Lunedì 19 marzo le giovani sentinelle giungono nel basso Polesine per un doppio appuntamento.
Purtroppo uno dei due, quello con gli studenti e le studentesse dell'ITSE Cristoforo Colombo di Porto Viro non ha avuto luogo.
Abbiamo avuto uno scambio intenso di mail anche con posta certificata e di telefonate con gli uffici del Comune ai quali abbiamo ripetutamente illustrato ragioni e finalità del progetto, ragioni e finalità che si ritrovano anche nel Protocollo d'intesa con ANCI, abbiamo inviato le linee guida del progetto e sottolineato il ruolo della Fondazione quale tutor dello stesso e non quello di soggetto esterno che chiede ospitalità al Comune di Porto Viro. Agli amministratori abbiamo chiesto semplicemente di ospitare i propri giovani e discutere con loro di un tema scelto dagli stessi.
Dopo i numerosi contatti telefonici il Comune ha scelto di non confrontarsi con i suoi 25 giovani cittadini sul tema Recupero dell'area di canotaggio.
Con l'intento di non deludere i ragazzi che avevano lavorato nella prima parte dell’anno, abbiamo contattato la scuola per proporre di tenere l’incontro nell’istituto, qualora il Comune avesse perseverato nel proposito di non invitare i giovani nella sala consiliare e discutere con loro, il risultato è stata una email a pochi giorni dall'incontro da parte della responsabile di sede: «Sono spiacente di comunicarvi che, per problemi organizzativi, l'Istituto Tecnico Economico di Porto Viro non è più in grado di proseguire le previste attività progettuali. Ringrazio per aver dato l'opportunità ai nostri studenti di riflettere, in modo costruttivo, sul significato di Cittadinanza consapevole e attiva».
Peccato! A perdere sono stati studenti e studentesse, la scuola ferita nei suoi principi fondamentali di educatore, noi tutti.
Di tutt'altro genere, e ne siamo fieri e appoggeremo sempre questi comportamenti, è stato l'incontro con gli amministratori di Porto Tolle. Nella sala consiliare della città ad accogliere i ragazzi dell'Istituto comprensivo Porto Tolle, della Primaria Plesso di Ca’ Tiepolo e della secondaria, il sindaco Claudio Bellan, l'assessore all'Istruzione Leonarda Ielasi, il vice sindaco Marco Mancin e il responsabile Formazione e Ambiente della Polizia municipale.
La sala piena di ragazzi pronti ad essere protagonisti, le slide, i filmati e i disegni testimoniavano il lavoro, lo studio, l'impegno, il ruolo degli insegnanti cui sta a cuore la formazione dei propri ragazzi a renderli liberi e consapevoli, e ancora una volta vogliamo ricordare le parole di nonno Nino Caponnetto sull'elogio a quegli insegnanti partigiani dei valori.
Con loro i tanti genitori e cittadini.
Ad accompagnare i ragazzi, Vincenzo Boscolo responsabile per la provincia di Rovigo della nostra Fondazione, la Dirigente scolastico Gabriella Di Mascio che ha voluto ringraziare l'Amministrazione e i suoi ragazzi, la loro insegnante referente del progetto, Maria Chiara Rondina.
Ha aperto i lavori il sindaco dei ragazzi, Francesco Negri. Nel suo intervento è racchiuso il senso del progetto e dell'essere accanto alla scuola: «Ringrazio la preside che ci invita a credere in queste cose per dare valore anche al nostro essere a scuola - grazie all'amministrazione Comunale che ci aiuta a capire che questa è la nostra casa - si fatica a parlare di legalità, in quanto questa parola è diventata spesso una bandiera da sventolare nelle occasioni più svariate e forse anche a vantaggio personale. La legalità non è l'obiettivo, è un prerequisito. Il vero obiettivo è la giustizia e questa si raggiunge rispettando le regole, che devono essere uguali per tutti».
I bambini della primaria con i loro disegni coloratissimi hanno esposto il loro tema: Voglia di migliorare è lo slogan della loro proposta: valorizzare l'argine con panchine e lampioni, maggiore sicurezza stradale ed educazione stradale, concludono nel loro breve filmato che nulla è perfetto che tutto si può migliorare con la raccolta differenziata.
Prendono poi la parola i ragazzi e le ragazze della secondaria. Grazie alle slide hanno illustrato la stesura di un questionario che racchiude il tema dello scorso anno insieme a quello di quest'anno, ma hanno voluto anche schierarsi e prendere delle posizioni in merito ad un atto di bullismo su un anziano, in provincia di Pistoia, aggredito e poi filmato da alcuni bulli. Hanno detto no al bullismo e attraverso il questionario si apprestano a mettere in cantiere, come sta accadendo con altre sentinelle d'Italia, una campagna di sensibilizzazione; hanno voluto analizzare il significato del termine mafia con riferimento agli atteggiamenti mafiosi; infine hanno ripresentato la questione del degrado ambientale in alcune zone come in località Scardovari.
Il sindaco Bellan ha ringraziato i ragazzi che sono pungolo di una comunità che vuole crescere. Ha confermato il suo impegno nei confronti della scuola attraverso incontri con esperti, iniziative con la cittadinanza come quella recente per pulire alcune zone del territorio comunale. Hanno ristrutturato alcuni impianti ma molto ci sarà da fare se vi sarà più partecipazione dei cittadini. Anche l'assessore Ielasi ha voluto ribadire l'impegno dell'Amministrazione e la sua riguardo ad un maggiore investimento di formazione a scuola. Il responsabile della Polizia municipale ha confermato questo impegno attraverso l'educazione stradale a scuola o quello più ampio sul rispetto delle regole.
La Fondazione ha lanciato la proposta della cartellonistica fatta dai ragazzi per una campagna di sensibilizzazione sia sul bullismo sia riguardo l'ambiente e si è resa disponibile a lanciare l'iniziativa il 18 maggio nella giornata del terzo incontro regionale e di essere accanto ai ragazzi, ai cittadini e all’amministrazione di Porto Tolle nella giornata del 19 maggio per l'installazione dei cartelli nella località di Scardovari.
Angelo Corbo ha ringraziato i ragazzi e le ragazze che hanno dimostrato nelle loro azioni cosa vuol dire una vera democrazia, essere cittadini attivi, vera speranza di un cambiamento.
L'entusiasmo, le emozioni hanno animato ancora la serata e non sono mancate le proposte dei genitori, a nome di tutti una madre ha proposto di presentare il progetto insieme alle iniziative alla festa di chiusura dell'anno scolastico.
Mi auguro che questo report faccia riflettere l'amministrazione di Porto Viro insieme alla responsabile di sede dell'ITSE Cristoforo Colombo, ma anche ai tanti citati dal giovane piccolo sindaco dei ragazzi, La Fondazione sarà pronta a riprendere il cammino della speranza.
La Fondazione vuole ringraziare l'associazione Auser Veneto e la sua presidente, Maria Gallo, per aver contribuito con un finanziamento al progetto.
Maria Gallo e l’Auser ci accompagneranno in molte iniziative comuni nel Veneto nel nome di quei valori tanto cari ad Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Con la loro scelta mostrano dove schierarsi e in questo caso, ancora una volta, sono i nonni che si fanno carico di investire ed essere accanto ai propri nipoti, contribuendo con l’esempio alla loro formazione e ribaltando nel contempo i fumosi spot della rottamazione.
Domenico Bilotta e Sergio Tamborrino
Responsabili Nazionale e Regionale Progetto Scuola
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