Giovedì 2 maggio hanno preso il via gli appuntamenti delle giovani sentinelle a livello provinciale e ad esordire sono stati i ragazzi e le ragazze del pistoiese, i più grandi dell’Istituto Capitini di Agliana e i più giovani del comprensivo Caponnetto di Monsummano.
Assenti gli altri giovanissimi della montagna pistoiese, di Cutigliano e di San Marcello Pistoiese, che pur avendo iniziato in ritardo avevano lavorato duramente sui temi delle dipendenza da alcol elaborando riflessioni e proposte molto interessanti con manifesti e pubblicità, ma la rinuncia della scuola ha impedito loro il confronto con gli altri giovani, ad esempio quelli del Capitini che hanno pure affrontato gli stessi temi, e lo scambio sarebbe stato interessante e suscettibile di ulteriori sviluppi.
Il consigliere provinciale Gabriele Giacomelli ha accolto giovani, insegnanti e fondazione ricordando Antonino Caponnetto, uomo e giudice esemplare per la dedizione nel suo lavoro professionale e per l’impegno profuso a favore della cultura della legalità e della cittadinanza nell’ultima parte della sua vita.
La fondazione ha introdotto i lavori ricordando quanto sia importante questo terzo appuntamento, ospitato nelle sale della Provincia, quando ragazzi e ragazze di scuole differenti si incontrano e mettono in comune le proprie esperienze, condividono percorsi e linguaggi, progetti e proposte.
Questo terzo appuntamento ha tali caratteri specifici a cui dobbiamo aggiungere anche la domanda che ogni giovane deve porsi: ma io che cosa posso fare?
Hanno preso per primi la parola i più piccoli del comprensivo intitolato al giudice Caponnetto: Mettiamo la mafia in panchina e su questo tema hanno scritto articoli nell'ambito del concorso del giornale La Nazione Cronisti in classe. Ma oltre ad essersi occupati di mafia sono stati impegnati in lavori di pulizia e ripristino del giardino della scuola e hanno recuperato le panchine tinteggiandole. Questi spazi recuperati saranno inaugurati il prossimo 3 giugno. Ci sono state poi delle iniziative della scuola contro lo spreco e la difesa dell'ambiente e un mercato del riciclo
In ultimo, con la regia di Luca Ferrante, alunni e alunne del Consiglio comunale dei ragazzi sono stati i protagonisti di un cortometraggio contro il bullismo presentato in tutte le classi.
Poi hanno preso la parola i più grandi del Capitini che si sono occupati di prevenzione delle dipendenze. Studenti e studentesse delle quattro classi che hanno partecipato al nostro percorso hanno acquisito prima le informazioni in ambito della prevenzione, hanno sottolineato la pericolosità del consumo occasionale di alcolici, hanno approfondito il tema con incontri con il dott. Balli, con le comunità Incontro e Nuovi Orizzonti, hanno visto il film La mia seconda volta e hanno presentato il proprio lavoro alla consulta dei genitori della scuola e all'assemblea della scuola.
Non hanno limitato il loro lavoro alle sole dipendenze da alcol, hanno allargato l’orizzonte occupandosi anche di gioco d’azzardo e di social e, alla fine hanno preparato un bel video, Fuori gioco, originale per lasciare aperto il finale, a sottolineare l’importanza della scelta che ogni uomo o donna deve compiere e hanno concluso con un slogan intrigante sul piano linguistico: Se vuoi vincere lascia perdere.
In conclusione hanno rilanciato alcune proposte: dotare di etilometro gli spazi dove si distribuiscono alcolici e aumentare le sanzioni per scoraggiare gli abusi. Hanno poi elaborato una serie di domande che hanno proposto a compagne e compagni per farli riflettere sulle dipendenze e hanno richiesto poi una maggiore sorveglianza su tutto il territorio e in particolare all'uscita delle scuole, al cui interno dovrebbe esserci un centro di ascolto.
Per tutto questo loro lavoro chiedono ospitalità sul sito della Provincia in modo da sensibilizzare gli adulti sul tema delle dipendenze e Gabriele Giacomelli, che ha preso la parola subito dopo ha preso l’impegno di portare l’argomento in Consiglio e di convincere gli altri membri ad approvare la richiesta.
È stato contento di essere stato presente a queste presentazioni perché sono testimonianze di passione e di grandi capacità e il nostro Paese ha bisogno di uomini e donne coraggiosi e preparati, rimarcando il ruolo e l'importanza della scuola e l'intuizione del giudice Caponnetto, davvero geniale nel tornare fra i banchi per sollecitare ragazze e ragazzi all’impegno e alla responsabilità.
Giuseppe Balli, alcologo e referente della fondazione, ha apprezzato molto le proposte e le modalità con cui vogliono diffondere i messaggi e ha sottolineato quanto sarebbe importante che i Comuni promuovessero dei veri e propri approfondimenti su questi temi di interesse generale.
Domenico Santagati, già insegnante dell’istituto Capitini e in quella veste compagno di viaggio in questo percorso ha voluto riprendere il tema della responsabilità, di quanto le scelte individuali possano modificare comportamenti e atteggiamenti, mentre si corre il rischio di una minore efficacia con richieste generiche di una maggiore severità nelle pene e nelle punizioni.
Nel sottolineare questa difficoltà vi è la consapevolezza che l’appello alla severità o i maggiori controlli sono i lidi sicuri quando il tema della responsabilità richiede un’attenta analisi dei propri modi di fare e con questa sottolineatura abbiamo chiusa la mattinata intensa e ricca.
Domenico Bilotta, Sergio Tamborrino, Claudio Gherardini, Domenico Santagati e Giuseppe Balli
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