dei ragazzi alle scelte anche urbanistiche della propria città è un paradigma che deve trovare spazio in tutte le decisioni degli amministratori e l’esperienza di questa Conferenza finale va in questa direzione. Il nostro auspicio è che gli amministratori prendano esempio e stabiliscano forma di confronto e discussione stabili e durature con i propri giovani cittadini.

Gli amministratori locali presenti hanno ringraziato i giovani delle sollecitazioni ricevute, hanno apprezzato il valore delle proposte e hanno preso degli impegni: offrire degli spazi per il dialogo e invitare i ragazzi ad “occuparli”; il Comune di Cascina lancerà l'anno della legalità nel 2012, promuovendo la trasparenza e il rispetto delle regole nella macchina amministrativa; altri hanno annunciato una collaborazione più stretta con le scuole.

Particolarmente significativa la testimonianza di Massimo Borghi, sindaco di Gavorrano, sfiduciato dalla propria maggioranza dopo aver cercato di porre degli argini, in termini di regole e prescrizioni, alla diffusione del gioco d'azzardo nel suo comune. Ciò ha provocato la rivolta di nove consiglieri su dieci che lo sostenevano e la crisi politica dell'amministrazione. Segno più che evidente di quanto avessero visto giusto quei giovani che hanno posto con forza il tema del gioco d'azzardo quale emergenza sociale dei nostri tempi, oltre a costituire un vero e proprio veicolo di diffusione della criminalità organizzata. Non crediamo che il comportamento dei consiglieri di maggioranza di Gavorrano sia un buon esempio per i propri cittadini.

Lorenzo Diana, membro della Fondazione e presidente delle Associazioni antiracket ha ricordato ai giovani quanto sia importante la difesa della legalità per la convivenza civile e quanto sia decisivo il contributo della scuola all’elaborazione di questo nuovo senso comune.

Luciano Silvestri, responsabile nazionale legalità della CGIL, ha elogiato ragazzi e ragazze per gli splendidi lavori, e come partner del progetto ha ribadito l’impegno del sindacato a rafforzare la cultura della legalità.

Gianluca Mengozzi, presidente dell’Arci Toscana, ha voluto sottolineare come i temi proposti sono veri e propri programmi di una comunità civile libera e democratica.

Federico Gelli, responsabile legalità del PdToscana, ha spronasto i giovani a continuare nel percorso intrapreso di difensori della legalità e vigili del proprio territorio. Questa è una scommessa molto bella da fare nella famiglia e nella società. Il rispetto dei valori come Antonino Caponnetto ci ha insegnato e si augura che la Fondazione possa continuare nel suo impegno di formatore dei ragazzi che hanno dimostrato maturità e valore con i temi affrontati e che questa esperienza possa costituire una tappa importante della loro vita.

La Fondazione, fedele al suo compito di tutore, ha invitato ad intervenire Domenico Santagati, professore dell’Istituto Capitini di Agliana, per fare chiarezza sull’abuso delle parole in questo nostro tempo. Il docente ha richiesto il rispetto della legalità anche nelle parole che si usano quotidianamente nel discorso politico. In particolare ha censurato l’uso del termine federalismo fiscale, che non è previsto in nessun luogo del nostro ordinamento costituzionale, che serve solo ad accaparrarsi il consenso in alcune regioni del nostro Paese.

L’intervento di Domenico Santagati è l’occasione per ringraziare tutti gli insegnanti che hanno seguito i giovani in questo loro percorso, veri testimoni del valore dell’istruzione pubblica e unici formatori nel senso più autentico della parola, dei cittadini.

Ha concluso Stella Targetti, vice presidente della Regione Toscana che ha rinnovato l'apprezzamento alla Fondazione per questo progetto, una sorta di palestra per la cittadinanza attiva. Il coinvolgimento di studenti e insegnanti e la collaborazione fra la Fondazione e le scuole è senza dubbio molto proficua e significativa che la Regione sosterrà. In questo vi è una sintonia con quanto scrive il nostro presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, nell'Introduzione al volume Idee e proposte dei giovani toscani: la diffusione della legalità non è un costo, ma un investimento per il futuro.

Dal prossimo anno cresceranno il numero delle scuole coinvolte: vi saranno nuovi Istituti del Valdarno e della provincia di Siena. Ma avremo anche quelli di Bagno a Ripoli con i quali è già avviata una collaborazione, grazie alla felice intuizione dell'amministrazione comunale e del Corpo dei vigili urbani. Nello scorso anno scolastico alcuni studenti hanno risposto alle proposte della Fondazione e hanno prodotto alcuni materiali. Di tutto vi è testimonianza nel bel libretto prodotto dalla redazione di Metropoli, giornale della provincia fiorentina, che lo ha diffuso nelle edicole del comune. Merito di questo lavoro è di Matteo Pucci, giornalista attento e curioso, ma soprattutto accurato narratore delle vicende di Bagno a Ripoli.


Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

giovedì 29 settembre 2011

3 ottobre: giovani sentinelle a palazzo vecchio!

DIVULGATE!!!
Non lasciamo soli ragazzi e ragazze.
Lunedì 3 ottobre dalle 9.00 alle 13.00 nel Salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio, i giovani delle venti scuole toscane che hanno partecipato al progetto I giovani sentinelle della legalità illustreranno nei modi più diversi i risultati delle loro ricerche.
Il loro è un esercizio di protagonismo, di irruzione sulla scena pubblica, per esprimer il proprio punto di vista sui temi che sentono particolarmente urgenti per loro, ma anche per noi.
La Fondazione Antonino Caponnetto li ha seguiti in questo loro percorso, promuovendolo e sostenendolo con grande fatica e serietà. Ora tocca a chi ha responsabilità di governo a tutti i livelli prendere posizione, ascoltare e stare accanto a questi ragazzi, se si vuole scommettere sul futuro del Paese.
Per questo invitiamo cittadini, insegnanti e amministratori a non mancare l'appuntamento, anche per dare un segnale diverso ai tanti giovani che, con passione, bussano alle porte del dibattito pubblico.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

mercoledì 7 settembre 2011

3 ottobre: giovani sentinelle a palazzo vecchio!


A tutti gli insegnanti e studenti del Progetto Sentinelle.

Cari ragazze, ragazzi e insegnanti,

vi confermiamo la data di lunedì 3 ottobre per la Conferenza finale del progetto, di cui alleghiamo il manifesto e vi preghiamo di dare ampia diffusione a scuola e nel vostro territorio.

La Conferenza sarà anche il momento di avvio del progetto 2011-2012 e, per questo, chiediamo agli insegnanti di confermarci l’adesione per il nuovo progetto via mail prima del 3 ottobre.

Quest’anno l’Amministrazione comunale di Firenze, in sintonia con la Regione Toscana, ha voluto dare un riconoscimento tangibile all’impegno della Fondazione Caponnetto, alle scuole che hanno partecipato e allo straordinario lavoro di insegnanti e giovani, ospitando la Conferenza nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio.

Il successo del progetto in questi due anni è merito della fatica quotidiana degli insegnanti, vero motore anche in questo momento di grave crisi e testimonianza civile della scuola migliore del nostro Paese, e dell’entusiasmo con cui i giovani hanno colto l’opportunità di protagonismo loro offerta.

La Conferenza del 3 ottobre sarà l’occasione per le Istituzioni di essere accanto ai propri giovani cittadini, e non mancheranno l’appuntamento (vedi lettera allegata), come è accaduto lo scorso anno, perché la partecipazione continua degli amministratori nel corso di quest’anno è stato un importate segno di attenzione e un comportamento rispettoso dei cittadini e da incoraggiare.

A Tutti i Sindaci e Assessori, Presidenti di Provincia e Assessori, Istituzioni Regionale e Nazionale



Gentili Amministratori,

a conclusione della bella esperienza con ragazzi e ragazze del progetto I giovani sentinelle della legalità si terrà la Conferenza finale il prossimo lunedì 3 ottobre a Firenze presso il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. In quella occasione, tutti insieme, lanceremo i temi e le proposte che sono emersi dai progetti degli studenti: lavoro nero, evasione fiscale, beni comuni, ambiente, rifiuti, energie alternative, scuola, gioco d’azzardo, alcol e droga, spazi per i giovani.

Chiederemo l'impegno di chi amministra la cosa pubblica ai diversi livelli a dare risposte certe e convincenti.

Nel corso dell'anno scolastico gli incontri con gli amministratori locali sono stati generalmente partecipati e interessanti, segno di comportamenti responsabili e attenti. Ciò fa ben sperare di avervi ospiti il prossimo 3 ottobre in modo da confermare ai giovani tutti quei segnali di disponibilità che abbiamo costruito in questi due anni del progetto, ma anche per discutere e cementare quella alleanza fra giovani cittadini e istituzioni nel nome della legalità e del protagonismo dei ragazzi.

Tali temi richiedono un impegno straordinario di tutti per un vero e radicale cambiamento del nostro Paese. E la nostra Regione può e deve essere in prima fila nel dare l’esempio di buon governo e nel guidare la trasformazione.


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