venerdì 30 marzo 2012

INCONTRO SERALE IN PALAZZO VECCHIO DELLE SCUOLE FIORENTINE


INCONTRO SERALE IN PALAZZO VECCHIO DELLE SCUOLE FIORENTINE



Mercoledì 28 marzo alle 17.00 le due scuole fiorentine, l'IPSSAR Buontalenti e l'ISIS Leonardo da Vinci, sono state accolte nella bellissima Sala de' Duecento in Palazzo Vecchio dall'assessore all'Educazione del Comune di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi. Nel suo saluto, l'assessore ha voluto sottolineare la decisione di ospitare nella sala dove si riunisce il governo della città, a significare l'importanza che l'amministrazione locale riconosce al progetto della Fondazione e al lavoro di ragazzi e ragazze.

Dopo questa prima piacevole sorpresa, subito un'altra: dalla porta laterale Elisabetta Caponnetto compare per un breve ma intenso saluto ai giovani che si incontrano e lavorano nel nome del giudice antimafia, del quale quest'anno ricorre il decimo avversario della morte.

La Fondazione ha introdotto brevemente i lavori ricordando la ricchezza delle proposte che emergono dalle scuole. In particolare si è soffermata sulla diffusione del gioco d'azzardo e dell'iniziativa del 3 aprile prossimo per il lancio della campagna per il divieto della pubblicità del gioco d'azzardo. Poi ha ricordato che il 3 maggio il progetto sarà premiato in Senato e, nel ricevere il riconoscimento, sarà cura della Fondazione richiedere impegni precisi e puntuali sui temi che i giovani hanno sollevato e posto all'attenzione.

Hanno rotto il ghiaccio quelli dell'ISIS Leonardo da Vinci presentando il proprio progetto: il cyberbullismo. Erano partiti dalla constatazione che talvolta è difficile distinguere il vero dal falso in rete e si sono chiesti dove sia il valore del web se poi in esso trovano spazio pedofilia e pornografia, gioco d'azzardo e forme di bullismo virtuale, “trappole” e truffe, oltre alla diffusione di immagini violente e di sopraffazione. Si propongono di sollecitare negli adulti e in chi ha responsabilità di governo una maggiore consapevolezza nel l'aiuto ai giovani per poter navigare in rete con tranquillità.

La Fondazione ha voluto puntualizzare che nel nostro Paese vi è una percentuale bassa di famiglie esperte nell'uso della rete e che, di conseguenza, per loro è difficile offrire un ausilio ai propri figli. Per contro, in Italia, ci si occupa spesso di censurare in modo più meno mascherato l'informazione, mentre il contrasto a molte forme di illegalità che transitano nel web non suscita lo stesso impegno, come in altri Paesi.

Hanno preso a parola le ragazze del Buontalenti che hanno subito premesso di voler rammentare agli amministratori gli impegni assunti con i loro compagni degli anni scorsi relativamente al decoro urbano: rastrelliere, cestini per i rifiuti, cassonetti davanti alla scuola e l'installazione di cannelle di acqua di buona qualità a scuola per ridurre i rifiuti. Hanno deciso di occuparsi di corruzione e dei costi che ha per la collettività e di contrasto all'evasione fiscale, richiedendo trasparenza e maggiore senso di responsabilità per chi assume incarichi pubblici. Propongono una giornata dell'attenzione nella lotta all'evasione denominata “scontrino per tutti”. L'obiettivo è sensibilizzare i cittadini dell'importanza di questo piccolo gesto quotidiano, vero antidoto all'evasione.

Fabio Valerio Pocek, dirigente della Polizia di Stato, è intervenuto ospite dell'Amministrazione comunale, per ricordare che la Polizia è sempre più presente su temi delle regole, della sicurezza di internet, di bullismo già nelle scuola primaria. È preoccupata anch'essa per la diffusione del gioco d'azzardo, anche se ritiene che non serve il divieto ma una severa regolamentazione per ridurre e non incentivarlo.

Mario Battistini della Cgil, nostro partner, ha voluto ricordare l'impegno del sindacato a favore dei giovani, del loro protagonismo, della necessità di “intercettarli” per costruire un rapporto stabile di fiducia e avviare tutte quelle azioni di difesa del lavoro, che è poi un'altra forma di difesa della democrazia. Con i giovani è necessario anche avviare un'azione contro quella zona grigia dove è facile scivolare nell'illegalità nonostante i buoni propositi o dove si finge di non vedere le violazioni delle norme. Ha concordato con i ragazzi e le ragazze a non demordere nelle richieste avanzate negli anni scorsi, come forma di allenamento quotidiano di memoria storica.

Rosa Maria Di Giorgi ha apprezzato i due progetti e la loro originalità, segno che la scuola e i giovani sorprendono ogni volta di più e sfuggono ai luoghi comuni, se sono coinvolti e possono essere protagonisti.

A maggio sarà convocato un coordinamento delle associazioni impegnate sui temi della sicurezza in rete e l'assessore ha quindi invitato la Fondazione e i giovani del Leonardo da Vinci ad essere parte attiva del progetto.

Con le due scuole fiorentine e con quelle di Bagno a Ripoli ci siamo dati appuntamento per l'incontro presso la Provincia di Firenze il prossimo 24 maggio, al mattino al quale, ci auguriamo, non mancherà l'amministrazione provinciale, assente per la seconda volta all'appuntamento con le scuole fiorentine. La Fondazione non si stancherà di ripetere quanto sia importante dare un segno di attenzione nei confronti dei giovani e, pur riconoscendo che possano intervenire impegni improvvisi, ribadisce che le amministrazioni non sono costituite da un solo assessore e che quindi possono delegare altri a rappresentare al meglio le nostre istituzioni.



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giovedì 29 marzo 2012

SECONDO INCONTRO CON IL PESENTI DI CASCINA


SECONDO INCONTRO CON IL PESENTI DI CASCINA



Martedì 27 marzo secondo incontro con la classe dell'ISIS Pesenti di Cascina. Ad accoglierci ragazze e ragazzi insieme alla prof.ssa Stefania Gilli e all’infaticabile prof. Fernando Mellea referente del progetto sentinelle del 2012.
La Fondazione illustra le proposte delle scuole già incontrate, non avendo i ragazzi ricevuto alcuna email perché, alla fine del primo incontro, non avevano consegnato la loro lista di posta elettronica. Abbiamo ricordato l’impegno di tutti a sostenere e rafforzare i temi delle altre scuole e insieme arrivare all’incontro finale con i propri amministratori locali per proporre alle Istituzioni nazionali le proposte elaborate alla fine di questi confronti. Abbiamo parlato dei controlli sul lavoro nero e del contrasto all'evasione fiscale da realizzare con la partecipazione delle amministrazioni locali. Il 3 aprile, a Roma, la Fondazione sarà promotrice, insieme all'Assessore di Empoli, Filippo Torrigiani responsabile di Avviso Pubblico e altre associazioni, di una proposta di legge contro il gioco d'azzardo. Al centro del nostro interesse è sempre l'acqua quale bene comune e il rispetto del risultato referendario da parte dei Comuni, per evitare il ripetersi di situazioni simili a quella del nucleare quando il precedente governo, malgrado il referendum, ha tentato di riprendere a costruire nuove centrali.
Il 3 maggio l'ISIS Pesenti, sorteggiato in rappresentanza di tutte le scuole del progetto, riceverà il premio del Senato a Palazzo Madama. In quella occasione la Fondazione, lieta di ricevere il riconoscimento, richiederà ai partiti politici impegni precisi nella loro agende politiche relativamente ai temi sollevati dai giovani toscani.
Agata presenta il progetto della classe seconda spiegando che, a seguito di uno scambio e confronto con l’Arci di Cascina il tema scelto è stato quello del gioco d'azzardo, scelta analoga a quella di altri ragazzi e ragazze. Questo rafforza ancora di più l’impegno del 3 aprile a Roma a far riflettere sulla necessità di richiamare partiti, Istituzioni, associazioni e cittadini a prendere posizioni chiare e nette sul tema.
Agata prosegue nell’esposizione del lavoro svolto soffermandosi su dei video per la prevenzione della dipendenza da gioco d'azzardo. Propone un censimento dei locali che hanno macchine per gioco d'azzardo che sono numerosi e non operano controlli se a giocare sono minorenni ai quali dovrebbe essere vietato.
Con l'aiuto di immagini mettono in evidenza le enormi somme spese di 17 milioni di italiani che giocano d'azzardo, il cui numero è in aumento, diffusi uniformemente nella penisola, che spendono ormai quasi 80 miliardi di euro all'anno.
Si aggiunga poi l'aspetto grave di mascherare dietro il gioco e le scommesse il riciclaggio di denaro proveniente dal crimine e dalle mafie, oltre a quello di favorire l'usura. C'è poi il gioco online che comporta un aspetto ancora più devastante nei confronti di chi ha una dipendenza dal gioco in quanto non vi sono inibizioni. Con l'acronimo GAP si intende il gioco d'azzardo patologico, disturbo non ancora riconosciuto in Italia, patologia con dei sintomi ben definiti che dovrebbe essere riconosciuta anche nel nostro Paese. In Toscana la situazione è ancora peggiore per il numero di giocatori più elevato della media nazionale. Chi gioca saltuariamente è in genere un uomo con famiglia. I minorenni divengono giocatori compulsivi specie se hanno esempi in famiglia.
Studenti e studentesse hanno esaminato le pubblicità di chi invita a giocare e quella che diffida, hanno studiato e illustrato le proposte delle varie organizzazioni anti gioco d'azzardo e sono giunti alla conclusione del divieto di pubblicità, di aumentare le tasse sulle macchinette e promuovere i locali senza slot machine.
Intendono distribuire nella scuola un questionario apposito preparato da loro, realizzare spot tv e incontri pubblici.
Hanno pure realizzato un primo video ancora contro il gioco d'azzardo che, dichiarano, di rivedere e migliorare. Dopo un acceso dibattito, ci siamo dati appuntamento per le 17 presso la Sala del Consiglio ospiti del Comune di Cascina.

Alle ore 17.00 un folto gruppo di ragazzi e ragazze, nella Sala del Consiglio comunale di Cascina, incontra il sindaco Alessio Antonelli insieme al prof. Fernando Mellea, che ha la delega alla Legalità nella Giunta, e all’assessore all’Istruzione, Silvia Innocenti. Sempre presente e attiva l'assessore provinciale all’Istruzione Miriam Celoni.
L'incontro è introdotto dal Sindaco che ricorda come sia necessario aiutare i giovani ad una maggiore consapevolezza del valore e dell'impegno richiesto per difendere e consolidare la democrazia.

La Fondazione ricorda come sia importante parlare e far conoscere le conseguenze della dipendenza dal gioco d’azzardo e di come la mafia utilizzi questi canali per riciclare denaro sporco. Conoscere in modo dettagliato il problema servirà a responsabilizzare i decisori politici, invitandoli a ricercare le misure più adatte per limitare il fenomeno e non incentivarlo.
La studentessa Agata si appresta a replicare e approfondire l'esposizione del progetto del mattino a scuola contro il gioco d'azzardo, poi prendono la parola anche Beatrice, Lorenzo e Matteo e assieme spiegano i danni del gioco in Italia e in Toscana, commentando la presentazione multimediale che farà parte del progetto definitivo, pronto per maggio.
I ragazzi hanno individuato come il giocare e il vincere, che vengono presentate come iniziative vincenti e stimabili, siano invece al contrario da considerare degradanti e deprimenti. Altri devono essere i valori per qualificare la propria esistenza.
Illustrano anche un video spot anti-gioco ancora in lavorazione nel quale viene ripreso il giocatore in tutta la sua tristezza, pieno di ansia e spesso nella penombra delle sale.
Miriam Celoni conclude l'incontro esprimendo la sua soddisfazione verso il lavoro dei giovani del Pesenti che sono ben lontani da chi li vuole bamboccioni. Spiega di come il mondo degli adulti lascia ai ragazzi una eredità pesantissima e la strada è lunga per migliorare non solo sul piano della legalità ma anche su quello dei valori morali ed etici, come appare dalle scelte stesse degli studenti che hanno approfondito non solo le attività illegali, ma anche quelle non proibite ma certamente lontane dai comportamenti sani e giusti. Prosegue nell’apprezzare quanto dicono i ragazzi a proposito delle "proporre come modello di persona di successo non chi ha fortuna, ma chi ha capacità". Infine racconta la vicenda del sindaco di Verbania condannato a pagare un milione di euro per aver limitato, almeno al mattino, l'orario dei locali con slot machine vicini alle scuole. Una vicenda assurda quanto comica che avviene grazie a regi decreti del regno d'Italia.

La Fondazione pur difendendo rigorosamente l’autonomia dei giudici è ferma nel condannare il gioco d’azzardo e si augura che i cittadini sovrani siano decisi nel richiedere fermamente norme adeguate alla gravità del problema.

Prendono infine la parola i ragazzi che prepareranno una lettera di solidarietà all’ex sindaco di Verbania Claudio Zanotti. Infine il sindaco Antonelli fa notare come anche a Cascina si esercitano pressioni per ampliare l'offerta di gioco d'azzardo nel territorio.
Silvia Innocenti conclude ringraziando la Fondazione e i ragazzi per il progetto e conferma la disponibilità dell’Amministrazione a proseguire in questo percorso in modo da far crescere sempre di più la coscienza civile e democratica del nostro Paese.



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mercoledì 28 marzo 2012

INCONTRO CON IL LICEO ARTISTICO PETROCCHI DI PISTOIA



INCONTRO CON IL PETROCCHI DI PISTOIA



Lunedì 26 marzo secondo incontro con le ragazze e i ragazzi del Liceo Artistico Petrocchi di Pistoia. La classe terza che partecipa al progetto ci accolgono con Maurizio degli Innocenti, il loro insegnante.

La Fondazione ha aperto l'incontro illustrando i temi scelti dalle altre scuole e ricordando la promessa di richiedere agli amministratori di mantenere gli impegni assunti sui temi proposti negli scorsi anni. In particolare, i giovani pistoiesi hanno lavorato lo scorso anno sulla questione dell'acqua e della grande quantità di bottigliette quali rifiuti del suo consumo nelle scuole. Quest'anno hanno voluto riprendere il tema, guardandolo da un altro punto di vista. Hanno prodotto e illustrato uno storyboard di un videogiornale del 2020, quando l'acqua privatizzata sarà un bene preziosissimo che scatenerà gli appetiti criminali e la sete di guadagno di profittatori e non mancherà di favorire un mercato a prezzi più bassi su e-Bay, anche se non sappiamo di che acqua si tratti, proprio come il nitrito di sodio spacciato per sorbitolo acquistato su e-Bay che ha causato la morte di una giovane donna qualche giorno fa a Barletta.

Con tutti ci siamo dati appuntamento al pomeriggio, anche se alcuni di loro non potranno partecipare perché vivono nei comuni vicini e i recenti tagli al trasporto locale impediscono di fare tardi. Come l'acqua in bottiglia, splendida nemesi anche questa: il mezzo privato strumento massimo di libertà al pari delle bottigliette d'acqua è quello che produce il più grande inquinamento! Inquinamento che causa disagi e malattie e che assorbe tante risorse che non possono essere impiegate per il trasporto collettivo. E senza trasporto collettivo i giovani sono meno liberi di muoversi!

Alle 17.00, nella bella Sala del Consiglio del Palazzo comunale, le ragazze e i ragazzi della classe terza e due della classe quinta, in rappresentanza anche dei propri compagni e compagne che non hanno potuto intervenire perché in difficoltà a tornare a casa nel tardo pomeriggio, sono stati accolti dal vicesindaco e assessore comunale all'Istruzione, Mario Tuci. Erano pure presenti Paolo Magnanensi e Chiara Innocenti, assessori provinciali all'Istruzione e alle Politiche giovanili, che da sempre seguono con attenzione i giovani pistoiesi. Mario Tuci ha salutato i giovani e ha ribadito la disponibilità del Comune di Pistoia a proseguire nella collaborazione con loro, memore anche del bel lavoro fatto l'anno passato sui rifiuti.

La Fondazione ha voluto ribadire l'importanza di questi confronti perché lo spirito del progetto non è quello di aprire vertenze, ma offrire occasioni di dibattito, “risvegliare” dall'intorpidimento l'esercizio della democrazia e della partecipazione attiva, riscoprire il gusto del discutere insieme alla ricerca di soluzioni, vero antidoto al populismo e alla demagogia, cui siamo stati abituati negli ultimi due decenni dalla dittatura televisiva e a cui vogliono ancora confinarci i cosiddetti governi tecnici, esecutivi che mascherano ideologicamente le scelte politiche dietro una competenza tecnica apparentemente imparziale. Allora, con determinazione, occorre ribadire la centralità della discussione pubblica e richiedere atteggiamenti responsabili a chi ha la cura della cosa pubblica e comportamenti vigili, da autentiche sentinelle, a ciascuno di noi. Tali comportamenti sono tanto più necessari nei passaggi decisivi, nei momenti di crisi acuta, quando occorrono scelte difficili, e quello che stiamo vivendo è una stagione molto dura: ai cittadini sono richiesti sacrifici, ma non vediamo, in chi governa, altrettanta determinazione nel combattere la mafia, nel contrastare l'evasione fiscale e la corruzione, tutte scelte che consentirebbero di avere disponibili risorse per superare le difficoltà, ma anche per dare un segnale di aver cambiato indirizzo, oltre a significare in modo inequivoco di aver imboccato la via della legalità e del rispetto delle regole. Legalità e rispetto delle regole che latitano anche per quel che riguarda il tema dell'acqua, di cui si sono occupati i giovani di diverse scuole se, a distanza di quasi un anno, la volontà popolare che si è espressa in un referendum non trova ancora forma in decisioni politiche. Anzi assistiamo a tentativi, neppure tanto nascosti, di andare contro tale volontà. Proprio quegli stessi comportamenti che sembravano prevalere quando, due anni fa, si cercava di riproporre l'opzione nucleare, già sconfitta nel referendum del 1987, e si sperava ancora di riprendere in silenzio dopo il grave terremoto in Giappone una volta che si fosse allentata l'attenzione pubblica. Contro tali tentativi occorre schierarsi per poter credibilmente riconquistare la fiducia di giovani e dei cittadini tutti.

Il tema dell'acqua sollecita una capacità di prospettare soluzioni nuove, anche se in altri Paesi già sperimentate, come il doppio circuito dell'acqua potabile e non nelle abitazioni per i diversi usi, soluzioni che stimolano la ricerca e avviano il percorso virtuoso di nuovi stili di vita sobri e attenti alle risorse per i quali servono capacità scientifiche e audacia intellettuale, qualità che si coltivano con l'istruzione per la quale necessitano le risorse da sottrarre al malaffare, all'evasione e alla corruzione.

Prima delle ragazze di terza che quest'anno partecipano al progetto ha preso la parola Maurizio degli Innocenti, il loro insegnante che con la collega Angela Borselli guida, “senza rumore” e con grande competenza e passione, i giovani in questo bellissimo percorso, per ricordare che la proposta delle ragazze e dei ragazzi prosegue nello stesso solco degli anni passati, occupandosi di acqua, ma in modo diverso, mettendo al centro un aspetto che riguarda anche la democrazia nel nostro Paese.

I ragazzi e le ragazze hanno preso la parola per illustrare la loro “sorprendente” proposta: immaginare un videogiornale del 2020 che affronta l'emergenza dell'acqua privatizzata, divenuta un bene più prezioso dell'oro, e che è oggetto di speculazioni, accaparramenti criminali, lotte selvagge per poterlo avere. Lo storyboard che le due ragazze hanno commentato mostra in modo chiaro e limpido un futuro da brivido perché molti cittadini e cittadine rischiano di veder leso un proprio diritto fondamentale che, se violato, mette a repentaglio la vita stessa degli uomini e delle donne. Allo storyboard seguirà la realizzazione di un filmato vero e proprio ad opera degli studenti e delle studentesse, per il quale hanno già ricevuto l'autorizzazione della scuola, che presenteranno all'incontro finale di maggio.

L'assessore Tuci ha apprezzato il contributo dei giovani e ha ricordato l'importanza di rispettare l'esito referendario, espressione di democrazia partecipata, quale primo passo di un mutamento profondo nel modo di amministrare. Chi ha responsabilità di governo ha il compito di assumere tutti gli impegni per riprendere in mano il controllo di questo bene, ricercando le risorse necessarie e, in questo senso, si sta muovendo l'amministrazione comunale di Pistoia.

Chiara Innocenti ha ringraziato i giovani per il bel lavoro fatto e per la passione con cui si occupano dei problemi della propria comunità, per la chiarezza delle scelte e ha ricordato loro quanto sia importante fare attenzione a tutta la complessità del problema che richiede un impegno ulteriore perché le soluzioni siano credibili e realizzabili: il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua necessita di impegni precisi in termini di risorse e tempi certi nelle procedure.

Paolo Magnanensi ha elogiato ragazzi e ragazze e ha voluto aggiungere alcune indicazioni sul tema affrontato. Ha ricostruito la vicenda della gestione dell'acqua in Toscana in cui vi è una forte presenza del privato. Ora, si augura Magnanensi, dalla Toscana è necessario che venga un segnale forte di rispetto delle indicazioni referendarie, di ritorno alla gestione pubblica trovando le risorse

nella fiscalità generale. Si favoriscano, da parte del legislatore a tutti i livelli, quelle pratiche e quelle procedure virtuose, come il doppio circuito dell'acqua potabile e lo sviluppo della ricerca, come ha sottolineato pure la Fondazione, e al livello dei cittadini stili e modi di vita sobri.

Sergio Frosini della Cgil, nostra partner, ha voluto sottolineare la scelta del sindacato a fianco della Fondazione nel difendere la legalità, quella cornice di difesa dei diritti dei cittadini e dei lavoratori così essenziale e significativa per poter costruire un Paese migliore. Sull'acqua c'è necessità di uno scatto della politica rispetto al passato perché ci vogliono risposte capaci di dare spazio alle istanze dei cittadini, oltre a ripensare modi e stili di vita.

Nel concludere, la Fondazione ha apprezzato grandemente le scelte degli amministratori sul tema dell'acqua e ha invitato loro e i propri partner a offrire spazi a questi giovani che vogliono proseguire nell'impegno quotidiano. Le giovani sentinelle che hanno partecipato al progetto quest'anno e negli anni passati hanno deciso di iscriversi ai campi di lavoro attraverso l’Arci e di trascorrere due settimane a Corleone, fra luglio e agosto, per continuare a testimoniare la loro scelta a favore della solidarietà e della legalità.

Con quelli del Petrocchi e con quelli del Capitini di Agliana ci ritroveremo il 23 maggio ospiti della Provincia di Pistoia. Data importante perché ricorre il ventesimo anniversario della strage di Capaci, che sarà ricordata nel pomeriggio sempre del 23 ad Agliana, ospiti dell'Amministrazione comunale con un incontro pubblico a cui seguirà una cena di sostegno alla Fondazione.



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SECONDO INCONTRO CON I RAGAZZI DELL'I.S.I.S. LEONARDO DA VINCI DI FIRENZE


SECONDO INCONTRO CON I RAGAZZI DELL'I.S.I.S. LEONARDO DA VINCI DI FIRENZE



Venerdì 23 marzo: secondo incontro con gli studenti dell’I.S.I.S. Leonardo da Vinci di Firenze. Ad accoglierci con la classe la prof.ssa Franca Abbazia e il prof. Stefano Cabassi referente della nostra Fondazione e presidente dell’Associazione “I ragazzi del Leonardo da Vinci”. Come anticipato, la classe del Leonardo da Vinci e quella del Buontalenti incontreranno gli amministratori locali, nel salone dei Dugento, mercoledì 28 marzo alle 17.00.
La Fondazione espone i temi e le proposte degli studenti che quest'anno partecipano al progetto Giovani sentinelle per poi lasciare la parola agli studenti. Innanzi tutto i giovani hanno non poche difficoltà ad essere presenti nel pomeriggio del 28 perché i mezzi pubblici extraurbani rendono gli spostamenti su distanze di poche decine di km difficoltosi oltre certi orari. I tagli hanno centuplicato le difficoltà accentuando l’isolamento dei giovani e l'impossibilità ad ogni confronto. Grazie al prof. Cabassi, che si è reso disponibile a riaccompagnare alcuni ragazzi a casa, gli studenti saranno tutti presenti. Il tema da loro scelto la forma di bullismo indiretto rispetto a quello fisico diretto. Il fenomeno è poco conosciuto e colpisce molti ragazzi tramite tranelli online, ma l'intendimento è pure quello di capire perché i ragazzi risultino così vulnerabili. Talvolta è lo scarso controllo dei genitori che comporta gravi rischi, altre volte sono i giovani che utilizzano la rete ad essere avventati.
La Fondazione ricorda, come è emerso anche in altri casi, che la casa diviene spesso luogo di iniziazione all'uso di alcool e di comportamenti devianti già in età precoce. Nel caso del cyber bullismo contribuisce la scarsa conoscenza dell'uso del computer e di internet da parte degli adulti, incapaci di una efficace protezione dei minori da adescamenti e tentativi di entrare in contatto con giovanissimi da parte di adulti esperti. In rete abbondano messaggi e immagini pornografiche e pedopornografiche, pubblicità del gioco d’azzardo e mentre i Governi di tutto il mondo sono tentati di limitare la divulgazione dell’informazione, nessuno si occupa in modo serio e scrupoloso di contrastare efficacemente questi fenomeni illegali.
Dagli studenti di origine non italiana vengono interessanti osservazioni sulla differenza di trattamento delle notizie a seconda della nazionalità della fonte web e su come molte notizie interne a certi Paesi vengano ignorate altrove anche se sono di grande interesse.
La richiesta dei ragazzi è rivolta alle autorità per un maggiore impegno nel combattere tutti i fenomeni online deleteri e dannosi specie per i minorenni e per educare genitori e non solo a un uso consapevole e moderato della tecnologia.

Alla fine di questa interessante discussione ci siamo dati appuntamento al 28 marzo.



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INCONTRO CON IL LICEO GOBETTI E L'IIS VOLTA DI BAGNO A RIPOLI











INCONTRO CON IL LICEO GOBETTI E L'IIS VOLTA DI BAGNO A RIPOLI


Giovedì 22 marzo siamo a Bagno a Ripoli per il secondo appuntamento con le due scuole: alle 9.00 è la volta dei ragazzi e ragazze delle due classi quarte del Liceo Gobetti; alle 11.00 con le terze dell'IIS Volta.

Al primo incontro partecipa Caterina Piccardi dell'ATAF invitata dagli studenti e dalla scuola per un contributo nell’approfondire il tema scelto dagli studenti: quello dei viaggiatori delle linee di trasporto urbano che non pagano o timbrano il biglietto ATAF.

Prende la parola studente Tommaso Forconi che illustra nei dettagli il progetto. Caterina Piccardi condivide la scelta di redigere un questionario da distribuire sia sulle linee Ataf, sia ai ragazzi delle scuole medie inferiori di Bagno a Ripoli, quest'ultimo distribuito dagli stessi giovani, i cui risultati saranno rappresentati graficamente per avanzare delle proposte e, in particolare, elaborare una forma di pubblicità progresso da stampare e divulgare all’interno degli autobus.
La dottoressa Piccardi elogia la scelta dei ragazzi e fa notare come l'aumento della percentuale dei non paganti è in aumento e, nonostante gli sforzi di controllo, resta al dieci per cento dei biglietti venduti. Le tariffe vengono stabilite dopo molti esami e l'abbonamento ha lo stesso costo di dodici anni fa. Esiste un progetto in corso di cittadinanza attiva grazie anche ad anziani che lavorano alle fermate in cambio di abbonamenti gratuiti e sconti sono previsti per gli studenti meritevoli. La disponibilità degli spazi interni ai bus al progetto è attiva da subito, ma non esistono fondi per stampare o produrre alcun materiale vista la situazione di bilancio ATAF.

La Fondazione fa notare come proposte, soluzioni e contributi per la stampa possano venire dall’incontro serale con le Istituzioni. Sottolinea quanto sia importante la presenza dei giovani all'incontro con gli amministratori quale segno di maturità e consapevolezza a prendere parte attivamente alla vita sociale del proprio territorio ed esercizio di protagonismo giovanile in difesa della legalità e del rispetto delle regole.
Sergio Luschi della CGIL, nostra partner, interviene apprezzando il progetto e l'opportunità di confronto con chi amministra la cosa pubblica. Ricorda che ognuno è però chiamato alla propria parte di responsabilità per essere credibile interlocutore sia singolarmente che in gruppo.

Alle 11.00 sempre nell'aula Perini del Liceo Gobetti tocca alle due classi dell’I.I.S. Volta illustrare la propria ipotesi di lavoro.
Dopo l'apertura della Fondazione che ha illustrato i progetti scelti dalle altre scuole, soffermandosi sui temi degli anni precedenti e sull’impegno assunto di seguire tutti i lavori fino alla soluzione dei problemi individuati, ha annunciato che il 3 di aprile, a Roma, insieme ad altre Associazioni in una conferenza sarà illustrata una proposta di legge sul divieto di pubblicità del gioco d’azzardo nella programmazione televisiva. Il 3 maggio, invece, il nostro progetto sarà premiato in Senato, e a rappresentare tutte le scuole saranno ragazze e ragazzi dell'ISIS Pesenti di Cascina estratti a sorte. Quel giorno, però non andremo in Senato solo per ritirare il premio, ma distribuiremo i due volumi dei lavori svolti dai ragazzi e chiederemo ad ogni senatore se è propria intenzione inserire nell'agenda politica le risoluzioni delle emergenze richieste dai giovani toscani.

Hanno preso la parola i ragazzi che non hanno potuto approfondire al meglio il tema da loro scelto, e per questo si sono scusati, perché impegnati negli scambi scolastici con studenti spagnoli. Si sono ripromessi però di poter guadagnare il tempo perduto ed arrivare a maggio preparati sul tema da loro scelto: l’Ambiente e la raccolta differenziata e come sensibilizzare i cittadini ad una maggiore responsabilità anche per la carenza di informazione.
La loro proposta è collaborare con il comune di Bagno a Ripoli per produrre materiali illustrativi più efficaci di quelli attuali in merito ad una corretta raccolta differenziata.
Ha preso la parola Valentino Maltinti della Polizia Municipale, impegnata oramai da anni insieme alla Fondazione anche su altri progetti di legalità riguardante le altre scuole del territorio. Ha ricordato come nelle zone artigianali sia stato organizzato una sistemazione di cassonetti all'interno delle aziende per responsabilizzare gli artigiani alla raccolta differenziata ed evitare le cataste di rifiuti per strada accanto ai cassonetti nelle zone industriali.
Uno studente di terza, rappresentante di Istituto, si è soffermato sulla scelta del progetto, sull'ambiente scolastico e l’impegno di dare il buon esempio a partire dal sanare il degrado da loro stessi causato nei bagni della loro scuola impregnati dal fumo di sigarette. Inizieranno quindi a tinteggiare e restaurare i bagni della scuola che sono lo spazio di ritrovo peggiore in quanto a ordine, pulizia e igiene. Produrranno cartelli per migliori comportamenti nei riguardi del luogo e delle persone con riferimento anche al divieto di fumare a scuola e i danni che il fumo comporta.
Con la richiesta di essere presenti numerosi nel pomeriggio in Comune si è concluso l'incontro.



Alle 17.00, nella Sala del Consiglio comunale il sindaco Luciano Bartolini e Laura Guerrini assessore alle Politiche giovanili e il comandante della Polizia Municipale, Filippo Fusi hanno accolto gli studenti e le studentesse del Volta e del Gobetti.
Ad aprire i lavori i giovani del Volta. Eleonora espone il progetto su Ambiente, rifiuti urbani e raccolta differenziata. Alla richiesta del sindaco Bartolini di quale sia l'obiettivo del progetto, senza incertezza Eleonora risponde che, in primo luogo, intendono sensibilizzare i cittadini nella raccolta differenziata, iniziando loro, gli studenti, a dare il buon esempio, necessario anche per recuperare quei valori ormai persi nella quotidianità, ma dei quali sentiamo tutti un gran bisogno. Alle Amministrazioni invece i giovani chiedono di essere attente alle infiltrazioni mafiose anche riguardo i rifiuti che costituiscono, per le organizzazioni criminali, un grande business.
I giovani hanno richiesto maggiori informazione su come fare la raccolta differenziata, perché poco conosciuta dai cittadini e vogliono incontrare un esperto di Quadrifoglio per un confronto. Quanto alla loro scuola sono necessari, a giudizio degli studenti, nuovi cassonetti nel cortile.

Costanza Ceccarelli espone il progetto dell'altra classe relativo al degrado del livello di legalità all'interno dei locali scolastici: rispetto del divieto di fumare, i rischi causati dal fumo, pulizia delle toilette. I ragazzi hanno concretamente iniziato, mettendosi in gioco, imbiancando i bagni scolastici dividendosi in turni.
Prendono la parola i ragazzi del Gobetti, con Federica, per esporre le proposte che le due classi quarte hanno elaborato riguardo il trasporto pubblico, in particolare relativamente al fenomeno di non pagare il biglietto dell’ATAF. Somministreranno un questionario rivolto agli studenti della media inferiore di Bagno a Ripoli sull'uso dei mezzi pubblici e sul danno che comporta per i servizi non pagare il biglietto dell’autobus. Questionario anonimo e volantini che avranno spazio anche sui mezzi dell'Ataf grazie alla collaborazione offerta dalla società e dal suo Presidente che ringraziamo. Una prima esperienza di comunicazione autogestita sarà fatta dai ragazzi e ragazze del Gobetti rivolta agli studenti delle scuole primarie del loro Comune dove andranno a parlare di legalità e rispetto delle regole.

L'assessore Guerrini interviene dopo l'esposizione delle richieste dei ragazzi notando come la lotta alla criminalità organizzata parta anche da pratiche, problemi e comportamenti personali quotidiani di ogni cittadino. Si è complimentata con i ragazzi e si è resa disponibile a seguire da vicino lo svolgimento dei lavori.

Il Sindaco Bartolini prende la parola, sollecitato anche dalla Fondazione, partendo dal fenomeno della eco mafia. Lo smaltimento illecito è un cancro del libero mercato nei confronti del quale occorre agire con decisione e in modo trasparente. Sui rifiuti si può agire anche riducendone la produzione alla fonte cioè nelle pratiche domestiche di tutti i giorni. Il sistema della raccolta porta a porta è molto efficace per il quale è importante sviluppare la differenziazione. Si dovrebbe poi a breve attivare il cassonetto da attivare con una carta elettronica personale.

Lo scorso anno, i giovani si erano occupati delle fontanelle di acqua, e il Sindaco ricorda che l’Amministrazione le ha già istallate in alcuni punti del territorio. Costano circa trentamila euro all'anno al Comune, ma si è soddisfatti in quanto questa scelta porta a ridurre l'uso delle bottiglie di Pet.

Il sindaco Bartolini informa poi della riunione insieme dei sindaci della provincia di Firenze con Publiacqua per discutere e affrontare il rischio del razionamento dell'acqua potabile dovuto al perdurare della grave siccità. La mancanza di pioggia impone stili di vita diversi, con una maggiore attenzione agli sprechi e l'ipotesi di un doppia fornitura di acqua potabile e non. La Fondazione ha sollevato spesso, in questi tre anni di progetto, la questione privatizzazione di uno dei beni più preziosi, dove necessitano investimenti che potrebbero portare anche lavoro e occupazione.

Una studentessa chiede fondi per il materiale divulgativo sugli autobus. Il Sindaco ha risposto che, malgrado i pochi mezzi finanziari, è disponibile con la tipografia comunale a stampare in piccolo formato, i materiali dei giovani.

Dispiace l’assenza a questo bel confronto della Provincia di Firenze. Pur sapendo che l’assessore Di Fede era impegnato in altra sede, speravamo che almeno un funzionario fosse presente. Ci auguriamo che all’incontro di maggio la Provincia possa offrire il proprio contributo alla discussione, oltre a dividere il compito dei costi di stampa e plastificazione per una pubblicità progresso sugli autobus.

Con l'assessore Guerrini i giovani concordano di contattare assieme Quadrifoglio e programmare al meglio l'appuntamento di maggio.



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martedì 20 marzo 2012

Rapporto criminalità in Toscana e cena di solidarietà a Cascina


Rapporto criminalità in Toscana e cena di solidarietà a Cascina

Giovedì 14 marzo, ospite del Comune di Cascina la Fondazione ha presentato il Rapporto sulla criminalità in Toscana 2011-2012. L'incontro si è tenuto nella Sala consiliare del Comune di Cascina, amministrazione che insieme alla Provincia di Pisa, ha decisamente preso la via di investire sugli studenti e sulla legalità, sostenendo progetti per il protagonismo giovanile nelle scuole e orientando la macchina amministrativa nel definire criteri di trasparenza e di controllo pubblico in tutti i suoi atti.

Salvatore Calleri, presidente della Fondazione, ha illustrato nel dettaglio il Rapporto, soffermandosi, in particolare, su tutti gli elementi significativi, e anche su quelli che a taluni appaiono minori, che sono indizi importanti dei tentativi di infiltrazione mafiosa sul territorio regionale. Proprio per questo è necessario tenere desta l'attenzione e la sorveglianza da parte dei pubblici poteri, attenzione e sorveglianza decisiva per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa. oltre ha sottolineato che lo spettro delle organizzazioni criminali si è allargato alle associazioni mafiose che provengono da Paesi europei e non.

Questo costume di sottovalutare e minimizzare è stato al centro della riflessione offerta da Giuseppe Lumia, senatore e membro della Commissione parlamentare antimafia, che si è soffermato su quei comportamenti che favoriscono la presenza di imprese legate alla mafia e sulla diffusione del riciclaggio di denaro sporco in molte regioni del centro e del nord del nostro Paese. Contro queste infiltrazioni è necessaria con urgenza una legge antiriciclaggio adeguata, che preveda il reato di auto riciclaggio. Ha molto apprezzato la sottigliezza dell'analisi della Fondazione per quanto riguarda le organizzazioni criminali internazionali, analisi che consente un più efficace contrasto ad esse. Ha elogiato la scelta dell'amministrazione di Cascina che, ponendo al centro della sua azione la trasparenza e la decisione di non sottovalutare e non minimizzare, ha individuato il profilo giusto per opporsi alle infiltrazioni e difendere la democrazia e la convivenza civile.

Nel concludere il suo intervento, il senatore Lumia ha annunciato che il Parlamento europeo ha deciso di istituire anch'esso una Commissione parlamentare antimafia. La costituzione è dovuta all'azione dei parlamentari Rosario Crocetta e Sonia Alfano.

Della Commissione, composta da 45 membri, è partner la Fondazione Antonino Caponnetto.

L'incontro si è concluso con la cena, presso il circolo Arci San Vito, di sostegno alla Fondazione. Ringraziamo il Comune di Cascina e tutti i cittadini che hanno preso parte e che con il loro contributo aiutano le attività della Fondazione in un momento in cui tagli indiscriminati colpiscono anche i finanziamenti per i progetti a favore della diffusione della cultura della legalità.

La Fondazione molto attenta alla provenienza dei propri finanziamenti ringrazia tutti coloro che la sostengono.



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domenica 18 marzo 2012

INCONTRO CON GLI STUDENTI DEL PICCOLOMINI DI SIENA


INCONTRO CON GLI STUDENTI DEL PICCOLOMINI DI SIENA

Venerdì 16 marzo, ad accoglierci per il secondo appuntamento, nella bella Aula magna dell’IIS Piccolomini, c’è solo la classe seconda del Liceo delle Scienze della formazione con la propria insegnante, Alessandra Sangiovanni. Le classi del Liceo Artistico, il cui insegnante aveva manifestato l’interessa a partecipare hanno rinunciato. Tutte le ragazze e l'unico studente incuriositi hanno ascoltato la breve introduzione della Fondazione che ha voluto ricordare gli obiettivi del progetto e il suo sviluppo, ha richiesto a ciascuno responsabilità, senza la quale non è possibile fare esercizio di democrazia, sperimentare la cittadinanza attiva.

La classe ha scelto come tema la violenza sulle donne, tema straordinariamente interessante e nuovo per il nostro progetto, che ci ha piacevolmente sorpresi perché abbiamo toccato con mano quanto i giovani siano attenti e per niente superficiali, come a volte vengono rappresentati dai media. È stato sufficiente prendere il via con le prime domande che la discussione è stata subito vivace. Tante idee e suggerimenti, farraginosi e non collegati che necessitano di essere elaborate e fatte conoscere ai propri compagni e compagne della scuola. Dopo aver invitato tutti a definire uno schema di presentazione ci siamo dati appuntamento al pomeriggio.

Alle 17 con qualche ritardo, nella bella sala Patrizi del Comune di Siena, un gruppo numeroso di ragazze con la loro insegnante si sono ritrovate con l’assessore all’Istruzione del Comune, Silvia Lazzeroni, e della Provincia, Simonetta Pellegrini e Luciano Binarelli della Cgil, nostra partner, per discutere e confrontarsi sul tema da loro scelto.

La Fondazione ha ricordato cosa fanno gli altri studenti e studentesse della Toscana che aderiscono al progetto e ha poi lasciato la parola alle ragazze. Con l’aiuto di alcuni cartelloni hanno provato a “raccontare” le forme della violenza, come sia necessario riconoscerle per meglio contrastarle e ridurle, dell'importanza dei centri antiviolenza, con uno dei quali, Donna chiama donna che opera in città, hanno avuto un incontro. Tali centri sono uno strumento indispensabile da potenziare e per questo hanno bisogno di risorse, come pensano le ragazze. Ma un altro intervento che le giovani ritengono di grande valore è quello di prevedere luoghi di ascolto con personale qualificato a scuola per poter “catturare” le situazioni di violenza che non riesce ad emergere anche in contesti familiari.

Silvia Lazzeroni ha molto apprezzato il lavoro delle studentesse e si è dichiarata anche lei felicemente sorpresa del tema scelto, soprattutto perché fatta da giovanissime. Si augura che la collaborazione e il confronto appena avviato prosegua e diventi occasione di crescita comune per il suo valore sia politico sia culturale.

Ha voluto ricordare che il Consiglio comunale di Siena ha votato una mozione per una moratoria nella pubblicità di un’immagine degradante e lesiva della dignità della donna.

Simonetta Pellegrini, da sempre presente agli incontri del progetto, testimonia con i suoi omologhi Pistoia e Lucca, il riconoscimento e il valore del confronto con i propri giovani cittadini. Ha elogiato le studentesse per aver scelto questo tema particolarmente significativo, si è dichiarata ben contenta di collaborare con loro, offrendo alcuni volumi che raccolgono dati e analisi del problema in Toscana e nella provincia di Siena prodotti dalle Istituzioni locali, sancendo così la bontà della scelta di comunicare in anticipo agli amministratori i temi scelti, in modo da giungere al confronto conoscendo di cosa si discuterà. Ha ricordato che nella provincia vi sono ben tre centri contro la violenza ed è attivo un tavolo interistituzionale per discutere e ricercare soluzioni e definire modalità di intervento. In breve una rete di soggetti con i quali le ragazze possono avere aiuto e scambiare idee e valutazioni.

Luciano Binarelli della Cgil, nostro partner, ha ringraziato le ragazze per avergli offerto l’opportunità di prender parte ad un incontro così interessante. Si è augurato che il loro lavoro sia in grado di produrre degli effetti su ciò che pensano i propri compagni e compagne del tema della violenza. Si impegnato infine a promuovere un’ampia partecipazione di adulti ai prossimi incontri.



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INCONTRO A CARRARA


INCONTRO A CARRARA

Martedì 13 marzo, la classe terza del Liceo scientifico Marconi con il proprio insegnante, Fabio Frigeri, ci accoglie a Carrara nel laboratorio di informatica. In questa parte della Toscana, alla fine di gennaio, sono state avvertite delle scosse di terremoto che avevano provocato danni lievissimi nella città e molta paura. Proprio questo evento naturale è all'origine della scelta dei ragazzi e delle ragazze di occuparsi della sicurezza nel proprio edificio scolastico, cioè delle condizioni e del rispetto delle norme per stare bene a scuola e per ridurre ogni rischio affinché nel Paese si diffonda sempre più il rispetto delle norme costruttive contro il rischio sismico.

La Fondazione ha esordito incitando studenti e studentesse ad avere comportamenti responsabili e maturi per mantenere un confronto e uno scambio con chi amministra la cosa pubblica, sollecitandoli ad approfondire i problemi ed elaborare delle proposte specifiche.

Il giovani hanno rilevato una serie di questioni da sottoporre a chi ha responsabilità per la sicurezza nella scuola: barriere architettoniche, estintori, porte con chiusura antipanico sigillate con nastro adesivo rigido, affollamento delle classi, problema quest'ultimo particolarmente urgente anche dopo le recenti sentenze della magistratura. Hanno aggiunto che proprio l'esperienza del terremoto li ha resi consapevoli anche di una certa loro superficialità nelle esercitazioni di evacuazione, tema che riprenderanno nelle proprie assemblee per presentare delle proposte.

La Fondazione nell'invitarli ad essere presenti all'incontro pomeridiano li ha sollecitati ad approfondire le questioni con tecnici e responsabili e a produrre materiali illustrativi da inserire nel volume finale di questo progetto.

Al pomeriggio, nella Sala di rappresentanza del Comune, una delegazione di studenti a rappresentare anche quelli che per ragioni di trasporti non hanno potuto intervenire, sono stati ricevuti dall'assessore comunale all'Istruzione, Giovanna Bernardini. La Fondazione ha introdotto i lavori mettendo in evidenza gli intendimenti e gli sviluppi del progetto di quest'anno, sperando che nel frattempo giungesse l'assessore provinciale all'Istruzione, Raffaele Parrini. Dopo un'ulteriore attesa hanno preso la parola i ragazzi che hanno illustrato la propria proposta con l'ausilio di slide, proposta che ha suscitato una discussione cui hanno contribuito anche l'altra insegnante, Stefania Figaia, e la studentessa Debora Diamanti che ha partecipato al progetto lo scorso anno e che aiuta i propri compagni in questo percorso. L'assessore ha offerto tutta la sua esperienza e competenza nel dare indicazioni di quanto l'amministrazione comunale fa nella scuola dell'obbligo. L'assessore Bernardini ha lasciato la Sala per altri impegni, mentre la Fondazione e i ragazzi hanno protratto l'incontro ancora un po' per trarre delle conclusioni. Studenti e studentesse erano palesemente delusi per la mancata interlocuzione della Provincia, che peraltro non ha nemmeno avvertito, o ritenuto importante scusarsi con i propri giovani della sua assenza, dando ancora una volta un cattivo esempio ai propri cittadini. Ma erano anche sorpresi della conclusione frettolosa dell'incontro, con l'impressione di non aver discusso di tutto e di non aver avuto risposte e suggerimenti per concludere il proprio percorso in modo esaustivo e soddisfacente in vista dell'incontro di maggio.

Il nostro augurio è che si mantengano i canoni delle ore richieste per il dibattito e che la Provincia sia presente sia all'incontro con gli studenti dell'ITG Toniolo di Massa il prossimo 30 marzo, anche per fissare insieme l'appuntamento di maggio con le due scuole della provincia.



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INCONTRO CON GLI STUDENTI DI PRATO



INCONTRO CON GLI STUDENTI DI PRATO



Lunedì 12 marzo, gli studenti della seconda classe del Liceo scientifico Copernico di Prato ci accolgono nell’Aula magna dell’istituto intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per il secondo appuntamento. Con loro l'insegnante, Angela Pagnanelli, che ha introdotto le scelte fatte dai ragazzi e dalle ragazze.

Divisi in gruppi hanno affrontato ciascuno un aspetto particolare della questione: un primo ha illustrato il progetto vero e proprio che ha come tema la tutela dell’ambiente e, in particolare, la salvaguardia e l'ammodernamento, per renderla pienamente sicura e fruibile, della pista ciclabile. Il punto di partenza di questa loro proposta, e ciò non può che essere fedele all'insegnamento di Antonino Caponetto di conoscere e valorizzare la nostra Carta costituzionale, è l’articolo 9: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». Proprio con l'idea di salvaguardare un pezzo del nostro patrimonio hanno deciso di conoscere e fare una proposta per il rilancio della pista ciclabile che, da Vaiano a Gonfienti con le sue diverse diramazioni, è lunga circa 53 km. È stata realizzata in tempi diversi e costerà circa 8 milioni di euro alla fine di tutti gli interventi. Con l’aiuto della propria insegnante di scienze, Mariana Pirillo, hanno scoperto la flora e la fauna che popola il fiume e le sue rive. Nelle vicinanze di Gonfienti, non lontano dalla pista ci sono resti di una città etrusca, Camars, importante testimonianza del popolamento della zona che consente di ricostruire la storia del territorio prima della nascita di Prato. Hanno realizzato delle interviste per sondare che cosa pensano cittadini di tutte le fasce di età della pista stessa e della sua riqualificazione. Hanno poi illustrato la proposta di installazione di colonnine di soccorso con un lettore della carta sanitaria sia per la richiesta di soccorsi in caso di malori, disponendo di tutte le informazioni della tessera per intervenire in modo appropriato, sia nel caso di incidenti per individuare immediatamente il luogo, sia per evitare gli abusi.

Un gruppo ha percorso a piedi l’intera pista e ha indicato l’ubicazione delle colonnine, mentre altri si sono occupati di come metterle in sicurezza con strumenti e controlli delle forze dell’ordine, prevedendo arredi e servizi igienici, oltre agli ausili per persone diversamente abili.



Nel pomeriggio, nella bella Sala consiliare del Comune di Prato, come per Agliana e Arezzo molti ragazzi e ragazze presenti dei Licei Rodari e Copernico, con le proprie insegnanti, hanno occupato i banchi del Consiglio comunale e i posti riservati al pubblico accolti dagli amministratori della città. Li ha salutati il sindaco, Maurizio Cenni, e subito dopo quelli del Rodari hanno illustrato il proprio progetto relativo agli spazi per giovani e giovanissimi in città. Hanno proiettato il video con interviste a ragazzi e ragazze e volontarie di un oratorio che accoglie, nel pomeriggio dopo la scuola, chi non ha spazi di socializzazione e per il gioco. Poi è stata la volta dei giovani del Copernico che hanno spiegato nei dettagli la loro proposta in merito alla pista ciclabile.

La Fondazione ha voluto rimarcare, ancora una volta, lo spirito del lavoro degli studenti: quello di avviare un’interlocuzione con l’amministrazione pubblica e confrontarsi, essere riconosciuti cittadini a tutti gli effetti, soggetti attivi di uno scambio per quel che riguarda i problemi di una città e la ricerca di soluzioni condivise, in breve sperimentare una democrazia compiuta.

L’assessore comunale all’Istruzione, Rita Pieri, ha preso la parola ringraziando i ragazzi per i bei lavori e per le loro sollecitazioni all'amministrazione ad agire; ha annunciato che proprio di recente la Giunta comunale ha deliberato l’ampliamento della pista ciclabile intorno al centro storico, oltre a studiare una particolare illuminazione che sia anche strumento di sicurezza per chi ne fruisce.

Analogamente ha espresso apprezzamento per la richiesta di spazi riservati ai giovani, ricordando tutte le scelte fatte dall’amministrazione e dichiarandosi disponibile al confronto.

Aldo Milone, assessore comunale alla Sicurezza, ha ricordato che nella città di Prato esiste già lo spazio Officina giovani dove poter svolgere molte attività in modo autonomo, luogo che dovrebbe essere conosciuto e utilizzato in modo più intensivo da parte di ragazze e ragazzi. Ha ripreso alcune delle sollecitazioni di giovani e della Fondazione relative alla salvaguardia e alla messa in sicurezza della pista, come l'illuminazione, animare gli spazi lungo la pista stessa con manifestazioni all'aperto nella bella stagione, richiedere un aiuto a sponsor privati per la realizzazione di lavori e spettacoli, in modo che le stesse possano responsabilmente contribuire al benessere collettivo. Anche lui ha manifestato disponibilità a proseguire nella collaborazione.

Relativamente agli spazi, però, è stato osservato che quello dell'Officina si trova in centro dove gli abitanti sono sempre più rari a seguito delle speculazioni edilizie degli ultimi decenni, ed è poco conosciuto. In generale sono rari gli spazi nei quartieri e in periferia, dove sono le associazioni di volontariato e i gruppi informali ad offrire luoghi di aggregazione e socializzazione per i giovani. Resta pure aperta la questione del coinvolgimento attivo dei ragazzi nel disegnare gli spazi e nel gestirli. Lo scorso anno abbiamo già fatto esperienza di situazioni analoghe a Massa e a Siena: anche lì ragazzi e ragazze avevano fatto emergere il nodo di essere investiti di responsabilità e chiedevano all'amministrazione pubblica di scommettere su di loro.

Giancarlo Taggioni della Cgil, nostro partner, ha concluso i lavori ricordando il valore di questo percorso e ha ammesso che questo coinvolgimento di ragazze e ragazzi aiuta adulti e chi ha incarichi di amministratore ad essere capaci di rispondere alle domande dei giovani, ma allo stesso tempo responsabilizza questi ultimi nel difendere e tutelare il patrimonio pubblico, proprio nell’ottica dell’articolo 9 della Costituzione, da dove ha avuto inizio il lavoro dei giovani del Copernico.

Spiace, ancora una volta come ad Arezzo e a Grosseto, constatare l'assenza della Provincia, peraltro presente negli anni scorsi. Ci auguriamo che la stessa amministrazione vorrà riparare all'assenza in occasione dell'incontro di maggio e alla Conferenza finale in ottobre.



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INCONTRO CON LE SCUOLE DI GROSSETO

INCONTRO CON LE SCUOLE DI GROSSETO



Venerdì 9 marzo, a Grosseto, doppio impegno per il secondo appuntamento del progetto: con le due classi ad indirizzo informatico del Polo Bianciardi, nuova denominazione del professionale Einaudi, con le loro professoresse Laura Ciampini e Giuseppina Bacciarini; e con le due del Liceo Rosmini con le insegnanti Katia Bartali e Marilena Simoncelli presso la Cittadella dello studente.

Hanno aperto l’incontro Nicoletta, Daniela, Sofia, Federica e Giada del Rosmini, dichiarando che le classi hanno costituito una redazione a scuola per collaborare con il giornale online per ragazzi Dubidoo.it, presente a scuola con Marco Berni della società editrice Magazzinidelcaos.

Con le loro parole si comprende meglio il significato del progetto. «Durante questo anno scolastico “Le Sentinelle” hanno scelto di diventare redazione! Noi della 2H dell’opzione economico sociale siamo giovani “giornalisti” convinti che la cultura della legalità deve essere diffusa nelle azioni quotidiane, deve radicarsi profondamente nel sociale e, per questo, attraverso i nostri articoli, le interviste e i dibattiti vogliamo trasmettere il messaggio: “la legalità conviene!” Tappa fondamentale del nostro lavoro sarà conoscere la città in cui viviamo; la legalità comincia quando ci si sente parte attiva di un contesto quando, da anonimo spazio, la città diventa luogo di affetti, relazioni, progetti di vita. Quando è la città che fa posto ai giovani e non si limita a dare loro un posto. Solo se i giovani vengono messi nella condizione di “ascoltare” e non solo di sentire, di “capire” e non solo di sapere, si permette loro di sentirsi a pieno titolo cittadini consapevoli. Noi vogliamo riappropriarci dello spazio che ci spetta e lo chiederemo a gran voce! Seguite il nostro lavoro…»

In questa loro attività si occuperanno in particolare di legalità e sicurezza sul lavoro, con un occhio attento al lavoro minorile, e di legalità a Grosseto. In questo senso vi è stato uno scambio interessate con la scuola media inferiore Dante Alighieri dove i ragazzi e ragazze del Rosmini si sono calati nel ruolo di formatori.

Poi hanno preso la parola Matteo, Giona, Matteo e Igor del Polo Bianciardi per illustrare il tema da loro scelto dal titolo molto eloquente: Ci hanno venduto… la partita. Gli interessi della mafia nel mondo del pallone.

Il tema è di grande interesse in questo momento nel nostro Paese perché le indagini della magistratura hanno rivelato un vasto fenomeno di scommesse in cui sono coinvolti alcuni calciatori, che proprio per esser tali non dovrebbero puntare, e coinvolge anche organizzazioni mafiose di altri Paesi che hanno deciso di investire denari di provenienza illecita nelle scommesse per riciclarli. Con questa loro scelta, e il titolo non può essere che eloquente, ragazze e ragazzi hanno voluto lanciare un allarme perché si sentono espropriati anche della passione sportiva.

Ha preso la parola la Fondazione che ha richiamato all'impegno e alla responsabilità, qualità importanti se si vuole essere cittadini attivi, e ha ripetuto l'invito ad una presenza attiva e numerosa all'incontro con gli amministratori.

Al pomeriggio, nella Sala comunale, ad accogliere una delegazione di studenti e studentesse molto motivata del Rosmini, genitori e Fondazione l'assessore alla Sicurezza del Comune di Grosseto, Arsenio Carosi, intervenuto al posto della responsabile all'Istruzione che all'ultimo momento ha avuto un impedimento. Segnale importante questo di Grosseto, dove dimostra l'attenzione per il confronto con i propri cittadini facendo intervenire un proprio assessore senza riguardo alle competenze. Provenendo dall'associazionismo ha offerto una testimonianza di grande valore del significato dell'impegno quotidiano.

Spiace l'assenza della Provincia di Grosseto, sempre presente negli anni scorsi. Come già nel caso di quella di Arezzo nell'incontro dello scorso giovedì 8 marzo non vorremmo che ritenga di aver concluso la propria esperienza perché il confronto con i giovani deve essere costante e continuo.

La Fondazione ha elogiato le giovani giornaliste e la loro intuizione di quanto sia importante un'informazione libera, priva di censure e compromessi con i potenti, senza la quale non è possibile raccontare ciò che accade in una comunità e indicare tutti i segnali di allarme nei momenti critici. Solo una informazione di questo tipo è in grado di tenere desta l'attenzione sulle infiltrazioni mafiose quando vi sono amministratori distratti.

Gianni Bracciali della Cgil, nostro partner, ha apprezzato il lavoro dei giovani che contribuisce in modo significativo a porre l'attenzione sulle convenienze economiche dei comportamenti illeciti, anche di quelli piccoli quotidiani. Ritiene un bel segnale la decisione di occuparsi di lavoro e legalità anche perché si pone sotto i riflettori quella pratica del lavoro dipendente mascherato da autonomo con le partite IVA o di contratti a chiamate.

Giorgio Nucci dell'Arci ha ricordato quanto sia pertinente l'attenzione alle infiltrazioni mafiose nel territorio grossetano perché proprio a Gavorrano c'è stato il primo omicidio di mafia nella nostra regione. Si è soffermato sulla questione delle licenze edilizie divenute, in tempi di ristrettezze dei bilanci comunali per la scarsezza dei trasferimenti, una voce importante del bilancio, licenze che attirano come api al miele la “vorace capacità imprenditoriale” di qualche azienda collusa.

Marco Berni ha chiarito l'obiettivo del quotidiano online Dubidoo.it di costruire una rete di collaboratori e diffondere il giornale nelle scuole di Grosseto e Castiglion della Pescaia occupandosi di lavoro nero e sfruttamento minorile, anche con occhi e parole giovani.



P.S. dispiace l’assenza delle foto perdute nel trasferire i dati.



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lunedì 12 marzo 2012

INCONTRO AD AREZZO



INCONTRO AD AREZZO


Giovedì 8 marzo, le classi seconda e terza del Liceo Artistico Piero della Francesca con i propri insegnanti, Agostino Fabbri e Daria Meazzini, ci hanno accolto nell'Aula magna della loro scuola per il secondo incontro. Ragazze e ragazzi, preparati ma tesi per l'emozione erano già pronti per la presentazione del loro progetto al nostro arrivo. Fratelli in Italia, il titolo significativo del loro lavoro, rimanda alla questione dell'immigrazione e dell'integrazione degli stranieri nel nostro Paese, e riprende un tema molto attuale e molto sentito fra i giovani nati in Italia da cittadini stranieri: la questione della cittadinanza.
Stefano, Gerza, Vanessa, Cristina, Chiara e Beatrice con grande professionalità e competenza hanno illustrato il loro progetto. Hanno prima raccolto informazioni da giornali locali, poi hanno acquisito i dati ufficiali del Comune e della Provincia da cui si evince la crescita, soprattutto negli ultimi dieci anni, della presenza di uomini e donne provenienti principalmente dall'Europa, più del 60%, e poi dall'Asia e dall'Africa. Questa popolazione giovane ha figli e figlie che frequentano le scuole e che parlano la nostra lingua, tanto che fra gli studenti stessi non vi è una percezione delle differenze di provenienza.
Con i dati hanno prodotto un questionario di circa 40 domande che hanno distribuito a compagni e genitori italiani e non, per avere delle informazioni più precise sulla percezione del fenomeno e sull'influenza dei mezzi di comunicazione, rielaborate in una serie di slide con grafici molto esplicativi. Hanno chiesto aiuto e collaborazione all'associazione Migrantes che, con molta disponibilità, ha fornito loro dati e valutazioni sulla questione. Si sono rivolti anche alla Questura di Arezzo, e sono in attesa di essere ricevuti, per avere maggiori dati sulla diffusione di comportamennti illegali fra gli stranieri.
Tutte le informazioni raccolte hanno contribuito ad avere maggiore chiarezza e sfatare tanti luoghi comuni: l'alto numero di stranieri che se considerato percentualmente non è tale; il loro livello di istruzione medio-alto spesso sottovalutato e misconosciuto, a testimonianza che per molti stranieri la migrazione è il tentativo di offrire un futuro più dignitoso ai propri figli; l'incidenza di comportamenti illegali che è statisticamente bassa, mentre appare alta per l'enfasi posta dai mezzi di comunicazione e da comportamenti irresponsabili di chi governa e amministra la cosa pubblica; la percezione dello straniero come problema e giammai come risorsa, conseguenza dei pregiudizi.
Difficile riassumere tanta ricchezza di informazioni e tanta passione, cui non sono estranei gli insegnanti che hanno seguito con amore e incoraggiato questi studenti, come hanno già fatto con i loro compagni negli anni scorsi, a riconferma del valore della scuola, ma vogliamo sottolineare anche il clima generale dell'Istituto a cui contribuisce anche il Dirigente scolastico, prof. Luciano Tagliaferri.
All'incontro ha Partecipato Elisa Viti dell'Arci, nostra partner, che ha voluto rilievare quanto sia importante che i ragazzi si mettano in gioco per rompere steccati e divisioni e costruire una comunità partecipe e solidale.
Al pomeriggio, alle 17.00, ci siamo ritrovati nella stessa Aula magna della scuola per il confronto con le Istituzioni, spazio gentilmente offerto dall’Istituto dopo i numerosi inviti senza risposta ad accogliere i propri giovani cittadini in una delle Sale comunali, rivolti dalla Fondazione all'Amministrazione locale. Con nostro grande piacere ci attendono una folta presenza di giovani, molti genitori, l'Arci e, felice sorpresa, un gruppo di ragazzi che hanno partecipato ad uno scambio con una comunità in Perù, condividendo difficoltà e momenti piacevoli con le popolazioni locali. Gruppo già invitato dalla scuola come testimonianza.
Fra gli ospiti il giornalista Gabriele Malvestiti direttore di RadioArezzo, attento a cogliere quanto si muove nella comunità locale e interessato, in particolare, a tutte le occasioni di promozione del protagonismo giovanile. Evidentemente i buoni esempi non si fermano ad Agliana, se anche qui ad Arezzo i ragazzi e le ragazze sono stati veramente bravi a sollecitare la partecipazione numerosa e l'interesse degli adulti e se anche i media hanno colto il significato e il valore del lavoro di questi giovani.
Sfortunatamente, a non cogliere il valore del lavoro e a non rispondere all'appello a confrontarsi e a discutere, sono stati gli amministratori comunali e provinciali che, all'unanimità, hanno disertato l'incontro. Spiace che a differenza degli scorsi anni la Provincia, sempre presente con il Presidente e la vice presidente abbia deciso diversamente, come se l’impegno si fosse concluso lo scorso anno. Quanto all’Amministrazione comunale, presente lo scorso anno con l’assessore Aurora Rossi direttamente coinvolta, che ha collaborato con passione con i ragazzi, quest’anno, come già due anni fa non ha saputo individuare un componente in grado di dialogare con i propri giovani cittadini. Spiace questa superficialità di chi ha responsabilità di governo a non accettare la sfida dei ragazzi dando cattivo esempio. Ci auguriamo che siano i ragazzi con le loro proposte e il loro entusiasmo a stimolare la curiosità e il desiderio di confronto alla prossima occasione prevista per lunedì 21 maggio.
Tutti i presenti hanno ascoltato con attenzione l'esposizione dei ragazzi che hanno inteso lanciare una sfida alla collettività tutta: attraverso la conoscenza e l'impegno di rompere le barriere che separano cittadini di differenti provenienze, individuare momenti di lavoro comune, e in questo senso propongono con l’aiuto dell’Arci di organizzare una manifestazione cui invitare l'Orchestra Multietnica per avvicinare con la musica uomini e donne, creare un clima favorevole allo scambio.
In chiusura la Fondazione ha dato appuntamento ai giovani al 21 maggio.



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venerdì 9 marzo 2012

INCONTRO CON IL LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO DI VIAREGGIO


INCONTRO CON IL LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO DI VIAREGGIO



Mercoledì 7 marzo, a Viareggio, la classe prima del Liceo Scientifico Tecnologico Galilei con la loro insegnante Maria Grazia Anatra ci ha accolti nella propria classe per il secondo appuntamento del progetto. Ragazzi e ragazze giovanissimi hanno accettato la sfida proposta loro dalla Fondazione e hanno scelto di occuparsi di acqua, anche in continuità con il lavoro fatto alla scuola media inferiore da alcuni di loro, per approfondire le conoscenze, osservare le proprie abitudini, modificare i comportamenti e intravedere innovazioni che consentono di ridurre gli sprechi e i rifiuti. Alla scelta non è estraneo il clima del nostro Paese dopo il referendum del 12 e 13 giugno dello scorso anno, quando la maggioranza degli italiani ha votato per ripubblicizzare questo bene fondamentale per la vita del pianeta.

Con studenti e studentesse ci siamo confrontati e abbiamo insistito nel richiedere impegno e responsabilità, sottolineando un aspetto particolare del nostro progetto: quello di essere strumento per il loro protagonismo, per divenire cittadini consapevoli e partecipi.

Alle 17.00, nella Sala di rappresentanza del Comune, ci accoglie Lucia Accialini, assessore all’Istruzione di Viareggio, che ha aperto le porte della casa comune ai propri giovani cittadini. Con lei anche Mario Regoli, assessore provinciale all’Istruzione, che da circa un anno ha la delega dopo le elezioni amministrative, al quale la Fondazione ha illustrato lo spirito e le modalità del progetto.

La Fondazione ha ripetuto, alla presenza degli amministratori, l’invito alla responsabilità, all’impegno perché sono condizioni indispensabili ad essere interlocutori credibili e protagonisti nelle scelte della propria comunità civile.

Una delegazione degli studenti e delle studentesse attenta e preparata, in rappresentanza di molti compagni e compagne cui non è stato possibile partecipare per la loro giovane età perché pendolari, era presente con i loro blocchi di appunti. Dopo l’introduzione, un ragazzo e una ragazza hanno preso la parola per delineare la propria proposta, dando prova della loro serietà e del proprio interesse.

I giovani sono partiti dal risultato referendario dello scorso giugno per meglio conoscere tutti gli aspetti del problema e giungere a elaborare richieste da indirizzare agli amministratori locali. Questa scelta, analoga a quella di altri giovani, stimola qualche ulteriore riflessione. L’acqua è un tema particolarmente interessante perché tocca la sopravvivenza stessa degli uomini e delle donne e i giovani dichiarano, questo è un altro punto innovativo di quest’anno, di voler coinvolgere i propri compagni nelle loro assemblee. In secondo luogo la loro proposta di cannelle di acqua potabile nelle scuole mira, come già altrove, a favorire la riduzione di rifiuti.

Proprio a questa sollecitazione si è collegata l’assessore Accialini, ben disposta a lavorare insieme, ricordando la scelta dell’amministrazione comunale di offrire acqua in caraffa negli asili e nelle scuole dell’obbligo, con il proposito di estenderla a tutte le scuola del territorio comunale.

Mario Regoli ha apprezzato la capacità della Fondazione di tenere connessi due livelli: quello grande delle questioni della legalità e del contrasto alle mafie; e quello piccolo del lavoro quotidiano nella scuola dove, grazie alla pazienza e al lavoro meritorio degli insegnanti, si esplorano nuove possibilità e si dà prova concreta del valore costituzionale della nostra scuola: quello di educare i giovani alla cittadinanza. Tutto ciò serve a rafforzare le convinzioni di ciascuno ad essere protagonisti e stimola tutti noi a proseguire in questo difficile cammino.

Paolo Bruni della Cgil, nostro partner, intervenuto per ultimo, ha testimoniato la difficoltà degli adulti a rispondere alle domande semplici dei giovani, segno di un più grande disagio a dare soluzione ai problemi urgenti del nostro tempo. Ha invitato i giovani a non desistere dall'impegno, né a temere le difficoltà.

Con tutti ci siamo dati appuntamento per l'incontro finale del prossimo lunedì 28 maggio ospiti della Provincia di Lucca.



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INCONTRO CON GLI STUDENTI DEL BUONTALENTI DI LIVORNO



INCONTRO CON GLI STUDENTI DEL BUONTALENTI DI LIVORNO



Martedì 6 Marzo è la volta del Buontalenti di Livorno per il secondo incontro. Ad accoglierci una classe seconda ed una quarta, insieme alla loro insegnante Serena Bellucci. Con noi era presente Luca Filippi della CGIL, nostra partner. Nell’introduzione la Fondazione ha richiamato i ragazzi alla responsabilità, alla partecipazione ed al protagonismo, ad essere presenti all’incontro serale, quale segno di credibilità. Sono intervenuti i ragazzi per esporre il loro tema: eco sostenibilità, rifiuti, ambiente, ed un progetto per la riqualificazione del porto con materiali innovativi tema di specifica competenza del loro indirizzo di studio.

Sono passati poi ad individuare come reperire dati e documentazione, in modo da arrivare preparati all’incontro finale di Maggio. Interessante è stato l’intervento di Luca Filippi che li ha coinvolti in un dibattito su temi diversi: il rispetto delle regole, il non scoraggiarsi alle prime difficoltà, e l’importanza che i giovani possono avere per la comunità locale e per il proprio Paese. Luca ha portato la sua testimonianza di esponente sindacale e quella professionale come poliziotto di quartiere. Ci siamo dati appuntamento per l’incontro serale.

Alle 17.00, nella sala della Circoscrizione 2, presenti solo una delegazione di ragazzi, perché molti sono pendolari e hanno difficoltà a tornare a casa tardi anche per la loro giovane età. A fare gli onori di casa l’assessore all’Istruzione Carla Roncaglia e quello all’Ambiente, Mauro Grassi. Per la provincia la Presidente della 5° commissione alle Pari opportunità, Rossella Lupi, per la CGIL, nostra partner Wiliam Ferrari e Luca Filippi. Ad attenderci anche la giornalista del Tirreno online.

I ragazzi entusiasti di questa prima loro esperienza di confronto con le istituzioni, hanno prima risposto alle domande della giornalista e poi riproposto i temi illustrati in mattinata.

L’assessore Roncaglia ha da sempre seguito i giovani in questo percorso, nel prendere la parola ha voluto fare il punto delle questioni sollevate dagli studenti negli scorsi anni come il recupero delle terme del Corallo, incarico che l’Amministrazione comunale porta avanti e che nel tempo si riuscirà a definire. Ha fatto i complimenti ai ragazzi per il loro impegno e si è resa disponibile con loro per altri incontri e momenti di confronto. Ha preso poi la parola l’assessore all’Ambiente Grassi, che ha prima approfondito la questione dei rifiuti e del riciclaggio e del ruolo dei cittadini nell’avere comportamenti corretti, ha poi invitato i ragazzi presso il Comune per reperire e approfondire documentazioni in merito ai temi da loro scelti.

Rossella Lupi ha rivolto parole di apprezzamento alla Fondazione, alla scuola e ai ragazzi, riconoscendo loro un ruolo importante per la crescita del Paese. Si è impegnata, in vista dell’incontro finale di maggio, affinché siano presenti sia l’assessore all’Ambiente, Nicola Nista, quale interlocutore privilegiato degli studenti del Buontalenti di Livorno per il tema da loro proposto, sia l’assessore Bonsignori, per le sue competenze relativamente al progetto dei giovani del Marco Polo-Cattaneo di Cecina. Questo impegno di Rossella Lupi è tanto più significativo dopo le ripetute assenze della Provincia a tutti gli appuntamenti in questi tre anni. La Fondazione ha chiesto di nuovo la disponibilità della Sala della Circoscrizione 2 al Comune, che ringraziamo, come sede dell’incontro finale, ma sarà sicuramente ben lieta se la Provincia manterrà l’impegno di intervenire ed essere interlocutrice attenta degli studenti, dando così un bel segnale ai propri giovani cittadini. Proprio per questo non abbiamo deciso la data dell’incontro finale, lasciando ai due assessori di indicare in tempi brevi una data compatibile con i loro incarichi.

Luca Filippi ha chiuso l’incontro esortando tutti i giovani all’impegno perché sono stati storicamente sempre loro ad essere i primi a dare la spinta ai cambiamenti.



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INCONTRO AD AGLIANA E LA MAGIA DEGLI STUDENTI E STUDENTESSE DEL CAPITINI



INCONTRO AD AGLIANA E LA MAGIA DEGLI STUDENTI E STUDENTESSE DEL CAPITINI


Lunedì 5 marzo secondo appuntamento con l’ITC Capitini di Agliana. L’incontro diversamente dal solito non è al mattino perché, d'accordo con l'insegnante, prof. Santagati, abbiamo voluto mettere alla prova la disponibilità di ragazzi e ragazze e farlo di pomeriggio, prima di quello con le Istituzioni. L’intento è responsabilizzare i giovani ad essere presenti fuori dall’orario scolastico: prima sorpresa, alle 15.00 in aula ad attenderci sono tutti presenti!

Dopo una breve introduzione organizzativa, gli studenti sono passati a illustrare il tema da loro scelto: l’alcol e le dipendenze, riprendendo il lavoro fatto lo scorso anno quando si erano interessati delle nuove forme di dipendenza. Quest'anno si occupano di una in particolare. Hanno preparato una serie di slide dove sono raccolte tutte le informazioni e le conoscenze necessarie per giungere a delle proposte efficaci. Ad illustrarle Eduardo.

I dati sono molto preoccupanti e sollecitano tutti ad aver comportamenti e stili di vita responsabili: il numero di morti all'anno è pari alle vittime di 130 terremoti come quello dell'Aquila; i costi sociali e sanitari sono stimati nell'ordine di 2-5 punti del PIL; gli effetti sono visibili nella vita quotidiana: al lavoro come a scuola, nelle relazioni sociali e affettive; i danni non sono solo quelli diretti sulla salute di chi abusa, ma anche indiretti per gli effetti sulla vita degli altri. Che cosa fare, si chiedono i ragazzi e le ragazze, per aiutare coloro che hanno l'abitudine di bere?

Innanzi tutto maggiori controlli all'origine, al momento dell'acquisto nei supermercati, ma soprattutto nei pub dove ai consumatori non viene chiesto né l'età né un documento. Allora è necessario un primo gesto di responsabilità da parte dei giovani: segnalare alle forze dell'ordine i locali dove non è richiesto il documento e vengono serviti alcolici ai minori e birra a chi ha meno di sedici anni.

Poi occorre fare un passo avanti e interrogarsi sui modelli culturali e di valore che soggiacciono a questi comportamenti, premessa per elaborare stili di vita differenti, valori nuovi, condivisi e non imposti dall'esterno. In quest'ottica studenti e studentesse dell'ITC Capitini hanno provato ad abbozzare una loro proposta che prevede, nel cominciare a parlare fra di loro, fra pari, nelle loro assemblee e in altre occasioni, di coinvolgere i loro coetanei dell'Istituto professionale alberghiero che studiano da barman, per promuovere con loro dei cocktail analcolici. Tutte queste proposte hanno come obiettivo una festa da tenersi nel loro Istituto per lanciare questo comportamento.

A concludere questo lavoro ci sarà la realizzazione di uno spot pubblicitario in collaborazione con l'Associazione volontari italiani del sangue.

L'articolato lavoro di questi giovani è effetto dell'impegno loro, degli insegnanti e della scuola in questi tre anni e tutti dovremmo essere grati nonostante la situazione di gravi difficoltà in cui opera la scuola.

Ma le sorprese non sono finite: grazie alla “magia” dei ragazzi e delle ragazze del Capitini, alle 17.30 ci ritroviamo in un’affollatissima Sala consiliare con tantissimi loro compagni di scuola, amici, genitori e cittadini. Ad accoglierci, il sindaco Eleanna Ciampolini e l’assessore alla legalità, Fabrizio Magazzini, gli assessori provinciali all'Istruzione, Paolo Magnanensi, e alle Politiche giovanili, Chiara Innocenti. Poi alcune associazioni locali e l'emittente locale TV8. Molti nei corridoi perché non c'è spazio in sala. Merito del Comune di Agliana di aver aperto la casa di tutti per discutere, confrontarsi e ricercare insieme ai propri giovani cittadini soluzioni e individuare dei percorsi nuovi.

Eduardo ha riproposto a tutti il progetto con tutta la sua accuratezza nell'esporre e subito dopo è intervenuta la dottoressa Cinzia Agroppi, responsabile dell'ASL 3 di Pistoia, che da tempo si occupa di questi temi. È stata la stessa amministrazione comunale ad invitarla, e la Fondazione è stata ben lieta del suggerimento, proprio perché la sua competenza ed esperienza costituiscono un ulteriore e importantissimo passo nel percorso di formazione di questi giovani cittadini di Agliana.

Sollecitata dal lavoro degli studenti ha chiarito la distinzione fra alcolista e consumatore di alcolici, mettendo in rilievo come dinanzi ad un giovane che beve non dobbiamo pensare ad un alcolista, ma ad un giovane che può subire dei danni per sé, ma anche procurarne agli altri, come nel caso degli incidenti o in altre occasioni di relazione professionale. Ci sono poi i danni alla salute che si manifestano nel tempo.

Dilaga il fenomeno del binge drinking, che ha caratteristiche ben precise: la sobrietà dalla domenica pomeriggio al venerdì sera e la vera e propria abbuffata dal venerdì sera alla domenica fino al pranzo, fenomeno nuovo che non appartiene alla cultura mediterranea, tipico di altre latitudini. Il meccanismo che produce il binge drinking richiede comportamenti, luoghi e abitudini ben precise: uno stile di vita che identifica il divertimento con lo sballo grazie all'abuso di alcol; un codice culturale che lo assume a valore; i luoghi deputati allo sballo come discoteche e pub. Più nascosti gli enormi interessi economici del mercato dell'alcol e quello pubblicitario, quelli dei locali di ritrovo e l'offerta facile di alcolici. A riprova ha citato quanto proposto a dei giovani: andare in un pub e chiedere dell’acqua. Ebbene in alcuni locali è stato risposto che non vi era acqua, mentre in un altro il costo dell’acqua era pari a quello di un cocktail alcolico.

In conclusione anche la dott.ssa Agroppi ha proposto come antidoto la promozione di una cultura differente, valori condivisi e non imposti, ma ha voluto sottolineare quanto sia importante operare anche su ciò che vi è intorno ai giovani: la famiglia, i luoghi di divertimento, l'offerta di codici culturali condivisi.

Il sindaco di Agliana ha ringraziato tutti coloro che sono intervenuti perché questa partecipazione è il migliore presidio della legalità. Ha voluto richiamare i ragazzi alla responsabilità di tutti per essere incisivi nella lotta all’abuso di alcol, perché auspicare solo dei controlli non è sufficiente, avendo l’obiettivo di modificare le abitudini e le coordinate culturali delle nostre comunità.

Paolo Magnanensi, assessore provinciale all’Istruzione, ha voluto sottolineare l'importanza della scelta operata dai giovani di assumersi la responsabilità di rompere la catena delle piccole illegalità denunciando chi vende alcolici ai minori.

Chiara Innocenti, assessore provinciale alle Politiche giovanili, nell’apprezzare il lavoro di questi giovani ha ricordato i tanti risvolti dell’abuso dell’alcol e delle piccole e grandi illegalità, come i costi che ricadono sulla collettività.

Il prof. Sante Marroncini, Dirigente scolastico dell'ITC, ha voluto ringraziare innanzitutto i propri studenti per il bel lavoro fatto e si è dichiarato disponibile a far partecipi di esso tutti i ragazzi dell'istituto, oltre a favorire la proposta della festa analcolica.

Il bel dibattito deve molto anche al contributo dell'Arci e di Sergio Frosini della Cgil, nostri partner, ma un merito particolare, che ci preme sottolineare, è quello di Domenico Santagati, insegnante e testimone della fatica quotidiana di questi giovani.

Il bell'esempio dei ragazzi del Capitini è frutto del loro lavoro dei ragazzi e delle scelte degli amministratori, capaci di seguire e ascoltare, della scommessa della fondazione e dei suoi partner e del contributo della scuola, tutti ingredienti autentici dello spirito del progetto. Questo è il modello e lo spirito che ci piace e che abbiamo proposto in questi anni e che continueremo a ricercare in futuro.

Nel chiudere l'incontro, Fabrizio Magazzini, assessore comunale, ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato e contribuito al dibattito e ha salutato tutti augurandosi di proseguire in questo bel cammino comune.



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