Avrebbero dovuto essere quattro gli appuntamenti del 7 novembre in Garfagnana, nella valle del Serchio, invece giunti alla scuola primaria di Piazza al Serchio abbiamo appreso che la scuola non avrebbe partecipato al percorso. Avevamo inviato mail e calendari, ma non abbiamo ricevuto nessuna riga che ci comunicasse la scelta di quella scuola. Spiace la mancata partecipazione e spiace il comportamento poco rispettoso del lavoro altrui, perché avevamo predisposto gli incontri in modo da soddisfare tutte le richieste e il venir meno senza alcun avviso vanifica l’impegno e costituisce uno spreco per noi che abbiamo risorse limitate.
A San Romano in Garfagnana siamo stati accolti dai bambini e dalle bambine della primaria in due gruppi: i più piccoli e quelli più grandi con i quali abbiamo parlato di buoni comportamenti e di rispetto delle regole a partire dalla loro esperienza quotidiana a scuola. In maniera del tutto analoga abbiamo sollecitato bambini e bambine della primaria di Gorfigliano che ci hanno accolto nell’atrio della loro scuola. Nelle due scuole abbiamo richiamato i bei lavori dell’anno passato e rilanciato la sfida delle Giovani sentinelle.
Siamo certi che ritroveremo questi giovanissimi pronti e preparati in occasione del secondo appuntamento previsto per venerdì 28 febbraio.
A Gramolazzo studenti e studentesse della scuola media ci hanno accolto con la loro insegnante referente, Antonella Ferri, e abbiamo ritrovato giovanissimi che avevano partecipato negli anni scorsi al progetto quando erano nelle primarie di Gorfigliano e di Piazza al Serchio e qualcuno ha manifestato il proprio dispiacere perché la propria vecchia scuola aveva rinunciato.
Con loro ci siamo dilungati con il video presentato in occasione delle Conferenze finali e abbiamo riflettuto sui temi che sono stati oggetto di approfondimento in tante scuole d’Italia. In particolare abbiamo ripreso le questioni legate all’ambiente e raccontato la vicenda dei giovanissimi della scuola media di Motta Sant’Anastasia. Ragazzi e ragazze di Gramolazzo hanno assunto l’impegno di scrivere ai propri compagni e compagne di Motta per esprimere loro solidarietà e vicinanza. Questa difesa accorata dei diritti dei ragazzi e delle ragazze di poter dire la loro, il diritto di contare, fa ben sperare nella prosecuzione del lavoro e nelle giovani sentinelle che crescono come adulti attivi e responsabili.
Anche con loro l’appuntamento è per venerdì 28 febbraio 2020.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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