domenica 28 novembre 2010

Secondo anno del progetto Primo Incontro Buontalenti di Livorno


APPELLO A TUTTE LE ISTITUZIONI

Apprezziamo la scelta della Regione Toscana nell’aver rinnovato il finanziamento condividendo le finalità del progetto e investendo nella crescita dei propri giovani cittadini. Ci auguriamo che comportamenti responsabili ci siano anche da parte anche degli amministratori provinciali e comunali. A loro chiediamo di partecipare con regolarità agli incontri cui sono invitati, di farsi promotori delle assemblee con i cittadini e le scuole e di essere interlocutori attenti. La Fondazione ribadisce la convinzione che sia un dovere delle amministrazioni locali ascoltare i propri giovani cittadini e dare riposte chiare.

INCONTRO CON L’ITG BUONTALENTI DI LIVORNO

Ieri, venerdì 26 novembre, si è tenuto il primo incontro del progetto I giovani sentinelle della legalità per l'anno scolastico 2010-2011.

La Fondazione Antonino Caponnetto e i suoi partner hanno incontrato gli studenti della prima classe dell'Istituto tecnico per geometri Buontalenti di Livorno. Alle ragazze e ai ragazzi, attenti e curiosi, abbiamo distribuito il volume Idee e proposte dei giovani toscani che raccoglie tutti i contributi di coloro che hanno partecipato al progetto lo scorso anno. Ne abbiamo poi illustrato le origini, ricordando in particolare la figura di Antonino Caponnetto, giudice antimafia, che con la sua azione a favore della legalità lo ha ispirato. Abbiamo messo in rilievo obiettivi e scopi del progetto, le diverse fasi in cui si articola e invitato i ragazzi a cogliere l'opportunità di essere sentinelle e difensori della legalità nel territorio in cui vivono.

All'incontro hanno partecipato anche i giovani della classe quinta che, lo scorso anno, superate le incertezze e le paure iniziali, hanno elaborato un bellissimo progetto di recupero delle terme del Corallo, edificio liberty di grande valore storico nella città di Livorno, abbandonato e in cattive condizioni. Dopo aver visto il DVD allegato al volume con tutti i materiali audiovisivi prodotti dagli studenti, uno di loro ha illustrato il lavoro svolto, testimonianza viva di che cosa sia l'impegno civile e di come si realizzi il protagonismo civile dei giovani, soffermandosi in particolare sull'ipotesi di recupero da loro prospettata e su cui vorrebbero che si aprisse il dibattito cittadino.

La maturità e la consapevolezza del proprio ruolo dimostrate da questi giovani rafforzano l’impegno a proseguire il percorso intrapreso. Per questo abbiamo concordato con la scuola e con tutti i ragazzi, del nuovo e vecchio progetto di fissare fin d’ora la data di martedì 1 febbraio 2011 l’incontro con i cittadini, la scuola e gli Amministratori.

Ammirevole la scelta della prof.ssa Bellocci di coinvolgere una classe prima con la convinzione, da noi condivisa, che un percorso più lungo potrà essere più efficace nella crescita di questi giovani.

È intervenuta poi Mariella Sola della Cgil, nostra partner, che ha raccontato quanto accaduto nella scuola riguardo un furto. Prendendo spunto da questo fatto a sollecitato i ragazzi a riflettere sulla legalità a partire dalla vita quotidiana all’interno della scuola, in tema della sicurezza perché solo divenendo giovani responsabili è possibile sfuggire a luoghi comuni di invocare telecamere o altri strumenti tecnologici come soluzione dei problemi.



Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

venerdì 12 novembre 2010

Evento finale della prima edizione!






RELAZIONE EVENTO FINALE

Progetto "I giovani sentinelle della legalità"



Ieri, lunedì 8 novembre, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto I giovani sentinelle della legalità.

Tanti giovani studenti e studentesse provenienti da tutta la Toscana sono giunti in orario nella splendida e gremita sala Poccetti del complesso di Santa Apollonia e, dopo aver atteso l’arrivo invano di qualche amministratore! Alle 9.20 hanno avuto inizio i lavori con una mia introduzione. Ho ripercorso brevemente tutte le fasi del progetto, soffermandomi in particolare su un aspetto distintivo: la necessità che gli amministratori locali siano interlocutori credibili dei propri giovani cittadini. La Fondazione Antonino Caponnetto ha ripetuto sin dall'inizio questa richiesta perché la ritiene decisiva per il riconoscimento dei giovani quali attori consapevoli dentro la polis, ma questo invito è stato spesso inascoltato. Pochi gli assessori, i sindaci e i presidenti di provincia che hanno partecipato con convinzione agli incontri o che hanno sostenuto fattivamente il progetto. Anche ieri, come si evince da una foto, le poltrone riservate agli amministratori locali erano per lo più vuote! La delusione dei ragazzi e ragazze era visibile. Non si vuole con questo disconoscere l'impegno di quelli che nel corso dell'anno scolastico hanno sostenuto continuamente e convintamente ragazze e ragazzi nel loro lavoro, ma lasciare soli i propri ragazzi all’incontro decisivo, del passaggio delle “consegne” delle priorità giovanili alle Istituzioni regionali e nazionali, vuole dire sminuire e indebolire i progetti che con tanta cura e passione hanno elaborato. Inoltre l’assenza degli amministratori locali rende impercettibile la voce di tutti questi giovani nel porre all’attenzione i problemi e nel sostenere le soluzioni a chi deve prendere le decisioni politiche in merito.

Ma i ragazzi non si sono persi d’animo e il convegno si è vivacizzato prima con l'intervento di nonna Betta Caponnetto che ha lodato l'impegno e la serietà dei giovani per aver raccolto la sollecitazione del giudice, padre del pool antimafia, a divenire sentinelle della legalità, poi con la proiezione del breve filmato che ha riassunto i lavori che i ragazzi hanno svolto con i propri insegnanti nelle scuole: la denuncia del lavoro nero e richiesta di maggiori controlli; le speculazioni edilizie e la salvaguardia degli spazi pubblici; la necessità di investimenti nell’edilizia scolastica e la difesa della scuola pubblica; la questione dell’immigrazione e dei tanti luoghi comuni intorno ad essa. Il filmato è riprodotto nel DVD allegato al volume che raccoglie tutti i materiali del progetto, dai primi incontri fino alle proposte finali e al diario del viaggio a Corleone, distribuito a tutti i partecipanti e che daremo, nei prossimi giorni, a tutti gli studenti e le studentesse che non hanno potuto intervenire ieri. Sarà nostra cura consegnarlo di persona agli Amministratori.

Successivamente alcuni ragazzi e ragazze di Arezzo, Barga, Grosseto, Cascina e Carrara hanno illustrato anche con l'ausilio di immagini i propri progetti. È stato il momento più emozionante! Ragazzi e ragazze di 15, 16 e 17 anni a dettare un'agenda nuova a chi amministra la cosa pubblica; a segnalare problemi gravi; dall'abuso dell'alcol all'inquinamento, dal gioco d'azzardo alla scellerata scelta della privatizzazione dei beni comuni come l'acqua fino all'esperienza di educazione alle regole attraverso la competizione sportiva; a sollecitare risposte e comportamenti coerenti. Ha colpito la chiarezza e la puntigliosità di ragazzi e ragazze a giungere al punto, ad evitare facili scorciatoie, al fare a meno del linguaggio oscuro e allusivo. Gli studenti e le studentesse di Grosseto hanno invitato il sindaco di Gavorrano, Massimo Borghi, esempio concreto di trasparenza amministrativa. Nella sua vicenda politica, la giunta da lui presieduta è stata sfiduciata dalla stessa maggioranza per la determinazione che lui ha avuto nell’impedire la diffusione delle slot machine e sale da gioco sul territorio comunale. Basterebbe solo questo comportamento a farci schierare dalla sua parte ma se le ragioni della sfiducia fossero altre avrebbe sempre più forza l’esigenza di far crescere giovani sentinelle a difesa del proprio territorio.

È stata poi data lettura del messaggio di Maria Fedele, che presso il Ministero dell'Istruzione ha il compito di monitorare i progetti di educazione alla legalità, la quale ha apprezzato l'impegno di tutti i ragazzi e della Fondazione Caponnetto ed ha auspicato che il progetto si realizzi via via in altre regioni del nostro Paese.

Un primo riconoscimento è venuto dall'intervento di Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana, che ha seguito i lavori fin dall'inizio. Il suo discorso ha sottolineato innanzitutto il valore dei progetti presentati dai ragazzi come esempio della buona politica, poi li ha invitati a non desistere, a non rinunciare, assicurando l'impegno della Regione a sostenerli.

L'assessore all'Istruzione del Comune di Firenze, Rosa Maria di Giorgi, ha interloquito con ragazze ragazzi sul tema dell'acqua come bene comune e, pur non concordando sulle soluzioni proposte dagli studenti di Cascina, ha dato un esempio lungimirante e significativo di che cosa sia una discussione pubblica.

E' stata la volta di Antonella Coniglio, assessore alle Politiche Sociali della provincia di Firenze, che ha apprezzato molto i lavori dei ragazzi e si è resa disponibile a un percorso comune. Ha preso poi la parola il senatore Vannino Chiti, vicepresidente del Senato, che ha ringraziato i ragazzi del bel lavoro svolto e si è soffermato sul ruolo della scuola, tanto bistrattata oggi, ma che ha consentito a tanti giovani di fare questa bella esperienza, e degli insegnanti, del loro lavoro oscuro e poco riconosciuto. Ha esortato tutti alla difesa della Costituzione, quale bene comune di tutti i cittadini che costituisce la trama dello stare insieme e, proprio per questo, deve essere tenuta in gran considerazione da ogni cittadino.

Luciano Silvestri, responsabile per la legalità della CGIL e nostro partner del progetto, ha voluto sottolineare una volta di più quanto siano stati poco ascoltati gli allarmi lanciati in questi anni a proposito della penetrazione mafiosa in Toscana, mentre l'attenzione rinnovata al fenomeno può far leva anche sull'impegno di tutti questi ragazzi, impegno che è fondamentale per la democrazia e la libertà, perché togliere i beni alla mafia significa acquisire alla libertà e alla disponibilità di tutti gli spazi prima negati.

Vincenzo Striano dell'Arci Toscana, altro partner del progetto ha elogiato il lavoro dei ragazzi e dei “compagni di strada”, partner di questo cammino per la formazione di valori fondanti e di giovani come quelli che d'estate lavorano volontariamente sulle terre confiscate alle mafie a dare un segnale di speranza al nostro Paese.

Hanno preso nuovamente la parola i ragazzi del Liceo Scientifico di Carrara denunciando il comportamento dell'Amministrazione comunale per non dato in nessun modo ascolto alle loro richieste. Per questo la Fondazione, insieme ai ragazzi chiederà un incontro con il Sindaco.

Ha chiuso il convegno Giuseppe Lumia, senatore e membro della Commissione parlamentare antimafia, che aveva già incontrato alcuni dei ragazzi e ragazze a Corleone in giugno. Ha sottolineato quanto sia importante l'irruzione dei giovani sulla scena politica anche per contrastare efficacemente la mafia. Ha ricordato che per aggredire in modo efficace e vincente il sistema della criminalità organizzata abbiamo bisogno dell'impegno di tutti quelli, nessuno escluso, che vogliono costruire una convivenza civile fondata sulla solidarietà e la collaborazione.

Ora si aprono i lavori per il nuovo anno scolastico. Abbiamo apprezzato l'impegno sincero e costante degli insegnanti su cui possiamo contare da subito per avviare gli incontri. Ci auguriamo una disponibilità nuova degli amministratori locali, a cominciare dal primo appuntamento per il quale chiediamo, sin da ora, un incontro per programmare una iniziativa comune con la cittadinanza per individuare spazi, idee e soluzioni affinché i giovani del proprio territorio possono esprimersi e dare un loro contributo anche fuori dalla scuola e trovare in noi adulti degli interlocutori affidabili.

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lunedì 28 giugno 2010

Sesto giorno a Corleone






Giorno 25 giugno, ultimo giorno a Corleone!

Mattino, colazione prestissimo e via nei campi a sistemare i tralci e togliere l'erba dagli ultimi filari rimasti. Oltre ai due gruppi ci sono dei ragazzi americani della Siracuse University di Firenze.

La giornata è calda e si notano le prime abbronzature a "macchia di leopardo".

Negli sguardi dei nostri ragazzi si intravede la tristezza della partenza!

Il pranzo scorre veloce, poi tutti a preparare le valige, alle 16,00 ci attende il bussino per portarci all'ultima località prevista da programma: Portella delle Ginestre, per ricordare insieme a tre sopravvissuti, l’infame carneficina compiuta dal bandito Giuliano assoldato dai latifondisti e dalla mafia.

Era il 1° maggio 1947 data che dà inizio alle stragi di Stato: 11 morti, due bambini e nove adulti. 27 i feriti. Tutti poveri contadini siciliani.

I ragazzi stanno tutti intorno ai 3 anziani che, con i loro racconti ricchi di particolari, riportano a quel giorno e fanno immaginare la tragedia.

Arriva il momento di partire, i primi saluti, i primi occhi arrossati!

Arrivo all’aeroporto: saluti a Calogero, gli occhi rossi diventano lacrime! Le promesse di ritornare! Due nostri ragazzi hanno chiesto perfino di ritornare, a fine agosto!

Arrivo a Pisa, è tardi, i parenti aspettano ma altri abbracci attendono!

Il saluto a nonna Betta: altri occhi rossi!

Non ho avuto modo di salutarli, sono andato a prendere l’auto!

E’ solo un arrivederci!

Vi abbiamo seguiti tutti, durante l’anno, sia voi che quelli rimasti a casa.

Maurizio, Calogero, io, la nonna, i partner e, attraverso le email, tutti… siamo orgogliosi di voi!

Ci vediamo a settembre!



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venerdì 25 giugno 2010

Quinto giorno a Corleone






Ieri 24 giugno sveglia alle 6,50 poi giù a preparare la colazione anche per altri 25 ragazzi che si sono aggiunti ieri e che prenderanno il posto dei nostri ragazzi che partiranno questa sera!

Subito dopo li attendevano i bussini e il lavoro da finire.

A pranzo gradita sorpresa … le signore dello SPI Cgil di Firenze che accostano il pur preparato e bravissimo Franco ma con un pizzico … di mamma!

Al pomeriggio, per i ragazzi e ragazze un’altra sorpresa. A Partinico li aspettava Pino Maniaci di Telejato. All’ultimo piano di due stanze, 45 “stipati” ragazzi entusiasti e felici hanno condotto il telegiornale!

Alternandosi al tavolo di regia ognuno ha “lanciato” una notizia commentata dall’impetuoso direi uragano Pino!

Il tempo è trascorso veloce e un altro appuntamento ci attendeva: Cinisi la casa di Peppino Impastato!

Purtroppo era chiusa e i ragazzi si son dovuti accontentare di una foto fatta davanti alla porta, ma è bastato un breve ritratto della figura di Peppino per creare quell’emozione che ha fatto dimenticare la delusione di non aver potuto visitare la casa.

Al ritorno la cena e … il comandante della Guardia di Finanza di Corleone che ha mantenuto l’impegno per un nuovo incontro!



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giovedì 24 giugno 2010

Quarto giorno a Corleone





4° giorno delle “giovani sentinelle a Corleone”



Ieri per i ragazzi è stata una giornata intensa.

La notte ha piovuto, quindi niente campi! Ma hanno trascorso la mattinata ad insaccare i legumi in una struttura rimessa in ordine con i fondi europei.

Dopo pranzo: un pomeriggio pieno di emozioni! Per primo, visita alla caserma Cangialosi dove il giudice Antonino Caponnetto, durante il periodo del Pool di Palermo, è stato ospite per 4 anni e 4 mesi.

Insieme a nonna Betta Caponnetto e i ragazzi, ha partecipato una persona a noi cara: Rita Borsellino. Ad attenderci Il colonnello Gianni Cesari che aveva riservato una sorpresa a nonna Betta: insieme al colonnello, il generale in concedo Antonino Rametta e il maresciallo Angelo Crispino che al periodo del pool tenevano i contatti e collaboravano con il giudice Caponnetto. Dopo una visita alla stanza dove dormiva nonno Nino e la sala da pranzo, ci siamo spostati nella sala conferenze dove il colonnello, il generale Rametta e il maresciallo Crispino hanno ricordato gli anni terribili delle stragi ma anche l’impegno di tanti uomini dello Stato che hanno difeso i valori istituzionali con la propria vita. E’ stata la volta di Rita e nonna Betta che hanno emozionato i ragazzi con la loro testimonianza, di Paolo, Giovanni e lo sconforto di nonno Nino con la frase “Tutto è finito!” ma grazie proprio ai giovani con un’altra frase altrettanto storica gridata durante i funerali di Paolo “Nino non ci abbandonare! Chi ci difende ora!”. Sono state quelle frasi che hanno dato la carica, l’entusiasmo al giudice nel proseguire per 12 anni a parlare di legalità nelle scuole.

Dopo la caserma, altri due appuntamenti di grande emotività: via D’Amelio dove il pomeriggio del 19 luglio 1992 persero la vita il giudice Paolo Borselliino e la sua scorta e Capaci, dove il 23 maggio dello stesso anno persero la vita Giovanni Falcone, la moglie e la sua scorta.

Le foto in questi luoghi vi garantisco non sono un rituale!

L’emozione è tanta, anche per chi vi è già stato!

Come vi garantisco non basta uno stage o un convegno di più giorni a creare quella magia che si ripete: la partecipazione e il protagonismo dei giovani a dire no! Insieme possiamo farcela!



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Terzo giorno a Corleone





Questa mattina per le “giovani sentinelle” è iniziata l’esperienza lavorativa.

Alle 8,30 ragazzi e ragazze erano tra i filari di viti a estirpare l’erba con le zappe!

Dopo il primo impatto e aiutati anche dalla giornata nuvolosa e fresca, posso confermare che allo scadere delle due ore erano tutti “consumati esperti!”.

Ad onor del vero, dopo ancora un’ora e mezza, erano anche affaticati e affamati ma ad attenderli presso casa Caponnetto c’era un pentolone di pasta asciutta fumante curata amorevolmente da Franco!

Poi, dopo un breve riposo, partenza per casa Riina attuale sede della Guardia di Finanza. Ad aspettare il comandante che, disponibile, cordiale e comunicativo a soddisfatto a pieno alle molteplici domande fatte dai ragazzi. Dalla lotta alla criminalità all’evasione fiscale, dalle leggi vigenti alla professionalità, le domande erano sempre più incalzanti e il tempo tiranno, hanno proposto quindi al comandante un nuovo appuntamento: a cena a casa Caponnetto per giovedì!

E’ stata poi la volta del laboratorio della legalità e dell’antimafia sito in un altro luogo eccellente e confiscato: casa Provenzano!

Ad attenderli il sindaco che ha illustrato la volontà dell’amministrazione e di tutta la società civile corleonese di far diventare il luogo, la memoria storica dell’antimafia siciliana.

Infine un ospite a cena, l’ex sindaco Pippo Cipriani, che ha voluto fortemente che i beni confiscati fossero gestiti da giovani cooperative facendo nascere la cooperativa Lavoro e Non Solo.



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lunedì 21 giugno 2010





Ieri sera 20 giugno, i ragazzi hanno incontrato il senatore Giuseppe Lumia in occasione di un incontro sul tema dell’acqua come bene comune e che non va privatizzata!

Interessante è stato il confronto e le domande che alcuni dei “giovani sentinelle” hanno fatto al senatore mettendolo a conoscenza di aver affrontato l’identico tema nel loro progetto formativo. Lo hanno infine invitato all’incontro di settembre a Firenze..

Questa mattina i "giovani sentinelle" hanno visitato la cattedrale di Monreale per poi spostarsi sul luogo dove è stato ucciso dalla mafia il capitano Basile.

Seconda tappa, l'agriturismo della cooperativa in località San Cipirello dove pochi giorni fa è stata rubata l’intera cucina!

Dopo pranzo, visita a Ficulla alla tenuta di caccia dei Borboni e luogo dell’uccisione del ten. Colonnello Giuseppe Russo.

Domani i ragazzi e le ragazze faranno la prima esperienza lavorativa, si recheranno infatti a sistemare i tralci del vigneto che produce il vino “Naca”.



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Le giovani sentinelle a Corleone.

Dopo una travagliata partenza!

3 ore e mezza di ritardo finalmente a Corleone ... alle 3 del mattino!

Ma questo non ha fermato i ragazzi che alle 8, sotto la guida di Elisa e Fabrizio, hanno fatto colazione e dopo un breve incontro alla presenza di nonna Betta Caponnetto e Maurizio Pascucci, è iniziata l'avventura delle giovani sentinelle.

Due macchine ed un pulmino hanno accompagnato i ragazzi sulle terre confiscate alla mafia.

Per primo, la visita a un vigneto che era stato bruciato dai mafiosi e che oggi produce il vino "Naca", poi un campo di grano, un altro di legumi ed infine un bene confiscato "per un quinto" e che costringe i soci della cooperativa a "convivere con la mafia"!

Ebbene si!

Costretti a dividere il passaggio e l'acqua con i vecchi tenutari!

Il paradosso è che a stabilire le regole, della convivenza forzata, non è lo Stato, ma i soci, obbligati a dover trattare la gestione dell'acqua ...con il vecchio proprietario!

Anche questo è l'ampollosità della politica! Le difficoltà buracratiche fa capire ai ragazzi quanto sia importante però non lasciare soli i soci della cooperativa.

La solidarietà e il protagonismo giovanile, messo in atto negli anni dall'Arci, dalla Cgil e da tutta la società civile fa ben sperare che un cambiamento è in atto e che il cammino, seppur lento, è inesorabilmente inarrestabile!

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Responsabile Nazionale Progetto Scuola

martedì 15 giugno 2010

3 giugno al Parco di via Giotto-campo Zauli di Grosseto, si sono tenute le olimpiadi della legalità.

3 giugno al Parco di via Giotto-campo Zauli di Grosseto, si sono tenute le olimpiadi della legalità.

Un’emozione! Avremmo voluto aggiungere altre immagini!

E' stato un piacere vedere 250 bambini e bambine, che indossavano magliette rosse con il logo "Olimpiadi della legalità" e i loro giovani istruttori/istruttrici dalle magliette azzurre che insegnavano a vivere il gioco con entusiasmo nel correre in libertà e nel rispetto delle regole.

Dei cubi colorati riportavano alcuni messaggi, come ad esempio: "Grandi mete si possono raggiungere solo insieme!";

"Trattare tutti con rispetto, ciascuno è importante!";

"Applaudire il successo altrui come il proprio!"

E tante altre frasi.

I ragazzi del Rosmini hanno creato la magia con percorsi fatti da diverse tappe, dove ogni gruppo di bambini e bambine avevano modo di cimentarsi con giochi differenti, formando una grande palestra in cui tutti si esercitavano al rispetto dell’avversario!

L'obiettivo dei giochi era di educare i più piccoli a non cercare la vittoria, ma arricchire se stessi nello stare insieme, avere tenacia, a non demordere e non cercare scorciatoie.

Un ringraziamento va alla UISP e alle insegnanti del Rosmini, i quali hanno organizzato l’evento. Grazie alle autorità, al comune di Grosseto, agli altri comuni del territorio e alla provincia, ma soprattutto, ai giovani del Rosmini che hanno chiesto di continuare insieme questo percorso di formazione di altre giovani sentinelle!

Sono queste le basi per correggere gli errori che noi adulti facciamo.

Essere delle guide, esempi per le giovani generazioni e a darci le indicazioni non è solo il Rosmini, ma tutte le altre scuole, non solo quelle che fanno parte di questo progetto.

Fare cultura di legalità e non "cultura" nello smantellare la scuola pubblica attraverso tagli scellerati. Le risorse ci sono: 190 miliardi di euro!

Sì, in difetto e non in eccesso!

Sono gli utili che la mafia realizza ogni anno in Italia, oltre all’evasione effettuata dal mondo dei furbetti.

Gli unici tagli che si possono fare e tagliare con la mafia!

E’ questo l’esempio che Caponnetto ci ha lasciato.

Ci auguriamo che nell’incontro di settembre la Toscana, assieme ai suoi giovani, sappia dare le soluzioni per la crescita del nostro Paese.



Nonna Betta Caponnetto e tutta la Fondazione









Incontro finale a Firenze

Lunedì 31 maggio si è svolto l'incontro finale con le scuole Fiorentine, che ha concluso anche il terzo step di appuntamenti con le scuole di tutta la Toscana.
Ragazzi e ragazze dell'ITT Marco Polo e del Buontalenti di Firenze sono stati ospiti del Consiglio Regionale della Toscana.
Ad accoglierli il vice presidente del consiglio Giuliano Fedeli, Leonardo Brunetti, consigliere provinciale e l'Assessore all'Istruzione Rosa Maria Di Giorgi del Comune di Firenze.
Hanno iniziato i lavori le ragazze della IV C dell'ITT Marco Polo, guidate dalla prof.ssa Isabella Stasi. Con slide e un filmato hanno trattato il tema del Lavoro nero, denunciando e sottolineando quanto sia grave e diffuso il fenomeno anche nella nostra regione e quanto incida sui conti pubblici e favorisca sempre di più a chiudere ogni speranza ai giovani riguardo il loro futuro! Dalla ricerca è emerso che il fenomeno è diffuso soprattutto nel settore dell'edilizia, dell'agricoltura e della ristorazione ma che di anno in anno il lavoro nero attecchisce in tutti i settori! I ragazzi hanno concluso, con uno spot, chiedendo alle Istituzioni presenti di farsi portavoce affinchè parta un segnale dalla Toscana, con una campagna di "Tolleranza zero e di contrasto al lavoro nero", fatta da maggiori controlli.
Infine la proposta dei giovani è di consegnare, a fianco delle Istituzioni locali, la pubblicazione che la Fondazione Caponnetto preparerà per l'incontro di settembre, come testimonianza e richiesta di impegno da parte delle Istituzioni nazionali affinché si facciano carico delle 20 priorità giovanili toscane.
Sono intervenuti il vice presidente del consiglio Fedeli, il consigliere provinciale Brunetti e l'assessore Di Giorgi, complimentandosi con i ragazzi per i lavori svolti e disponibili a proseguire insieme nel percorso formativo dei giovani ed essere insieme a settembre in occasione della manifestazione conclusiva in Regione.
Hanno preso poi la parola i ragazzi e le ragazze dell'Istituto Professionale Buontalenti, con l'aiuto del professore Giuseppe Pallanti si sono occupati di Ambiente urbano e il suo decoro nell'ambito della loro scuola e del quartiere che la ospita. Con grande maturità, hanno documentato il degrado ma soprattutto si sono soffermati a ricercare delle soluzioni. Le loro proposte sono state molteplici: disposizione di un filtro per l'acqua nella scuola e garantire acqua potabile in modo da eliminare la distribuzione di bottiglie di plastica; sistemazione di cassonetti per la raccolta differenziata nella scuola; hanno elaborato un progetto per collocare delle rastrelliere per biciclette non ingombranti evitando che le stesse facciano da "raccolta sporcizia"; hanno prodotto uno studio per la creazione del decoro di piazza delle Cure ed infine la nascita di una consulta di giovani per lo studio, la difesa e il decoro del proprio quartiere.
E' intervenuta con entusiasmo l'assessore Di Giorgi che ha elogiato i ragazzi, apprezzando il loro impegno e ha proposto un incontro presso la scuola, eventualmente anche con il sindaco, per valutare e studiare insieme agli studenti le soluzioni più adeguate.
L'applauso che è seguito è stata la conferma di quanto sia importante dare credito ai propri giovani, nel contempo, per tenere fede al titolo del progetto, i ragazzi si sono ripromessi di essere sentinelle attente affinché gli impegni proseguano e vadano a buon fine.
Ha preso la parola Elisa Bolognini dell'Arci di Firenze e partner del nostro progetto, ha ricordato il disagio dei giovani nel trovare lo spazio e voce per poter promulgare le proprie idee in un mondo di adulti!
Ha concluso l'incontro nonna Betta Caponnetto che ha ricordato ai ragazzi di non abbandonare l'impegno e, citando una frase del giudice Caponnetto, ha detto: "le battaglie in cui si crede non sono mai perse!"


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Responsabile Nazionale Progetto Scuola

venerdì 28 maggio 2010

nvito Olimpiadi della Legalità

Siamo fieri di riportare sotto, e girare il progarmma che le ragazze e i ragazzi dell'ISIS Rosmini di Grosseto hanno preparato in merito alle olimpiadi della legalità.
Come vi avevamo anticipato nelle email precedenti, gli studenti del Rosmini hanno affrontato il tema dello sport e il rispetto delle regole.
Hanno messo in atto lo spirito del progetto, tenendo corsi di formazione con bambine e bambini che frequentano le scuole elementari del loro territorio. Come futuri educatori non si sono tirati indietro e hanno dato esempio di come lo sport è divertimento, è rispetto di se stessi e degli altri, rispetto dell’avversario, la capacità di accettare la sconfitta e di onorare l’avversario in caso di vittoria.
Ma soprattutto i ragazzi del Rosmini hanno "fatto proprio" il progetto "I Giovani Sentinelle della Legalità" continuando con altre iniziative e con lo spirito di continuare anche negli anni futuri!
Grazie ragazzi!
Solo un'osservazione!
Usate il sito de "I giovani sentinelle della legalità", fate rete, usate anche il blog perchè anche altri studenti del progetto stanno facendo delle cose meravigliose!


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Responsabile Nazionale Progetto Scuola

giovedì 27 maggio 2010

incontro provincia di Prato

PROVINCIA DI PRATO - INCONTRO FINALE DEL PROGETTO "I giovani sentinelle della legalità"

Gentili professori e professoresse referenti progetto I giovani sentinelle della legalità

Istituzioni

Partner

Collaboratori

Ieri giovedì 20 maggio si è svolto l'incontro finale con le scuole della provincia di Prato. Studentesse e studenti del Liceo scientifico Copernico e dell'Istituto professionale Datini di Prato si sono dati appuntamento per presentare i loro progetti presso il Salone di Palazzo Novellucci, ospiti dell'Amministrazione provinciale.
Una prima amara sorpresa è stata quella di non aver trovato alcun esponente dell'Amministrazione provinciale ad accoglierli!
Malgrado le email inviate, seguite da telefonate non sono bastate né ad avere considerazione né a far conoscere i progetti che i ragazzi con tanta dedizione stanno portando avanti!
Hanno poi atteso che fosse pronta la sala per iniziare i lavori e l'arrivo dell'assessore Ivano Menchetti della Provincia, finalmente, ragazze e ragazzi dell'Istituto professionale hanno iniziato ad illustrare il loro lavoro. Si sono occupati, di gioco d'azzardo e rifiuti tossici, guidati dalla loro professoressa Anna Carpani, producendo un dvd contenente una canzone e una denuncia sulla diffusione del gioco d'azzardo, sulle abitudini dei giocatori e sulle mille possibilità di giocare anche quando è vietato espressamente dalla legge. Hanno sottolineato quanto sia grave la dipendenza dal gioco, vera e propria patologia dei nostri tempi, mettendo in rilievo il paradosso di uno Stato che promuove legalmente lotterie, giochi e scommesse che hanno come effetti danni e disagi per giocatori e per le loro famiglie. Proprio per contrastare questi rischi, studentesse e studenti hanno preparato una bozza di legge da sottoporre all'attenzione dei politici e dell'opinione pubblica per introdurre criteri ancora più restrittivi nell'accesso al gioco online per i minori. Il filmato infine, ha messo in rilievo con le interviste fatte dai ragazzi, quanta poca conoscenza si ha sui rifiuti tossici.
Hanno preso poi la parola i ragazzi del Liceo scientifico Copernico, seguiti durante l'anno dalla professoressa Caterina Ramogida. Si sono occupati di degrado urbano e integrazione a Prato. Con grande maturità, hanno realizzato interviste e un video per documentare e far conoscere la situazione, oltre che ricercare delle soluzioni.
E' poi intervenuta l'assessore all'istruzione Rita Pieri che si è complimentata per il lavoro dei ragazzi, ha particolarmente apprezzato la proposta di legge elaborata dai ragazzi e ha preso l'impegno di essere presente a settembre insieme ai ragazzi in occasione della manifestazione conclusiva in Regione. Ha preso la parola l'assessore alla sicurezza urbana, Aldo Milone, del Comune di Prato che ha ricordato la figura del giudice Caponnetto.
A concluso l'assessore alle infrastrutture, Ivano Menchetti che ha ricordato come i rifiuti speciali siano un pericolo ed è necessario una vigilanza attenta sia da parte degli amministratori che dai cittadini. Ha toccato infine il fenomeno dell'immigrazione, rispetto della legge all'interno del principio dell'accoglienza. Tutti sono stati concordi nell'essere tutti insieme, Istituzioni e ragazzi, a settembre in Regione.
A concludere è spettato a Riccardo Cammelli della Cgil.


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incontro provincia di Pistoia

PROVINCIA DI PISTOIA - INCONTRO FINALE DEL PROGETTO "I giovani sentinelle della legalità"

Gentili professori e professoresse referenti progetto I giovani sentinelle della legalità

Istituzioni

Partner

Collaboratori



Martedì 18 maggio, presso la Sala Consiliare di Palazzo Balì della Provincia di Pistoia, si è tenuto l'incontro con gli studenti dell'ITC Aldo Capitini di Agliana e l'Istituto d'Arte P. Petrocchi di Pistoia.

E' intervenuto l'assessore provinciale, Paolo Magnanensi, che si è trattenuto circa un'ora, per poi lasciare il compito di risponedere alla richieste dei ragazzi alla consigliera provinciale Marianna Menicacci!

Hanno aperto i lavori i ragazzi e le ragazze dell'ITC di Agliana sul tema "Beni comuni e rifiuti" con particolare riferimento alla propria scuola. Sostenuti dai professori Spicciani e Sanigati e con l'ausilio di slide hanno evidenziato le carenze della loro palestra, di come le strutture abbiano bisogno di interventi, soprattutto il tetto. Infatti durante le lezioni, nei giorni di pioggia, i ragazzi sono costretti a saltare e correre fra i secchi che raccolgono l'acqua che gocciola dall'alto! Hanno affrontato poi la questione dei rifiuti. I giovani hanno somministrato dei questionari ai loro coetani ricavando dati e confrontandoli con altri grafici consegnati loro dal Comune e da altri enti. Hanno cercato di sapere quanto sia diffusa la buona pratica di separare i rifiuti sia a scuola che a casa, ma i dati non sono incoraggianti perchè solo il 40% della popolazione attua la raccolta differenziata. Le proposte degli studenti sono state di partecipare in prima persona a una campagna di promozione per la raccolta separata dei rifiuti. Ha preso la parola l'assessore Fabrizio Magazzini del Comune di Agliana, che ha seguito il progetto sin dall'inizio e ha anticipato l'intendimento dell''amministrazione comunale di favorire la raccolta porta a porta per incrementare ulteriormente la differenziata e ridurre sempre di più i rifiuti da conferire al termovalorizzatore! Poi ha preso la parola la consigliera provinciale Menicacci sulla questione dello stato dell'edificio che ospita la scuola e ha ricordato la difficoltà delle Istituzioni locali a intervenire per la scarsezza dei fondi che Stato trasferisce agli enti locali per l'edilizia scolastica!

Hanno proseguito i lavori le ragazze dell'Istituto d'Arte Petrocchi accompagnate dalla loro professoressa Angela Borselli. Il tema da loro affrontato è stato "gli spazi e il diritto all'istruzione". Con delle slide e un filmato hanno messo in evideza il degrado dell'edificio che ospita la scuola e che si protrae ormai da decenni. Aule anguste, assenza di spazi comuni e di una mensa per evitare di mangiare sui gradini della scuola fanno il paio con le promesse non mantenute da parte delle istituzioni!

La Fondazione ha ribadito quanto sia importante che le istituzioni locali siano coraggiose e vicine ai cittadini nel sostenere con forza le loro richieste nei confronti del Governo centrale, a non fare tagli scellerati ai bilanci degli enti locali! Nel contempo auspica che gli amministratori locali evitino inerzie e rinvii nel portare a termine tutti i lavori necessari a rendere gli edifci scolastici accoglienti e confortevoli. Questa scelta è un investimento significativo sui giovani per evitare la moderna emigrazione di essi che al posto della valigia di cartone hanno un più confortevole zainetto con il computer!

Ha preso la parola, l'assessore Mario Tuci del Comune di Pistoia, che si è soffermato sull'importanza della cultura del rispetto dell'ambiente quale possibilità di salvare il nostro territorio dalla catastrofe. Ha ribadito l'importanza del rispetto delle regole quale strumento efficace per consolidare la legalità nel nostro Paese.Si è dichiarato infine disponibile a promuovere una consulta giovanile per favorire un confronto sempre più ferrato fra l'amministrazione comunale e i ragazzi. E' intervenuta nuovamente la consigliera Menicacci che si è impegnata a farsi portavoce della richiesta di una consulta presso l'amministrazione provinciale e di lavorare per un fronte comune tra giovani e amministrazioni locali da presentare al convegno di settembre, presso la regione Toscana, dove saranno invitati esponenti del Governo centrale.

Hanno chiuso gli interventi Federico Tasselli dell'Arci e Sergio Frosini della Cgil che hanno sottolineato quanto sia necessario una maggiore efficacia ed efficenza nell'azione delle amministrazioni locali e maggiore collaborazione con i cittadini.



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PROVINCIA DI MASSA CARRARA - INCONTRO FINALE DEL PROGETTO "I giovani sentinelle della legalità"

PROVINCIA DI MASSA CARRARA - INCONTRO FINALE DEL PROGETTO "I giovani sentinelle della legalità"

Gentili professori e professoresse referenti progetto I giovani sentinelle della legalità

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Oggi 17 maggio abbiamo incontrato, presso l'Auditorium dell'Istituto di Istruzione Superiore P. Rossi di Massa, gli studenti del Liceo classico dello stesso istituto, insieme con i ragazzi del Liceo scientifico di Carrara.
Hanno aperto i lavori i giovani di Carrara che, guidati dalla professoressa Stefania Figaia, hanno affrontato il tema "Aria ed acqua quali beni comuni".
Con l'ausilio di slide e hanno esposto in modo dettagliato il problema delle polveri sottili nel loro territorio, dove è diffusa la presenza di cave di marmo. Hanno sottolineato che pur in presenza di una legislazione che impone una serie di misure di cautela (camion con teli di copertura, lavaggio delle gomme all'uscita dai cantieri) per queste attività produttive, prevalgono l'interesse delle azienze a fare profitti e il silenzio da parte dei lavoratori sottoposti al ricatto di non perdere il posto di lavoro, favorendo così la mancata osservanza delle leggi e la mancata denuncia alle autorità. Quanto all'acqua, i ragazzi hanno dimostrato, dati alla mano, come la privatizzazione non produce gli effetti desiderati di chi la propone, ma bollette sempre più alte e profitti per chi gestisce il servizio. La rappresentazione finale in vernacolo scritta e interpretata dai ragazzi, è servita a sottolineare, una volta di più, come la scarsa attenzione dei cittadini ai temi del vivere in comune produca solo benefici per pochi e non per l'intera comunità.
Gli studenti hanno richiesto maggiori controlli da parte di tutti e un più rigoroso senso di responsabilità degli amministratori in modo da evitare la solita giustificazione che il problema è competenza di qualcun altro.
Sfortunatamente gli amministratori comunali di Carrara erano assenti, deludendo per questo i ragazzi, e rafforzando con la loro assenza la parodia in vernacolo!
Hanno poi preso la parola le studentesse di Massa, guidate dal prof. Carlo Paolini e dal Dirigente scolastico prof. Bianchi. Il loro tema è stato la carenza degli "spazi per i giovani in città" e il nuovo Piano strutturale. Con delle slide le ragazze hanno intervistato assessore e tecnici competenti, hanno appprezzato la loro disponibilità, e negli incontri con gli amministratori hanno potuto verificare che alcune loro proposte concordano con gli indirizzi del Comune per molti aspetti. Hanno rimarcato l'esigenza di una maggiore attenzione per gli spazi riservati ai giovani, per la chiusura del centro storico, per la disponibilità di collegarsi in rete gratuitamente in modalità wireless nel centro della città, per la ricerca di un equilibrio fra attività commerciali e residenza nel centro storico in modo da contrastare l'abbandono del centro e favorire con la presenza dei residenti una vigilanza e una cura della città. Hanno concluso con un video di denuncia dello stato di abbandono dei quartieri vicini al mare.
Ha preso la parola il vicesindaco di Massa, Martina Nardi che, con molta disponibilità nei confronti dei ragazzi, ha spiegato come sia difficile arginare l'abusivismo a causa dei ripetui condoni, ha tuttavia lodato l'impegno e la serietà delle studentesse e ha assicurato la sua collaborazione. Ha preso la parola l'assessore Carmen Menghini che ha ribadito il valore del lavoro svolto e l'attenzione dell'amministrazione ai temi della legalità. Infine l'Assessore Lara Venè della provincia di Massa e Carrara ha elogiato pubblicamente gli studenti e ha ricordato l'impegno dell'amministrazione a favorire i ragazzi e ragazze nell'impegno di volontariato nelle terre confiscate alla mafia. Ha concluso Paolo Gozzani della CGIL di Massa, partner del progetto, che ha illustrato l'esperienza a Corleone con i giovani coinvolti nel progetto "Liberarci dalle spine".
La Fondazione ha apprezzato l'esempio del Presidente della Provincia di Massa e Carrara, Osvaldo Angeli, che ha presenziato al primo incontro e che ha sostenuto il progetto fin dall'inizio e ha ricordato ai ragazzi l'impegno della Regione Toscana a favorire i progetti giovanili di promozione alla legalità.


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incontro Provincia di Lucca

Venerdì 14 maggio si è tenuto il 5° incontro con gli studenti della provincia di Lucca, presso il Palazzo Ducale-Sala Mario Tobino, messo a disposizione dell'Amministrazione provinciale.

Le scuole coinvolte erano il Liceo Tecnologico Galileo Galilei di Vaireggio e l'Istituto di Istruzione Superiore di Barga. Hanno aperto i lavoro i ragazzi di Barga sotto la guida delle professoresse Maria Gemma Biagini e Giovanna Mannelli. I temi da loro trattato è stato il lavoro nero e rifiuti; il contributo di questi ragazzi è stato abbastanza corposo con slide e interviste. Innanzitutto è emerso quanto sia falso il luogo comune che il lavoro nero venga svolto e gestito da extracomunitari, i ragazzi hanno messo in luce come invece il lavoro nero sia sempre più diffuso e utilizzato da cittadini italiani, smendendo un altro luogo comune che il caporalato esista solo a sud! Il fenomeno è invece sempre più frequente anche nella provincia di Lucca dove viene utilizzata mano d'opera straniera nell'agricoltura e nell'edilizia. Gli studenti hanno puntualizzato come l'evasione fiscale incida notevolmente sui conti pubblici e come favorisca aziende che sempre più spesso violano le norme di sicurezza. Un altro gruppo ha trattato la questione rifiuti portando come esempio il modello Barga dove la differenziata viene fatta porta a porta e il lavoro dell'amministrazione comunale ha dato i suoi frutti.

Al termine, i ragazzi si sono soffermati sulle proposte e soluzioni. Per il lavoro nero: maggiori controlli da parte delle Istituzioni preposte per contrastare con efficacia questo fenomeno. Per i rifiuti: campagne di sensibilizzazione presso i cittadini per una maggiore attenzione non solo allo smaltimento dei rifiuti ma anche alla loro riduzione.

Hanno posto le loro richieste alle Istituzioni ma a rispondere vi era solo l'Amministrazione Provinciale nella persona dell'Assessore, Silvano Simonetti che ha datto risposte esaurienti e attente. Si è soffermato in particolare come sia necessario da parte delle Istituzioni dare un segnale forte al contrasto all'illegalità diffusa e alla difesa dei beni comuni come il territorio e l'acqua, ha ribadito la sua contarrietà alla privatizzazione dell'acqua e ha ricordato l'impegno della provincia con il contributo stanziato per l'acqua potabile nel comune di Barga. Non ha partecipato all'incontro, se pur giustificato, l'assessore all'Istruzione del Comune di Barga, anche se occorre ricordare che l'amministrazione ha seguito con attenzione il progetto sin dall'inizio. Ci dispiace però sottolineare che i temi proposti dagli studenti erano tali da consentire la partecipazione di altri assessori competenti che avrebbero potuto dare risposte appropriate alle sollecitazione degli studenti.

E' stata poi la volta dei ragazzi del Galileo Galilei di Viareggio che hanno trattato il tema dell'Immigrazione. Anche loro hanno intervistato cittadini extracomunitari e hanno raccolto la testimonianza di ragazzi stranieri che frequentano la loro stessa scuola, cogliendo il loro disagio dovuto alle leggi del nostro Paese che impongono a questi giovani, al compimento dei 18 anni, il ritorno in patria se non hanno la possibilità di iscriversi all'università o di un contratto di lavoro. Hanno ricordato come sia importante per un paese civile la politica dell'integrazione e della mediazione dimostrando al mondo degli adulti quella maturità che sempre più spesso manca loro!

Alle richieste dei ragazzi, di diffondere opuscoli, di avere biblioteche e mediatori multiculturali è mancata la risposta dell'Amministrazione comunale di Viareggio che ha ignorato gli inviti della Fondazione e le sollecitazioni dei ragazzi. L'Assessore Lucia Accialini è stata presente al primo incontro presso la scuola, scusandosi di non poter rimanere e di fare solo un saluto ma promettendo che la sera all'incontro cittadino sarebbe rimasta fino alla fine: non ha mantenuto la parola! Gli studenti hanno chiesto, durante il percorso del loro progetto, un appuntamento all'Amministrazione per un'intervista: questa loro richiesta non ha avuto risposta!

La Fondazione biasima questo comportamento di alcune amministrazioni che con molta leggerezza sottovalutano l'impegno, lo scrupolo e la serietà dei ragazzi e nel contempo mancano a un loro dovere fondamentale che è quello di ascoltare i propri cittadini!

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venerdì 14 maggio 2010

Giovani Sentinelle a Livorno

PROVINCIA DI LIVORNO - INCONTRO FINALE DEL PROGETTO "I giovani sentinelle della legalità"

Gentili professori e professoresse referenti progetto I giovani sentinelle della legalità

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Nell'Auditorium del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno, oggi 10 maggio, gli studenti dell'ITC Buontalenti di Livorno e dell'ISIS Cattaneo di Cecina hanno presentato i loro lavori.

I temi scelti sono rispettivamente per l'ITC Buontalenti la speculazione edilizia e il recupero di edifici di valore storico Culturale, mentre quelli dell'ISIS Cattaneo di Cecina hanno trattato il tema del lavoro nero.

I ragazzi di Cecina hanno aperto l'incontro con delle slide per illustrare quanto sia grave il problema a partire da alcuni dati acquisiti presso uffici pubblici, prendendo a campione il settore edilizio. Hanno verificato quanto incide questa piaga per i mancati introtiti di contributi previdenziali e fiscali, realizzando con la professoressa di economia un modello matematico di calcolo per rilevare l'incidenza su scala provinciale e regionale.

Hanno ricavato altri dati attraverso delle interviste a giovani che lavorano stagionalmente e i risultati hanno confermato le loro iniziali impressioni. Sono giunti alla conclusione che l'evasione è favorita dalla scarsità dei controlli. Alla chiusura del loro intervento è mancata qualsiasi interlocuzione in quanto, per l'ennesima volta, il Comune di Cecina pur contattato ripetutamente, come già negli incontri di dicembre, ha ritenuto di non dare ascolto ai suoi giovani cittadini.

La Fondazione come tutore del progetto giudica severamente questa assenza e invita il Comune a sanare questo comportamento e a ricercare un altro momento di dibattito con gli studenti, anche in previsione dell'incontro finale a Firenze presso la Regione Toscana.

Ha preso poi la parola l'Assessore Carla Roncagli del Comune di Livorno relativamente al tema del lavoro nero e dopo il dott. Guido Cruschelli, dirigente del 4° Dipartimento Istruzione e Cultura, in rappresentanza della Provincia di Livorno e che faceva le veci dell'Assessore e vice presidente Fausto Bonsignori! Infine Wiliam Ferrari della Cgil di Livorno, nostro partner.

E' toccato poi ai ragazzi del Buontalenti che con filmati e slide hanno presentato il loro studio di recupero delle Terme del Corallo. Dopo una chiara e attenta analisi storica hanno evidenziato il degrado in cui versa l'edificio, ricco di affreschi e di valore storico. Con il loro lavoro hanno avanzato alcune proposte di recupero prendendo come esempio un'ala dell'edificio per la quale hanno preparato una ipotesi di recupero e di utilizzo di questi spazi presentando lo studio anche in tridimensionale. A chiusura i giovani avrebbero voluto chiedere al Comune impegni precisi sia sull'utilizzo futuro dell'edificio, sia un impegno preciso contro ogni ipotesi di speculazione edilizia. Ma l'assessore, ahi loro, era andata via!

Ribadiamo, per gli incontri futuri, come già espressamente chiesto nelle email inviate a tutte le Istituzioni, che sarebbe un segnale importante essere presenti fino alla fine per rispondere alle sollecitazione dei nostri giovani come è accaduto ad Arezzo e Grosseto.



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domenica 9 maggio 2010

Le giovani sentinelle di Grosseto

PROVINCIA DI GROSSETO - INCONTRO FINALE DEL PROGETTO "I giovani sentinelle della legalità"

Nell'Aula Magna dell'Istituto Einaudi di Grosseto, venerdì 7 maggio, si è tenuto l'incontro finale con i giovani delle 2 scuole pilota della provincia di Grosseto: l'Einaudi e il Rosmini. Erano presenti le forze dell'ordine, il vice Prefetto Dott.ssa Vincenza Filippi, l'Assessore provinciale Cinzia Tacconi, l'Assessore delle Politiche giovanili del Comune di Grosseto Simone Ferretti, il sindaco di Gavorrano Massimo Borghi e la dott.ssa Cecilia Liuti dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Grosseto.

Hanno iniziato i lavori i ragazzi e le ragazze dell'Istituto Rosmini sul tema "Lo sport e il rispetto delle regole". Seguiti dagli insegnanti Katia Bartali, Maria Elena Simoncelli e Tiziana Peri e con l'aiuto di slide hanno illustrato le varie fasi del loro lavoro svolto durante l'arco dell'anno, dimostrando come sia necessario educare, fin dalla tenera età, a rispettare le regole anche nello sport, come il gioco può diventare formula di rispetto per sé stessi e per gli altri. Ancora una volta i giovani, gli studenti rivelano come gli adulti dimenticano di essere educatori e, per realizzare inconsciamente i propri desideri o le proprie frustrazioni, sempre più spesso sentiamo nei campetti da calcio incitare i propri figli a "spezzare le gambe ai propri compagni"!

Gli studenti del Rosmini con questo progetto non solo hanno chiesto alle Istituzioni di mettere a disposizione spazi ricreativi assenti, soprattutto nei piccoli paesi dell'interland, ma si sono "messi in gioco" come futuri educatori e sentinelle della legalità, proponendosi alle Istituzioni locali, con stage presso le scuole primarie di alcuni comuni limitrofi.

Il loro desiderio è quello di proseguire questa esperienza di tirocinio anche per i prossimi anni trasferendo la loro esperienza alle classi future.

Hanno proseguito gli studenti dell'Einaudi con il progetto Immigrazione e integrazione, guidati dalle professoresse Laura Ciampini e Giuseppina Bacciarini, hanno esposto attraverso delle slide e poi con un filmato partendo dai "fatti di Rosarno", come il circuito perverso di un territorio malato di mafia altera il mercato e crea nuovi schiavi. L'analisi si è spostata poi sul proprio territorio, prendendo in prestito uno slogan della nostra Fondazione "La Toscana non è terra di mafia ma la mafia c'è e va combattuta!".

Le politiche di «immigrazione zero» dovrebbero cedere il passo a politiche capaci di aprire canali migratori legali, migliorare la gamma di capacità professionali delle schiere di lavoratori migranti così come le loro prestazioni sul mercato del lavoro, promovendo un’immigrazione economica gestita, restringendo i canali collegati alla malavita organizzata.

Nuovi diritti e doveri dovrebbero, di fatto, costituire la base del processo di integrazione.

Ci dispiace che i tempi oramai ristretti imposti a chiusura del dibattito non hanno permesso di esporre le soluzioni che i ragazzi richiedevano alle Istituzioni locali come innovazioni significative ad una politica pubblica in grado di sostenere i processi di integrazione attarverso concessione di spazi agli immigrati per vendere e far conoscere i propri prodotti.

La Fondazione Antonino Caponnetto, alla presenza di Nonna Betta Caponnetto, l’Arci con Maurizio Pascucci, Simone Bartolini, la Cgil con Cristina Citerni e Gianni Bracciali si augurano che le proposte e le soluzioni scaturite dalle due scuole grossetane proseguono con l'attenzione che le Istituzioni locali hanno fino ad ora condiviso con i propri giovani cittadini.

Un ringraziamento va a RTV9 che dall'inizio del progetto ha favorito i giovani nel loro percorso di formazione. Questo esempio ci fa ben sperare e ci auguriamo che altri media prendano esempio a divulgare azioni di giovani impegnati a difesa del proprio territorio e da contrapporre agli esempi diseducativi come "Corona e altro!"

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mercoledì 5 maggio 2010

Eventi finali - I giovani sentinelle della legalità

Evento finale a Arezzo

Nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, oggi 4 maggio, si è tenuto il primo degli incontri finali del progetto promosso dalla Regione Toscana "I giovani sentinelle della legalità".

Hanno rotto il ghiaccio gli studenti dell'Istituto d'Arte Piero della Francesca! Sotto la regia dei Professori Fabbri e Meazzini, i ragazzi per nulla emozionati ma molto motivati hanno illustrato in modo dettagliato il tema da loro scelto: Uso e abuso dell'alcool fra i giovani.

Con l'ausilio di slide, frutto dei dati raccolti in oltre 900 questionari, distribuiti in tutte le scuole di Arezzo hanno fatto emergere diversi dati inaspettati:

l’uso e abuso dell’alcool fra le pareti domestiche nel corso di feste nella casa “lasciata libera dai genitori”!

La facilità di aggirare i divieti nel somministrare l’alcool ai minori; uso dell’alcool omogeneo su fasce di età fra i 14 e i 18 anni … e tanti altri dati che troverete a giorni sul sito www.igiovanisentinelledellalegalita.org Hanno chiuso il loro intervento con uno spot molto incisivo di pubblicità progresso contro l’uso dell’alcool.

Gli studenti del Liceo Scientifico F. Redi hanno affrontato il tema delle condizioni dell’edificio che ospita la loro scuola e il decoro urbano cittadino.

Con l’aiuto di immagini e testi da loro realizzati hanno progettato dei manifesti grazie ai quali poter scuotere i propri coetanei e concittadini alla tutela dei beni della propria città, della propria scuola senza l’ausilio di uno stato di polizia ma ancora una volta i giovani attraverso una citazione di Antonino Caponnetto:

Ragazzi godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, la resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli ribadiscono e sollecitano di diventare protagonisti e partecipi nella salvaguardia della comunità in cui vivono.

Le Istituzioni locali, la vice presidente Mirella Ricci, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Caroti e il consigliere Marco Paolucci, Presidente alle politiche giovanili hanno, con le loro risposte dato la loro disponibilità a ricercare soluzioni nella direzione indicate dai ragazzi.

La Fondazione Antonino Caponnetto, l’Arci con Maurizio Pascucci, Nino Materazzi ed Elisa Viti, lo SPI Cgil con Adriana Sensi hanno ribadito che le proposte scaturite dalle due scuole aretine costituiscono l’inizio di un percorso comune, anche attraverso una pubblicazione e un DVD che raccoglieranno le priorità giovanili delle 20 scuole pilota toscane. Questa testimonianza sarà consegnata, alla fine di settembre presso la Regione Toscana, a tutte le Istituzioni locali e nazionali affinché dalla Toscana parta un segnale di riscossa per ristabilire le condizioni di legalità e giustizia sociale.



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