giovedì 17 dicembre 2015

Incontro a Bibbiena (AR)

Mercoledì 16 dicembre ultimo degli appuntamenti del primo incontro delle Giovani sentinelle. Ad accoglierci nel loro istituto, il comprensivo Dovizi di Bibbiena, ben quattro classi terze, attente e composte, pronte a dare seguito al lavoro dell'anno passato. Ai  veterani del progetto abbiamo proposto una serie di riflessioni sul significato della cittadinanza anche alla luce della loro esperienza: hanno proposto agli amministratori del comune il recupero di due spazi all'aperto vicini alla loro scuola con l'intento di utilizzarli dopo alcuni lavori per giocare, uno, e per attività  scolastiche l'altro.  Le difficoltà  nel realizzare i lavori non scoraggiano i giovani e la Fondazione ha richiamato il senso forte di essere cittadini rispettosi delle norme e responsabili per poter interloquire con chi ha il governo della cosa pubblica. Abbiamo sempre più bisogno di questi cittadini anche in quei territori dove le scarse risorse economiche, come notava acutamente un cittadino di Bibbiena intervistato da studenti e studentesse l'anno passato, scoraggiano le infiltrazioni mafiose, per promuovere un costume morale nuovo e comportamenti rispettosi.

L'attenzione di ragazzi e ragazze per l'intera durata dell'incontro fa ben sperare negli esiti del loro impegno.

Ci rivedremo il prossimo venerdì 11 marzo quando saremo ospiti dell'amministrazione.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

mercoledì 16 dicembre 2015

Giovani sentinelle in Laguna

Giovani sentinelle in Laguna

Le giovani sentinelle approdano in Laguna, all'istituto G. Bruno-Franchetti di Mestre, lunedì 14 dicembre e con questo appuntamento si è concluso il ciclo degli incontri di apertura del progetto in Veneto. Ad attenderci due classi dello stesso istituto ma di due plessi differenti e distanti fra loro, oltre alla classe che ha partecipato lo scorso anno, e con loro le insegnati referenti Alessandra Artusi e Irene Raspanti, altri colleghi che seguiranno il progetto. A dare il benvenuto il dirigente scolastico, prof. Roberto Gaudio.
Fin dall'inizio ci ha colpito l'attenzione dei ragazzi e delle ragazze, mai venuta meno per tutta le due ore che sono trascorse velocemente.
Dopo aver esordito raccontando della vita del giudice padre del pool antimafia, della morte di Falcone e Borsellino e del grido di dolore di Caponnetto dopo le stragi: «Tutto è finito!», abbiamo ricordato lo scatto con cui lo stesso Caponnetto, proprio ascoltando le richieste di molti giovani davanti al tribunale di Palermo che lo esortavano a non lasciarli soli, ha scelto di essere testimone ed educatore di quella nuova resistenza dei valori, dimenticati o elusi, della nostra Carta costituzionale.

Studenti e studentesse che hanno partecipato al progetto lo scorso anno sono intervenuti per illustrare la loro proposta ai nuovi compagni, confermando ancora una volta che l’operato della Fondazione e del suo fondatore non è vano: la mafie, la cattiva politica e la corruzione si battono con la cultura, con la conoscenza e hanno ricordato Caponnetto quando diceva che la stessa mafia ha più paura della scuola della stessa giustizia. Hanno parlato della loro esperienza di impegno individuale e collettivo, dello studio e dell’approfondimento e di come ne sia venuto per loro non solo un arricchimento ma anche tanta soddisfazione.

La spiegazione delle varie fasi del progetto che li vedrà coinvolti nell’incontrare, durante l'anno scolastico, tutte le Istituzioni a vari livelli è stato facile e ha entusiasmato i giovani. Siamo passati poi a ricordare alcuni progetti fatti da altri ragazzi in varie scuole d’Italia e i loro sviluppi, e l'interesse è stato tale che si sono formati dei gruppi, alla fine, che continuavano a discutere. Non avendo tempo per rispondere alle domande alla fine delle due ore, abbiamo proposto di utilizzare mail e rete per continuare e seguire il percorso di educazione alla legalità.
Ci siamo dati appuntamento per mercoledì 23 marzo quando incontreranno gli amministratori locali e ci auguriamo che quest'anno, al contrario dello scorso, sia possibile non essendoci più il commissario prefettizio ma il Sindaco e gli assessori.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

lunedì 14 dicembre 2015

Incontro serale a Santa Giustina in Colle

Incontro serale a Santa Giustina in Colle

Sabato 12 dicembre ore 20.30 siamo ritornati nuovamente a Santa Giustina in Colle, al Teatro parrocchiale, per una serata dedicata ai valori della legalità e del senso civico dal titolo Legalità è Libertà. A promuoverla l'Amministrazione Comunale e la parrocchia, in collaborazione con la Fondazione Caponnetto e la scuola media dell'Istituto comprensivo J. F. Kennedy che partecipa quest'anno al progetto Sentinelle della legalità.

La sala era piena, presenti le Autorità, cittadini e giovani.
Dopo i saluti del sindaco, Paolo Gallo, il coro del tribunale di Padova, diretto dalla maestra Stefania Martin, ha allietato la serata. Il coro è sempre presente alle manifestazioni della nostra Fondazione e lo ringraziamo per il felice e significativo intrattenimento con brani appropriati alla serata.

Il Dirigente scolastico, professor Marcello Costa, e la Fondazione hanno presentato il progetto ai cittadini e alle cittadine presenti, fra i quali tanti genitori dei giovani che abbiamo incontrato ieri nella palestra della città. Abbiamo chiesto loro di essere partecipi e farsi coinvolgere dai propri figli e figlie nel loro percorso di formazione alla cittadinanza dando il buon esempio.

Fra le autorità anche il Questore di Padova, Gianfranco Bernabei, a rappresentare la Polizia di Stato, che troviamo accanto a noi in tante iniziative in tante città e che è impegnata con progetti come l'Oscad (Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori) di cui è infaticabile promotrice  il sostituto Commissario Gioia Nanni, amica della Fondazione.

Ad arricchire l'incontro e ad appassionare la platea è stata l'intervista del giornalista Francesco Cassandro a Gianni Palagonia, investigatore di Polizia che ha condotto molte indagini dirette al contrasto della mafia, della criminalità organizzata, del terrorismo, e autore di tre romanzi – L'aquila e la piovra, il titolo dell'ultimo - dai quali ha preso il via un dialogo serrato tra ragazzi, cittadinanza ed istituzioni, sul rispetto delle leggi, dei luoghi, delle cose e delle persone che ha concluso la bella serata, non senza qualche rimpianto per il tempo scorso veloce.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

domenica 13 dicembre 2015

Incontro all'Istituto Valle di Padova

Incontro all'Istituto Valle di Padova

Sabato 12 dicembre, nuovo appuntamento a Padova, con le sentinelle della legalità dell'Istituto Valle. Ci hanno accolti nella loro Aula magna con insegnanti e Dirigente scolastica, la professoressa Lucia Della Montà. Con noi Licia Serpico, responsabile Veneto della Fondazione, e Lidia Pege, responsabile per Padova.

L'aula era gremita di ragazze e ragazzi attenti che hanno seguito in religioso silenzio l'illustrazione del progetto e sono stati proprio gli studenti e le studentesse, quelli dello scorso anno, a dare il via al confronto con la loro testimonianza dell'esperienza fatta segnalando il degrado ma anche le grandi risorse che il loro quartiere offre in tema di integrazione multirazziale. La Fondazione Caponnetto ha proseguito portando l'esempio e l’impegno del padre del pool antimafia, il giudice Antonino Caponnetto, che si è battuto per il rispetto delle regole per poter diventare membri consapevoli e responsabili di una comunità civica,  promuovendo la cittadinanza attiva anche all'interno della scuola nella cornice della disciplina Cittadinanza e Costituzione

Ragazzi e ragazze hanno preso un impegno riguardo un approfondimento e di questo ne abbiamo parlato con un ospite di eccezione, Gianni Palagonia, un ex poliziotto che ha condotto molte indagini dirette al contrasto della mafia, della criminalità organizzata, del terrorismo, ora costretto a vivere nell’ombra per proteggere se stesso e i propri familiari. Il dibattito che ne è seguito è stato ricco e pieno di emozioni, la dimostrazione lampante sono state due ore e mezza di silenzio, silenzio partecipato, di attenzione dove il poliziotto ha saputo colpire il cuore dei ragazzi che alla fine dell'incontro in fila composta hanno voluto stringergli la mano.

Con loro ci siamo dati appuntamento per il prossimo martedì 22 marzo.


Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

sabato 12 dicembre 2015

Incontro al Briosco di Padova e al Kennedy di Santa Cristina in Colle (PD)

Incontro al Briosco di Padova e al Kennedy di Santa Giustina in Colle (PD)

Venerdì 11 Dicembre le sentinelle sono giunte a Padova, all'Istituto Comprensivo Briosco, dove lo
scorso anno, a partecipare al progetto, sono stati ben 600 ragazzi e ragazze. Con la fondazione Caponnetto anche la  responsabile per Padova, Lidia Pege.
Ad attenderci la Dirigente scolastica, professoressa Michela Bertazzo, e la vicaria, professoressa Fabiola Baldi. Il prima appuntamento è stato con 5 classi della primaria e poi con altri 220 studenti e studentesse della secondaria, fra i quali anche alcuni che hanno partecipato al progetto lo scorso anno.
Abbiamo introdotto il tema dei diritti leggendo e riflettendo sulla Carta del fanciullo sottoscritta a Ginevra nel 1924 e passando poi alla nostra Carta costituzionale, cosi cara ad Antonino Caponnetto, per mettere in rilievo i principi comuni oltre al fatto di essere state entrambe disattese e, in alcuni casi, violate.
Abbiamo parlato di diritti e di doveri, di come si diventa buoni cittadini e del ruolo essenziale della scuola nel formare i giovani nel solco della legalità, ma anche della responsabilità  e della partecipazione civile all'interno  della propria comunità.
Per completare i ragionamenti e rispondere a domande e chiarimenti abbiamo accumulato un ritardo di mezzora perché il secondo appuntamento della mattinata era previsto a 30 chilometri di distanza, nella palestra della scuola Kennedy, a Santa Cristina in Colle, dove erano ad attenderci i ragazzi e le ragazze con le proprie insegnanti, la vicaria Mimma Bombaca e il Dirigente scolastico, professor Marcello Costa, con loro anche l'assessora comunale all'Istruzione, Franca Mencato, che insieme al sindaco, Paolo Gallo, hanno voluto fortemente che le giovani sentinelle facessero tappa nel loro territorio. Giovani attenti e silenziosi hanno permesso di recuperare il ritardo senza penalizzare il programma, consentendo anche di avere tempo per domande e sollecitazioni, che sono seguite incalzanti e numerose alle nostre riflessioni sui temi del rispetto delle regole e della cittadinanza attiva, su Antonino Caponnetto e la mafia. L'interesse e la cura con cui hanno ascoltato e la curiosità delle loro richieste fanno ben sperare nella riuscita del progetto.
Ci siamo dati appuntamento per domani sera 12 dicembre, al teatro, per proseguire nel dibattito con cittadini e genitori.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

venerdì 11 dicembre 2015

Giovani sentinelle a Pelago

Giovani sentinelle a Pelago

Giovedì 10 dicembre appuntamento con ragazze e ragazzi dell'Istituto comprensivo di Pelago. Ad accoglierci tre classi seconde, attente e silenziose, che hanno ascoltato il racconto della vicenda di Antonino Caponnetto. Non sono mancate sollecitazioni e richieste a rendere più vivace l'incontro e lo scambio è divenuto via via più fitto e interessante, indizio di buone aspettative. Le riflessioni sulla mafia e sulle strategie per insinuarsi nell'economia legale e insediarsi in tante regioni del Paese sono state la premessa per lanciare loro la sfida della cittadinanza attiva e responsabile quale strumento per contrastare efficacemente la cultura mafiosa e costruire modelli di comportamento giusti e in grado di resistere alle scorciatoie dell'illegalità.

Con loro ci rivedremo il prossimo giovedì 10 marzo ospiti dell'amministrazione comunale.

Sergio Tamborrino

Responsabile Toscana Progetto Scuola

giovedì 10 dicembre 2015

Porto Tolle, primo incontro in Veneto

Porto Tolle, primo incontro in Veneto

Mercoledì 9 dicembre le giovani sentinelle approdano in Veneto. Né il disinteresse da parte della Regione a finanziare il progetto, né lo strano caso della nostra partecipazione ad un bando regionale di cui non abbiamo avuto alcun responso e di cui non si trova l'elenco dei vincitori hanno impedito alla Fondazione di proseguire nella sua attività di promozione del protagonismo giovanile e della cultura della legalità. Sono tante le scuole che hanno chiesto di aderire alla nostra proposta e, per noi, è motivo di orgoglio mantenere le promesse con i giovani ed essere accanto alla scuola nel difficile compito di formare cittadini attenti al rispetto delle regole e dei principi della nostra Carta Costituzionale.
Il primo appuntamento è stato con i ragazzi e le ragazze dell'IPSIA di Porto Tolle: due classi seconde con la loro insegnante hanno seguito con attenzione l'illustrazione del progetto, dagli obiettivi alle finalità, nel contesto della disciplina Cittadinanza e Costituzione. L'attenzione e il silenzio in sala hanno permesso di soffermarci nei dettagli di tutte la varie fasi e questo fa ben sperare nella buona riuscita dello stesso.

Il tempo di attraversare la strada e ad attenderci altre due classi del Comprensivo di Porto Tolle con le loro insegnanti e il referente della Fondazione e vicario dell'istituto, Vincenzo Boscolo. Con loro abbiamo parlato dei 4 grandi valori di Antonino Caponnetto per i quali si è battuto per tutta la vita,  abbiamo discusso di infiltrazioni mafiose e di come con il loro fatturato mettono a rischio l'economia sana. Il saluto della Dirigente scolastica ha consentito ai ragazzi e alle ragazze di dar prova della loro preparazione di cittadini attenti e ci ha ripagato della levataccia delle 4.30 e del viaggio da Firenze per approdare nel Basso Polesine, dove a prevalere, a differenza della Sicilia e del sole di Selinunte di pochi giorni fa, è una nebbia fitta.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

domenica 6 dicembre 2015

Incontro con il Leonardo da Vinci di Firenze

Incontro con il Leonardo da Vinci di Firenze

Venerdì 4 Dicembre a Firenze l'appuntamento è stato con cinque classi dell'ISIS Leonardo da Vinci. Due avevano già preso parte l'anno scorso con il bel video sulla strage di via de Georgofili che hanno riproposto ai propri compagni e compagne. Con loro abbiamo poi approfondito il tema della mafia guardandolo dal lato del riciclaggio e dei rischi di infiltrazione mafiosa. Ragazzi e ragazze hanno seguito con attenzione e curiosità, hanno sollecitato chiarimenti e risposte a dubbi e domande grazie alle quali abbiamo allargato l'orizzonte del ragionamento a ricercare comportamenti corretti ed efficaci per contrastare la mafia.

Senza un attimo di respiro siamo giunti alla fine dell'ora e ci siamo dati appuntamento per giovedì 3 marzo.

Sergio Tamborrino

Responsabile Toscana Progetto Scuola

IN CAMMINO VERSO LA LEGALITÀ DA CORLEONE A FIRENZE

IN CAMMINO VERSO LA LEGALITÀ DA CORLEONE A FIRENZE

Venerdi 4 dicembre ancora giovani sentinelle in Sicilia e in Toscana. A Corleone ben due incontri in mattinata in due Sale differenti in modo da poter garantire il nostro ritorno in Toscana, prima in aereo su Roma e poi in treno, in tempo per l'appuntamento serale al circolo La Rampa di Tavarnelle nel corso del quale i giovani hanno incontrato il  Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti.

Alle 9.00,  nella sala multimediale ex deposito treni, ad attenderci i più piccoli della scuola primaria Finocchiaro Aprile con i propri insegnanti. Con grande attenzione hanno seguito il nostro discorso sui diritti sanciti nella Carta dei bambini sottoscritta a Ginevra nel 1924 contro lo sfruttamento minorile e, dalla Carta, siamo partiti osservando come quegli stessi diritti sono elusi da molti Paesi europei quando importano merci da stati extraeuropei dove si fa ricorso al lavoro minorile e i bambini sono sfruttati e senza tutele. Antonino Caponnetto si è battuto per affermare i quattro grandi valori e uno di essi riguardava il divieto del lavoro minorile, mentre esortava i giovani ad essere protagonisti del proprio futuro. Forti di queste convinzioni abbiamo illustrato il nostro progetto e lanciato la sfida ai giovanissimi e alle giovanissime ad essere autentiche  sentinelle della legalità.

Giusto il tempo per raggiungere il cinema Martorana, dove erano ad attenderci ragazze e ragazzi della scuola media Vasi e del professionale Agricole Alberghiero per il secondo incontro della mattinata. Dopo il saluto del Dirigente abbiamo parlato anche con loro di diritti, di lavoro e di responsabilità. Se disattesi i primi e non assunta l'ultima si alimenta in modo esponenziale l'operato della mafia che, da sempre, sostituisce lo Stato nei servizi, ma generando ancora di più povertà e sottosviluppo.

Maurizio Pascucci ha illustrato le attività della Cooperativa lavoro e non Solo e dell'associazione Fiore di Corleone e del loro riscatto. La produzione del pomodoro “siccagno” e della commercializzazione dei prodotti della terra sono temi di grande interesse per queste realtà perché, da un lato, i contadini locali non sono più sfruttati da mediatori che pagano una cassetta da 20 chili di pomodori 3,50 €  rivendendoli poi sul mercato a 30 € mentre si impegnano a creare una filiera corta che consente guadagni giusti, un lavoro regolato dalle norme e, soprattutto, non sottoposto al ricatto mafioso.

Le esperienze sulle terre confiscate alla mafia hanno aperto la via alla possibilità di immaginare un futuro differente per tanti uomini e donne, dove i diritti e le responsabilità sono parole chiave e punti di riferimento, modelli e scelte di vita quotidiana e costituiscono un punto di non ritorno. Il segnale che giunge dalle scuole siciliane, dai loro insegnanti,  rafforza questa convinzione, soprattutto la partecipazione degli interi istituti, e questa consapevolezza nuova dei diritti, della disciplina Cittadinanza e Costituzione che giunge dalla attenzione di tanti ragazzi e ragazze.

Con quelli della scuola media e dell'Istituto professionale ci ritroveremo venerdì 18 Marzo e, all'appuntamento non mancheranno i più piccoli. Con l'Istituto professionale si arricchisce la collaborazione in quanto firmeremo una Convenzione di 3 anni per sperimentare tutte le possibilità del progetto.

A Firenze l'appuntamento è stato con cinque classi dell'ISIS Leonardo da Vinci. Due avevano già preso parte l'anno scorso con il bel video sulla strage di via de Georgofili che hanno riproposto ai propri compagni e compagne. Con loro abbiamo poi approfondito il tema della mafia guardandolo dal lato del riciclaggio e dei rischi di infiltrazione mafiosa. Ragazzi e ragazze hanno seguito con attenzione e curiosità, hanno sollecitato chiarimenti e risposte a dubbi e domande grazie alle quali abbiamo allargato l'orizzonte del ragionamento a ricercare comportamenti corretti ed efficaci per contrastare la mafia.

Senza un attimo di respiro siamo giunti alla fine dell'ora e ci siamo dati appuntamento per giovedì 3 marzo.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

venerdì 4 dicembre 2015

Incontro Castelvetrano (PA) e Siena


Incontro Castelvetrano (PA) e Siena

Giovedì 3 dicembre ancora giovani sentinelle in Sicilia e in Toscana. Sull'isola l'appuntamento è a Castelvetrano con le giovanissime sentinelle del Circolo 2 Ruggero Settimo.
Nell'Aula magna ad accoglierci 5 classi quinte della scuola primaria che con grande attenzione hanno ascoltato il racconto della vicenda di Antonino Caponnetto e della sua scelta di andare in Sicilia per aiutare i suoi conterranei alla morte di Rocco Chinnici. Lo sosteneva la forza dei valori in cui credeva. Con ragazzi e ragazze abbiamo parlato di diritti negati e di come la mafia colma l'assenza di tali diritti che, invece sono indispensabili per essere dei cittadini responsabili.

Abbiamo passato due ore intense con scolari e scolare entusiasti di raccogliere la sfida ad essere protagonisti, di accettare di confrontarsi con le istituzioni in difesa dei beni comuni ma anche esigere quei diritti spesso elusi, con l'obiettivo di realizzare le aspirazioni, come accade in tanti Paesi dell'Europa, in breve di poter vivere in un Paese “normale”.

In Toscana ci siamo ritrovati all'Istituto comprensivo Jacopo della Quercia di Siena con ragazzi e ragazze di due classi terze che hanno già partecipato all'esperienza del progetto l'anno scorso e con loro abbiamo approfondito il tema della cittadinanza, di quali valori coltivare per crescere come uomini e donne consapevoli del vivere in comune in modo responsabile.

L'anno passato hanno deciso di occuparsi della propria scuola e di recuperare degli spazi, tema che ricorre con frequenza fra i giovani e che segna la loro attenzione per il vivere bene fra le mura scolastiche, e per il loro progetto hanno coinvolto genitori e le stesse istituzioni locali. Grazie a questa esperienza abbiamo riflettuto sulle qualità del cittadino e il confronto è stato molto interessante. Ci siamo lasciati con l'impegno di proseguirlo in occasione del secondo appuntamento quando saremo ospiti dell'amministrazione comunale.


Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

giovedì 3 dicembre 2015

Giovani sentinelle in Toscana e in Sicilia


Giovani sentinelle in Toscana e in Sicilia

La mafia ha più paura della scuola che della stessa giustizia - diceva nonno Nino – e forti di quella sua convinzione abbiamo proseguito con gli incontri in Toscana e siamo approdati anche in Sicilia, a Capaci.
Mercoledì 2 Dicembre all'Istituto Comprensivo De Gasperi abbiamo incontrato 900 ragazzi e ragazze in due distinti incontri. Loro hanno deciso di essere sentinelle e di trasformare un luogo tristemente famoso per essere stato teatro di una strage in luogo di memoria, di riscatto sociale, di responsabilità, di buone regole, di protagonismo giovanile e, grazie a questo percorso, la scuola ribadisce il suo statuto di spazio della formazione del cittadino e della cittadina.
I giovani del comprensivo avevano studiato e approfondito in classe i diritti dei bambini e da essi è partito il nostro dibattito sui diritti dei bambini. L'articolo 4 della carta di Ginevra del 1924 impegna gli stati a garantire loro protezione contro ogni forma di sfruttamento, poi la Convenzione dell'Onu, all'articolo 2 comma 1, rinnova la garanzia ad ogni bambino senza distinzione di razza, di sesso o  di religione. Ma tali diritti, nel corso del secolo, sono stati spesso calpestati in molti Stati.
Antonino Caponnetto ribadiva l'impegno a sostegno di 4 grandi valori: contro lo sfruttamento minorile, contro la fame nel mondo, contro la pena di morte e contro la guerra. Difendeva la nostra Carta costituzionale, la sua attualità e la necessità che fosse attuata pienamente contro tutti i tentativi di modificarla promossi negli ultimi trent'anni.

Ai ragazzi e alle ragazze di Capaci abbiamo ricordato l'impegno della Fondazione a sollecitare tutte le Amministrazioni comunali, provinciali e regionali a firmare una petizione dove si chiede una seria lotta alla mafia, all'evasione fiscale e alla corruzione perché non possiamo sperare di fare un cambiamento se non vi è giustizia sociale, non possiamo sradicare la cancrena mafia se ci sarà sempre chi ci convive.
I giovani, la scuola hanno detto no alla mafia e hanno accettato la sfida ad essere giovani sentinelle, il nostro augurio è che le istituzioni sottoscrivano la petizione e siano alleate dei propri cittadini per non piegare la testa al compromesso, ma essere esempio di questa nuova resistenza.

A Bagno a Ripoli con le classi terze e una classe prima dell'Istituto comprensivo Caponnetto, accompagnate dalle proprie insegnanti, abbiamo discusso della responsabilità del cittadino, dell'esercizio della cittadinanza attiva per respingere ogni tentativo della mafia e per affermare un costume morale che abbia come riferimento il rispetto delle regole. La discussione è stata vivace e ragazze e ragazzi hanno ascoltato in silenzio la testimonianza di Irene , volontaria sulle terre confiscate alla mafia. A salutare tutti è intervenuta anche Annalisa Massari, assessora alle Politiche della scuola.

Anche a loro abbiamo lanciato la sfida del protagonismo e siamo certi che studenti e studentesse non mancheranno di sorprenderci con il loro impegno.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

martedì 1 dicembre 2015

Incontro a Gramolazzo (LU)

Incontro a Gramolazzo (LU)

Martedì primo dicembre incontro con le sentinelle di Gramolazzo piccola frazione del Comune di Minucciano, in Alta Garfagnana. A far sentire meno il peso della levataccia le tre classi: una prima, una seconda e una terza che ci attendono insieme ai propri insegnanti. Con loro abbiamo introdotto le vicende di Antonino Caponnetto, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L'esempio di dedizione al proprio dovere che ci hanno consegnato è da custodire con cura e ci richiama al compito di essere dei cittadini giusti e responsabili. Nel soffermarci in particolare sui principi e i valori che hanno perseguito nella loro vita, valori e principi che ritroviamo nella nostra Carta costituzionale della quale abbiamo sottolineato, una volta di più, l'importanza e la necessità di conoscerla e farne guida dell'impegno quotidiano.

A tale compito, nel quadro di Cittadinanza e Costituzione, mira il progetto Giovani sentinelle e a ragazzi e ragazze abbiamo lanciato la sfida ad occuparsi di un tema particolarmente rilevante, di studiarlo e approfondirlo per poi discuterne con i propri amministratori. I tanti interventi sono testimonianza di interesse e vivacità e fanno ben sperare negli esiti del progetto per il quale ci siamo dati appuntamento per il prossimo mercoledì 9 marzo 2016, ospiti dell'amministrazione comunale.

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Responsabile Nazionale Progetto Scuola

Incontro a Poggibonsi (SI)

Incontro a Poggibonsi (SI)

Lunedì 30 novembre doppio appuntamento a Poggibonsi: alla scuola media Marmocchi e a quella di Staggia Senese, entrambe dell'Istituto comprensivo 1.

Una classe di prima media ci ha accolto con la propria insegnante nel plesso del capoluogo, pronta a raccogliere il testimone dei compagni e compagne più grandi passati agli istituti superiori. Con loro abbiamo ricordato l'esempio di Antonino Caponnetto che dopo essere stato un giudice che ha svolto inchieste sulla mafia ha proseguito il proprio impegno a favore della cultura della legalità. E di cosa è la mafia abbiamo parlato a lungo nell'incontro, prima di soffermarci sui compiti del cittadino attivo e responsabile: rispetto delle regole e degli altri, aver cura di uomini e donne e del mondo in cui viviamo sono le prerogative essenziali che ciascuno e ciascuna deve esercitare. In questo senso abbiamo lanciato la sfida a ragazze e ragazzi che abbiamo invitato a scegliere un tema di particolare interesse, proprio come avevano fatto i loro compagni che avevano posto la questione di uno spazio all'aperto all'interno della scuola, per poi discuterne con chi ha responsabilità di governo nel città di Poggibonsi.

A Staggia erano tre le classi ad attenderci: una prima, una seconda e una terza. Le insegnanti avevano già introdotto con studenti e studentesse il tema di cui si erano occupati i loro compagni lo scorso anno: il recupero di un edificio con degli spazi dove i giovani di Staggia potessero ritrovarsi. Il tema degli spazi è un argomento che viene discusso molto spesso fra i giovani perché, abbiamo osservato, il mondo degli adulti li ha relegati nelle case negando loro i luoghi della socialità. Abbiamo parlato di regole, della nostra Carta costituzionale, di diritti e doveri, di cittadini attenti al bene della propria comunità, in difesa del proprio territorio attraverso il proprio protagonismo per evitare ogni tentativo di infiltrazione dell'economia illegale e del malaffare mafioso.

Nello spirito del progetto ragazzi e ragazze di Staggia hanno deciso di riprendere, oltre al tema che sceglieranno per il loro progetto, le proposte dei propri compagni in quanto condividono quel tema e lo riproporranno ai propri amministratori per poterne discutere nuovamente e avere delle risposte. Ci auguriamo che all’incontro di marzo l’Amministrazione discuta e si confronti in modo chiaro e inequivoco per dare fiducia ai giovani ma anche per collaborare con la scuola alla loro formazione.

Le numerose domande ci fanno ben sperare in un buon esito del progetto e con questi presupposti ci siamo dati appuntamento per martedì 8 marzo, presso la sala comunale di Poggibonsi, con studenti e studentesse dei due plessi dell'Istituto comprensivo 1.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola