giovedì 7 marzo 2019

Tra Toscana e Campania, due appuntamenti con le giovani sentinelle


Lunedì 4 Marzo le Giovani sentinelle del Liceo Statale E. Medi di Cicciano (NA) sono state accolte  nella sala del Consiglio dall’assessora alla Cultura, Lucia Marotta, dal presidente del Consiglio comunale, Raffaele Arvonio, e dal responsabile dell’Ufficio Tecnico, Giuseppe Otello.

Per confrontarsi con la propria Amministrazione hanno approfondito il tema Differenziamoci: la raccolta differenziata come strategia e politica di servizio per la tutela dell’ambiente e della legalità.

Nonostante la scuola sia chiusa per tre giorni per la ricorrenza del carnevale, ragazzi e ragazze non hanno voluto disertare questo appuntamento molto sentito da tutti loro e soprattutto hanno voluto dare segnali inequivoci da che parte stare in questa Terra dei fuochi aggredita e martoriata dalla camorra ma anche da una totale assenza di cultura civica e sociale da parte dei cittadini. 

Come hanno fatto notare con alcune slide, sono 1.076 km2 e 57 comuni coinvolti riguardo i rifiuti tossici e le discariche abusive. Scarti delle industrie del Nord, ma anche dei laboratori, degli ospedali e delle nostre stesse abitazioni come prodotti per le pulizia sono stati sversati e sepolti in questi territori. Per questi disastri sono responsabili uomini del nord e del sud, senza pricipi e privi di scrupoli, uniti per danneggiare il nostro Paese a discapito della salute di tutti, e stupidamente anche della loro e dei loro figli perché il cancro non risparmia nessuno. Il commento dei giovani è proseguito col ricordare come questi accadimenti sono l’ennesima prova di quanto la mente umana sia facile e corruttibile in cambio di denaro!

Durante il primo appuntamento erano rimasti colpiti dalla testimonianza di Angelo Corbo e avevano promesso di voler essere protagonisti e interpreti attivi in difesa del proprio territorio e hanno mantenuto questo impegno. Insieme al proprio esercito di insegnanti: Rosanna Ardolino, Elena Scala, Rosanna Serpico, Felice Seneca, coadiuvati dal loro collega Salvatore Alaia hanno preparato per l’occasione un volantino che non lascia dubbi sulle loro intenzioni. 

Il testo richiama tutti alla responsabilità e ancora una volta la scuola, grazie al suo ruolo, viene in aiuto: Sconfiggiamo insieme il degrado sociale, culturale e ambientale che affligge il nostro territorio! La differenziata nelle scuole può fare la differenza! Hanno studiato anche un logo: l’immagine di un corpo che al suo interno contiene tanti rifiuti mentre la testa è rappresentata dal mondo contornato dalle frecce dell’oramai famoso logo del circolo virtuoso del riciclaggio. Ragazze e ragazzi ritengono fondamentale per risolvere il problema, smuovere le coscienze dei singoli individui per questo propongono al Comune una campagna di sensibilizzazione di estendere a tutta la loro scuola ma anche nel coinvolgere tutte le scuole di ogni ordine e grado del loro paese. Propongono infine l’utilizzo della tecnica naturale di bonifica dei suoli attraverso alcune piante che sono in grado di fitoestrarre metalli pesanti e/o indurre la degradazione di composti organici in terreni contaminati come ad esempio: le varie, le canape, il girasole selvatico o la senape.

Ha poi preso la parola il presidente del Consiglio comunale Raffaele Arvonio facendo proprie le proposte dei ragazzi e delle ragazze impegnandosi ad ospitare, non solo nella sala del Consiglio ma anche in una sala più ampia che possa accoglierle, altre scuole in questo percorso di cittadinanza. 

Si dice disponibile a collaborare con la Città metropolitana e la Regione per bonificare il territorio con nuove piantumazioni. Ha informato i presenti della sua preoccupazione riguardo gli atti vandalici che hanno distrutto l’ecocompattatore e il fontanello di distribuzione dell’acqua, per questa ragione una campagna di sensibilizzazione è sicuramente la strada da percorrere.

L’assessore Marotta ha ringraziato i giovani rendendosi anche lei disponibile già dal prossimo anno scolastico, con l’aiuto del liceo Medi, ad iniziative di sensibilizzazione coinvolgendo il comprensivo della città,  accogliendo così il nostro suggerimento, di come attraverso i giovani possiamo raggiungere tutte le famiglie del territorio migliorandone i comportamenti.

Infine, nel suo intervento Giuseppe Otello si è complimentato con i ragazzi confidando nel loro contributo e dichiarando che la formazione e la sensibilizzazione sono gli elementi fondamentali per abbattere il muro di omertà e mettere in campo la cultura della legalità. In termini economici ha fatto notare cosa vuol dire fare una corretta raccolta differenziata e il risparmio che ne può ricavare la comunità mentre, al contrario, ricade su tutti le spese dei rifiuti indifferenziati.

La Fondazione ha proposto all’Amministrazione comunale ad essere insieme ai propri giovani cittadini all’appuntamento di martedì 28 maggio al confronto con la Regione Campania e ha invitato ragazzi ed insegnanti alla Conferenza finale di ottobre a Firenze in modo da presentare a senatori e deputati la proposta  di finanziamento riguardo il fitorisanamento nei piani strutturali di parchi e giardini anche delle scuole dei comuni del territorio.  

Ha concluso l’incontro il dirigente scolastico, Pasquale Amato entusiasta del bel lavoro dei suoi ragazzi e dei docenti, si è rivolto agli Amministratori invitandoli ad una maggiore informazione riguardo orari e metodologie  per lo smaltimento dei rifiuti in special modo dei toner e di altri materiali che la scuola quotidianamente deve smaltire.





L’altro appuntamento è stato nella bella sala di villa Renatico Martini, un tempo la casa di Ferdinando Martini, uomo politico e ministro del Regno vissuto a Monsummano. Le giovani sentinelle del comprensivo intitolato al giudice Caponnetto sono stati accolti dall'assessora Elena Sinimberghi, da anni compagna di viaggio di studenti e studentesse.

Quelli di due classi terze hanno lavorato ai temi relativi ad uno spazio verde all’esterno della loro scuola.
Nella sua introduzione la fondazione ha illustrato brevemente l'articolazione del progetto e le sue finalità al piccolo gruppo di genitori, poi Elena Sinimberghi ha salutato i giovanissimi e ricordato che le scuole di Monsummano sono intitolate ai giudici che hanno avuto un ruolo di primo piano nel contrasto della criminalità mafiosa, a testimonianza dell’impegno dell’amministrazione al rispetto della legalità e ad una cittadinanza responsabile. 

L'amministrazione raccoglie le sollecitazioni dei giovani, discute e si confronta con loro ed è contenta che il consiglio comunale dei ragazzi abbia intrapreso un percorso comune e, infine, ha ringraziato la fondazione per l’impegno con cui ripropone ogni anno il progetto e lavora con ragazzi e ragazze.

Hanno poi esordito i giovani delle classi 3B e 3E, le due classi che partecipano al progetto.

Dopo il primo incontro a scuola hanno deciso di scrivere una serie di articoli, partecipando al concorso Cronista per un giorno sui temi legati al progetto e sul loro lavoro. Hanno esordito con un’intervista fatta di recente a Domenico Bilotta sulla mafia. 

Hanno poi proseguito descrivendo il lavoro di cura e di recupero di uno spazio all’esterno dell’edificio scolastico dove allestiranno sette panchine nell'area verde. Sarà uno spazio della libertà dove leggere e ascoltare, fare lezione e discutere. L’area sarà ripulita e vi saranno nuove piantumazioni e con le panchine in cerchio per poter fare lezione. Questo intervento si pone in continuità con altri degli anni passati sin dalla progettazione e realizzazione del Giardino della pace, ideato e realizzato grazie all’impegno del professor Michelotti, amico della Fondazione. 

Ci sarà un vero e proprio concorso per dare un nome a ciascuna panchina e oltre ad amministratori e dirigenza scolastica anche la fondazione è stata invitata a far parte della giuria che sceglierà fra i nomi indicati da studenti e studentesse, una vera e propria sfida che ha avuto il sostegno del Comune.
 
Dal Consiglio comunale dei ragazzi è stata sollecitata la proposta di ridurre i rifiuti con un fontanello di acqua all’interno della scuola e l’utilizzo delle borracce per diminuire lo spreco di bottigliette. La bella proposta ci ha riportato indietro di dieci anni quando a farne una analoga furono i più grandi del Liceo Petrocchi con un bellissimo video scritto diretto e interpretato da studenti e studentesse di quella scuola.

Elena Sinimberghi ha ringraziato sia i giovani per l’impegno e la serietà con cui hanno assolto al compito che si erano posti all’inizio dell’anno, sia la fondazione per l’opportunità offerta. Ha collaborato e collabora con i ragazzi e le ragazze in questo loro percorso e li ha aggiornati relativamente alle altre iniziative in cantiere: la scelta del nome delle panchine, la serata, in maggio, al teatro Yves Montand con il documentario realizzato con i giovani, il festival della comunità attiva, sempre in maggio, in cui si parlerà di cittadinanza attiva e saranno presentati progetti e proposte originali, lo spettacolo con il teatro civile che porta in scena la vicenda di Antonino De Masi. Si è dichiarata interessata e disponibile alla realizzazione del progetto contro lo spreco delle bottigliette di plastica.
Il programma è denso e certamente interessante per studenti e studentesse e la fondazione è lieta di partecipare alle iniziative cui è stata invitata.

La ricchezza delle proposte e il confronto hanno certamente arricchito anche la piccola pattuglia di genitori presenti. 

Con i giovani ci siamo dati appuntamento in maggio per il terzo incontro quando saremo ospiti a Pistoia insieme alle altre tre scuole della provincia.


Domenico Bilotta, Sergio Tamborrino e Claudio Gherardini

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