domenica 18 marzo 2012

INCONTRO CON GLI STUDENTI DI PRATO



INCONTRO CON GLI STUDENTI DI PRATO



Lunedì 12 marzo, gli studenti della seconda classe del Liceo scientifico Copernico di Prato ci accolgono nell’Aula magna dell’istituto intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per il secondo appuntamento. Con loro l'insegnante, Angela Pagnanelli, che ha introdotto le scelte fatte dai ragazzi e dalle ragazze.

Divisi in gruppi hanno affrontato ciascuno un aspetto particolare della questione: un primo ha illustrato il progetto vero e proprio che ha come tema la tutela dell’ambiente e, in particolare, la salvaguardia e l'ammodernamento, per renderla pienamente sicura e fruibile, della pista ciclabile. Il punto di partenza di questa loro proposta, e ciò non può che essere fedele all'insegnamento di Antonino Caponetto di conoscere e valorizzare la nostra Carta costituzionale, è l’articolo 9: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». Proprio con l'idea di salvaguardare un pezzo del nostro patrimonio hanno deciso di conoscere e fare una proposta per il rilancio della pista ciclabile che, da Vaiano a Gonfienti con le sue diverse diramazioni, è lunga circa 53 km. È stata realizzata in tempi diversi e costerà circa 8 milioni di euro alla fine di tutti gli interventi. Con l’aiuto della propria insegnante di scienze, Mariana Pirillo, hanno scoperto la flora e la fauna che popola il fiume e le sue rive. Nelle vicinanze di Gonfienti, non lontano dalla pista ci sono resti di una città etrusca, Camars, importante testimonianza del popolamento della zona che consente di ricostruire la storia del territorio prima della nascita di Prato. Hanno realizzato delle interviste per sondare che cosa pensano cittadini di tutte le fasce di età della pista stessa e della sua riqualificazione. Hanno poi illustrato la proposta di installazione di colonnine di soccorso con un lettore della carta sanitaria sia per la richiesta di soccorsi in caso di malori, disponendo di tutte le informazioni della tessera per intervenire in modo appropriato, sia nel caso di incidenti per individuare immediatamente il luogo, sia per evitare gli abusi.

Un gruppo ha percorso a piedi l’intera pista e ha indicato l’ubicazione delle colonnine, mentre altri si sono occupati di come metterle in sicurezza con strumenti e controlli delle forze dell’ordine, prevedendo arredi e servizi igienici, oltre agli ausili per persone diversamente abili.



Nel pomeriggio, nella bella Sala consiliare del Comune di Prato, come per Agliana e Arezzo molti ragazzi e ragazze presenti dei Licei Rodari e Copernico, con le proprie insegnanti, hanno occupato i banchi del Consiglio comunale e i posti riservati al pubblico accolti dagli amministratori della città. Li ha salutati il sindaco, Maurizio Cenni, e subito dopo quelli del Rodari hanno illustrato il proprio progetto relativo agli spazi per giovani e giovanissimi in città. Hanno proiettato il video con interviste a ragazzi e ragazze e volontarie di un oratorio che accoglie, nel pomeriggio dopo la scuola, chi non ha spazi di socializzazione e per il gioco. Poi è stata la volta dei giovani del Copernico che hanno spiegato nei dettagli la loro proposta in merito alla pista ciclabile.

La Fondazione ha voluto rimarcare, ancora una volta, lo spirito del lavoro degli studenti: quello di avviare un’interlocuzione con l’amministrazione pubblica e confrontarsi, essere riconosciuti cittadini a tutti gli effetti, soggetti attivi di uno scambio per quel che riguarda i problemi di una città e la ricerca di soluzioni condivise, in breve sperimentare una democrazia compiuta.

L’assessore comunale all’Istruzione, Rita Pieri, ha preso la parola ringraziando i ragazzi per i bei lavori e per le loro sollecitazioni all'amministrazione ad agire; ha annunciato che proprio di recente la Giunta comunale ha deliberato l’ampliamento della pista ciclabile intorno al centro storico, oltre a studiare una particolare illuminazione che sia anche strumento di sicurezza per chi ne fruisce.

Analogamente ha espresso apprezzamento per la richiesta di spazi riservati ai giovani, ricordando tutte le scelte fatte dall’amministrazione e dichiarandosi disponibile al confronto.

Aldo Milone, assessore comunale alla Sicurezza, ha ricordato che nella città di Prato esiste già lo spazio Officina giovani dove poter svolgere molte attività in modo autonomo, luogo che dovrebbe essere conosciuto e utilizzato in modo più intensivo da parte di ragazze e ragazzi. Ha ripreso alcune delle sollecitazioni di giovani e della Fondazione relative alla salvaguardia e alla messa in sicurezza della pista, come l'illuminazione, animare gli spazi lungo la pista stessa con manifestazioni all'aperto nella bella stagione, richiedere un aiuto a sponsor privati per la realizzazione di lavori e spettacoli, in modo che le stesse possano responsabilmente contribuire al benessere collettivo. Anche lui ha manifestato disponibilità a proseguire nella collaborazione.

Relativamente agli spazi, però, è stato osservato che quello dell'Officina si trova in centro dove gli abitanti sono sempre più rari a seguito delle speculazioni edilizie degli ultimi decenni, ed è poco conosciuto. In generale sono rari gli spazi nei quartieri e in periferia, dove sono le associazioni di volontariato e i gruppi informali ad offrire luoghi di aggregazione e socializzazione per i giovani. Resta pure aperta la questione del coinvolgimento attivo dei ragazzi nel disegnare gli spazi e nel gestirli. Lo scorso anno abbiamo già fatto esperienza di situazioni analoghe a Massa e a Siena: anche lì ragazzi e ragazze avevano fatto emergere il nodo di essere investiti di responsabilità e chiedevano all'amministrazione pubblica di scommettere su di loro.

Giancarlo Taggioni della Cgil, nostro partner, ha concluso i lavori ricordando il valore di questo percorso e ha ammesso che questo coinvolgimento di ragazze e ragazzi aiuta adulti e chi ha incarichi di amministratore ad essere capaci di rispondere alle domande dei giovani, ma allo stesso tempo responsabilizza questi ultimi nel difendere e tutelare il patrimonio pubblico, proprio nell’ottica dell’articolo 9 della Costituzione, da dove ha avuto inizio il lavoro dei giovani del Copernico.

Spiace, ancora una volta come ad Arezzo e a Grosseto, constatare l'assenza della Provincia, peraltro presente negli anni scorsi. Ci auguriamo che la stessa amministrazione vorrà riparare all'assenza in occasione dell'incontro di maggio e alla Conferenza finale in ottobre.



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