giovedì 8 novembre 2018

Un ponte della legalità per Toscana e Veneto

Il ponte della legalità fra Toscana e Veneto si è arricchito oggi di quattro incontri: due a Bagno a Ripoli e due nel Polesine.

Ad esordire in Veneto sono stati i ragazzi e le ragazze del comprensivo di Taglio di Po che lo scorso anno si erano occupati del degrado del loro parco cittadino. 

Grazie alla collaborazione della loro Amministrazione, di molti genitori e cittadini, della stessa stampa locale e con un contributo dell'Auser Veneto, nostra compagna di viaggio, le giovani sentinelle tagliolesi guidate dal loro insegnante, Denis Marangon sono riusciti a far rinascere a nuovo splendore il loro angolo di verde ripulendolo e installando delle panchine e un gazebo. 

Oggi i ragazzi fanno notare che i soliti idioti, in gergo chiamati vandali o facinorosi, hanno tagliato il telo del gazebo!


All'appuntamento di questa mattina ragazzi e ragazze non si sono persi d'animo né vogliono rinunciare al loro diritto di avere il loro spazio e, forti più di prima, hanno deciso di continuare nel loro compito di cittadini responsabili in difesa dei propri beni comuni. 

Il 5 marzo, data dell'incontro con la propria Amministrazione, vogliono chiedere al Sindaco, all'Assessore all'Istruzione, alla stampa di essere protagonisti di una campagna di sensibilizzazione attraverso una pubblicità progresso, vogliono anche fare degli incontri con i cittadini e gli abitanti del quartiere dove si trova il parco per coinvolgerli nel controllo e nella cura del proprio territorio in quanto sono consapevoli che l'utilizzo delle telecamere non basta, la difesa del bene comune avviene modificando la mentalità dei cittadini. 

Hanno individuato anche i probabili responsabili di questo atto incivile e sono fermamente convinti di tenerli sotto controllo e denunciarli! Fa piacere la maturità e la responsabilità delle sentinelle di Taglio di Po che non vogliono girare lo sguardo dalla parte sbagliata, ma vogliono ridurre sempre di più lo spazio di azione e dare un "taglio" ai furbetti irresponsabili.

Di altra natura l'incontro successivo con i ragazzi più grandi dell'Istituto Cristoforo Colombo di Porto Tolle. 

Ragazzi sfiduciati, assenti come lo sono stati lo scorso anno nell'incontro con il Comune. 

Nell'aula di informatica, la prima ora è passata a studiarci! Ci sono voluti esempi e "pugni allo stomaco" prima di aprire uno spiraglio di fiducia, abbiamo detto loro che la loro scelta porta solo a due vie: subire o reagire! 

Da parte nostra, di noi adulti, la scelta è una sola! Recuperare i pezzi che abbiamo rotto, mettere da parte le ipocrisie, le parate in pompa magna, imparare ad ascoltarli, non tradendoli e conquistare la loro fiducia. 

Ragazzi a scuola e fuori dalla scuola. Nella seconda ora, dopo un duro e lungo monologo abbiamo iniziato a dialogare! Ora spetta a quei pochi insegnanti lasciare aperto quello spiraglio, noi saremo accanto a loro e non ce ne vogliano chi si sentirà tirare la giacca, noi saremo intransigenti senza sconti per nessuno! Ancora una volta vogliamo aiutarci con un appello di nonno Nino Caponnetto: «uomini e donne di buona volontà se ci siete battete un colpo».

A Bagno a Ripoli, comune alle porte di Firenze abbiamo prima incontrato i giovanissimi dell'Istituto comprensivo dedicato ad Antonino Caponnetto, poi i più grandi dell’Istituto Gobetti Volta.

Tre classi ci hanno accolto nella sala della biblioteca comunale attigua alla scuola per questo primo appuntamento. 

Attenti e silenziosi hanno ascoltato il racconto della vicenda di Antonino Caponnetto, la sua scelta di andare a Palermo a dirigere l’Ufficio Istruzione e poi la svolta degli ultimi dieci anni dopo le morti tragiche di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino di andare fra i ragazzi e le ragazze a testimoniare le vicende tragiche e i valori. Abbiamo costruito una sorta di mappa delle parole della mafia e introdotto il tema della cittadinanza, lanciando la nostra sfida ad essere attenti e responsabili, ad avere cura dell’ambiente in cui vivono e degli altri, dei beni di tutti e  rispettare le regole.

Altre tre classi di ragazzi e ragazze un po’ più grandi ci hanno accolto nell’aula magna dell’Istituto Gobetti Volta. 

Con piacere abbiamo raccontato loro della vicenda dei compagni e compagne più grandi che nell’anno scolastico 2011-2012 hanno messo a punto il cartellone pubblicitario Non viaggiare sulle spalle degli altri, per invitare ogni cittadino a pagare il biglietto sull’autobus. I mille ostacoli, piccoli e grandi, non hanno fatto indietreggiare quei giovani coraggiosi che hanno continuato ad insistere finché quest’anno il loro progetto non è divenuto realtà: su molti autobus cittadini sono comparsi i cartelloni pubblicitari. 

Senza che vi fosse stata una conferenza stampa per lanciare l’iniziativa, senza un comunicato, in silenzio come se la loro campagna avesse poco valore.

Ma la loro tenacia e la loro ostinazione sono uno strumento potentissimo per convincere all’impegno quotidiano anche i più dubbiosi, i più disillusi, a non desistere dinanzi alle difficoltà e al mancato rispetto delle promesse.
La vicenda passata è significativa anche in relazione al messaggio di Antonino Caponnetto che invitava sempre i suoi interlocutori a non abbandonare, ad essere testardi.

Con le due scuole ci siamo dati appuntamento al prossimo lunedì 25 febbraio, quando saranno ospiti del Comune di Bagno a Ripoli e dei suoi amministratori per discutere di temi e questioni che interessano loro.



Domenico Bilotta e Sergio Tamborrino

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