Ad essere protagonisti la Scuola statale secondaria di 1° grado Giovanni Bartolena di Livorno con 4 plessi differenti e 4 incontri con oltre 250 ragazzi e ragazze che per la prima volta partecipano al progetto.
Nel plesso di piazza San Simone abbiamo incontrato 4 classi in 2 sessioni mattutine accompagnate e seguite dalle insegnanti che hanno contribuito alla discussione sui temi della legalità, dell'onestà, e al confronto tra mafie e bullismo e di come si deve difendere dal rischio di cadere nel mondo del crimine.
Accompagnati dal video sulla vita di Nino Caponnetto e sugli attentati a Falcone e Borsellino, abbiamo ripercorso quel pezzo di Storia italiana cercando di spiegare come sia necessario avere la memoria degli eventi passati che hanno poi determinato la nostra vita di oggi.
Necessario per capire come la presenza di enormi organizzazioni criminali stia da decenni inquinando la nostra esistenza che avrebbe una qualità molto migliore senza il cancro delle mafie.
I ragazzi hanno discusso con noi e fra loro in modo molto animato e appassionato di quando e come si "deve fare la spia" per denunciare qualche sopruso e di come sia facile divenire vittime di crimini piccoli o grandi. Dal bullismo al ricatto.
Ci siamo chiesti come il progetto "sentinelle" possa avere relazione con la mafia e i ragazzi sono arrivati alla conclusione che molti dei problemi di tutti i giorni possano essere causati da illegalità o scarsa applicazione delle leggi.
Abbiamo spiegato come per i magistrati la scuola faccia paura ai mafiosi più della galera e come di conseguenza, come ogni attività volta alla conoscenza e all'istruzione, inclusi i progetti per affrontare problemi in modo democratico, siano utili a creare una società migliore e meno debole di fronte al crimine.
È stato stabilito che per decidere il progetto da presentare per la prossima primavera si possano formare dei gruppi di studenti che poi deleghino alcuni di loro per arrivare a una decisione condivisa da tutti.
Nella sede principale della scuola Bartolena ad attenderci erano quattro classi, tre di terza e una di seconda con le loro insegnanti. Attente e incuriosite hanno seguito la nostra introduzione al percorso di educazione alla legalità e alla cittadinanza.
Dalla vicenda del giudice Caponnetto abbiamo tratto spunti e riflessioni sull’oggi: il rispetto delle regole quale condizione della convivenza civica e strumento per contrastare gli interessi illeciti, interessi che favoriscono l’accumularsi di denaro sporco che viene ripulito e si insinua nell’economia legale, mettendo a repentaglio la nostra democrazia e la nostra libertà.
Nel secondo incontro mattutino, presso la scuola media XI agosto, con le due classi seconde abbiamo ricordato Antonino Caponnetto e il pool antimafiaa, l’opera meritoria dei giudici coraggiosi e posto di nuovo l’accento sui traffici illeciti delle organizzazioni criminali. In particolare abbiamo richiamato l’attenzione sulla questione dei rifiuti pericolosi e nocivi sversati anche in Toscana. Contro i pericoli di questi comportamenti illegali è necessario rafforzare la cultura civica, essere dei buoni cittadini e cittadine, attenti e responsabili.
Sia durante il primo degli incontri sia durante il secondo abbiamo lanciato a ragazze e ragazzi la sfida ad essere delle sentinelle della legalità, a camminare con i tanti altri giovani che decidono di occuparsi di un tema particolarmente interessante e di farne oggetto di confronto con l’amministrazione comunale e con tutti ci rivedremo il prossimo martedì 12 marzo ospiti di chi governa la città di Livorno.
A Marina di Carrara altri due incontri con scuole veterane: l'IIS Montessori-Repetti e la Scuola secondaria Taliercio. Con noi la nostra referente di Carrara Milene Mucci.
Ad attenderci per il primo appuntamento una classe seconda e due ragazze veterane di terza della Taliercio che hanno portato la testimonianza della loro esperienza dello scorso anno.
Con loro abbiamo parlato di Costituzione e ancora una volta abbiamo potuto verificare come la nostra Carta non è fra le priorità dei curricula scolastici!
Abbiamo parlato di mafia e di come questo territorio è più volte sotto osservazione della Direzione antimafia. Filmati, esempi e lavori fatti da altri giovani che partecipano al progetto a livello nazionale hanno affascinato ragazzi e ragazze ad accettare la sfida ad essere protagonisti attivi del loro territorio.
Il tempo di spostarci di qualche chilometro per incontrare 3 nuove classi terze dell’IIS Montessori-Repetti che dallo scorso anno è compagno di viaggio del progetto.
Dopo la visione del filmato del pool antimafia creato da Antonino Caponnetto, le vicende che hanno portato alla morte di Falcone e Borsellino, fino al suo grido di dolore con la frase «È finito tutto!» abbiamo sottolineato il suo impegno civile e la fiducia nei giovani.
Tutto ciò è necessario per fare memoria storica in un Paese dove non si vuole cercare quelle verità che porterebbero non solo a far luce delle tante complicità e connivenze con i poteri occulti ma soprattutto portare il Paese nel sentiero della legalità e della giustizia sociale.
Come Caponnetto ci ha insegnato non smetteremo di essere con i giovani, con la scuola e con tutte le persone di buona volontà che vogliono consolidare e irrobustire comportamenti e valori democratici del vivere civile.
Ancora una volta gli esempi di tanti giovani e il loro mettersi in gioco ha regalato nuove emozioni che hanno fatto dimenticare anche oggi la fatica di sei incontri.
Con studenti e studentesse di Carrara ci siamo dati appuntamento per giovedì 28 febbraio.
Domenico Bilotta, Sergio Tamborrino, Claudio Gherardini
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