Mercoledì 21 Novembre sono ragazzi e ragazze del Veneto e della Sicilia ad essere protagonisti della giornata, tutti al primo esordio, una sorta di maratona della legalità dove i giovani mettono in campo le loro proposte, le loro idee, i loro sogni, in cambio chiedono un confronto leale a cittadini, cittadine e a chi governa la cosa pubblica.
Subito all’apertura della scuola all’Istituto comprensivo1 di San Giovanni Lupatoto alle porte di Verona i rappresentanti di nove classi della scuola media Leonardo da Vinci con il loro insegnante ci hanno accolto nella loro aula video per il primo appuntamento.
Attenti, curiosi, “armati di quaderni e penne” hanno ascoltato il racconto di Antonino Caponnetto e tutte le nostre sollecitazioni relative alla mafia, a questa grande impresa criminale che con i suoi traffici illegali accumula grandi capitali sporchi che poi ricicla e con i quali si introduce nell’economia legale, mettendo a repentaglio però la nostra democrazia e le nostre libertà.
Giovanissimi di prima, seconda e terza media non hanno solo ascoltato e seguito il nostro ragionamento ma hanno interloquito, chiesto, espresso le loro osservazioni e i loro dubbi rendendo l’incontro ricco e interessante e lasciandoci con la sensazione del buon lavoro svolto dagli insegnanti nel preparare questo primo incontro. Gli esempi delle altre scuole hanno offerto qualche suggerimento per il loro tema da approfondire e illustrare in occasione del secondo appuntamento, quando saranno ospiti degli amministratori di San Giovanni Lupatoto il prossimo giovedì 21 marzo.
Giusto il tempo di spostarci a Verona e ad attenderci erano ragazze e ragazzi più grandi di tre classi dell’ITES Luigi Einaudi con i loro insegnanti, pronti a percorrere il sentiero della cittadinanza attiva.
E anche in questo secondo appuntamento della mattinata abbiamo fatto esperienza di curiosità e attenzione al tema delle mafie, di preoccupazione e di vivacità intellettuale nel cogliere le sfumature del fenomeno mafioso, di come le organizzazioni criminali si insinuino nella vita delle collettività con le loro offerte criminali apparentemente irrinunciabili.
E lo scambio è stato fitto, pieno di domande, di osservazioni, di chiarimenti e di puntualizzazioni a cui hanno partecipato gli stessi insegnanti a testimoniare la bontà e la cura del loro lavoro quotidiano con studenti e studentesse.
Nell’approfondire il tema del traffico dei rifiuti che genera ingenti profitti alle organizzazioni criminali il ragionamento è scivolato sulla questione della responsabilità di ciascuno e sull’importanza di non voltarsi dall’altra parte.
Senza accorgercene il tempo è volato e ci siamo ritrovati al suono della campanella a darci appuntamento al prossimo venerdì 22 marzo per il secondo degli incontri del progetto, quando saranno ospiti degli amministratori di Verona.
In contemporanea in Sicilia, nelle prime due ore di lezione a scendere in campo sono stati ragazzi e ragazze dell’Istituto comprensivo G. Nosengo di Petrosino (TP) insieme alle loro insegnanti Antonina Gabriella Giacomarro, Liliana Rizzo, Simona Marino, Maria Giuseppa Aiello.
Mattinata intensa per il Nosengo: tanta animazione e tante belle iniziative oggi, giornata nazionale degli alberi, con la scuola a festeggiare e ricordare l'importanza del polmone verde e della nostra stessa esistenza.
Nel cortile antistante la scuola abbiamo trovato un albero con tante bandierine dei paesi europei e tutto intorno piante dalle varie sfumature di colore pronte per essere utilizzate dai ragazzi per formare i colori delle bandiere del Paese di origine perché l'Istituto sta ospitando una scuola della Polonia per le iniziative Erasmus e hanno voluto coinvolgere anche loro alla festa nello spirito dell'accoglienza.
Abbiamo trovato anche qui un dirigente, Giuseppe Inglese, molto attivo con il suo esercito di insegnanti!
Era per questo motivo che ci avevano chiesto di spostare il nostro appuntamento ad un'altra data - e ci è dispiaciuto non poter soddisfare la loro richiesta perché il nostro calendario è altrettanto intenso - perché volevano dedicare spazio al nostro progetto in maniera adeguata, ma noi siamo felici di essere stati coinvolti in questo turbine di attività, ci fa star bene vedere nel nostro peregrinare persone che prendono a cuore i valori della formazione dei giovani in tutte le sue sfaccettature.
Non si sono persi d'animo e dopo dieci minuti avevamo tecnici, insegnanti, ragazzi e spazi per poter svolgere e presentare il nostro progetto a ragazzi e ragazze di prima che, armati di quaderni hanno preso appunti per tutto il tempo e poter poi parlarne con i ragazzi impegnati nelle altre attività.
Nel loro bel museo dell'arte contadina dotata di LIM hanno seguito in religioso silenzio le varie fasi del progetto, le vicende umane di Antonino Caponnetto e il suo impegno civile. Hanno accettato la sfida anche loro di essere protagonisti del loro territorio e dopo aver visto i video di altri giovani che hanno partecipato al progetto sono cadute anche le ultime titubanze.
Le due ore sono volate via e nell'andare via abbiamo incontrato il Dirigente occupato a sistemare le piante e controllare da regista che tutto fosse in ordine per la festa, intanto il cortile si riempiva di mamme e bambini e degli stessi ragazzi che avevano partecipato al progetto,
Giuseppe Inglese ha chiesto alla Fondazione di restare per presentarci al pubblico ma vedere tanti bambini e bambine, ragazzi e ragazze cantare e ascoltare gli inni nazionali di diversi Paesi, dobbiamo noi ringraziare la scuola di questo regalo.
Con loro come per Castelvetrano ci siamo dati appuntamento per il 19 marzo festa di San Giuseppe e di tutti i papà e lo faremo con un doppio appuntamento.
Editore Domenico Bilotta
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