venerdì 31 maggio 2013

progetto Friuli incontro a casa rosa delle delizie

PROGETTO FRIULI: incontro finale a Casarsa delle Delizie Martedì 28 maggio si è concluso, con il terzo incontro il progetto Giovani sentinelle a Casarsa della Delizia in Friuli. Ad accogliere giovani e giovanissimi delle scuole elementari e media inferiore del capoluogo e di San Giovanni la sindaca, Lavinia Clarotto, e l'assessore all'Istruzione, Fernando Agrusti. Nel teatro intitolato a Pierpaolo Pasolini, gremito da ragazzi e ragazze accompagnati dai propri docenti è stato il Dirigente scolastico, prof. Danilo Buccaro, ad introdurre i lavori ringraziando la Fondazione Caponnetto per aver proposto il progetto, facendo l’esempio di un ponte di pietra dove ogni singolo pezzo, tagliato e squadrato contribuisce con le sue forme a mantenere il ponte stesso intatto e solido consentendo il passaggio ai viandanti così il nostro progetto di formazione consente il transito sulla via della legalità e della cultura delle regole. E questa metafora rende bene il senso della nostra proposta di favorire l'ingresso dei giovani cittadini nell'agone politico. A rompere il ghiaccio sono stati i più giovani, quelli della primaria delle sedi di Casarsa e di San Giovanni. Hanno lavorato con le insegnanti approfondendo il significato d essere giovani sentinelle e osservando intorno a loro hanno posto l'accento sulla questione dei rifiuti che finiscono nei cestini sbagliati o, addirittura, fuori, hanno notato la scarsezza di cestini e hanno deciso di richiederne di nuovi . Ma hanno pure dichiarato che sarà proprio impegno quello di fare attenzione in prima persona e di sollecitare i compagni a fare altrettanto. Inoltre, avranno il compito di essere più attenti nel mantenere puliti gli spazi scolastici modificando i propri comportamenti e riserveranno particolare attenzione alle manifestazioni quotidiane, anche quelle piccole, hanno affrontato il tema del bullismo difendendo i compagni e le compagne vittime e scoraggiando bulli e bulle. Hanno concluso il loro intervento intonando filastrocche che hanno preparato per l'occasione sui temi della legalità. I compagni più grandi della scuola media sono intervenuti dopo con slide e interviste per richiedere maggiore attenzione al decoro urbano, riproponendosi, anche loro, di essere accorti nei comportamenti quotidiani. Hanno preparato un video, raccogliendo materiali d'archivio, per ricordare la strage di Capaci e hanno proposto un tributo agli agenti di scorta. Questo piccolo lavoro è stato un degno dono ad Angelo Corbo, agente di scorta di Giovanni Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci. E Angelo, nel silenzio del teatro, ha raccontato la sua vicenda umana e professionale. Ha ricordato le sue origini in un quartiere degradato di Palermo dove la linea di confine fra la legalità e l'illegalità è sottile e talvolta è difficile per chi vive in queste realtà fare la scelta giusta, perché i richiami della criminalità e le avances del guadagno facile più forti del canto delle sirene di Ulisse. Angelo ha confessato che si è ritrovato, da agente, ad intervenire in situazioni in cui erano coinvolti uomini che lui conosceva sin da piccolo, o a riconoscere sui tavoli degli obitori vittime delle guerre di mafia. Angelo ha scelto di stare dalla parte della legge grazie agli insegnamenti ricevuti a scuola e dai propri genitori, confermando quanto sia importante l'impegno degli adulti a trasmettere valori e comportamenti. Dopo questo suo racconto che ha emozionato tutti, ha risposto con grande disponibilità a tutte le domande dei giovani ascoltatori. Lavinia Clarotto e Fernando Agrusti hanno ringraziato la Fondazione per aver offerto questa opportunità ai propri giovani cittadini e hanno dichiarato di voler proseguire anche il prossimo anno con questa esperienza. La Fondazione ha concluso apprezzando il buon lavoro svolto e ringraziando gli insegnanti che continuano a lavorare in modo encomiabile nonostante sia cresciuta nel paese una campagna diffamatoria nei loro confronti, campagna costruita a tavolino nel tentativo palese di ridimensionare la scuola pubblica, vero luogo di formazione del cittadino e strumento di quella uguaglianza sancita dall'articolo 3 della nostra Costituzione. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

giovedì 23 maggio 2013

INCONTRO CON GLI STUDENTI DELLA PROVINCIA DI SIENA

INCONTRO CON GLI STUDENTI DELLA PROVINCIA DI SIENA Nella bella Sala del Consiglio provinciale in Palazzo del governo, martedì 21 maggio si è tenuto il terzo incontro in terra di Siena. Simonetta Pellegrini, assessore provinciale all'Istruzione, e l'omologa del Comune di Poggibonsi, Serena Cortecci, hanno accolto le classi terze della media inferiore Leonardo da Vinci di Poggibonsi. Composti e attenti, ragazzi e ragazze hanno occupato ogni posto. Simonetta Pellegrini ha salutato i giovani raccontando brevemente la storia dell'edificio che ospita l'amministrazione, dalle sue origini quattrocentesche per volontà della famiglia Petrucci, al dominio fiorentino con i Medici e i granduchi. Oggi ospita, oltre al Consiglio provinciale, anche la Prefettura. La Fondazione ha ringraziato l'assessore Pellegrini per questa sua apertura e disponibilità, per consentire ai giovani di conoscere l'istituzione provinciale e dialogare con loro, dando così esempio di cosa sia partecipazione ed esercizio della politica, cioè di occuparsi dei problemi di tutti. Ci piace rimarcare questo comportamento dialogante perché è la migliore dimostrazione del vero spirito del progetto, di favorire il confronto fra cittadini e amministratori, di partecipare alla fatica quotidiana della scuola, vero motore del progresso civile e culturale del Paese, di contribuire alla crescita dei nostri giovani cittadini. La provincia rischia l'abolizione perché un luogo comune radicato e non privo di ambiguità dichiara che così si potranno operare dei risparmi, ma dimentica di indicare chi ne assumerà le competenze (scuole superiori, strade, ambiente, trasporti, ecc.) e, soprattutto, come saranno affrontati tutti i problemi a scala più grande di quella comunale che fino ad oggi sono in capo alla provincia e chi saranno gli interlocutori dei cittadini per tali problemi. Non vorremmo che la soluzione sia quella di tirare fuori dal cilindro nuove ipotesi di privatizzazione con servizi a costi più elevati e di qualità più scadente! Con i giovani di Poggibonsi torna la questione degli spazi. Sembra quasi che vi sia un accordo segreto fra ragazzi e ragazze delle scuole di Toscana nell'intestardirsi a porre questo tema con insistenza e senza arretrare. A nome delle classi terze A e G, Daniela, Allegra, Alessandro, Camilla e Sofia hanno preso la parola per illustrare la loro proposta di avere maggiori spazi per gli adolescenti senza invadere quelle dei bambini più piccoli o degli anziani. Dopo tante riflessioni hanno scritto e girato un piccolo video e realizzato un plastico con l'aiuto dei propri insegnanti per illustrare meglio la loro situazione. Hanno poi individuato un'area della città dove realizzare questo spazio attrezzato con impianti sportivi e giochi. Sono attenti ai costi e alla gestione e manutenzione degli impianti, lontani dagli stereotipi dei giovani superficiali e menefreghisti e chiedono attenzione e confronto alla politica. L'opportunità offerta dal progetto Giovani sentinelle di elaborare un vera e propria proposta è molto ghiotta e non se la sono fatta sfuggire, offrendo un esempio di buona politica con il sollevare un problema della cui soluzione beneficeranno i loro fratelli e le loro sorelle più piccole. Serena Cortecci ha apprezzato il contributo dei giovani e le loro sollecitazioni che nascono in questo percorso di formazione degli studenti e il progetto dei giovani assume ancora maggiore rilievo se inserito all'interno delle manifestazioni di commemorazione della strage di Capaci. In particolare, la proposta di uno spazio per gli adolescenti richiede risorse e tempi per la sua realizzazione, ma è molto apprezzabile l'attenzione di ragazzi ai tempi della cura, della manutenzione, della gestione, attenzione particolarmente significativa perché indizio della maturazione dei giovani. Simonetta Pellegrini ha ringraziato la Fondazione per l'opportunità concessa ai giovani di Poggibonsi di elaborare la proposta di uno spazio per adolescenti. Tale progetto fa parte di quel patrimonio pubblico di idee che servono a costruire un Paese migliore. Con ciò si rafforza quella convinzione di uscire fuori dalla scuola di cui abbiamo fatto esperienza a Pistoia, a Pisa , ad Arezzo, a Grosseto e mantengono vivo lo spirito del progetto. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

mercoledì 22 maggio 2013

INCONTRO CON LE SCUOLE FIORENTINE

INCONTRO CON LE SCUOLE FIORENTINE Lunedì 20 maggio nella splendida Sala Luca Giordano del Palazzo Medici Riccardi che ospita la Provincia di Firenze, ragazzi e ragazze di tre scuole fiorentine sono stati accolti da Antonella Coniglio, assessore provinciale alle Politiche sociali e alla Legalità, dall'assessore comunale alle Politiche educative di Bagno a Ripoli, Rita Guidetti e dal presidente del Consiglio comunale di Tavarnelle Val di Pesa, Giuseppe Guttadauro. Antonella Coniglio ha salutato giovanissimi e giovanissime ricordando la storia dell'edificio dove si svolge l'incontro e il valore dei beni culturali che la nostra Costituzione tutela, edificio da salvaguardare perché patrimonio di tutti e come tale richiede l'impegno di ciascuno e ciascuna a proteggerlo, conservarlo per le generazioni future. La Fondazione ha lodato l'impegno di queste giovani sentinelle, il loro entusiasmo nel partecipare, lo stesso entusiasmo che percepiva Antonino Caponnetto quando incontrava studenti e studentesse e da loro riceveva sollecitazioni e nuovo vigore a proseguire nel suo impegno. Questo terzo incontro ha un suo particolare significato perché mette in contatto giovani di realtà differenti, sia pure vicine, che possono condividere esperienze e percorsi diversi, e li fa confrontare oltre che con quelli comunali anche con gli amministratori provinciali che, pur non avendo competenze specifiche con le scuole primarie e secondarie inferiori, contribuiscono pure loro al percorso di formazione con suggerimenti, sollecitazioni e scambi di idee. Inoltre a Firenze, abbiamo promosso il progetto fra scolari e scolare di alcune scuole primarie, convinti che l’educazione alla legalità è un sentiero da percorrere fin dalla tenera età e questa prima esperienza ci conforta per l’impegno e la passione profusa da insegnanti e scolari. In questi anni, superate le titubanze iniziali, è cresciuto il numero degli amministratori disponibili al confronto e al dibattito. Se all'inizio erano appena il 40% a partecipare agli incontri, la schiera è divenuta via via più fitta prima al 60 ed ora l’80% degli amministratori che sono parte attiva del percorso di formazione delle Giovani sentinelle. Un buon segnale, senza dubbio, merito della tenacia della Fondazione a sollecitare chi ha il governo locale della cosa pubblica. Ma anche il riconoscimento che il progetto riguarda la formazione dei cittadini e non la rivendicazione di qualcosa. Aver compreso questo aspetto consente un deciso passo in avanti: da più parti, quest'anno siamo invitati a socializzare con un pubblico più vasto di cittadini gli importanti contributi prodotti nelle scuole, mentre d'altro lato si consolida l'attitudine al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise. Spiace constatare che talvolta ad alcuni amministratori sfugga la limpidezza delle convinzioni e dei comportamenti della Fondazione, scambiata per un improbabile sindacato di cittadini scontenti. Ma non desistiamo, coerenti con l’insegnamento di nonno Nino continueremo a sollecitare quelle amministrazioni più riluttanti, continueremo ad invitare assessori e consiglieri, sindaci e presidenti dei consigli comunali e provinciali agli incontri sapendo distinguere l’arte della politica al puzzo del compromesso! È toccato a Tommaso, scolaro della scuola Baracca di Firenze, insieme con Riccardo e tutti i compagni e le compagne rompere il ghiaccio. Hanno letto in coro l'articolo 2 della nostra Costituzione, hanno deciso di studiare i diritti e, nel far questo, hanno incontrato i doveri, a cominciare dal "lavare il bicchiere", esemplificazione dell'impegno quotidiano ad essere cittadini responsabili e attivi. Un secondo gruppo ha voluto sottolineare la questione della tutela dei beni artistici e ambientali, come sancisce l'articolo 9 della Carta, poi quelli della 5B hanno esposto due articoli della nostra Costituzione, il 33 e il 34, e scelta non poteva essere più puntuale, mentre quelli della 5A hanno invece recitato una filastrocca sulla scuola libera, aperta a tutti. Il discorso dei diritti, della salvaguardia dei beni ambientali è proprio della scuola libera e non è separato dalla ricerca documentaria che bambini e bambine hanno condotto nella propria scuola, producendo dei bellissimi cartelloni molto colorati e molto precisi sulle condizioni dell'edificio scolastico che hanno illustrato nel corso del secondo incontro di mercoledì 20 marzo. In quell’occasione abbiamo fotografato i cartelloni e abbiamo consegnato un DVD all'amministrazione comunale affinché ne fosse informata. In questo terzo incontro abbiamo sollecitato bambini e bambine a riproporre le loro osservazioni, le loro richieste di piccoli interventi migliorativi. Ester ha esordito ricordando il problema del cancello in cui si inciampa, poi hanno ricordato la questione dello spazio nel giardino che si riempie di pozzanghere quando piove richiedendo che una parte sia destinata ad orto, il grande portone che deve rimanere aperto durante l’inverno disperdendo calore, i giochi. Hanno ricordato la visita del sindaco e rinnovato l'appello ad intervenire. Peccato che solo l’Amministrazione di Firenze non era presente. Torniamo a ribadire che il percorso di formazione alla cittadinanza richiede la presenza di un amministratore che si confronti con i propri cittadini, che ascolti e dia risposte e che non confonda il confronto con una qualsiasi vertenze privata! Come pure ripetiamo che le amministrazioni sono organismi di più persone ciascuna delle quali in grado di essere presente ed ascoltare le sollecitazioni dei propri cittadini. A ragazzi abbiamo rivolto la richiesta di prendersi cura del giardino della scuola, un altro dei compiti del "lavare il bicchiere", uno dei primi passi per occuparsi della città in cui si vive. Analogo impegno richiediamo a chi ha il governo delle città e del Paese intero. L'esempio di questi bambini e bambine è particolarmente significativo per la loro età, ci ricorda ancora una volta il valore e il lavoro quotidiano delle insegnanti e della scuola pubblica, perché sollecita ciascuno e ciascuna alla responsabilità. Hanno poi preso la parola i giovani di Bagno a Ripoli dell'Istituto comprensivo intitolato al giudice padre del pool antimafia. Di nuovo, la scuola è stato il punto di partenza delle loro riflessioni per giungere, poi, alla questione del verde pubblico. Il video che hanno prodotto è frutto delle loro abilità nello scegliere immagini e musiche. Il rispetto delle regole riguarda gesti quotidiani che compiamo a scuola e fuori di essa che richiedono l'impegno di ciascuno a dare il proprio contributo, così hanno deciso, armati di guanti, spugne e stracci di ripulire la propria scuola. Forti del confronto avuto in marzo, nella Sala del Consiglio comunale, sollecitati dalla Fondazione, dalla Polizia municipale e dai loro insegnanti hanno dato seguito al proprio lavoro mettendosi in gioco. Questa scelta che hanno documentato e illustrato è un segnale chiaro di cosa intendiamo con protagonismo e di come l'apertura e il confronto offrano soluzioni e dischiudono nuovi percorsi. A questo proposito ci piace ricordare che, nel proporre il progetto delle Giovani sentinelle a Padova, città dove la Fondazione è stata invitata, abbiamo appreso della costituzione di un comitato di genitori che ha deciso di partecipare ad un'esperienza di educazione alla legalità con la Fondazione. Rammentiamo questa proposta perché l'esempio dei ragazzi e delle ragazze è contagioso e risveglia dal torpore anche gli adulti che, qualche volta, dimenticano con facilità i propri doveri educativi. Infine i giovani di Tavarnelle. Una delegazione di studenti e studentesse delle classi terze della scuola media inferiore del comprensivo Don Milani hanno preso la parola per raccontare il proprio progetto. Anche loro, con un video, hanno voluto proporre alcune modifiche agli spazi scolastici. Non solo, hanno illustrato alcuni loro suggerimenti per rendere gli ambienti più confortevoli e prevedere nuovi spazi per fare lezione. Hanno esposto queste loro idee al Consiglio comunale in un incontro tenutosi lo scorso 23 marzo e le riproporranno al Consiglio comunale dei ragazzi di prossima costituzione. Rita Guidetti ha esordito esortando ragazzi e ragazze al coraggio di far valere il rispetto della legge e questo compito che la Fondazione Caponnetto sollecita è uno degli impegni propri che la scuola assolve. Lo assolve in una situazione finanziaria difficile per il nostro Paese, stretto tra tagli e scarsità di risorse. Si è impegnata a portare i contributi dei giovani in Consiglio comunale, il lavoro fatto e l'impegno che si sono presi, in modo da offrire loro voce e opportunità di ascolto. Giuseppe Guttadauro ha ringraziato la Fondazione per il lavoro svolto e ha lodato i giovani di Tavarnelle per il loro impegno, la loro maturità nell'individuare alcune delle emergenze sul territorio. Ha ricordato che il sindaco di Tavarnelle, in occasione del secondo incontro tenutosi nella Sala comunale ha preso degli impegni e tocca ora alle giovani sentinelle sollecitarlo. Nel parlare delle proposte della propria scuola, una scolara ci ha detto: «Ci basta poco» e in queste tre semplici parole c'è la richiesta di essere riconosciuti cittadini e cittadine. È sufficiente che vi siano opportunità per discutere e confrontarsi, è sufficiente riconoscersi come soggetti attivi e attenti al bene comune, disposti alle proprie responsabilità e a ricercare delle soluzioni condivise. Ci basta poco per un Paese migliore. A tutti abbiamo dato appuntamento alla Conferenza finale del 4 ottobre a Firenze. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

mercoledì 15 maggio 2013

INCONTRO CON I GIOVANI DELLA PROVINCIA DI AREZZO

INCONTRO CON I GIOVANI DELLA PROVINCIA DI AREZZO Nella splendida Sala dei Grandi del palazzo della Provincia ragazzi e ragazze del Liceo Artistico Piero della Francesca hanno animato questo terzo incontro ad Arezzo. Accolti dalla vicepresidente Mariella Ricci, che segue da sempre il percorso di questi giovani, silenziosi e composti hanno presentato il proprio progetto agli amministratori locali - presenti insieme con Mariella Ricci gli assessori comunali alla Legalità, Francesco Romizi, e all'Istruzione, Barbara Bennati. In apertura la Fondazione ha voluto ringraziare Agostino Fabbri e Daria Meazzini, il Dirigente scolastico Luciano Tagliaferri, infaticabili ed encomiabili, che guidano studenti e studentesse con grande passione e competenza e da quattro anni sono nostri compagni nell'avventura delle Giovani sentinelle. Ad Arezzo lo spirito del progetto è vivo e radicato perché la collaborazione con l' Arci, nostra partner, più in particolare con Elisa Viti, è efficace e produttiva e offre ai giovani opportunità nuove e interessanti. Grazie ai lavori dei giovani, alla ricchezza dei dati raccolti e alla varietà delle proposte, il progetto suscita l'interesse di amministratori e scuole, ampliando così il proprio orizzonte. Sfogliando i volumi che raccolgono i lavori da più parti d'Italia abbiamo ricevuto inviti ad avviarlo in altre province del Paese e, dal prossimo anno, le Giovani sentinelle saranno pure nel Veneto, in Friuli e nel Lazio. L'incisività e le competenze dei giovani sono state le migliori credenziali per la continuità del progetto che prosegue l'anno prossimo, ma che ha bisogno di sostegni finanziari per i quali rinnoviamo il nostro appello agli amministratori locali a ricercare micro finanziamenti insieme a noi sollecitando l'intervento di fondazioni bancarie o altri sponsor. Poi è toccato ai giovani del Liceo Artistico. Dopo aver individuato un tema scottante, l'uso delle droghe, certamente controverso e spigoloso, hanno elaborato un questionario per conoscere il fenomeno. Sottoposte a circa 800 giovani provenienti dalle vallate intorno alla città, le domande servono a conoscere vari aspetti del fenomeno: età a cui si comincia, tipo di droghe che si assumono, occasioni, frequenza. Ma l'insieme delle risposte getta uno squarcio sulla percezione del fenomeno che hanno studenti e studentesse con un'importante prospettiva: quella dei pari. Alla fine si coglie la complessità del fenomeno che impedisce ai ragazzi del Liceo facili soluzioni o suggerimenti stereotipati e obbliga all'approfondimento delle soluzioni grazie al confronto e alla ricerca di percorsi nuovi. In questo senso hanno dato vita al Tavolo della legalità cui hanno invitato soggetti diversi: forze dell'ordine, operatori, esperti, la comunità di recupero Orizzonti e, in particolare hanno promosso un confronto con due giovani della stessa che con la tecnica delle interviste doppie mette ben in rilievo punti di vista, impressioni e convinzioni. Il dottor Zarro, medico impegnato con la comunità Nuovi Orizzonti, ha apprezzato lo sforzo dei giovani e ha aggiunto come dall'insieme dei dati si ricava l'impressione che molti dati statistici nazionali siano sottostimati e non riescano a rendere giustizia della complessità del fenomeno. A suo parere emerge un uso indiscriminato delle sostanze e una diffusione più marcata che richiede strumenti nuovi per il contrasto. La professoressa Meazzini ha testimoniato, in chiusura, lo spiazzamento suo e del professor Fabbri quando ragazzi e ragazze hanno comunicato di aver scelto il tema. Spiazzamento perché i ragazzi hanno percepito la questione delle droghe come emergenza, sfatando tanti luoghi comuni e tante convinzioni radicate. Hanno dissimulato, all'inizio, la propria preoccupazione per non condizionare il lavoro e la loro fiducia, ma sono stati ampiamente ripagati via via che procedeva. Conferma che non vi è una “soluzione decisiva Piero della Francesca” al problema, ma l'intuizione ripresa dall'osservazione e dall'esperienza di altri di poter offrire un contributo, mettendo in atto tanti interventi piccoli ma importanti: fare informazione correttamente, lavorare in piccoli gruppi per modificare comportamenti, atteggiamenti, credenze, promuovere la partecipazione e il protagonismo. Mariella Ricci ha apprezzato il modello di lavoro scelto dai giovani e ha ricordato che il Liceo, in questi quattro anni ha elaborato proposte di grande valore su temi molto differenti. Per questo vi è la necessità di un archivio, di un luogo della memoria cui attingere e di cui servirsi in futuro. Con grande piacere abbiamo osservato che sono già tre le occasioni in cui giungono sollecitazioni dagli amministratori e dalle amministratrici di valorizzare le proposte uscendo fuori dai confini della scuola. Come abbiamo sostenuto più volte in passato, e qui ci fa piacere condividere questa nostra convinzione, il percorso della cittadinanza attiva approda al riconoscimento del valore e dell'irrinunciabilità del contributo di ragazzi e ragazze alla soluzione dei problemi della comunità in cui vivono. Ora occorre delineare dei percorsi per giungere a luoghi del confronto e della condivisione, a luoghi della diffusione e valorizzazione del contributo di studenti e studentesse, a luoghi delle decisioni prese insieme. Questa è la nostra prossima tappa. Francesco Romizi, giovane assessore comunale alla Legalità che proviene dal mondo dell'associazionismo, ha apprezzato quanto hanno fatto i giovani del Liceo e ha invitato tutti alla costituzione di un tavolo cittadino riguardo le tematiche giovanili. Anche Barbara Bennati ha rimarcato il valore del contributo dei giovani ad una comunità democratica. Elisa Viti che segue con passione il progetto ha confermato l'impegno dell'Arci a sostenere le Giovani sentinelle. In conclusione Mariella Ricci ha premiato con una targa che riproduce una parte dell'affresco della Sala dei Grandi gli insegnanti del Liceo, Agostino Fabbri e Daria Meazzini, contemporanei “Grandi” per la loro passione e l'impegno con cui guidano i propri studenti Alla Fondazione Caponnetto ha offerto il volume Arte in terra di Arezzo quale tributo per l'impegno con cui assolve al compito ereditato da nonno Nino. A tutti abbiamo dato appuntamento al 4 di ottobre alla Conferenza finale del progetto e alla nuova edizione del progetto. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

INCONTRO CON GLI STUDENTI DELLA PROVINCIA DI PISA

INCONTRO CON GLI STUDENTI DELLA PROVINCIA DI PISA Martedì14 maggio terzo incontro a Pisa. Nell'Auditorium della Provincia studenti e studentesse del Liceo Carducci di Volterra con le insegnanti Chelli e Pistolesi, e dell'ISIS Pesenti di Cascina con il professor Mellea sono stati accolti dall'assessora provinciale all'Istruzione, Miriam Celoni, amministratrice attenta e da sempre presente agli incontri del progetto, che ha salutato i giovani apprezzandone la tenacia e il desiderio di partecipazione. La richiesta forte di protagonismo lascia ben sperare per la nostra democrazia: una attenzione diffusa ai grandi temi del nostro tempo, l'assunzione di responsabilità da parte di ciascuno e di ciascuna sono segni di una trasformazione profonda nella cultura del nostro Paese. Di tutto ciò sono testimonianza i lavori dei tantissimi giovani del progetto Giovani sentinelle. La Fondazione ha ribadito ancora una volta quanto sia importante il protagonismo dei cittadini, la difesa e la valorizzazione delle istituzioni democratiche, perché solo così è possibile consolidare la partecipazione, apprezzare il contributo di ciascuno nella soluzione dei problemi. D'altro canto è sempre più necessario che la politica faccia la sua parte con i buoni esempi e con il confronto serrato con i propri cittadini. I progetti delle due scuole nella loro diversità offrono esempi di cosa sia occuparsi delle comunità in cui si vive: la questione del gioco d'azzardo e gli spazi per la democrazia e la partecipazione. Hanno rotto il ghiaccio quelli di Volterra che hanno scelto un tema per loro molto significativo: l'assenza di uno spazio sufficientemente ampio da ospitare le assemblee degli studenti. Fino ad oggi si svolgono in modo separato, un gruppo nelle prima parte della mattinata, l'altro nella seconda, determinando divisioni e incomprensioni, oltre ad un dialogo frammentario, se non proprio assente. A sorprendere è la “ragionevolezza” di questi giovani che hanno ricercato uno spazio disponibile, fra quelli liberi e inutilizzati, di proprietà comunale, che possa essere recuperato con una spesa contenuta e che sia disponibile a tutti, anche per gli altri istituti scolastici. Da Volterra ci giunge una piccola lezione di educazione civica: dei giovani sono attenti alla questione della democrazia e della partecipazione, ne hanno discusso insieme e, nel senso migliore della politica, hanno individuato una soluzione, una soluzione che non soddisfa solo il loro bisogno, ma quello di tutti. Poi è toccato ai ragazzi e alle ragazze di Cascina, che hanno ripreso il lavoro dei propri compagni dello scorso anno, variando il punto di vista e approfondendo altri aspetti. È sufficiente uscire di casa ed entrare in un bar a bere qualcosa per venire in contatto con il gioco d'azzardo, che è divenuta una vera e propria emergenza sociale: uomini e donne, per lo più di condizioni economiche disagiate, le loro famiglie sono risucchiate in questo gorgo che non lascia molto scampo quando il gioco si trasforma in vera e propria patologia. La pubblicità del gioco d'azzardo è talvolta pervasiva, e particolarmente significativa è quella televisiva. Ma anche quando si accende il computer e ci si collega ad internet spesso, nella navigazione, appaiono inviti a giocare, senza riguardo per l'utente che potrebbe essere un minorenne. Quali misure per contrastare questa diffusione che sembra inarrestabile? Innanzitutto – suggeriscono i giovani di Cascina - organizzare incontri con gli ex giocatori, il cui racconto della discesa nell'inferno può essere molto più istruttivo di tanti appelli; distribuire materiale informativo a scuola, fra i giovani, anch'essi vittime della diffusione della “febbre”; infine costruire una mappa dei luoghi del gioco d'azzardo avviando una campagna a favore dei locali liberi da esso. Hanno preparato una prima mappa dei luoghi del gioco d'azzardo nei comuni da cui provengono studenti e studentesse del loro istituto, sottolineando la vicinanza di scuole o di spazi frequentati da loro, e vogliono diffonderla insieme al suggerimento che ragazzi e ragazze delle altre scuole pilota facciano altrettanto nei comuni in cui vivono. Fernando Mellea, insegnante e assessore alla legalità di Cascina, ha ricordato quanto sia grave il problema del gioco d'azzardo perché tocca le fasce più deboli della popolazione e tocca sempre più i giovani, per cui questo lavoro degli studenti è tanto più meritorio e ha bisogno di allargarsi a gruppi più ampi di cittadini. Per questo avrà il sostegno dell'amministrazione comunale. Riccardo Leonetti, giovane consigliere comunale a Volterra, è intervenuto perché l'assessore Lilia Silvi era impossibilitata a farlo: La sua presenza è particolarmente apprezzabile perché conferma un invito che la Fondazione ha rivolto costantemente alle amministrazioni locali: è importante che si stabilisca e si prosegua un confronto anche con l'intervento di assessori o consiglieri diversi. Apprezziamo l'amministrazione comunale di Volterra per aver voluto rispondere alle sollecitazioni dei propri giovani cittadini. Riccardo Leonetti ha elogiato la concretezza e la responsabilità dei giovani nella scelta di un tema così significativo e nell'indicare una soluzione efficace e ha annunciato tutta la disponibilità dell'amministrazione locale a definire ogni dettaglio per l'utilizzo della palestra Sannino, luogo che ospita le attività dell'altro istituto superiore della città. Miriam Celoni ha lodato la qualità dei lavori e ha rilanciato la proposta di costituire una rete fra le scuole, non solo quelle pilota del progetto, per far partecipi altri istituti dei progetti e delle proposte che sono state fin qui elaborate. Questa ricchezza deve essere socializzata e “messa a frutto” in modo da coinvolgere gruppi più consistenti di giovani. Da parte sua ha dichiarato l'impegno del suo assessorato a garantire un coordinamento fra le scuole. Ha ringraziato la Fondazione per la determinazione e la tenacia con cui assolve al compito che ha ricevuto in eredità da Antonino Caponnetto, la diffusione della cultura della legalità, anche in un momento di grande difficoltà per la scarsezza delle risorse finanziarie. Ha ricordato quanto sia importante e decisiva la scelta delle amministrazioni di sostenere questo percorso di formazione ricercando risorse fra quelle magre delle amministrazioni locali o sollecitando l'intervento di fondazioni bancarie a piccoli finanziamenti al progetto. La Fondazione ha assicurato che la ricchezza dei progetti non sarà dispersa e concorda con l'apertura verso l'esterno, una sorta di restituzione della scuola alla collettività di quanto è stato prodotto fra le mura scolastiche e nel confronto con chi governa la cosa pubblica. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola www.antoninocaponnetto.it tutor@igiovanisentinelledellalegalita.com domenico.bilotta55@gmail.com

martedì 14 maggio 2013

Terzo incontro a Grosseto progetto sentinelle

Terzo incontro a Grosseto progetto sentinelle Venerdì 10 maggio alle 9.30 nella sala Pegaso della Provincia di Grosseto, ospiti degli amministratori della città maremmana, si è tenuto il terzo incontro del progetto I giovani sentinelle della legalità. Gli studenti e le studentesse dell’istituto Rosmini e del Polo Bianciardi, come di consueto guidati sapientemente dalle rispettive insegnanti, Marilena Simoncelli e Laura Ciampini, e accompagnati, i secondi, questa volta, dal prof. Maurizio Ruffini sono stati accolti dal vicepresidente della Provincia di Grosseto, Marco Sabatini, dall'assessore all'Istruzione del Comune di Grosseto, Luca Ceccarelli. Con loro la Fondazione, attiva nella provincia con Marina Biagiotti, e l'editore di Dubidoo.it, Marco Berni, che segue con passione e competenza il progetto e che ha aperto le porte del giornale ai giovani della scuola nelle vesti di collaboratori. Autentici protagonisti del progetto per il territorio della provincia di Grosseto, questi ragazzi e ragazze sono ormai impegnati da tempo sui temi della legalità e trasmettono questa loro passione a compagni e compagne delle scuole inferiori. La Fondazione ha voluto mettere in rilievo questo aspetto peculiare a testimoniare un tratto significativo del progetto: collegare ragazzi e ragazze di età e scuole diverse dentro la trama della legalità. Hanno aperto l'incontro quelli del polo Bianciardi. Negli anni passati si sono occupati di legalità nella pratica sportiva, prendendo spunto dai casi delle scommesse illecite che hanno coinvolto anche atleti della locale squadra di calcio. E hanno continuato a monitorare il fenomeno, seguendo la cronaca sia sulla carta stampata che in rete e divenendo dei veri e propri esperti della questione. Coerentemente con il loro impegno a favore della legalità avevano richiesto di intitolare strade e luoghi pubblici a uomini e donne che si sono distinti nel contrastare la mafia. E nel corso dell'incontro hanno annunciato che il Comune di Grosseto intitolerà a Peppino Impastato il parco cittadino di via Canada. È toccato poi a quelli del Rosmini. Da tempo costituiscono la redazione della legalità e collaborano con Dubidoo.it, per non smentirsi hanno raccontato dell'emozione nell'incontrare Elisabetta Caponnetto, intervenuta a Grosseto qualche settimana fa, e hanno annunciato il programma dell'open day della legalità previsto per il prossimo 23 maggio. Data significativa per un evento importante: rendere partecipi ragazzi e ragazze delle scuole medie Ungaretti, Pascoli e Dante Alighieri dei percorsi di formazione alla legalità all'interno della propria scuola. In questo intendimento possiamo intravedere tanti buoni semi della scuola migliore: ragazzi e ragazze che sono le migliori testimonianze della bontà della scuola: la bontà della scuola che si misura sulla condivisione di grandi valori e di principi; un percorso di formazione alla fine del quale si consegna il testimone ad altri. Con l'auspicio che questa pratica si sedimenti nella scuola abbiamo invitato i ragazzi e le ragazze ad essere sempre più incisivi nella loro attività di giornalisti e a ricercare nuove opportunità e nuovi strumenti per dare concretezza al proprio impegno. Luca Ceccarelli ha apprezzato l'impegno dei giovani, sottolineando i valori della responsabilità e dell'impegno quotidiano per costruire e rendere sempre più solida la casa comune, compito quotidiano di ogni cittadino. Marco Sabatini ha voluto rimarcare quanto sia importante per tali compiti l'esercizio del voto e l'informazione trasparente in modo che ciascuno sappia individuare l'amministratore onesto e garante del bene pubblico. Nel concludere l'incontro, la Fondazione ha ricordato che il progetto delle Olimpiadi della legalità promosso dai giovani del Rosmini ha avuto un ottimo risultato: l'assessore allo Sport del Comune di Padova lo ha scoperto sul nostro sito e, riconoscendone il valore, ha deciso di adottarlo nella propria città. Da ciò nascerà uno scambio fra la scuola di Grosseto e alcune del Veneto, scambio di informazioni e confronto via Skype grazie anche al progetto che sarà attivo anche in Veneto. Proprio in virtù di esso ci sarà un gemellaggio fra le scuole proprio sui temi della legalità e della cultura delle regole. Un altro bel risultato del lavoro di diffusione di buoni esempi e buone pratiche. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

mercoledì 8 maggio 2013

Terzo incontro con le scuole della provincia di Pistoia

Nella sala Nardi del bel palazzo della Provincia di Pistoia, martedì 7 maggio ha avuto inizio il primo degli incontri conclusivi del progetto con le scuole pistoiesi. Ragazze e ragazzi del Liceo Petrocchi, dell'Istituto Capitini di Agliana e del comprensivo Caponnetto di Monsummano sono stati accolti dall'assessore provinciale all'Istruzione, Paolo Magnanensi. Presenti Fabrizio Magazzini, assessore alla Legalità di Agliana, Fabrizio Del Mastio, presidente del Consiglio comunale di Monsummano ed Elena Becheri, assessore all'Istruzione del comune di Pistoia. La presenza di tutti gli amministratori è un eccellente segnale, e ci auguriamo di auspicio anche per gli altri incontri. Per tutti gli studenti e studentesse è indice dell'attenzione nei loro confronti oltre che delle opportunità di confronto e di dialogo. Ai giovani stipati nella sala, nell'introdurre i lavori abbiamo ricordato Marcello Michelotti, docente della scuola di Monsummano e grande amico della Fondazione che ci ha lasciato alcune settimane fa. Difficile racchiudere in poche parole la figura e le grandi doti di Marcello, ma per tenere vivo il suo esempio la Fondazione insieme con l'assessore Magnanensi lancia la proposta di intitolare il Giardino della pace, nello spazio antistante la scuola, giardino a cui il professor Michelotti ha dato un contributo fondamentale per la sua realizzazione, dedicandolo alla pace in coerenza con i suoi ideali di contrarietà ad ogni forma di violenza. A rompere il ghiaccio sono stati proprio i sui giovani, quelli dell'Istituto comprensivo Caponnetto. Con non poca emozione hanno illustrato, guidati dalla prof.ssa Benedetta Bartolomucce, il proprio lavoro sugli spazi verdi di Monsummano, tema che ha preso il via dalla fatica quotidiana in classe di educazione alla legalità. A tale fatica ha contribuito lo stesso Marcello Michelotti, che lo scorso anno ha guidato il gruppo dei giovani che hanno prodotto le mattonelle del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Dentro la cornice delle regole, le ragazze e i ragazzi hanno introdotto il tema delle aree verdi, spazi che appartengono a tutti e dei quali ciascuno e ciascuna deve prendersi cura; spazi di socialità per grandi e piccoli, oggetto talvolta di vandalismo. Questi studenti propongono al comune di Monsummano di riqualificare le aree, di arredarle, di piantare alberi, realizzare impianti sportivi. Loro si propongono di fare da portavoce nei confronti dei loro compagni di altre scuole e dei cittadini. Un secondo power point è servito ad illustrare la proposta di adottare uno spazio da curare ed essere autentici cittadini che hanno a cuore le sorti della comunità in cui vivono. Ogni classe dovrebbe adottarne uno e prevedere un tempo all'interno della scuola per la cura degli spazi verdi. Questa proposta la sottoporranno al nascente Consiglio comunale dei ragazzi. La questione delle aree verdi ritorna con insistenza nelle diverse scuole pilota del progetto, segno di una difficoltà, l’assenza di spazi per loro che i giovani fanno emergere con forza, e indica un mutamento profondo nella mentalità di questi ragazzi. Ora occorre un passo avanti: prendersi cura del bene di tutti è la nuova sfida che la Fondazione rilancia ai ragazzi e alle ragazze, ai quali chiede di allungare il passo, di essere decisi e intransigenti, di non derogare dalle regole e di essere pienamente responsabili dei beni di tutti. Studenti e studentesse del Liceo Petrocchi con la guida dei propri insegnanti, Sorrentino e Degli Innocenti, hanno fornito la dimostrazione di come fare una pubblicità progresso senza budget stratosferici e testimonial di grido. Per la visione cliccare la barra di seguito: http://www.dipleedizioni.it/scambio/Birre.mov Lo spot pubblicitario contro l'abuso di alcol è una testimonianza meravigliosa della bontà della scuola pubblica che insegna ad apprendere i linguaggi e le tecniche, ad utilizzarli e a fare delle cose splendide, ma anche del grande e straordinario impegno degli insegnanti. I giovani del Capitini di Agliana proseguono il lavoro già iniziato lo scorso anno sul tema dei rifiuti. Per recuperarli è necessario differenziarli e allo scopo è fondamentale il contribuito di ciascuno. Senza di esso ogni strategia è destinata al fallimento. E il contributo richiama la responsabilità di ciascuno a fare la sua parte. Hanno studiato come funziona la raccolta nei comuni virtuosi e hanno elaborato un progetto con delle prescrizioni precise alla fine delle quali vi è un risparmio nella tariffa pagata. Insieme alle procedure per la raccolta, sono importanti alcuni suggerimenti per ridurre la produzione dei rifiuti, che è poi la vera sfida da affrontare. Un questionario rivolto ai propri compagni è servito a testare le conoscenze e a sollecitare ognuno a riflettere sulle proprie azioni quotidiane. Hanno concluso con alcune interviste a cittadini e commercianti di Agliana che hanno fornito le prime riflessioni e…le proteste per l'aumento delle tariffe. Hanno preso la parola gli amministratori. Paolo Magnanensi ha apprezzato il coinvolgimento nel progetto anche dei ragazzi e delle ragazze della scuola media inferiore. Ha ricordato come in tutti i lavori si sottolinei la questione della responsabilità di ciascuno, l'impegno in prima persona, segno di un mutamento nella mentalità che dovrà essere rafforzato e consolidato. Ritiene pure significativo il ripetersi dei temi fra giovani di scuole diverse, segno del maturare della coscienza civile fra di loro. Elena Becheri ha esordito, rispondendo ad una sollecitazione della Fondazione che riprendeva la battaglia avviata dopo il referendum del giugno 2011, confermando l’impegno preso a ripubblicizzare l’acqua. Ha ricordato Agnese Borsellino che ci ha lasciato ieri. Fabrizio Del Mastio ha apprezzato questo ruolo di sentinelle che i giovani assumono in questo progetto. Ha ricordato il percorso avviato nel comune di Monsummano del Consiglio comunale dei ragazzi, che diverrà il luogo dove le proposte dei giovani e dei giovanissimi possono trovare lo spazio per essere raccolte, discusse e accolte. Anche lui ha voluto sottolineare il tema della responsabilità di ciascuno e dell'impegno, senza rincorrere facili suggestioni legate al controllo operato dalle forze dell'ordine. Fabrizio Magazzini infine ha voluto sottolineare il valore delle proposte dei ragazzi, richiedendo ai giovani i dati da loro prodotti quale contributo significativo per la discussione e la soluzione di un problema nella comunità di Agliana. Abbiamo concluso i lavori invitando l’assessore Magnanensi e il Presidente del Consiglio comunale Fabrizio Del Mastio alla festa della Scuola che si terrà il prossimo 8 giugno festa presso l’Istituto Caponnetto di Monsummano nel corso della quale si intitolerà il laboratorio di ceramica a Marcello Michelotti a seguito della delibera del Consiglio d’Istituto. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

lunedì 29 aprile 2013

Le giovani sentinelle aprono nuovi spazi di discussione e di lavoro.

Le giovani sentinelle aprono nuovi spazi di discussione e di lavoro. Fra il secondo e terzo incontro del progetto continuano, come negli anni scorsi, gli approfondimenti previsti sui vari temi affrontati dai ragazzi. A Cascina ragazzi e ragazze riguardo il gioco d'azzardo, studiano, si confrontano, elaborano proposte: preparano una mappa dei luoghi da evitare, dei circoli, delle sale, degli esercizi dove sono presenti slot machine e videogiochi. Proseguono nel loro impegno e offrono sbocchi nuovi e interessanti al progetto Giovani sentinelle partecipando il 22 Aprile ad una Conferenza con la ASL5 di Pisa e i SerT per discutere di gioco d'azzardo e approfondire la diagnosi e la cura del gioco patologico. Lo hanno fatto insieme alla Fondazione, al Comune di Cascina con l'assessore all'Istruzione, Silvia Innocenti e alla provincia di Pisa con l'assessore Miriam Celoni. Presenti medici, psicologi, assistenti sociali, educatori. Il progetto si realizza appieno uscendo dall'ambito scolastico e i ragazzi di Cascina si propongono di sollevare l'attenzione dei cittadini e delle cittadine sul tema con nuove iniziative e occasioni. Ricorrono alla loro vivace fantasia per “catturare” l'attenzione degli adulti di fronte a questa piaga che attacca le nostre comunità. Il tema, come sappiamo, appassiona ragazzi e ragazze di diverse scuole pilota nel corso di questi anni: a Grosseto, a Pistoia, a Prato, ad Agliana. A noi piace questa idea che dalla scuola dilaghi questa sollecitazione così rumorosa a scuotere ciascuno di noi alle proprie responsabilità. La Fondazione è e sarà al loro fianco. Ci piace constatare che il percorso di formazione si alimenti e si irrobustisca con il lavoro continuo e con l'apporto di soggetti nuovi e autorevoli, che conferiscono credibilità e forza al progetto delle giovani sentinelle. E ci piace ricordare che la nostra insistenza sui buoni esempi della Toscana, di talune amministrazioni locali impegnate a dare sostegno alla crescita dei propri cittadini, riceva ulteriore conferma dall'approdo delle Giovani sentinelle in Veneto. A Padova, l'assessore comunale allo Sport, Umberto Zampieri e il Capo Settore ai Servizi Sportivi, Carla Franch leggono i volumi del nostro progetto e trovano molto interessante quanto fanno ragazzi e ragazze delle scuole di Grosseto con le Olimpiadi della legalità. L'Assessore si dichiara entusiasta a proporlo ad alcune scuole pilota della sua città e in questo modo si avvia quella collaborazione trasversale fra scuole di città e regioni diverse che contribuisce ad arricchire la scuola stessa, il bagaglio di esperienze e la preparazione di ragazzi e ragazze. Al Comune di Padova se ne aggiungono sedici della provincia di Padova e di Rovigo che si dichiarano disponibili ad accogliere il progetto finanziandolo, perché convinti del valore e dell'impegno della Fondazione nel promuovere il protagonismo giovanile. La Fondazione apprezza questa scelta perché ci restituisce l'idea completa del progetto: quella di aiutare i giovani nel loro cammino alla cittadinanza attiva. Ma la scelta di questi amministratori conforta anche per il coraggio di investire sul futuro in un momento difficile del nostro Paese. Ci ricorda che per contrastare la crisi e il degrado abbiamo bisogno di cittadini liberi e consapevoli. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola www.antoninocaponnetto.it scuola@antoninocaponnetto.it tutor@giovanisentinelledellalegalita.com domenico.bilotta55@gmail.com

martedì 9 aprile 2013

Sabato 6 aprile Marcello Michelotti ci ha lasciato.

Marcello Michelotti Sabato 6 aprile Marcello Michelotti ci ha lasciato. Abbiamo conosciuto Marcello dopo un intervento sui temi della mafia e del contrasto ad essa, nel corso di un incontro promosso della nostra Fondazione a Pistoia alcuni anni fa. Da allora è divenuto il nostro referente della provincia di Pistoia e nella scuola dove insegnava con passione inesauribile e dedizione estrema. Da quella sera è stato uno di noi, e la Fondazione ha goduto del privilegio di averlo avuto come membro attivo e amico fidato. È sempre stato un “ribelle”, insofferente alle ingiustizie, amante della legalità e della Costituzione, osservatore attento e analista acuto di quanto accadeva nella comunità in cui viveva. A scuola era il responsabile del laboratorio di ceramica a cui si dedicava con passione, autentico luogo sacro cui avevano accesso tutti i suoi studenti e le sue studentesse, senza distinzioni e, anzi, sollecitando e incitando i più svantaggiati. Dal laboratorio sono uscite le mattonelle dedicate al 150° anniversario dell'Unità d'Italia e una di esse è stata regalata al Presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano ha molto apprezzato il dono e ha voluto ringraziarlo con una sua foto autografa della quale Marcello era molto orgoglioso. Ci piace ricordarlo con il sorriso di quando ha ricevuto il messaggio del Capo dello Stato, perché ci restituisce un'immagine privata e gioiosa di Marcello, ma non vogliamo dimenticarlo nemmeno nel suo aspetto più serio e impegnato a scuola e nelle discussioni, sempre puntuale e coerente ai propri principi e ai propri valori. Ha amato la pace, non solo nella sua dimensione prepolitica di assenza del conflitto e di disinteresse, ma in quella più essenziale di ricerca di spazi, occasioni, modi di agire e governare abitati dal rispetto dell'altro e delle regole del vivere in comune, dei valori morali e della responsabilità di ciascuno. In questo senso si è impegnato nel costruire il Giardino della Pace in uno spazio antistante la scuola dove insegnava. Con allievi e allieve ha realizzato opere d'arte che fanno del luogo un vero e proprio monumento ai valori in cui credeva e che riteneva fondamentale trasmettere ai giovani. Il Giardino è anche una testimonianza forte e visibile del valore del territorio in cui ciascuno di noi abita e che dovrebbe difendere contro ogni mira speculativa e abuso. Il Giardino è anche un inno alla bellezza, quella stessa bellezza che poteri criminali e politici senza scrupolo vorrebbero sottrarci. Ha realizzato, oltre alle mattonelle, anche spille, che ha donato a personalità e a tanti uomini e tante donne di buona volontà, e la bellissima incisione che ritrae Antonino Caponnetto che libera una colomba. Simbolo della pace, ancora una volta, come se fosse un'ossessione. Al suo lavoro di educatore e di insegnante è rimasto fedele. Fino all'ultimo. Nessuna ragione era, per lui, accettabile per mancare ad un appuntamento, per rinviare un dibattito o rinunciare ad una attività con ragazzi e ragazze. Tanto è vero che lo scorso 22 marzo, per il secondo degli incontri con studenti e studentesse della scuola media a Monsummano che partecipano al progetto I giovani sentinelle della legalità, abbiamo dovuto imbastire una scusa plausibile per evitare a Marcello la fatica e il dolore che gli avrebbe arrecato di uscire di casa e presenziare all'incontro. Marcello si è battuto fino all'ultimo con dignità e coraggio, e la Fondazione tutta ha voluto onorarlo ponendo sulla bara la bandiera della legalità. Per essere fedeli al suo ricordo e al suo esempio, insieme all’assessore all’Istruzione della Provincia di Pistoia, Paolo Magnanensi, al Dirigente scolastico prof. Vito Pace e alla scuola media dove ha insegnato lanciamo un appello a tutti e a tutte: ai cittadini di Monsummano, alle istituzioni locali, chiediamo di unirsi a noi perché il Giardino della Pace sia intitolato al professor Marcello Michelotti, insegnante. Domenico Bilotta Elisabetta Caponnetto Salvatore Calleri Responsabile Nazionale Scuola Presidente Onorario Presidente Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 691048 - cell. 333 4875190 www.antoninocaponnetto.it scuola@antoninocaponnetto.it tutor@giovanisentinelledellalegalita.com domenico.bilotta55@gmail.com

mercoledì 27 marzo 2013

Ragazzi e ragazze del Comprensivo Antonino Caponnetto di Monsummano incontrano le Istituzioni

Ragazzi e ragazze del Comprensivo Antonino Caponnetto di Monsummano incontrano le Istituzioni Ultimo incontro di questo secondo ciclo del Progetto Giovani sentinelle a Monsummano. Venerdì 22, ospiti nella sala del teatro intitolato al grande chansonnier Yves Montand, ragazze e ragazzi dell'Istituto comprensivo Antonino Caponnetto con le loro insegnanti e il Dirigente scolastico, Bruno Pace, la Fondazione e un folto gruppo di genitori siamo stati accolti dal sindaco, Rinaldo Vanni, e dall'assessore provinciale all'Istruzione, Paolo Magnanensi, sempre presente e che ha colto il senso vero del progetto che è quello del dialogo e confronto fra cittadini e Istituzioni senza gli steccati delle competenze. Infatti è intervenuto nonostante la sua delega non contempli le scuole medie! Dopo il saluto del sindaco, abbiamo ringraziato i ragazzi e le ragazze per aver invitato i propri genitori e gli insegnanti per il loro lavoro spesso misconosciuto e non adeguatamente apprezzato. Anche a Monsummano abbiamo ricordato Teresa Mattei, l'ultima delle Costituenti, poi abbiamo introdotto il progetto ai numerosi cittadini presenti. Nel raccogliere l'eredità del giudice padre del pool antimafia, la fondazione ha assunto l'impegno di favorire il protagonismo giovanile quale modalità per la formazione del cittadino. È compito della scuola, secondo il dettato costituzionale, quello di preparare i giovani alla cittadinanza attiva e la fondazione si accosta ad essa, senza sostituirsi e rispettandone fino in fondo l'autonomia e l'autorevolezza, col progetto delle giovani sentinelle a collaborare all'obiettivo. E le proposte che giungono dalle scuole pilota della Toscana sono particolarmente significative dell'attenzione di tanti giovani e giovanissimi ai problemi dell'ambiente e dei rifiuti, delle dipendenze da alcol e droghe, degli spazi per loro e della loro scuola. Dopo aver sollecitato nel primo incontro studenti e studentesse di Monsummano a scegliere un tema di particolare interesse per loro, studiarlo e approfondirlo con i propri insegnanti, oggi presenteranno ai cittadini e agli amministratori i risultati del loro lavoro e le proposte di intervento. I giovani delle tre classi della sezione E hanno riflettuto in classe e tutti insieme hanno scelto di occuparsi degli spazi verdi nella loro scuola e, più in generale, in città. Hanno ricordato innanzitutto la tradizione della loro scuola di attenzione ai temi dell'educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva. Regole, partecipazione democratica, diritti sono il lessico che apprendono nella loro scuola e, grazie a queste sollecitazioni hanno scelto di occuparsi delle aree verdi. Innanzitutto quelle della loro scuola, poi in generale alcune del comune di Monsummano. Sarebbe un grande segnale di attenzione per i propri cittadini, oltre a riqualificare alcuni spazi in stato di degrado, come hanno documentato le immagini dei ragazzi e delle ragazze che, con qualche emozione, le hanno presentate ai propri cittadini e amministratori. Hanno lanciato la proposta che ogni classe della scuola adotti uno spazio verde, prendendosene cura, segnalando abusi, chiedendo l'aiuto di cittadini e cittadine, proponendo agli esercizi commerciali di fare altrettanto con il verde attiguo alle loro attività. Infine chiedono di riqulificare lo spazio verde adiacente alla loro scuola e intitolarlo ad Antonino Caponetto. Rinaldo Vanni ha riconosciuto il valore del lavoro dei giovani, ha elogiato il senso civico dei ragazzi per avere rimesso al centro del discorso pubblico la questione dei beni comuni, e si è dichiarato attento alle loro indicazioni, anche se ha ribadito le difficoltà finanziarie di tutti gli enti locali, “vittime” di tagli e riduzioni di risorse. Inoltre, la crisi economica ha avuto ripercussioni sull'attività edilizia che non fornisce, in termini di oneri di urbanizzazione, quelle risorse disponibili fino a pochissimi anni fa. L'amministrazione ha deciso di affidare a privati, con accordi specifici, parti di alcune aree verdi con l'obbligo di attrezzarle con giochi. Anche Paolo Magnanensi ha sottolineato il valore del progetto per la crescita civile dei giovani. Ha richiamato ciascuno al compito di prendersi cura dei beni del proprio territorio e ha voluto mettere l'accento sulla corresponsabilità, come impegno di ognuno verso gli altri. La fondazione ha voluto sottolineare quanto sia importante che i Comuni mettano in campo strategie di contrasto all'evasione fiscale, facendo accordi con altri soggetti pubblici, in modo da accrescere la quantità di risorse disponibili alla spesa pubblica, e ha voluto sottolineare i rischi impliciti nel coinvolgimento di soggetti privati nella gestione della cosa pubblica perché possono offrire opportunità di investimento anche a soggetti e ricchezze dalle provenienze equivoche. Per questo ha invitato tutti, cittadini e amministratori alla massima attenzione, proprio nello spirito di Antonino Caponnetto. Attenzione al lavoro dei giovani è stata riservata dall'emittente locale TVL Pistoia, che li ha intervistati, e dal quotidiano La Nazione. Tutti segnali incoraggianti per i giovani, con l'augurio, però, che la presenza di una macchina da presa serva a informare più che ad essere scambiata per opportunità di promozione di altro tipo! Con i ragazzi e le ragazze di Monsummano ci siamo dati appuntamento presso la sala della Provincia di Pistoia per martedì 7 maggio. Sergio Tamborrino Responsabile Toscana Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

Servizio TV sul Progetto Sentinelle

martedì 26 marzo 2013

Ragazzi e ragazze del Comprensivo Don Milani di Tavarnelle (FI) incontrano le Istituzioni

Ragazzi e ragazze del Comprensivo Don Milani di Tavarnelle (FI) incontrano le Istituzioni Martedì 21 marzo penultimo incontro del secondo ciclo Giovani sentinelle a Tavarnelle. Ragazze e ragazzi delle classi 3A, 3B, 3D, e 2D dell’Istituto Comprensivo Don Milani insieme con la Fondazione sono ospiti dell'amministrazione comunale. Nella sala consiliare ad accoglierci il sindaco Sestilio Dirindelli, l'assessore all'Istruzione, Marina Baretta, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Guttadauro, e il consigliere comunale Raffaele Tasso. Il saluto del sindaco ha aperto l'incontro cui erano presenti anche alcuni esponenti del circolo “La Rampa”, uno dei più attivi nella comunità locale, e di una polisportiva. La vivacità delle tante realtà associative del territorio è una grande ricchezza per la comunità locale, perché costituisce una rete di partecipazione che alimenta la democrazia e l'attenzione dei cittadini al benessere comune. Dopo aver ricordato anche agli studenti e alle studentesse di Tavarnelle Teresa Mattei, l’ultima delle donne ad aver partecipato alla scrittura della nostra Costituzione, la Fondazione ha richiamato ragazzi e ragazze ad una maggiore attenzione nei confronti dei beni di tutti, quale modalità di formazione del cittadino, ringraziando le insegnanti per aver guidato i giovani in questo percorso. In più occasioni abbiamo ascoltato ragazzi e ragazze soffermarsi sui problemi della loro scuola, della propria città, mettendo in rilievo l'impegno personale e la propria determinazione ad operare modificando comportamenti o programmando azioni per salvaguardare spazi dal degrado e dall'abbandono. Si pensi alle diverse proposte di intervento nelle scuole per tinteggiare, pulire o custodire i beni, o quelle di salvaguardia e recupero di spazi per loro. Proprio in questa direzione si sono voluti muovere i giovani di Tavarnelle che, ci racconta la loro insegnante Bruna Cobau, hanno discusso e riflettuto non poco per scegliere il tema del progetto. Alla fine hanno deciso di occuparsi della loro scuola, di come è e di come la vorrebbero, con rampe per i disabili, tavoli con sedie all’esterno del giardino per poter fare lezioni all’aperto con le belle giornate. Vorrebbero che il campetto non fosse in cemento ma con un manto d’erba, i corridoi che adesso sembrano spogli, adornati con piante e fiori. E poi finestre sempre in buono stato, bagni con la tazza e non alla turca, e le porte che si chiudono per... la privacy. Sarebbe necessario intervenire sugli spazi esterni realizzando un orto per le esperienze di scienze, e attrezzando alcune parti per le discipline sportive. In breve, ascoltandoli, ci si convince che vorrebbero non semplicemente migliorare gli spazi, ma immaginare una scuola diversa. Hanno aggiunto che l'edificio della vecchia scuola dell'infanzia può essere recuperato per laboratori, di cucina o di teatro, e spazi polifunzionali per i giovani. Il loro proposito sarebbe quello di creare un luogo per mettere in pratica il corso sull’alimentazione, per riscoprire anche gli antichi mestieri e le tradizioni dei loro nonni. Il sindaco ha apprezzato molto le sollecitazioni, ma ha voluto subito ricordare che il suo impegno di amministratore è di essere capace di scegliere, fra le diverse proposte, quelle che possono essere realizzate in relazione alle disponibilità finanziarie di un'amministrazione piccola come quella di Tavarnelle. Alcune delle segnalazioni dei giovani sono fra le cose da fare per l'amministrazione comunale: arredare l’esterno della scuola, sostituire i wc alla turca. Sestilio Dirindelli ricorda, infine, che la vecchia scuola dell'infanzia sarà recuperata e trasformata in una palestra, in modo da soddisfare le numerose richieste di pratica sportiva delle società del territorio, mentre per le proposte dei ragazzi e delle ragazze sarà possibile discuterne nel Consiglio comunale dei ragazzi la cui costituzione, il sindaco si augura, si realizzi a breve. L'assessore Marina Baretta ha molto apprezzato il lavoro dei giovani e ha voluto sollecitarli a mantenere il legame con la propria città, in special modo quando frequenteranno gli istituti superiori e i legami con essa si allentano, perché la comunità di Tavarnelle ha bisogno di confrontarsi con loro e ascoltarli. Anche Giuseppe Guttadauro e Raffaele Tasso hanno espresso la propria gratitudine alla Fondazione e ai giovani per i loro contributi e si sono dichiarati ben disponibili a proseguire in questo percorso. A tutti abbiamo dato appuntamento per venerdì 3 maggio a Firenze all'incontro con le altre scuole fiorentine e con gli amministratori provinciali che, ci auguriamo, non vorranno disertare ancora il confronto. Sergio Tamborrino Responsabile Toscana Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

Le giovanissime sentinelle di Firenze incontrano le Istituzioni

Le giovanissime sentinelle di Firenze incontrano le Istituzioni Mercoledì 20 marzo la Fondazione incontra le giovanissime sentinelle di Firenze. Bambine e bambini delle scuole primarie Balducci, Baracca e Bargellini di Firenze ci accolgono nella palestra della scuola Balducci. Gradita sorpresa: è presente la nuova assessore comunale all'Educazione, Cristina Giachi, da poco nominata. Sono circa duecento scolari e scolare con le proprie insegnanti, partecipi e ansiosi di raccontarci le loro idee. Con loro ci attendono anche un numeroso gruppo di genitori. Ai genitori che non hanno partecipato al primo incontro in classe, raccontiamo la vicenda umana e professionale del giudice Antonino Caponnetto, i meriti di “inventore” del pool antimafia, di istruttore del primo maxi processo, di testimone del valore della legalità e della Costituzione repubblicana. La Fondazione ha ereditato questo suo impegno e ha il compito di proseguire nella sua opera proponendo progetti di educazione alla legalità nelle scuole. Le giovani sentinelle sono ragazzi e ragazze che scelgono il protagonismo, quale percorso di formazione alla cittadinanza, assumendo un tema della comunità in cui vivono, studiandolo e approfondendolo a scuola con i propri insegnanti e ricercando una soluzione attraverso il dialogo con cittadini e amministratori. E giovani sentinelle sono anche bambini e bambine, nonostante, a volte, noi adulti li consideriamo cittadini minori, ai quali chiediamo di prendersi cura della propria scuola o dei giardini in cui giocano. Con loro abbiamo deciso di fare questa scommessa, confidando nel sostegno deciso di maestre e maestri in questo percorso e nel valore di un'esperienza educativa in un'età decisiva. Poi hanno preso la parola loro, i giovani cittadini. Ordinati e silenziosi. Seri e concentrati. Hanno aperto i lavori Giacomo, Sabina e i loro compagni e compagne di quarta della scuola Baracca. Hanno letto prima il verbale del primo incontro, poi annunciato di volersi occupare della propria scuola che conoscono benissimo, «come le proprie tasche, perché la frequentano tutti i giorni». Con molta acutezza e attenzione hanno osservato quanto, a loro giudizio, non va nella scuola: nel giardino e all'interno dell'edificio, hanno riprodotto nei disegni i loro pensieri e poi, a turno, hanno letto didascalie e osservazioni. Hanno poi preso la parola quelli della Balducci. Gaia, per prima, e i propri compagni e compagne hanno illustrato le condizioni del proprio edificio scolastico, la condizione dei giochi, delle siepi, del prato e hanno suggerito come intervenire e migliorare lo spazio arredandolo con giochi e attrezzature sportive. Infine la scuola Bargellini. Elisa e le proprie compagne hanno ricordato la visita del sindaco Renzi nel 2009 e l'impegno che assunse di intervenire; poi Alessandro e Federico hanno sollecitato alcuni interventi per consentire loro di giocare e svagarsi dopo il pranzo dato che trascorrono otto ore a scuola, come hanno voluto puntualizzare. Un'altra classe della Baracca ha chiuso gli interventi, riferendo cosa non va nella propria classe e prendendo l'impegno al rispetto delle regole. Cristina Giachi ha salutato e ha ricordato che ha assunto l'incarico da pochissimo, ma non ha voluto mancare all'appuntamento. Il nuovo incarico non le consente di conoscere le problematiche delle scuole, ma ha garantito che lo farà in pochissimo tempo. Ha invitati bambine e bambini a difendere la legalità, perché leggi e regole sono beni preziosi che servono a proteggere i più deboli. Ha voluto ricordare quanto sia difficile amministrare una città, a partire dalla ricerca delle risorse in tempi di tagli e restrizioni come il patto di stabilità! Ma si è dichiarata disponibile a studiare a fondo le osservazioni di bambini e bambine e a fare un grande sforzo di immaginazione per intervenire, sia pure in modo graduale, e soddisfare alcune delle richieste. La Fondazione accoglie questa disponibilità della nuova assessore e si augura che il confronto appena avviato sia proficuo e sempre più stringente, si favorisca la partecipazione, indizio di coscienza democratica, e il confronto. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

sabato 16 marzo 2013

I ragazzi e le ragazze del Petrocchi di Pistoia incontrano le Istituzioni locali

I ragazzi e le ragazze del Petrocchi di Pistoia incontrano le Istituzioni locali Venerdì 15 marzo a Pistoia, nella Sala dell'assessorato all'Istruzione, infagottati e decisi i giovani del Liceo Petrocchi sono stati accolti dall'assessore all'Istruzione, Elena Becheri, e dall'omologo della Provincia, sempre presente e disponibile al confronto, Paolo Magnanensi. Elena Becheri ha salutato i giovani e li ha sollecitati ad aver coraggio in questo momento così importante per il nostro Paese. I lavori degli studenti e delle studentesse di Pistoia sono stati, in questi anni, particolarmente interessanti e vivaci: dall'acqua alla propria scuola. Grazie ai lavori che hanno prodotto il tema dell'acqua è definitivamente divenuto di interesse in molte altre scuole pilota e conforta osservare che nel passaggio da un istituto all'altro le analisi sono più puntuali, le proposte si arricchiscono, il confronto si fa più stringente e si intravedono delle soluzioni: le fontanelle dell'acqua nelle scuole e poi in città, per ridurre i rifiuti, e gli impegni presi dall'amministrazione comunale di dare esecuzione alla volontà popolare espressa con i referendum del 2011 di riportare a gestione pubblica l'acqua. Fa sperare questo gesto di Pistoia perché ha smosso anche altre amministrazioni e noi ci aspettiamo che il loro numero cresca via via. In modo analogo l'attenzione sulla scuola, sull'edificio che loro frequentano, e che è stato oggetto di interesse dei loro compagni del progetto Giovani sentinelle di tre anni fa, ha prodotto una maggiore consapevolezza, in tante altre parti della Toscana, ad avere cura dei propri edifici scolastici, dello spazio dove si trascorre una parte importante della propria vita, oltre alla crescente coscienza che questi luoghi sono patrimonio di tutti. I loro compagni più grandi avevano posto con forza la questione di avere altre aule e laboratori e avevano individuato, nella vicina caserma, i locali adatti, ma ancora oggi lamentano la carenza di spazi e le mancate risposte a quella loro proposta. Natasha ha il compito di illustrare il tema scelto da ragazzi e ragazze: l'abuso di alcol. Quest'anno sono stati in Ungheria, a Budapest, nell'ambito di un viaggio di istruzione e hanno visitato anche una scuola, un istituto dove si recuperano ragazzi e ragazze con problemi di diverso tipo. Durante la permanenza hanno potuto osservare quanto sia diffuso l'abuso dell'alcol fra ragazzi e ragazze maggiorenni. I minorenni non possono entrare nei locali né acquistare nei supermercati e negli spacci, e per questo i controlli sono rigorosissimi. Inoltre hanno fatto esperienza del funzionamento del trasporto pubblico durante la notte che permette ai giovani di rincasare anche ad ora tarda senza correre i rischi della guida dopo aver bevuto, o senza essere costretti all'uso del mezzo privato. I giovani hanno osservato il rigore nell'applicazione delle leggi e lo hanno confrontato con le leggerezze e la scarsità d controlli che osservano nel nostro Paese e ritengono che questa dei controlli, maggiori di numero ed estremamente rigorosi, sia la prima misura da adottare per contrastare la diffusione dell'uso dell'alcol. Concordano nel ritenere importante interventi di più ampio respiro sul tema degli spazi ai giovani, di luoghi liberi dalla costrizione del consumo e dove poter fare delle attività scelte da loro. Per illustrare la loro proposta hanno in cantiere la produzione di un video, di cui hanno preparato lo storyboard, video molto utile da far vedere agli altri e da utilizzare nelle campagne di pubblicità progresso, al pari di quello dello scorso anno sul tema dell'acqua. Paolo Magnanensi ha invitato gli studenti pistoiesi ha contattare i propri compagni dell'istituto Capitini di Agliana che lo scorso anno avevano elaborato la proposta di feste analcoliche e di coinvolgere studenti e studentesse dell'Istituto alberghiero di Montecatini per chiedere loro, grazie alle competenze acquisite a scuola di preparare cocktail analcolici. E questa attività può essere intesa in un'ottica imprenditoriale. Fa piacere scoprire che da un progetto sulla legalità si giunga a immaginare, sia pure su una scala locale, un mondo differente nei gusti e nell'immaginario, nel divertimento e nel tempo libero. Infine, ha consigliato gli studenti di contattare le tante associazioni presenti sul territorio pistoiese da cui attingere i dati dell'abuso di alcol soprattutto fra i giovani, molto utili per definire le politiche di contrasto. L'incontro si è concluso dopo aver fissato l'appuntamento per il prossimo martedì 7 maggio nella sala della Provincia di Pistoia insieme con i giovani di Agliana. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

venerdì 15 marzo 2013

Ragazzi e ragazze del Carducci di Volterra (PI) incontrano le Istituzioni locali

Ragazzi e ragazze del Carducci di Volterra (PI) incontrano le Istituzioni locali Giovedì 14 marzo a Volterra, nella bellissima Sala del Gran consiglio del Palazzo dei Priori, sede del Comune, ospiti dell'amministrazione e accolti dal sindaco, Marco Buselli, e dall'assessore all'Istruzione, Lilia Silvi, e dalla sempre presente assessora all'Istruzione della Provincia di Pisa, Miriam Celoni, i ragazzi e le ragazze delle quattro classi di ciascun indirizzo del Liceo Carducci hanno presentato le proprie proposte. Encomiabile la disponibilità e la partecipazione di questi giovani, molti dei quali abitanti di comuni intorno a Volterra ma distanti non pochi chilometri, che partono anche alle 5.30 del mattino e tornano a casa nel tardo pomeriggio. Per essere invece presenti all'incontro, molti/e sono tornati alle proprie case oltre le 21.00! Ha salutato i giovani Lilia Silvi, attenta lettrice dei nostri report e interessata al confronto con i propri giovani cittadini. I temi che studenti e studentesse hanno scelto si ripetono e si arricchiscono, sono più articolati e testimoniano una crescita significativa, frutto di un modo di lavoro collettivo a scuola che rende tutti più responsabili e partecipi, proprio nello spirito del nostro progetto di favorire il protagonismo giovanile. Ci preme sottolineare che alcuni di questi temi si impongono con maggiore urgenza e, per il fatto di essere ripresi in scuole diverse, sono indizi della sensibilità di tanti studenti e studentesse nei confronti delle grandi questioni del nostro tempo. Come abbiamo più volte rilevato, quella del gioco d'azzardo è una delle urgenze del nostro Paese. La sua diffusione è tale che il tema è divenuto oggetto di allarme e, ad esso, non sfuggono i ragazzi e le ragazze che, anzi, si ingegnano nel disegnare delle proposte di contrasto efficaci e coinvolgenti. Ecco la scelta fatta a Cascina di costruire una mappa dei luoghi del “vizio” e, contestualmente, il progetto di un bollino per i luoghi - circoli, bar, esercizi commerciali – liberi dall'azzardo. Ancora l'acqua: nel duplice aspetto di bene comune, per cui torniamo ad invitare, sollecitati da tanti giovani, le amministrazioni locali al rispetto della volontà espressa nei referendum del giugno 2011; e di bene per il cui consumo è urgente l'impegno alla installazione di fontanelle pubbliche, anche nelle scuole, contribuendo alla riduzione drastica della plastica che la contiene. In questo senso sono significative le esperienze di Pontedera e, ci auguriamo, tra breve di Viareggio. La ricerca di risorse nel combattere l'evasione, il lavoro! Quest'anno l'impegno della Fondazione è quello di richiedere alle amministrazioni locali degli impegni precisi: che cosa vogliamo fare contro il gioco d'azzardo? Che cosa vogliamo fare con l'acqua? Ci aspettiamo di ricevere delle indicazioni più precise di quelle degli anni scorsi. Anche a Volterra abbiamo voluto ricordare Teresa Mattei, partigiana e ultima delle Costituenti, morta a Lari martedì scorso. Francesca e Andrea hanno illustrato il tema da loro proposto: uno spazio per le loro assemblee d’istituto. Fino ad oggi sono costretti a farle separatamente e ciò impedisce un reale scambio e un confronto anche fra ragazzi e ragazze di età e di indirizzi differenti. Hanno individuato a Volterra degli spazi pubblici, in particolare uno utilizzato da altro istituto che potrebbero condividere. In alternativa altri spazi pubblici purché siano confortevoli climaticamente e dotati di impianto audio. Lilia Silvi ha riconosciuto la legittimità della richiesta che le assemblee di istituto si svolgano tutti insieme e ha subito ricordato come esista la buona pratica di condividere la palestra fra istituti scolastici diversi, buona pratica cui Lei ha contribuito con i Dirigenti scolastici interessati, e che si ripromette di estendere anche per quanto riguarda lo spazio delle assemblee d'Istituto. E anche per la dotazione dell'impianto audio. Miriam Celoni intervenuta subito dopo si è dichiarata contenta dell'impegno e della responsabilità dei giovani nell'individuare un problema, nel delineare una soluzione, nel pensare agli spazi pubblici e alle attrezzature idonee, così lontani da quegli stereotipi di ragazzi che chiedono l’impossibile o progetti onerosi. Questi invece propongono condivisioni per evitare spechi e sono un'enorme risorsa intellettuale e morale del Paese che deve esprimersi compiutamente e del cui contributo non possiamo fare a meno e si augura che la proposta di oggi sia un primo passo di un lavoro più ampio sulle scuole di Volterra ma anche un esempio per le Amministrazioni a collaborare al di là delle competenze di ciascuno. Marco Buselli ha ringraziato i giovani e si è dichiarato ben lieto che l'amministrazione ascolti e ricerchi soluzioni insieme con i propri cittadini. Lamenta anche lui le difficoltà dell'amministrazione di Volterra che ha potere su un territorio ampio con scarsissime risorse. Lancia un appello affinché anche la Fondazione si faccia portavoce del grido di dolore di tanti amministratori relativamente ai vincoli del patto di stabilità che strangola i Comuni, anche quelli virtuosi. Ha voluto ricordare che l'amministrazione che guida ha dato un segnale importante di apertura ai propri cittadini con il bilancio partecipato e si augura di allargare ad un numero sempre maggiore l'opportunità di intervenire e portare il proprio contributo. Ragazzi e ragazze che sono rimasti fino all'ultimo prima di prendere il treno o l'autobus o attendere i propri genitori per tornare a casa sono la migliore prova della partecipazione e della democrazia. Per questo li abbiamo ringraziati e ci siamo dati appuntamento a martedì 14 maggio. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

giovedì 14 marzo 2013

Bagno a Ripoli - I ragazzi e le ragazze del Comprensivo Antonino Caponnetto incontrano le Istituzioni locali

I ragazzi e le ragazze del Comprensivo Antonino Caponnetto incontrano le Istituzioni locali Mercoledì 13 marzo il progetto Giovani sentinelle è a Bagno a Ripoli, con la cui Amministrazione e la Polizia municipale la collaborazione data da tempo. La mattina, un primo incontro richiesto dai ragazzi delle cinque terze classi della scuola media dell'Istituto comprensivo Caponnetto per uno scambio di idee prima del confronto con l’Amministrazione e i cittadini nel pomeriggio. Alle ore 16.00, nella Sala consiliare intitolata a Falcone e Borsellino, accolti dal Sindaco, Luciano Bartolini, dall'assessore alle Politiche giovanili Silvia Tacconi, dal comandante dei Vigili Urbani, Filippo Fusi e dall’ispettore Valentino Maltinti da sempre impegnati a diffondere e consolidare la cultura delle regole, studenti e studentesse hanno presentato il proprio progetto ad amministratori e ai genitori intervenuti. Luciano Bartolini ha salutato i giovani e ha voluto rimarcare la fiducia sua e dell'amministrazione tutta nel lavoro della Fondazione. La Fondazione ha aperto l'incontro ricordando Teresa Mattei, partigiana e ultima delle Costituenti, morta ieri a Lari (PI), che da giovane ha vissuto, con la propria famiglia, una parte della sua vita proprio a Bagno a Ripoli. La nostra fedeltà alla Costituzione, uno dei due insegnamenti fondamentali che ci ha trasmesso Antonino Caponnetto, ci impone di tenere viva la memoria di coloro che hanno contribuito alla lotta di liberazione del nostro Paese e alla Costituzione repubblicana. L'esempio di Teresa Mattei è tanto più stringente in un momento in cui si torna nuovamente a distinguere un fascismo buono da uno cattivo e si ripropongono nuove modifiche al testo costituzionale. Abbiamo invitato ragazzi e ragazze a leggere il bellissimo intervento fatto all'Assemblea costituente il 18 marzo 1947 sull'articolo 3 della nostra Carta, parte del suo prezioso contributo alla scrittura del nostro testo fondamentale. Al nostro ricordo si è associato Luciano Bartolini che ha ricordato in modo accorato l'incontro con Teresa Mattei, intervenuta a Bagno a Ripoli nel 2006 alla presentazione di un libro di Renzo Gherardini, studioso della lingua dei contadini dei territori fra Firenze e Pontassieve. Gemma ha assunto il compito, assolvendolo con impegno e bravura, di fotografare l'incontro. La Fondazione ha ringraziato i genitori che sono intervenuti perché, con la loro presenza, ribadiscono quanto sia decisivo il loro compito nella formazione dei propri figli, molte volte affidata esclusivamente alla scuola, e ha voluto, una volta di più, rammentare l’impegno degli insegnanti che svolgono con valore il proprio lavoro di formare i cittadini e le cittadine. La Fondazione come d'abitudine ha ripreso le proposte e i progetti dei giovani delle altre scuole pilota, che toccano temi e questioni di stringente attualità: il gioco d'azzardo, e quelli di Cascina hanno assunto l'impegno di costruire una mappa dei luoghi - sale, circoli, esercizi commerciali – liberi al gioco d'azzardo rivolgendo un appello a tutti i giovani di fare altrettanto; l'acqua, nel duplice aspetto di bene comune e di riduzione dei rifiuti, come hanno ricordato i giovani di Pontedera, di Pistoia e, ci auguriamo prossimamente, di Viareggio che hanno richiesto l’installazione di cannelle nella propria scuola. Ma i progetti dei ragazzi e delle ragazze sono indicativi di un mutamento profondo: le proposte sono frutto del lavoro collettivo e quindi rifuggono dalle tentazioni di personalismi e dalle logiche dell'uomo della Provvidenza che interviene per salvarci o per proporci soluzioni miracolose. Sara, Veronica, un’altra Sara, Andrea e Camilla a nome delle loro classi hanno presentato il lavoro svolto insieme con i propri compagni e con le insegnanti: un'accurata riflessione sul rispetto delle regole. Allo scopo è stato sufficiente armarsi di macchina fotografica e pazienza per documentarne il mancato rispetto. La denuncia dei giovani è puntuale e circostanziata e richiama tutti alle proprie responsabilità: quelle dei singoli cittadini che abbandonano i rifiuti fuori dai cassonetti, ma anche quelle di tanti studenti e studentesse che imbrattano muri e porte delle scuole, o ancora delle amministrazioni pubbliche che ritardano o dimenticano di intervenire per sanare il degrado. La Fondazione ha voluto richiamare ciascuno al proprio impegno, a contribuire compiendo il proprio dovere a rendere la città e i luoghi che si frequentano accoglienti e gradevoli. Di ciò abbiamo più di una testimonianza nelle scuole che hanno aderito al progetto, e si possono rintracciare nel sito www.giovanisentinelledellalegalita.org buoni esempi da conoscere e diffondere. I ragazzi e le ragazze hanno ripreso la parola dichiarando l’impegno a ripulire le porte delle aule, prospettando un intervento anche nel giardino della propria scuola, confermando che il loro lavoro prosegue con l’individuazione di misure concrete nel prevenire comportamenti fuori dalle regole e nel prendersi cura della propria scuola Come in passato, gradita la presenza del giornale Metropoli, esempio di informazione corretta e attenta al territorio. Il Sindaco intervenuto nuovamente ha ripreso il filo della memoria relativamente all’esempio di Teresa Mattei e ha introdotto in un appassionato intervento l’adozione di uno dei cippi che punteggiano il territorio di Bagno a Ripoli e che ricordano episodi o caduti della Guerra di Liberazione dal nazi-fascismo. Quanto al progetto dei ragazzi ha ricordato l’importanza della collaborazione di tutti e ha rivolto un appello ai giovani, alle famiglie e alla scuola ma anche alla stessa amministrazione a collaborare strettamente per modificare comportamenti e cattive abitudini. Da tempo la sua amministrazione è impegnata nella riduzione dei rifiuti con l'istallazione di fontanelle di acqua. Ha lamentato che il buon intendimento dell’Amministrazione di collocare pannelli fotovoltaici sui tetti delle scuole e degli impianti sportivi è stato bloccato dal patto di stabilità, nonostante il bilancio comunale fosse in ordine! Ha incitato i ragazzi a non mollare, ha dichiarato la disponibilità dell’Amministrazione nel pulire tutti insieme i giardini e i luoghi pubblici del proprio territorio e ha invitato i ragazzi a partecipare alla manifestazione “Puliamo il Mondo” alla fine di settembre. Ha concluso Silvia Tacconi, ricordando anche lei Teresa Mattei e dichiarandosi molto interessata a definire iniziative al contrasto del gioco d'azzardo. Ci siamo dati appuntamento per venerdì 3 maggio. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

I ragazzi e le ragazze del Rosmini e del Bianciardi di Grosseto incontrano le Istituzioni locali

I ragazzi e le ragazze del Rosmini e del Bianciardi di Grosseto incontrano le Istituzioni locali Martedì 12 marzo appuntamento a Grosseto, ospiti nella Sala consiliare dell'amministrazione comunale. I ragazzi e le ragazze degli istituti Bianciardi e Rosmini e la Fondazione sono stati accolti dal sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, dall'assessore all'Istruzione, Luca Ceccarelli e dal vicepresidente della Provincia, Marco Sabatini. Come per Arezzo, Cascina (PI), Agliana(PT) le Amministrazioni comunali e provinciali presenti, un bel significato ed esempio per i nostri giovani! Presente e partecipe anche Marco Berni responsabile del giornale online Dubidoo.it che da alcuni anni segue i ragazzi del Rosmini a diventare giornalisti e difensori del proprio territorio. Silenzioso e incuriosito anche un gruppo di genitori. Presente TV9, che ringraziamo, da sempre attenta alle tematiche dei giovani. Emilio Bonifazi ha salutato i giovani ringraziando loro e gli insegnanti e poi la Fondazione, che si occupa di unire le tante realtà che lottano per sconfiggere la mafia ed il sistema mafioso ma soprattutto a formare cittadini responsabili. La lotta alle mafie è fondamentale, ma serve soprattutto educare alla legalità, responsabilità che ha bisogno della partecipazione di tutti. La Fondazione ricorda che i tagli ai bilanci dei Comuni significano privare i cittadini di servizi essenziali per la propria comunità. Analogamente condanna il consenso di chi si ritiene progressista nell'accodarsi alla proposta di abolire le Province, ente essenziale per l'equilibrio dei poteri territoriali contro chi, e paradossalmente sono gli stessi, lamentano troppa centralità. Condanna chi ritiene di essere il vincitore del momento, ma individua nella nostra Costituzione il limite per non poter fare quello che si vuole! Nessuno però si sofferma nel voler intervenire sugli sprechi, le malversazioni, gli abusi e salvaguardare la democrazia. Forti degli esempi di tanti giovani, dalle scuole primarie alle superiori, continueremo a lanciare l'invito insieme ai tanti Amministratori con la A maiuscola, ad essere uniti, certi come diceva Caponnetto che: "le battaglie in cui si crede non sono mai perse!". Hanno iniziato i lavori ragazze e ragazzi della prima classe del Rosmini. La loro insostituibile insegnante Marilena Simoncelli ha scelto di coinvolgere delle prime, convinta come noi, che un percorso di più anni da parte degli stessi ragazzi lascerebbe tracce indelebili sia sulla loro crescita sociale, sia nella propria scuola e sul proprio territorio. I ragazzi mostrano le foto ed i cartelli che hanno preparato per il progetto. I loro discorsi e le immagini parlano di rispetto, di diritti e doveri: dalle foto di padroni che lasciano i propri cani sporcare strade e marciapiedi, a quelle dei cassonetti rotti con i sacchetti dei rifiuti che fuoriescono. Cartelli stradali divelti, ad automobilisti che parcheggiano sui marciapiedi e non permettono il transito a disabili, ma anche alle persone anziane che hanno difficoltà a destreggiarsi fra auto e biciclette. Parlano dell'art 3. della Costituzione. Per il prossimo 23 maggio anche a Grosseto è previsto l'open day della legalità con le scuole medie Ungaretti e Leonardo da Vinci, seguendo in ciò l'esempio di altre città toscane, grazie alla collaborazione con l'Assessore Ceccarelli del Comune e dell'Assessore Cinzia Tacconi della Provincia. Ricordano il progetto dello scorso anno sul gioco d'azzardo portato avanti dai loro compagni più grandi, passandosi la staffa per non dimenticare! Parlano della “ Carta Etica” nata a Pavia, la prima città italiana con maggiore dipendenza dal gioco d'azzardo. Per ottenerla nessuna slot o altro, e progetti sulla legalità, già 50 esercizi hanno aderito a questa proposta. A Milano altri esercizi commerciali hanno messo un cartello “bar senza slot". Ricordiamo loro l'appello fatto dai ragazzi di Cascina di fare una mappatura degli esercizi dove è possibile giocare d'azzardo. Arrivano i ragazzi delle medie della scuola Ungaretti, che parteciperanno all'open day della legalità. La professoressa presenta una seconda e due terze classi che partecipano al progetto legalità, insieme al Rosmini e che ha aderito alla rivista Dubidoo nel diventare giornalisti in erba! Rivista sulla quale i ragazzi hanno già scritto varie volte. Poi tocca a quelli del Bianciardi accompagnate dalle loro insegnanti Laura Ciampini e Giuseppina Bacciarini: Giada Sodi e Elhame Shabani della 2°A, alla prima esperienza e con grande voglia di mettersi in gioco come le loro compagne. Hanno intenzione di portare avanti i temi degli scorsi anni, come il calcio scommesse e le infiltrazioni mafiose, hanno ricordato al Sindaco l'impegno di intitolare un parco giochi a Peppino Impastato, ma vogliono creare anche un sito o forum per inserire le loro idee e percorsi sulla legalità. L'Assessore Ceccarelli ringrazia la Fondazione per l'incredibile lavoro, i ragazzi, gli insegnanti e i genitori come formatori, tutti soggetti educatori per contrastare il mal costume. Ricorda che la Costituzione viene sempre sottovaluta, tutti vorrebbero cambiarla, e non ci rendiamo conto che sono i principi che difendono la libertà di tutti. Interviene Marco Sabatini, vicepresidente della Provincia che si congratula e ricorda che questa esperienza dovrà diventare il seme per far nascere un impegno, un interesse per i beni comuni. Ricorda l'importanza della presenza dei genitori, e si associa nel dire che la Costituzione nasce alla fine del fascismo, il periodo più buio del nostro Paese per l'assenza di democrazia, di libertà, di ascolto, di dialogo. La Costituzione sono le radici su cui si basa lo sviluppo e il benessere di un Paese. Marco Berni, direttore di Dibidoo, ringrazia le classi che negli ultimi due anni hanno collaborato con la rivista, e saluta anche le scuole medie che si stanno avvicinando ora. Si augura che la testimonianza attiva, possa aiutare a migliorare i comportamenti, a trovare i valori e a crescere nella legalità. Conclude il Sindaco che riconosce la profondità dei lavori, conferma la disponibilità della sua Amministrazione riguardo l'intitolazione di un parco giochi a Peppino Impastato ed è favorevole a partecipare ad iniziative con altri enti per un contrasto al gioco d'azzardo. La Fondazione ha chiesto di aderire insieme al Comune di Cascina, proposta che faremo anche con le Province e tutti i Comuni che partecipano al Progetto sentinelle di aderire ai tanti Comuni che nel nostro Paese hanno preso già posizione contro l'attuale aborto di legge! Ci siamo dati appuntamento per il 10 di maggio alle ore 10 ospiti della Provincia. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/