martedì 4 dicembre 2018

Incontro con le giovani sentinelle di Piazzola sul Brenta (PD)

Sabato 1 dicembre un nuovo appuntamento nel Padovano, sono le giovani sentinelle di Piazzola sul Brenta. 

Amelio Anzeliero, docente della scuola, ricorda a sei classi terze dell’Istituto di istruzione superiore Rolando da Piazzola il tributo che nel 2003 la scuola volle offrire alla memoria di Antonino Caponnetto, scomparso qualche mese prima: un acero stellato sulla collinetta del giardino, piantato con l’intento non solo di serbare la memoria, ma anche di condividerne i valori. In quell’occasione, venne riservata un’intera giornata alla legalità, con la collaborazione della professoressa di diritto Maria Teresa Bonci, ora coordinatrice del progetto Giovani sentinelle

Oggi quell’acero è ancora forte, come le parole che vennero ad esso dedicate: «L’acero sulla collina/ Rivedo/ un anno dopo/ l’acero/ piantato sulla collina/ in memoria di Antonino Caponnetto./ Si erano disposti gli alunni intorno,/ silenziosi e poi plaudenti/ le calde parole del giudice/ in sangue convertite/ a Capaci e in via D’Amelio,/ risonanti d’impegno e speranza,/ dopo le ore del dubbio/ e della paura,/ rievocate,/ quel mattino nebbioso,/ in nome dell’esserci/ con la forza/ delle proprie idee/ contro tutte le mafie/ per la legalità e la vita./ Ha messo buone radici/ l’acero:/ le sue foglie,/ verdi stelle/ non accennano a ingiallire/, e novembre è alle porte./ E sempreverde è la collina,/ pulsante di vita,/ intorno alla centrale idroelettrica./ se ne va l’acqua della roggia/ e indietro più non torna./ E in questo andare/ sempre più precipitoso,/ bene prezioso è la memoria/ e utile/ contro lo smarrimento di sé/ e l’oblio del passato» (pubblicata in Amelio Anzeliero, Sguardi, Bologna, Ismeca, 2009).


Con i ragazzi delle classi terze dell’istituto tecnico e del liceo scientifico della storica cittadina a nord di Padova, si osserva da vicino il dubbio del giudice Caponnetto, dopo la morte di Borsellino, quando tutto sembrava perduto: fu proprio quello scoraggiamento a diventare il fertile terreno di un messaggio di impegno, che ancora corre di scuola in scuola, di città in città: «Ragazzi, godetevi la vita, innamoratevi, siate felici, ma diventate partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, la resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare, e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani». (Antonino Caponnetto).


E forti delle parole del giudice padre del pool antimafia abbiamo rilanciato ai giovani di Piazzola la sfida ad essere cittadini attivi e consapevoli, uomini e donne attenti e partecipi della vita della propria comunità, chiedendo loro di occuparsi di un tema di particolare interesse che sarà oggetto di discussione, di approfondimento e di confronto con gli amministratori locali il prossimo venerdì 8 marzo.


Francesca Vian
Responsabile Padova Progetto Scuola

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