Mercoledì 5 dicembre 2018 dalle 8.00 alle 10.00 siamo ospiti dei ragazzi e delle ragazze di due classi della scuola Levi Civita di Camin, storico quartiere della periferia di Padova.
L’appuntamento è in contemporanea con quelli degli altri plessi Falconetto e Pacinotti del VII istituto comprensivo di Padova e tutti e tre condividono molte iniziative di cittadinanza organizzate dalla professoressa Beatrice De Paolis, referente per tutte le sedi.
La docente introduce l’incontro proprio sottolineando la forza della frase di Caponnetto: “La mafia ha più paura della scuola che della stessa giustizia”.
Riesce facile proporre gli argomenti della filosofia e della vita di Antonino Caponnetto, perché i ragazzi, con l’aiuto delle loro docenti di Italiano, stanno già leggendo “Per questo mi chiamo Giovanni”, libro di Luigi Garlando, con prefazione di Maria Falcone.
Dopo aver visto i video realizzati dai ragazzi delle scuole superiori Valle di Padova e Petrocchi di Pistoia, i giovani studenti si interrogano sui problemi intorno a loro, che potrebbero diventare il tema del loro impegno. Sono maggiormente sentite fra i ragazzi le problematiche ambientali, fra le quali l’abitudine di buttare a terra i rifiuti e di sporcare gli spazi pubblici, la povertà delle famiglie, le prese in giro e – guardando più lontano – le guerre nel mondo.
Le riflessioni e lo scambio proseguono per tutta la durata dell’incontro e alla fine ci diamo appuntamento al 7 marzo, quando incontreremo, insieme agli altri ragazzi della città, gli amministratori del Comune di Padova e gli studenti e le studentesse potranno esporre il loro problema e cercare insieme una soluzione, diventando così parte delle migliaia di Giovani sentinelle della legalità, che rispondono all’invito di Antonino Caponnetto di “diventare partigiani di una nuova resistenza, la resistenza dei valori, la resistenza degli ideali”.
Francesca Vian
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.