Per il terzo anno consecutivo, le giovani sentinelle della scuola secondaria di I grado di Cadoneghe si sono dati appuntamento mercoledì 21 novembre per proseguire nel loro percorso di educazione alla cittadinanza. Particolarmente sensibili alla tutela dell’ambiente, i veterani del progetto hanno discusso del loro lavoro degli anni scorsi con i piccoli di I D e di I C.
Le sentinelle sono riuscite, grazie al loro impegno e alla collaborazione dell’amministrazione comunale, a convincere la stessa a installare un cartello di sensibilizzazione contro l’inquinamento, e a fare chiudere la strada di accesso alla scuola nelle ore di ingresso e di uscita degli studenti. Oltre duecento ragazzi e ragazze, infatti, hanno incontrato il sindaco Michele Schiavo lo scorso 3 aprile, proponendogli di vietare la circolazione nell’area intorno alla scuola per 20 minuti all’ingresso e altrettanti all’uscita, in modo da contenere l’inquinamento. L’amministrazione ha accolto la loro richiesta, condividendone l’intento con un’ordinanza di divieto di circolazione.
Gli studenti hanno purtroppo, ora, constatato che, dopo le proteste contro la chiusura del traffico da parte di una barista, la strada è stata riaperta. Il quotidiano Il Mattino di Padova, inoltre, anziché dare voce al capillare lavoro degli studenti, ha preferito riportare le parole della esercente, che adduceva motivazioni esclusivamente di profitto, e che non possono pesare sulla bilancia politica come la salvaguardia della vita e della salute di centinaia di ragazzi. La Fondazione Antonino Caponnetto ha subito reagito contro le scelte del giornale patavino con un comunicato-stampa - Il Mattino di Padova si è dimenticato dell’Ambiente, divenendo paladino dei pochi? - invitando il giornale a una corretta informazione, e a tutelare gli interessi dei molti, non dei singoli.
La dichiarazione a cui il giornale ha dato voce era davvero poco credibile, cioè che il bar avrebbe perso quasi tutto il guadagno della giornata, per la chiusura di 40 minuti della strada, quando i parcheggi sono a pochi passi. Non possono stare sullo stesso piano il guadagno di pochi minuti di limitazione del traffico, con la salvaguardia delle centinaia di studenti che affollano il polo scolastico, e con la respirabilità dell’aria intorno alla scuola.
Gli studenti, molto attenti e preparati anche sulle tematiche civili proposte dalla Fondazione, si sono interrogati sulle loro priorità: nel loro comune vorrebbero mettere panchine, tavolini (per fare i compiti!), una fontana, tanti alberi. Non dimenticano di doversi impegnare contro il bullismo, contro il razzismo, contro la violenza sulle donne. I progetti in cantiere potrebbero essere molti, e si definiranno nei prossimi mesi.
Al termine dei due incontri con i ragazzi della scuola Don Milani, abbiamo chiesto di aderire di nuovo all’invito di Antonino Caponnetto, di diventare partigiani dei valori e degli ideali di una società che continui a lavorare per ridurre le ingiustizie e le disuguaglianze.
Con loro ci siamo dati appuntamento al prossimo mercoledì 11 marzo 2020
Francesca Vian
Responsabile Progetto Scuola per le Province di Padova e Venezia
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