A Prato alle giovani sentinelle veterane del Convitto Nazionale Cicognini guidate dal loro insegnante Alessandro Chianese e dagli altri suoi colleghi si sono aggiunte altre classi interessate alle sfide del progetto ci hanno accolto nel loro teatro per questo primo incontro.
Con loro abbiamo allargato l’orizzonte soffermandoci sulle tante piccole illegalità che alimentano un clima che favorisce l’infiltrazione mafiosa con il voltarsi dall’altra parte di cittadini e cittadine dinanzi alle offerte e alle proposte criminali.
Contro questo clima è necessario rafforzare il costume civile rendendo evidente patto fra attività illecita e arricchimento, fra connivenze e vantaggio personale.
Per questo abbiamo dedicato molto tempo a sottolineare questo legame e l’attenzione e le tante curiosità ci hanno testimoniato quanto sia vivo l’interesse di ragazzi e ragazze.
Abbiamo chiesto ai giovanissimi di riprendere il lavoro e di offrire nuove proposte per l’incontro con l’amministrazione comunale del prossimo mercoledì 20 marzo.
All’appuntamento saranno presenti anche i coetanei dell’Istituto comprensivo Cironi, una scuola che è per la prima volta nostra compagna di viaggio.
Quattro classi terze con le insegnanti Francesca Noci e Antonella Pasquare e con il dirigente scolastico Alessandro Giorni ci hanno accolto nell’aula magna e il dirigente ha voluto ringraziarci dell’impegno e sollecitare ragazze e ragazzi ad essere attenti e responsabili nel lavorare e nel fare questa esperienza di cittadinanza.
E i giovanissimi sono stati interlocutori vivaci del nostro racconto.
Abbiamo approfondito alcuni concetti chiave della criminalità mafiosa: guerra fra cosche, traffici illeciti e i loro rischi, denaro sporco e riciclaggio, infiltrazioni nell’economia legale e confisca dei beni dei mafiosi, le qualità della cittadinanza e i comportamenti responsabili.
Con questo bagaglio abbiamo lanciato la sfida del progetto: fare un’esperienza di cittadinanza, approfondendo un tema e facendone oggetto di discussione pubblica con chi ha il governo della cosa pubblica. Siamo certi che l’appuntamento del prossimo 20 marzo sarà ricco e stimolante.
Anche in Sicilia nuovi compagni di viaggio in una scuola ormai veterana, la Direzione Didattica 2° Circolo Ruggero Settimo di Castelvetrano.
A dare il benvenuto la dirigente scolastica, Maria Luisa Simanella da sempre convinta sostenitrice che la disciplina Cittadinanza e Costituzione debba essere disciplina obbligatoria e insieme alle sue insegnanti, Grace Gambina e Carmela Valenti, referenti del progetto, e altri loro colleghi sono impegnate in questo compito.
Nel suo intervento Pasquale Calamia, nostro referente provinciale, ha ricordato la figura di Antonino Caponnetto e del suo pool ha poi esortato bambini e bambine ad essere sentinelle della loro vita presente e futura, di essere parte attiva di questa terra martoriata dalla mafia e con il loro senso civico esigere quei diritti che la nostra Carta ci garantisce e correggere gli errori degli adulti. Il filmato e gli esempi di quello che altri loro compagni in tante parti d'Italia, la testimonianza di 4 bambini e bambine di quinta che hanno partecipato al progetto lo scorso anno scolastico che, con forbita proprietà di linguaggio hanno lasciato senza parole gli adulti presenti e hanno entusiasmato le giovani sentinelle in erba.
Grace Gambina ci ha chiesto il testo e la base della canzone Oltre il silenzio realizzato dai ragazzi più grandi di Bagheria, vogliono insegnarla ai bambini castelvetranesi che alcuni momenti prima all'ascolto della canzone ne avevano portato il ritmo e i movimenti con le mani. La proposta è stata accolta dai presenti che immaginano di poterla cantare in occasione dell'incontro regionale insieme ai compagni e compagne più grandi di Bagheria e, chissà, anche ad altri ragazzi siciliani: un inno contro l'omertà e il silenzio degli onesti che, come ripetiamo, è diventato un silenzio rumoroso e complice!
All'intervento dei 4 bambini ha voluto riprendere la parola la loro dirigente che con orgoglio ha voluto sottolineare il bel lavoro fatto dai bambini e dalle loro insegnanti.
La Fondazione ha riproposto che scolari e scolare scrivano una sorta di lettera per i genitori con le idee e le proposte dei giovani castelvetranesi da presentare ai candidati per le elezioni del nuovo sindaco.
Tante le domande e gli interventi da parte dei bambini e le due ore sono volate ... e non è retorica! Gli insegnanti continuavano a ricordare ai bambini la ricreazione e loro continuavano ad alzare la mano per altre domande. Ancora una volta viene in ricordo nonno Nino quando, prima degli incontri con i giovani, arrivava stanco ma ripartiva carico di vigore grazie ai ragazzi che sapevano e sanno dare emozioni e coraggio.
Con loro ci siamo dati appuntamento per martedì 19 marzo.
Domenico Bilotta e Sergio Tamborrino
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