giovedì 29 marzo 2012

SECONDO INCONTRO CON IL PESENTI DI CASCINA


SECONDO INCONTRO CON IL PESENTI DI CASCINA



Martedì 27 marzo secondo incontro con la classe dell'ISIS Pesenti di Cascina. Ad accoglierci ragazze e ragazzi insieme alla prof.ssa Stefania Gilli e all’infaticabile prof. Fernando Mellea referente del progetto sentinelle del 2012.
La Fondazione illustra le proposte delle scuole già incontrate, non avendo i ragazzi ricevuto alcuna email perché, alla fine del primo incontro, non avevano consegnato la loro lista di posta elettronica. Abbiamo ricordato l’impegno di tutti a sostenere e rafforzare i temi delle altre scuole e insieme arrivare all’incontro finale con i propri amministratori locali per proporre alle Istituzioni nazionali le proposte elaborate alla fine di questi confronti. Abbiamo parlato dei controlli sul lavoro nero e del contrasto all'evasione fiscale da realizzare con la partecipazione delle amministrazioni locali. Il 3 aprile, a Roma, la Fondazione sarà promotrice, insieme all'Assessore di Empoli, Filippo Torrigiani responsabile di Avviso Pubblico e altre associazioni, di una proposta di legge contro il gioco d'azzardo. Al centro del nostro interesse è sempre l'acqua quale bene comune e il rispetto del risultato referendario da parte dei Comuni, per evitare il ripetersi di situazioni simili a quella del nucleare quando il precedente governo, malgrado il referendum, ha tentato di riprendere a costruire nuove centrali.
Il 3 maggio l'ISIS Pesenti, sorteggiato in rappresentanza di tutte le scuole del progetto, riceverà il premio del Senato a Palazzo Madama. In quella occasione la Fondazione, lieta di ricevere il riconoscimento, richiederà ai partiti politici impegni precisi nella loro agende politiche relativamente ai temi sollevati dai giovani toscani.
Agata presenta il progetto della classe seconda spiegando che, a seguito di uno scambio e confronto con l’Arci di Cascina il tema scelto è stato quello del gioco d'azzardo, scelta analoga a quella di altri ragazzi e ragazze. Questo rafforza ancora di più l’impegno del 3 aprile a Roma a far riflettere sulla necessità di richiamare partiti, Istituzioni, associazioni e cittadini a prendere posizioni chiare e nette sul tema.
Agata prosegue nell’esposizione del lavoro svolto soffermandosi su dei video per la prevenzione della dipendenza da gioco d'azzardo. Propone un censimento dei locali che hanno macchine per gioco d'azzardo che sono numerosi e non operano controlli se a giocare sono minorenni ai quali dovrebbe essere vietato.
Con l'aiuto di immagini mettono in evidenza le enormi somme spese di 17 milioni di italiani che giocano d'azzardo, il cui numero è in aumento, diffusi uniformemente nella penisola, che spendono ormai quasi 80 miliardi di euro all'anno.
Si aggiunga poi l'aspetto grave di mascherare dietro il gioco e le scommesse il riciclaggio di denaro proveniente dal crimine e dalle mafie, oltre a quello di favorire l'usura. C'è poi il gioco online che comporta un aspetto ancora più devastante nei confronti di chi ha una dipendenza dal gioco in quanto non vi sono inibizioni. Con l'acronimo GAP si intende il gioco d'azzardo patologico, disturbo non ancora riconosciuto in Italia, patologia con dei sintomi ben definiti che dovrebbe essere riconosciuta anche nel nostro Paese. In Toscana la situazione è ancora peggiore per il numero di giocatori più elevato della media nazionale. Chi gioca saltuariamente è in genere un uomo con famiglia. I minorenni divengono giocatori compulsivi specie se hanno esempi in famiglia.
Studenti e studentesse hanno esaminato le pubblicità di chi invita a giocare e quella che diffida, hanno studiato e illustrato le proposte delle varie organizzazioni anti gioco d'azzardo e sono giunti alla conclusione del divieto di pubblicità, di aumentare le tasse sulle macchinette e promuovere i locali senza slot machine.
Intendono distribuire nella scuola un questionario apposito preparato da loro, realizzare spot tv e incontri pubblici.
Hanno pure realizzato un primo video ancora contro il gioco d'azzardo che, dichiarano, di rivedere e migliorare. Dopo un acceso dibattito, ci siamo dati appuntamento per le 17 presso la Sala del Consiglio ospiti del Comune di Cascina.

Alle ore 17.00 un folto gruppo di ragazzi e ragazze, nella Sala del Consiglio comunale di Cascina, incontra il sindaco Alessio Antonelli insieme al prof. Fernando Mellea, che ha la delega alla Legalità nella Giunta, e all’assessore all’Istruzione, Silvia Innocenti. Sempre presente e attiva l'assessore provinciale all’Istruzione Miriam Celoni.
L'incontro è introdotto dal Sindaco che ricorda come sia necessario aiutare i giovani ad una maggiore consapevolezza del valore e dell'impegno richiesto per difendere e consolidare la democrazia.

La Fondazione ricorda come sia importante parlare e far conoscere le conseguenze della dipendenza dal gioco d’azzardo e di come la mafia utilizzi questi canali per riciclare denaro sporco. Conoscere in modo dettagliato il problema servirà a responsabilizzare i decisori politici, invitandoli a ricercare le misure più adatte per limitare il fenomeno e non incentivarlo.
La studentessa Agata si appresta a replicare e approfondire l'esposizione del progetto del mattino a scuola contro il gioco d'azzardo, poi prendono la parola anche Beatrice, Lorenzo e Matteo e assieme spiegano i danni del gioco in Italia e in Toscana, commentando la presentazione multimediale che farà parte del progetto definitivo, pronto per maggio.
I ragazzi hanno individuato come il giocare e il vincere, che vengono presentate come iniziative vincenti e stimabili, siano invece al contrario da considerare degradanti e deprimenti. Altri devono essere i valori per qualificare la propria esistenza.
Illustrano anche un video spot anti-gioco ancora in lavorazione nel quale viene ripreso il giocatore in tutta la sua tristezza, pieno di ansia e spesso nella penombra delle sale.
Miriam Celoni conclude l'incontro esprimendo la sua soddisfazione verso il lavoro dei giovani del Pesenti che sono ben lontani da chi li vuole bamboccioni. Spiega di come il mondo degli adulti lascia ai ragazzi una eredità pesantissima e la strada è lunga per migliorare non solo sul piano della legalità ma anche su quello dei valori morali ed etici, come appare dalle scelte stesse degli studenti che hanno approfondito non solo le attività illegali, ma anche quelle non proibite ma certamente lontane dai comportamenti sani e giusti. Prosegue nell’apprezzare quanto dicono i ragazzi a proposito delle "proporre come modello di persona di successo non chi ha fortuna, ma chi ha capacità". Infine racconta la vicenda del sindaco di Verbania condannato a pagare un milione di euro per aver limitato, almeno al mattino, l'orario dei locali con slot machine vicini alle scuole. Una vicenda assurda quanto comica che avviene grazie a regi decreti del regno d'Italia.

La Fondazione pur difendendo rigorosamente l’autonomia dei giudici è ferma nel condannare il gioco d’azzardo e si augura che i cittadini sovrani siano decisi nel richiedere fermamente norme adeguate alla gravità del problema.

Prendono infine la parola i ragazzi che prepareranno una lettera di solidarietà all’ex sindaco di Verbania Claudio Zanotti. Infine il sindaco Antonelli fa notare come anche a Cascina si esercitano pressioni per ampliare l'offerta di gioco d'azzardo nel territorio.
Silvia Innocenti conclude ringraziando la Fondazione e i ragazzi per il progetto e conferma la disponibilità dell’Amministrazione a proseguire in questo percorso in modo da far crescere sempre di più la coscienza civile e democratica del nostro Paese.



Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

tutor@giovanisentinelledellalegalita.org

domenico.bilotta55@gmail.com

scuola@antoninocaponnetto.it

http://www.antoninocaponnetto.it

http://www.giovanisentinelledellalegalita.org

http://giovanisentinelle.blogspot.com/

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.