Venerdì 2 marzo l’appuntamento è con le giovani sentinelle fiorentine. Ragazze e ragazzi dei tre istituti cittadini – Liceo Rodolico, ISIS Leonardo da Vinci e Istituto comprensivo Galluzzo - che hanno partecipato al progetto si sono dati appuntamento nella sala Ketty La Rocca ospiti dell’amministrazione comunale con la vicesindaca e assessora Cristina Giachi. Quello che avrebbe dovuto essere un incontro affollato da giustificare uno spazio così ampio per accogliere studenti e studentesse in gran numero si è rivelato meno partecipato per alcune contingenze: le scuole chiuse di mercoledì per la neve, le condizioni atmosferiche e la prevista interruzione dell’attività didattica di sabato per la tornata elettorale hanno spinto studenti e studentesse dell’istituto Leonardo da Vinci a mancare l’appuntamento.
Spiace la loro assenza anche per la scelta del tema – la questione del gioco d’azzardo – che conferma l’attenzione e l’inquietudine di ragazzi e ragazze al mutamento in atto nel Paese, sia quello simbolico: il gioco come modalità per cambiare la propria vita; sia nel paesaggio urbano degradato dall’invadenza dei luoghi dell’azzardo.
In apertura la fondazione ha ricordato l’impegno a favore della cultura delle regole che non ammette deroghe e l’importanza di partecipare, di essere attivi e responsabili quale condizione per l’affermarsi di una cittadinanza matura e per arricchire la nostra democrazia.
Ad aprire le danze sono stati i giovanissimi del comprensivo di Galluzzo, istituto che è alla prima esperienza con il nostro progetto. Dopo il primo incontro a scuola hanno riflettuto e scelto di occuparsi degli spazi esterni della propria scuola e più in generale dei luoghi in cui vivono.
La scuola media San Brunone a Galluzzo sorge in una zona popolare e il quartiere in cui vivono e studiano studenti e studentesse necessita, a giudizio dei ragazzi e delle ragazze, di interventi di manutenzione e abbellimento. Lavorando in gruppi hanno prodotto le immagini che documentano lo stato dello spazio verde all’esterno dell’edificio scolastico e le condizioni delle strade, dei marciapiedi e degli edifici intorno alla scuola. Hanno poi realizzato delle interviste a genitori e compagni di scuola, a insegnanti e cittadini del Galluzzo sulle questioni al centro del loro interesse. Degno di rilievo è aver ripreso e proposto anche le osservazioni critiche alle proposte di utilizzare gli spazi esterni della scuola per le attività didattiche e per la ricreazione. Sono questi piccoli indizi a segnalare la maturità e la crescita di ragazze e ragazzi ed è merito della scuola e dell’insegnante guidare i giovanissimi a scoprire le asprezze della democrazia.
Cristina Giachi ha preso subito la parola e ha precisato alcuni dei punti della proposta per una discussione più proficua: il coinvolgimento della dirigenza scolastica per quel che concerne l’utilizzo degli spazi esterni e la necessità che vi sia un confronto con i docenti e con il Dirigente stesso, che è poi un esercizio di cittadinanza: esporre le proprie ragioni, controbattere, argomentare. Per quanto concerne la condizione di edifici e strade la vicesindaca ha ricordato che occorre dapprima accertare se gli immobili intorno alla scuola sono di proprietà del Comune o sono anche in parte di privati cittadini e ha illustrato i due percorsi relativi per richiedere gli interventi di manutenzione. Quanto alle strade occorre informarsi dall’assessorato competente se sono previsti interventi di risanamento e di sistemazione, ma Cristina Giachi ha promesso di informare l’assessore competente dei problemi sollevati dai giovani del Galluzzo.
Hanno poi preso la parola i più grandi del Liceo Rodolico. Ragazze e ragazzi hanno riflettuto sul tema del commercio abusivo, questione già sfiorata negli anni precedenti dai propri compagni e compagne, e hanno allargato la loro indagine alle problematiche relative alla direttiva Bolkestein, approvata dal Parlamento europeo nel 2006 e adottata in Italia nel 2010. Hanno intervistato i venditori ambulanti e hanno cercato di fare chiarezza sulle attività ambulanti e su quelle illegali e proponendo la redazione di un testo di legge che consenta di regolamentare il settore ambulante.
Cristina Giachi ha sottolineato la distinzione fra attività ambulanti e attività illegali e ha invitato studenti e studentesse ad esaminare sia il regolamento del commercio del Comune di Firenze sia quello che norma il settore ambulante per accertarsi se non vi sono già quelle regole che soddisfano le esigenze che studenti e studentesse intendono mettere in evidenza. Si è poi soffermata a illustrare le specificità del commercio ambulante e i problemi connessi all’occupazione dello spazio pubblico che può interferire con il godimento delle bellezze artistiche della città.
Nel chiudere l’incontro abbiamo voluto ricordare la vicenda di Jan Kuciak, giornalista slovacco assassinato per le sue inchieste sul riciclaggio nel suo Paese, e ribadito quanto sia importante tenere alta l’attenzione su queste vicende che sono sintomo di una aggressione alla democrazia e alla libertà di ciascuno.
Con gli studenti fiorentini ci ritroveremo il prossimo venerdì 11 maggio.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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