Il Mattino di Padova si è dimenticato dell’ambiente? O la denuncia di ragazzi e ragazze della scuola media in merito all’inquinamento non fa notizia?
Qualche giorno fa il giornale ha titolato Il mio bar è in ostaggio delle transenne della ztl e gli scolari in pericolo in riferimento a quanto accaduto a Cadoneghe dove, intorno alla scuola media Don Milani, è vietata la circolazione delle auto negli orari di ingresso e di uscita degli studenti e delle studentesse. Relativamente a questo provvedimento, delle molte campane possibili il giornale ne ha ascoltata solo una, senza curarsi di riferire invece di una straordinaria azione ambientalistica e politica effettuata dai giovanissimi della scuola media.
Loro hanno aderito ad un progetto di educazione alla cittadinanza della Fondazione Caponnetto che, nel proseguire l’opera del giudice Antonino Caponnetto, sollecita giovani e giovanissimi ad occuparsi di un tema di particolare rilievo e a proporre delle soluzioni nell’interesse dei cittadini e della convivenza civile. E studenti e studentesse della media già dallo scorso anno avevano posto all’attenzione il tema dell’inquinamento dovuto alla fermata delle auto dei loro genitori, nelle vicinanze della scuola per accompagnarli e riprenderli, con il motore acceso per diversi minuti che inquina sistematicamente l’area. Da questa loro osservazione avevano allargato la riflessione occupandosi del verde, studiando i reali comportamenti delle persone, interrogandosi sulle acque del Brenta, creando una campagna di sensibilizzazione con una scultura di plastica, avviando momenti di confronto con le aziende sullo spreco degli imballaggi.
Quest’anno gli alunni e le alunne sono raddoppiati, le attività sono aumentate e in tale veste si sono prodigati in modo esemplare per studiare i comportamenti dei loro concittadini, a partire dai loro genitori. Oltre duecento ragazzi e ragazze hanno incontrato il sindaco Michele Schiavo lo scorso 3 aprile - appuntamento previsto dal progetto - nel corso del quale avevano proposto di vietare la circolazione nell’area intorno alla scuola per 20 minuti all’ingresso e all’uscita in modo da contenere l’inquinamento. L’amministrazione ha accolto la loro richiesta, condividendone l’intento con un’ordinanza di divieto di circolazione.
I giovani dicono che il loro sogno è diventato realtà. Ma è il sogno di tutti che è diventato realtà, quasi insperabile, nel nostro tempo, con una politica spesso sorda alle richieste dei cittadini, e più che mai dei ragazzi: è l’idea che dei giovanissimi possano venire a capo dei problemi del loro territorio, che l’amministrazione li ascolti e predisponga con loro le soluzioni.
Quella dei giovani è un’operazione culturale profonda, di trasformazione reale della mentalità opportunistica intorno a loro con azioni molteplici, mirate a comprendere lo stato di cose, a proporre nuovi stili di vita, a intraprendere soluzioni. Ragazzi e ragazze mettono in discussione in primis i comportamenti dei loro genitori, che fermano la macchina in curva, non si recano al parcheggio predisposto dal Comune, e lasciano l’automobile accesa anche quando non serve.
A fronte di questa lezione di politica offerta dai ragazzi di Cadoneghe, Il Mattino di Padova ha veicolato una lamentela: la barista perderebbe, per i 20 minuti di limitazione del traffico, addirittura “quasi tutto il guadagno della giornata”. Una dichiarazione sconcertante, sia perché poco credibile, sia perché il giornale ha messo sullo stesso piano il guadagno di pochi minuti di limitazione del traffico, con la salvaguardia delle centinaia di studenti che affollano il polo scolastico, e con la respirabilità dell’aria intorno alla scuola.
Uno degli slogan dei ragazzi è proprio “L’interesse più alto è l’interesse di tutti”, uno slogan itinerante, che i ragazzi portano su un cartello, nei nodi cruciali di traffico del paese. A fronte della salvaguardia dell’interesse collettivo: addirittura, il giornale dice che i clienti “non possono più accedere al bar”, quando in realtà basterebbe spostarsi di pochi passi.
Ricordiamo, sempre a beneficio de Il Mattino di Padova, che nel mese di ottobre si terrà la Conferenza finale del progetto Giovani sentinelle della legalità con tutte le scuole del Veneto che hanno aderito nell’anno scolastico 2018-2019. Scuole che da sole si occupano dell’educazione e della formazione dei giovani, con il loro esercito di splendidi insegnanti. La Fondazione sarà sempre accanto a loro, eredità lasciatoci da Antonino Caponnetto e da Falcone e Borsellino: «le loro idee cammineranno sulle gambe degli altri», in questo caso dei giovani. In Ottobre si riparlerà di inquinamento e di tante proposte nate dalle idee dei nostri giovani e si prospetteranno soluzioni a deputati e senatori che inviteremo al Botta e risposta. Ci auguriamo che anche media e stampa - anche Il Mattino di Padova - decidano di essere presenti ad ascoltare la voce di molti, contribuendo ad una corretta informazione.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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