Martedì 11 Dicembre siamo tornati all’ISIS Enrico Fermi di Bibbiena dove non era stato possibile tenere l’incontro lo scorso giovedì 29 novembre, quando eravamo stati ospiti dei più piccoli dell’Istituto comprensivo Dovizi, per l’ultimo degli appuntamento in Toscana della prima parte del progetto.
Ad accoglierci nell’aula magna con la loro insegnante, Martina Cocchetti, due classi di veterani del progetto e avendo avuto già esperienza di questo nostro percorso ha reso possibile approfondire alcuni temi nel corso della mattinata.
La discussione si è fatta subito viva e ne è nata uno scambio di idee e di proposte sia sul tema dello scorso anno, sia per quello di quest’anno. Lo scorso anno si erano occupati di dipendenze, in particolare l’analisi del fenomeno dell’alcolismo diffuso nei giovani, facendo notare come gli adolescenti per fare gruppo ed essere accettati hanno comportamenti dettati dalle mode, anche quelle sbagliate.
Le proposte fatte nel secondo incontro durante il confronto e la discussione con i propri amministratori erano state quelle di lanciare una campagna di sensibilizzazione all’interno della scuola anche con incontri con operatori dei Sert per poi trasferirla sul proprio territorio. I ragazzi facevano notare però che non vi era stato seguito da parte del Comune.
A nostro avviso invece è mancato da parte dei ragazzi l’impegno e la costanza di programmare le attività e tutto è rimasto sulla carta in quanto il presidente del consiglio comunale, Francesco Frenos aveva proposto ai ragazzi di partecipare ad una seduta dello stesso consiglio per individuare insieme altre forme per sensibilizzare i giovani contro il consumo di alcol, ma ragazze e ragazzi non hanno dato poi seguito a quell’appuntamento. Oggi un nuovo impegno da parte dei giovani è di coinvolgere altre due classi in modo da lavorare insieme.
Ci hanno comunicato inoltre che si sono già incontrati e hanno deciso di affrontare contemporaneamente un altro tema particolarmente sentito e che vogliono approfondire: l’ambiente. La questione è emersa più volte fra quelle sollecitate dai giovani che hanno partecipato al nostro percorso e alle domande di quelli di Bibbiena che sono seguite ci siamo resi subito disponibili a fare degli approfondimenti.
Con delle slide abbiamo messo in rilievo il mancato rispetto dei parametri ambientali nel nostro Paese da parte delle industrie, la previsione di deroghe ai limiti alle emissioni inquinanti per acciaierie, raffinerie e cementifici, è stato consentito sversare rifiuti come alluminio, arsenico, cromo, ferro, mercurio, piombo, nichel fino ai solventi organici. Abbiamo parlato di amianto e di come per anni sia stato utilizzato nelle costruzioni senza che aver fatto controlli rigorosi prima di autorizzarne l’uso.
Anche nell’agricoltura l’Italia è al vertice nell’uso di pesticidi in Europa e secondo i dati Eurostat, infatti, l’Italia impiega oltre il 40 per cento di fitofarmaci in più rispetto alla Francia, sebbene il Paese d’Oltralpe abbia il doppio delle superfici agricole. Le scorciatoie delle industrie e di personaggi scaltri apre le porte alla mafia e i rifiuti è il settore più ambito dalla criminalità organizzata. L'Italia tutta è terra di interessi mafiosi e non c'è regione ormai che possa sfoggiare anche una sorta di verginità culturale che ci tenga al sicuro.
La mafia mette in pericolo non solo lo sviluppo del nostro Paese ma anche la salute attraverso i rifiuti tossici che hanno sversato avvelenando le nostre falde acquifere, contaminando gli alimenti che mangiamo, l'ambiente e il continuo aumento di morti per cancro testimoni della scarsa attenzione all’ambiente in cui viviamo.
Vi è una responsabilità dei cittadini che non partecipano attivamente alla vita sociale della propria comunità ed è possibile contrastare questi fenomeni e formare alla responsabilità e al rispetto con un lavoro educativo nelle scuole.
Tante le domande da parte dei ragazzi e il tempo è scorso come al solito veloce. A conclusione i giovani del Fermi ci hanno anticipato un filmato ancora in lavorazione che ha come obiettivo la sensibilizzazione e che presenteranno ai loro compagni del Dovizi e alla propria amministrazione venerdì 15 marzo 2019.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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