mercoledì 6 novembre 2019

Martedì 5 altri 4 appuntamenti fra Prato e in provincia di Arezzo




A Bibbiena a smentire i luoghi comuni che i politici sono tutti uguali, è stato Francesco Frenos. Già presidente del Consiglio comunale e, con l’insediamento della nuova Amministrazione, assessore con deleghe alla Sicurezza Urbana, ai Rapporti con il Consiglio e al Sociale, ha seguito negli ultimi cinque anni il progetto Giovani sentinelle, sempre accanto ai suoi giovani cittadini, era ad attenderci all’ingresso dell’Istituto Comprensivo B. Dovizi. In sala tanti ragazzi, la Dirigente Scolastica, Alessandra Mucci, l’insegnante  referente, Ilaria Teghini, che sostituisce la vulcanica Wanda Mancini andata in pensione. Ma anche qui un’altra gradita sorpresa a fare la differenza: un giovanissimo sindaco,  Filippo Vagnoli, ha voluto far conoscere la volontà e l’impegno del Comune verso i propri giovani cittadini riguardo la loro formazione a divenire protagonisti responsabili del proprio territorio. 

E ancora: Francesco Frenos, nel salutare commosso i giovanissimi, ha voluto presentare un altro giovanissimo consigliere con delega all’Educazione Civica, Gianluca Donati, che seguirà il percorso formativo e ha voluto rimanere fino alla fine per conoscere meglio tutte le varie fasi del progetto. Tutti comportamenti da far vergognare quelli che hanno rifiutato il dialogo richiesto dai propri giovani o non hanno aperto le porte delle sale per il confronto. Antonino Caponnetto esortava a fare delle scelte dalla parte cui stare e fare pulizia nei propri ranghi. Noi le scelte le abbiamo fatte e denunceremo sempre la parte sbagliata!

Una platea attenta ha seguito e ha partecipato ai lavori, è intervenuto il sindaco dei ragazzi, che ha illustrato il tema scelto lo scorso anno e abbiamo segnato le tracce per questo nuovo anno, tenendo presente anche i cambiamenti negli appuntamenti  di maggio quando ragazze e ragazzi saranno sempre più coinvolti.

Filmati, esempi e suggerimenti che vengono da altre scuole denotano la maturità crescente di ragazze e ragazzi e dinanzi alla vicenda dei giovani di Motta Sant’Anastasia e il loro diritto alla salute e a manifestare sanciti dalla Costituzione, rispondono i ragazzi e le ragazze di Bibbiena offrendo la propria solidarietà ai giovani dell’Istituto comprensivo Gabriele D’Annunzio di Motta Sant’Anastasia, divenendo così anche loro disdicevoli bambini pensanti!

Con loro ci siamo dati appuntamento per mercoledì 26 febbraio.

Gli altri tre appuntamenti della giornata sono a Prato: due con i giovanissimi delle medie e uno con i più grandi dell’Istituto Tecnico P. Dagomari.

Al Comprensivo Pier Cironi ci hanno accolto, con le loro insegnanti referenti Francesca Noci e Roberta Turchi, ragazzi e ragazze di due classi seconde che potranno seguire il percorso fino alla Conferenza finale del prossimo ottobre e poi lasciare il testimone ai compagni più piccoli. Con loro ci siamo dilungati sulla figura di Antonino Caponnetto e sul significato dell’essere cittadini. Quali sono le qualità del cittadino? E nella forma dello scambio e del dialogo abbiamo cercato di delineare i caratteri della cittadinanza e richiamare ragazzi e ragazze alla responsabilità e alla fatica di scegliere il giusto, di non rinunciare a schierarsi, di non voltarsi dall’altra parte, tutti comportamenti che favoriscono il disimpegno e il disinteresse. Ai giovanissimi abbiamo ricordato che per l’appuntamento di maggio introdurremo una modalità nuova di scambio e confronto fra pari in modo che le proposte escano fuori dalla propria scuola e contagino altri coetanei e coetanee, trovino spazio e ascolto nel quartiere e in città.

Entrare nel Convitto Cicognini non è mai banale. Il fascino della storia che lo ha attraversato si mescola con il fascino del presente futuribile di un enorme e poderoso edificio popolato da una moltitudine di studenti di varia età e delle più diverse provenienze. Passato, presente e futuro assieme.

Nel teatro del Cicognini sono arrivati tanti giovanissimi scatenati accompagnati dagli insegnanti Antonio Cavuoti, Maria Barone, Sonia Lombardi e Dario Parisi, Anna Iorio, Elisabetta Collini,Sabrina Consorti, Rossana Tofani, e con loro siamo entrati nel vivo del progetto della fondazione Caponnetto.

In pochi avevano già esperienza delle Giovani sentinelle e pertanto abbiamo iniziato col raccontare la storia del giudice Caponnetto e di come fosse riuscito a coordinare forze investigative e giudiziarie prima scompaginate, fino a creare il pool antimafia e a istruire il maxi processo.

L'unione e la collaborazione possono portare a risultati enormi.

Con i ragazzi abbiamo ingaggiato un confronto su come si può venire "assoldati" dalla criminalità già giovanissimi e magari per strada "casualmente" e il dibattito su come comportarsi si è fatto molto acceso. Come reagire all'avvicinarsi di estranei? Cosa rispondere a proposte "strane" e misteriose ma accattivanti come le offerte di denaro per apparentemente piccole commissioni?

Abbiamo subito proiettato questi dubbi, su situazioni estranee, anche nel mondo digitale mettendo in guardia i giovanissimi presenti dall'accettare contatti con estranei sui canali sociali di internet come Tik Tok che è attualmente il più popolare dei social tra gli under 15, almeno, seguito poi da Instagram. Tutte piattaforme dove chiunque può spacciarsi con un’identità falsa.

Proiettare il video che racconta la vicenda di Antonino Caponnetto, anche dopo averlo visto oramai centinaia di volte, colpisce sempre e i ragazzi lo hanno seguito con attenzione. Alla conclusione una delle docenti, palermitana, ci ha raccontato di come, al tempo, abitasse molto vicino a via D'Amelio e come ricordi in modo lancinante lo scoppio della bomba che uccise il giudice Paolo Borsellino e i ragazzi della scorta, vittime tragiche mai abbastanza ricordate che hanno dato la vita per noi: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli.

La mattinata si è conclusa con l'intento di preparare un progetto comune, un obbiettivo individuato democraticamente da presentare al secondo incontro quando i giovani saranno ospiti dell’amministrazione comunale. 

Ultimo appuntamento all’Istituto Dagomari. Tre classi con gli insegnanti referenti, Gerardo Furzi e Costanza Crinetti, ci hanno accolto nell’aula magna della scuola. Una di esse ha già partecipato lo scorso anno ed è stata autrice del bel lavoro sul Deep and dark web e quel loro lavoro aveva suscitato l’interesse e la curiosità dei giovanissimi delle altre scuole della provincia di Prato che avevano invitato quelli del Dagomari ad illustrare il loro lavoro nella propria scuola, anticipando in questo modo il mutamento che intendiamo realizzare in questo anno scolastico. 

E a quel lavoro abbiamo fatto subito riferimento ricordando che la rete televisiva pubblica BBC ha deciso di utilizzare il web oscuro per raggiungere i cittadini di quei paesi che non hanno possibilità di accedere all’informazione per via di una censura stringente. Lo avevamo messo in rilievo lo scorso anno questo aspetto doppio, il web oscuro e profondo come luogo dell’illecito e come luogo dove poter esercitare la libertà di informarsi. 

Dopo aver ringraziato i giovani per averci fatto scoprire questo luogo, abbiamo ripreso a ragionare per analogia: agli occhi di chi è distratto, di chi si disinteressa la mafia si presenta come qualcosa di oscuro e inavvicinabile ma anche come chi offre dei “servizi”, tutti illeciti, ma che soddisfano dei bisogni: smaltire rifiuti pericolosi, soddisfare i desideri dello sballo con la droga o con la prostituzione. Di fronte a tali “proposte allettanti” occorre esercitare pienamente le proprie capacità di giudizio e di discernimento, saper distinguere il grano dal loglio. Per questo compito è necessario formare una coscienza civica e un abito improntato ai valori della Costituzione. E per queste ragioni che la mafia ha più paura della scuola che della stessa giustizia, come ci ricordava sempre Antonino Caponnetto, e siamo sempre più convinti con Gesualdo Bufalino che sarà sconfitta da un esercito di maestre.
L’attenzione e la vivacità dei giovani del Dagomari fa ben sperare nella prosecuzione del percorso educativo.

Per le sentinelle di Prato l’appuntamento sarà invece per martedì 25 febbraio.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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