Lunedì 19 Novembre ancora quattro incontri: due in Toscana: a Monsummano all'Istituto comprensivo intitolato al giudice Caponnetto e poi ad Agliana all'ITC Capitini; e, contemporaneamente, due in Sicilia a Bagheria.
Per essere puntuali in piedi alle 3 per prendere il volo da Pisa per Palermo. Ancora una volta abbiamo svegliato noi il gallo!
Il primo incontro della mattina alla Direzione Didattica G. Cirincione 2° Circolo di Bagheria dove ben 400 bambini e bambine erano ad attenderci insieme alle loro insegnanti e all'infaticabile loro dirigente, Vito Cudia,animatore anche delle giovani sentinelle veterane dell'Istituto Tecnico Commerciale Don Sturzo dove, nelle ultime due ore di questa mattinata, erano ad attendere 200 ragazzi e ragazze in rappresentanza di 600 studenti.
Esempio lodevole il condottiero Vito Cudia e il suo esercito di insegnanti nel riconoscere pienamente valore e importanza alla disciplina Cittadinanza e Costituzione per tutta la scuola affinché i giovani possano essere responsabili e consapevoli contro il puzzo del compromesso. Intendimenti e obiettivi condivisi dalla Fondazione per i quali saremo sempre accanto a loro.
Da subito sono stati i bambini e le bambine incuriositi a coinvolgerci con le loro domande, ad aprire il dialogo. Gli esempi di quello che altri bambini hanno fatto in questi anni in tante parti d'Italia li ha appassionati e senza filtri e senza veli anch'essi hanno messo a nudo le contraddizioni degli adulti, pronti ad accettare la sfida a mettersi in gioco ed essere protagonisti nel loro territorio. Abbiamo ricordato l'esempio di Capaci e dei giovanissimi della Direzione Didattica Alcide De Gasperi: 900 bambini e bambine hanno costretto, nel loro percorso di giovani sentinelle, la propria amministrazione a consegnare alla città, Villa Mafalda di Savoia, giardino in degrado. Sotto la regia di Vito Cudia, allora dirigente di quell’istituto, hanno coinvolto mamme, associazioni e cittadini a difendere quel bene comune. Aveva preso il via un percorso contro il degrado, scolari e scolare con il loro coraggio e il loro senso civico erano divenuti ambasciatori di legalità.
L'anno successivo Vito Cudia è stato trasferito a Bagheria e, quando siamo ritornati a Capaci per continuare ad affiancare la scuola nel compito di educare alla cittadinanza i giovani, ad attenderci non c'erano più 900 bambini e neppure le loro mamme, ma solo 50 bambini e bambine ad occuparsi di un altro bene: il lungomare di Capaci! Alcune notti prima delle tartarughe che abitavano nella fontana della Villa erano state ammazzate in modo atroce: il carapace fracassato e oltre 200 pesci scomparsi!
La modalità con cui sono state uccise le tartarughe portavano un messaggio chiaro di marca mafiosa: a far paura era semplicemente un numero di cittadini e cittadine, bambini e bambine divenuti consapevoli dei propri diritti alla bellezza, diritto di usufruire degli spazi liberi.
Abbiamo chiesto ai bambini di Bagheria cosa ne pensassero e come si può pensare di poter difendere dei beni che appartengono a tutti con 50 bambini e come pensava di intervenire la scuola
per contrastare tale atto mafioso.
La risposta della scuola è stata quella di abbandonare il progetto. Non sappiamo se hanno continuato ad occuparsi del lungomare o hanno donato ad ogni bambino un cucchiaino per portare l'acqua del mare e con quello pulire le responsabilità degli adulti.
Ci auguriamo che anche il Ministero rifletta e non abbandoni dirigenti ed insegnanti coraggiosi nel difficile compito di educare i giovani ad essere cittadini liberi. Con questo auspicio e con l'entusiasmo dei ragazzi ci siamo salutati dandoci appuntamento per lunedì 18 marzo.
Il tempo di spostarci insieme al Dirigente Cudia e nell'aula magna erano ad attenderci una delegazione di ogni classe in rappresentanza di tutti gli studenti e le studentesse dell’Istituto Don Sturzo, molti nuovi insieme ai veterani dello scorso anno.
Al nostro intervento, per la prima mezz'ora i giovani hanno risposto con diffidenza studiandoci, ma poco alla volta la barriera è stata abbattuta lasciando spazio all'interesse.
Si è parlato dell'indifferenza, del girarsi dall'altra parte, di bullismo e dello schierarsi con i più deboli, poi il filmato prodotto dai loro compagni e la canzone Oltre il silenzio ha fatto cadere l'ultima reticenza lasciando spazio alle emozioni, i ragazzi dello scorso anno e alcuni di quest'anno hanno occupato lo spazio antistante e tutti insieme sulle note del filmato hanno intonato e cantato la canzone coinvolgendo tutta la platea.
Abbiamo lasciato le conclusioni al Dirigente scolastico e ci siamo dati appuntamento anche con loro al prossimo 18 marzo.
In Toscana, all’Istituto Comprensivo Caponnetto di Monsummano vi è una certa familiarità con la Fondazione e le Sentinelle, ma all’incontro avevamo una serie di delegazioni di 12 nuove classi e anche del Consiglio Comunale dei Ragazzi, giovanissimi sia i consiglieri che il Sindaco. Evidentemente a Monsummano l'amministrazione comunale è particolarmente sensibile e già da tempo attiva per avvicinare i giovani alla democrazia e a come utilizzarla da liberi cittadini per il bene comune. Già il fatto di delegare è segno di consapevolezza e fiducia nei propri colleghi, compagni di classe.
La professoressa Giulia Arabelli ha introdotto i ragazzi e abbiamo iniziato a parlare dei comportamenti illegali, della presenza del crimine organizzato servendoci del video della storia del pool di Palermo e del maxi processo alla mafia degli anni 80 e di come i cittadini possano associarsi, unirsi, solidarizzare e organizzarsi per migliorare la vita di tutti aiutando i più deboli e bisognosi e per difendersi meglio dalle minacce di ricatti e estorsioni.
I ragazzi hanno mostrato anche di sapere abbastanza bene come funziona internet e anche dei pericoli del "deep web".
Parlando di come il Sud sia ancora largamente sotto il ricatto mafioso, è emerso come la quasi totalità dei presenti abbia parenti o origini meridionali e allora ci siamo chiesti perché si emigri lasciando la propria bellissima terra solo per bisogno urgente, per la disoccupazione causata molto spesso dallo stato di miseria imposto dal ricatto delle mafie.
Un altro dato interessante emerso è che nessuno dei presenti, tutti possessori di smartphone, sia iscritto a Facebook, ma utilizzi Instagram. Dato che conferma quanto già sapevamo. I ragazzi non amano essere letti da genitori e parenti e Instagram concede più privacy.
Le giovani sentinelle di Monsummano hanno iniziato lo scorso anno un progetto per il restauro del giardino della scuola e, grazie anche alla collaborazione del Comune, intendono lavorarci anche quest’anno, dato che deve essere completato pure con l’istallazione di panchine frutto delle collaborazioni al progetto da parte di altri “attori” interessati e del Comune stesso.
Con loro ci siamo dati appuntamento al prossimo mercoledì 5 marzo, ospiti dell’amministrazione comunale.
La mattinata è proseguita all’Istituto Tecnico del Settore Economico I.T.S.E. Aldo Capitini di Agliana dove siamo stati accolti dalle professoresse Daniela Begliomini, Paola Scotti e Alessandra Ducceschi.
Abbiamo incontrato 4 classi: la 3B e 4B del corso SIA (Servizi Informativi Aziendali), la 4E del corso Turistico, la 4A del corso (Amministrazione Finanza Marketing). Tutte classi nuove al progetto Sentinelle eccetto una che ha già partecipato l’anno passato.
I ragazzi oramai 17enni e in qualche caso anche 18enni hanno mostrato di sapere chi fossero Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e hanno seguito la storia del pool ideato da Antonino Caponnetto. Si è riflettuto su come da soli si sia vulnerabili a qualsiasi sopruso e che pertanto sia necessario essere solidali e unire le forze per affrontare il futuro. Come dimostrò Caponnetto che formò un gruppo di magistrati, togliendoli dall'isolamento e rendendoli più sicuri ed efficaci.
Le insegnanti stanno organizzando un incontro sulle dipendenze da sostanze e forse questo potrebbe anche essere uno degli argomenti da vagliare con gli studenti per il progetto di questo anno scolastico.
Un buon interesse è emerso dalla visione dei video prodotti da altri studenti e studentesse negli anni passati e qualche video è opera dei giovani del Capitini, una scuola che è compagna di viaggio sin dalle origini del progetto.
L’appuntamento con loro è per il prossimo martedì 12 marzo.
Domenico Bilotta e Claudio Gherardini
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