Giovedì 6 dicembre ricorre il sedicesimo anniversario della morte di Antonino Caponnetto e crediamo di onorarlo e di tenere viva la memoria con il bell’incontro con le giovani sentinelle dell'Istituto comprensivo Galileo Galilei di Raffadali, 110 alunni e alunne protagonisti della giornata.
Per una incomprensione di comunicazione la referente Carmelina Galvano non era a conoscenza dell'incontro ed era con alcune classi in gita. Dopo un giro di telefonate e la disponibilità della vice presidenza e delle colleghe abbiamo superato l'ostacolo e, con un'ora di ritardo e la voglia di partecipare al progetto, si è tenuto l'incontro con una platea di ragazzi e ragazze di prime e seconde.
Ci siamo soffermati su quel lavoro meraviglioso di indagine e di istruzione del maxi processo di Antonino Caponnetto e del suo pool e di come, dopo quel meraviglioso successo, alcuni pezzi dello Stato abbiamo lavorato alacremente per indebolire l’azione di contrasto della mafia, scegliendo Antonino Meli a sostituire il giudice Caponnetto a capo dell’Ufficio Istruzione e non Giovanni Falcone. Quella decisione portò prima al suo isolamento e poi alla morte terribile a Capaci.
Oggi paghiamo ancora le conseguenze di quella decisione! Abbiamo raccontato delle ingenti somme della mafia, di come sia diventata più potente economicamente e di come in tante parti del nostro Paese è alleata con personaggi locali disposti ai facili guadagni, di come l'evasione fiscale e la corruzione mettano in ginocchio la nostra economia sana.
Per arginare questa illegalità diffusa e contrastare la mafia, come Antonino Caponnetto aveva intuito già oltre 25 anni fa, è necessario un grande lavoro culturale a scuola: «la mafie e la cattiva politica hanno più paura della scuola della stessa giustizia».
Sostenere gli insegnanti coraggiosi che con il loro lavoro prezioso aiutano giovani e giovanissimi a crescere nei valori della legalità e della cittadinanza responsabile, rifiutando ogni compromesso e senza mai voltarsi dall’altra parte. Rafforzare la convinzione di dover dare spazio maggiore, con insegnanti e orario proprio a Cittadinanza e Costituzione, la disciplina che dovrebbe contribuire significativamente a quella formazione del cittadino che è antidoto a comportamenti omertosi e poco attenti al rispetto delle norme.
Il filmato dei tanti giovani e di quello che hanno fatto in questi anni di progetto ed infine il bel lavoro fatto dai ragazzi di Bagheria e la loro canzone Oltre il silenzio hanno convinto i giovanissimi di Raffadali a intraprendere il sentiero oramai marcato da altre sentinelle della legalità ed essere pronti al confronto per giovedì 21 marzo con la propria amministrazione.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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