mercoledì 14 marzo 2018

Incontro con le giovani sentinelle di Sesto Fiorentino

Venerdì 9 marzo, ragazze e ragazzi dell’Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino hanno partecipato per la prima volta al progetto e hanno subito colto il senso del nostro percorso alla cittadinanza individuando un tema di particolare interesse: gli spazi a scuola e nella città, rinnovando quella significativa attenzione che i giovani hanno per la scuola dove trascorrono molto tempo ogni giorno e che vorrebbero bella, ampia e accogliente. Sin dagli esordi del progetto in tanti istituti studenti e studentesse hanno messo al centro dell’attenzione la questione, pochi hanno trovato ascolto perché le difficoltà anche solo a discutere sono molteplici e di varia natura.
Ad accogliere i giovani nella sala del Comune Camilla Sanquerin che ha la delega alle Politiche giovanili e che ha introdotto con il suo saluto l’incontro. Ha apprezzato l’iniziativa di promuovere la partecipazione e ha espresso la disponibilità dell’amministrazione ad essere interlocutrice di studenti e studentesse sollecitandoli all’impegno.
La Fondazione ha voluto ricordare a Camilla Sanquerin i tratti significativi del progetto, nato con l’intento di dare seguito alla scelta di Antonino Caponnetto di testimoniare il ricordo dei giudici vittime della mafia e la volontà di annodare le fila di un colloquio con ragazze e ragazzi per costruire comportamenti civici condivisi, ribadire principi e valori presenti nella nostra Carta costituzionale.
Poi hanno preso la parola i giovani. La loro scuola accoglie molti giovani e gli spazi sono insufficienti e questa è una ragione della loro scelta di occuparsi di due spazi chiusi e per certi aspetti abbandonati vicino all’istituto Calamandrei.  Uno è la ex caserma Donati, spazio di grandi dimensioni inutilizzato da tempo, di proprietà del Ministero della Difesa, l’altro è di un privato ed è in condizioni di degrado. Hanno sottolineato i rischi della presenza di amianto, che divenga luogo di ritrovo abusivo alimentando il degrado. Hanno poi ricordato l’articolo 42 della nostra Costituzione, quello che tutela la proprietà privata ma che ai commi 2 e 3 richiama all’uso sociale dei beni. Inoltre hanno sottolineato la necessità e l’urgenza per la propria scuola di avere nuovi spazi per accogliere un numero maggiore di studenti e studentesse, per avere una palestra e nuovi laboratori e aule dedicate.
Camilla Sanquerin ha subito sottolineato che lo spazio della caserma è uno spazio “appetibile” perché consentirebbe di ridisegnare parte della città e per questa ragione concorda con i giovani che ci troviamo di fronte ad una opportunità, ma occorre tener conto che la proprietà è del Ministero della Difesa e vi sono delle norme ben precise che riguardano tali beni. Ben differente è la situazione del privato i cui diritti sono tutelati costituzionalmente e occorre ricercare soluzioni che ne tengano conto. Ha tuttavia riconosciuto le buone ragioni dei ragazzi e delle ragazze e per questo li ha invitati a contattare l’assessore competente, rassicurando nel contempo che vi è l’impegno dell’amministrazione a contrastare e a opporsi ad ogni tentativo di speculazione.
Bel segnale quello degli amministratori e della politica di Sesto e la Fondazione ha rilanciato la proposta di coinvolgere cittadini e associazioni per evitare che i giovani siano soli nell’avanzare questa proposta. Abbiamo ricordato il caso analogo degli studenti e delle studentesse del Liceo Petrocchi di Pistoia che avevano posto all’attenzione la questione degli spazi del loro istituto, anche loro sottolineavano il paradosso di una caserma vuota e chiusa da tempo con enormi spazi attigua al loro istituto, mentre l’amministrazione provinciale era costretta a pagare canoni di affitto a privati per ospitare studenti e studentesse del Petrocchi.
Dal loro punto di vista particolare ragazzi e ragazze di Sesto Fiorentino hanno posto un problema di enorme rilevanza che riguarda i beni di tutti e l’esercizio dei diritti fondamentali, nel loro caso quello all’istruzione e nel caso del Comune di Sesto Fiorentino quello a poter disegnare la propria città.
La discussione è stata vivace e ricca di spunti, che i giovani certamente approfondiranno, e la Fondazione sarà con loro in questa fatica. Ma hanno apprezzato anche la disponibilità alla discussione e al confronto di Camilla Samnquerin e dell’amministrazione e ciò è di buon auspicio per la prosecuzione del progetto e per il terzo appuntamento dell’11 maggio a Firenze.


Sergio Tamborrino
Responsabile Toscana Progetto Scuola

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