giovedì 19 marzo 2015

Da Prato all'Elba. Le giovani sentinelle elbane e di Prato incontrano i propri amministratori

Da Prato all'Elba. Le giovani sentinelle elbane e di Prato incontrano i propri amministratori Continua senza interruzioni l'impegno della Fondazione a tenere tutti gli incontri del secondo appuntamento, anche in due o tre comuni della Toscana in contemporanea, anche se i finanziamenti ripetutamente promessi tardano ad esserci accreditati costringendoci in una situazione di grave difficoltà. Anche martedì 17 marzo l'appuntamento è stato duplice: a Portoferraio e a Prato. Nel salone del Centro Culturale De Laugier l'assessore all'Istruzione, Adonella Anselmi insieme alla collega delle Politiche Giovanili, Laura Berti, e al consigliere con delega al Verde, Riccardo Nurra, hanno dato il benvenuto ai ragazzi e alle ragazze elbane delle classi seconde A-B-D-E dell'Istituto comprensivo di Portoferraio e delle terze A e B, AFM dell'ITCG Cerboni sempre di Portoferraio. A moderare gli interventi, oramai una presenza fissa e molto gradita, Fabio Cecchi di Tele Elba. Nel breve saluto Adonella Anselmi, assessora e insegnante, ha porto i saluti del Sindaco impegnato in un incontro istituzionale proprio a Firenze, e ha voluto poi rimarcare l'importanza di essere buoni cittadini e di costruire insieme il futuro dell'Isola. In maniera del tutto eccezionale ha voluto prendere la parola anche il consigliere Nurra che ha anticipato alcuni temi che i ragazzi hanno poi trattato, la cura dei giardini contro il vandalismo. Si è soffermato sulla malattia delle palme e di altri alberi oramai vecchi che vanno sostituiti e ha riproposto un importante appuntamento con le scuole del passato: la festa degli alberi, in ottobre, quando le amministrazioni insieme ai ragazzi delle scuole piantavano nuovi alberi nei parchi e giardini della città. La Fondazione ha spiegato come si articola il progetto, le regole e gli obiettivi che si prefigge nell'ambito della disciplina Cittadinanza e Costituzione per la crescita morale e civile dei giovani cittadini del nostro Paese. Fabio Cecchi ha aperto i lavori chiamando al tavolo dei relatori Carlotta, Elena, Niccolò, Agnese, Gabriele e Chiara della II A supportati dalla loro insegnante Elisabetta Sciacca. Il tema comune per tutti è il non rispetto delle regole in una comunità. La classe II A lo ha trattato in relazione al degrado delle strutture architettoniche. Da bravi reporter lo hanno documentato in alcune zone della città, ma anche nella propria scuola, poi con un bel cartellone colorato che riproduce un cane che si morde la coda e tutto intorno immagini del degrado: banchi con scritte, armadi e vetri rotti, porte scolorite, giardini con cartacce, scritte sui muri. È stata la volta della IIB con Ludovica, Ilaria, Alessio e Tommaso accompagnati dalla loro insegnante Patrizia Balestri. Il loro lavoro si è concentrato su un processo al cyber bullismo. L'idea non è per niente precoce - come affermano i ragazzi - in quanto per una generazione nata con il telefonino in mano, che prima ha imparato a “spippolare” e poi a scrivere, il problema è fin troppo reale. Inoltre, proprio lo scorso anno, nella loro scuola, alcuni bulli hanno creato dei gruppi su Whatsapp con dei nomi denigratori e qualcuno ha mandato in rete delle foto grottesche di compagni di classe; in questo modo si indicavano le vittime, gli sfigati, o per dirla con un termine del nostro vocabolario i NERD della classe e i carnefici andavano vantandosi delle loro prodezze. Per fortuna gli insegnanti sono intervenuti tempestivamente e hanno proposto di invitare l’Associazione Forense dell’isola d’Elba che ha istruito un vero e proprio processo. I ragazzi hanno cercato di tratteggiare il carattere e la figura di una vittima e di un persecutore; mentre gli avvocati hanno parlato di leggi, di tribunali, di procedimenti civili e penali, per far conoscere un processo e le sanzioni che ne possono derivare. Il tema della IID invece è stato stop al degrado cittadino. Giada e Francesco coadiuvati dalla loro insegnante e assessore, Adonella Anselmi, hanno fatto notare in particolare lo spazio del Grigolo antistante al mare dove un campo di calcetto in cattivo stato è luogo di raccolta della sporcizia. Sulle antiche mura scritte e disegni testimoniano la mancanza di rispetto per i beni della comunità. A concludere sono stati i ragazzi e ragazze della II E. Benedetta, Gaia, Enrico, Massimiliano, Niccolò, Simone e Nicola insieme all'insegnante Rita Rossi si sono occupati dell'Ambiente intorno a noi e le sue criticità. Partendo dal progetto hanno riflettuto sulla parola legalità e di come spesso i comportamenti quotidiani non sono rispettosi delle regole così di violazione delle norme ambientali ne vediamo fin troppe! Hanno deciso di osservare un ambiente vicino a loro e molto frequentato dai ragazzi: i giardini delle Chiaie dove si fa uso di droga e di spaccio. Hanno deciso quindi di fare una ricerca storica del luogo in biblioteca e visitare personalmente i giardini. Già nel III secolo a.C. Apollonio Rodio ci informa che gli Argonauti approdarono sulla spiaggia delle Ghiaie e si asciugarono il sudore con i sassi bianchi della spiaggia …che da quel momento diventarono screziati. In tempi più recenti le Ghiaie sono state il naturale teatro di spensierate partite di pallone e di serate danzanti sulla “rotonda” in riva al mare. Infine ospitavano le feste dell’uva che richiamavano persone da tutta l’isola e si concludevano con la sfilata dei carri allegorici. Lo stato attuale è molto deludente con giochi per bambini in pessimo stato e sporcizia dappertutto. I ragazzi dopo una serie di interviste hanno dedotto che spesso gli spazi pubblici diventano luogo di devianza perché, come dice il proverbio “L’ozio è padre dei vizi”, i ragazzi che non hanno interessi, che lasciano la scuola, cadono più facilmente vittime della delinquenza. Bisogna quindi lavorare sulla prevenzione, compito che impegna la loro scuola, come hanno fatto notare, ad esempio con diversi approfondimenti sulla pericolosità delle droghe con le forze dell'ordine. Hanno concluso gli interventi i ragazzi più grandi del Cerboni. Virginia, Rocco e Margherita con le insegnanti Giovanna Orlandi e Luisa Raiola hanno esposto il loro tema dal titolo: è tempo di stare bene insieme. È emerso che la legalità è un esercizio continuo che necessita di allenamento costante, credere in valori forti, avere un comportamento civile nei confronti degli altri ma soprattutto rispetto verso se stessi! Per far questo i ragazzi propongono di organizzare eventi in modo da viverli e dimostrando che si può stare bene insieme senza sballo. Lo hanno chiamato 8 eventi per 8 comuni. Propongono di mettere in rete gli eventi di tutta l’isola, in modo da informare e favorire la partecipazione assicurando loro un trasporto sicuro ed un orario adeguato. In ogni Comune vi saranno attività come cinema, attività sportive, spettacoli in piazza, teatro. I giochi saranno organizzati dai ragazzi, gli esercizi commerciali come i bar potrebbero gareggiare nel preparare cocktail analcolici gustosi, il tutto con buona musica. Tutto farà capo al Centrogiovani di Portoferraio. Vorrebbero fare questa iniziativa durante la seconda settimana di maggio nei giorni sabato 9 e domenica 10. Ma il problema maggiore da risolvere fanno notare i ragazzi sono i trasporti: i giovani dell'Elba sono prigionieri dell'isola per gli spostamenti e gli orari. Hanno concluso affermando che il progetto ha due punti di forza: il primo è che ha costi ridottissimi perché punta sulla riqualificazione del tempo. Il secondo è che valorizza le idee, attraverso le idee avviene il confronto, dal confronto nasce la ricchezza del diverso, dal diverso nasce il rispetto; solo mettendosi in gioco con le idee possiamo divertirci per diventare uomini e donne civili, per diventare Sentinelle della Legalità!!! Adonella Anselmi ha preso appunti e ha dichiarato che l'amministrazione non vuole fare brutte figure. Ha proposto di fare un nodo al fazzoletto per indicare delle scadenze, alcune a breve altre più lontane perché ci vorrà tempo , ma è certa che bisogna cominciare a fare. Godere e gioire della nostra isola e voi, rivolgendosi ai ragazzi, dovete vigilare ed essere per noi da pungolo! Laura Berti ha ringraziato i ragazzi per le proposte e i temi affrontati e si è resa disponibile affinché il Centrogiovani divenga sempre più attivo. Il dibattito si è fatto sempre più acceso, sono scaturite altre proposte, come sensibilizzare cittadini e compagni nella salvaguardia dei beni comuni o mettersi in gioco in prima persona, prendendo come esempio esperienze fatte in altre parti della Toscana. Le tre ore di dibattito sono scorse veloci con ragazzi entusiasti e attenti. Ringraziamo ancora Tele Elba che permetterà al pubblico adulto di seguire la trasmissione, che andrà in onda fra giorni, e capire quello che la buona scuola fa con i propri insegnanti, e ringraziamo Ida Goglia,referente per la fondazione all'Elba, per l'organizzazione puntuale dell'incontro. Con tutti i ragazzi e le ragazze ci siamo dati appuntamento a Livorno, nelle sale della Provincia, giovedì 21 maggio. Bello e interessante anche l'incontro con le giovani e giovanissime sentinelle di Prato. Nella sala del Consiglio comunale, ragazzi e ragazze della scuola elementare Frosini dell'istituto comprensivo Mascagni, dell'altra scuola elementare Collodi e media Malaparte dell'altro comprensivo Malaparte con i propri insegnanti sono stati accolti da Ilaria Santi, presidente del Consiglio comunale, e Mariagrazia Ciambellotti, assessora con delega all'Istruzione. Nei loro saluti hanno ringraziato la Fondazione per il lavoro svolto nelle scuole e hanno manifestato tutto il piacere di accogliere i giovani nella sala dove siede e prende le decisioni il governo della città, la sala più importante della città dove si fanno delle scelte in modo democratico e hanno espresso l'augurio che il confronto fra cittadini e amministratori sia pratica sempre più diffusa, grazie anche alla scuola che forma cittadini e cittadine capaci di riflettere e pensare con la propria testa. La Fondazione ha illustrato ai numerosi genitori e a qualche nonno chi sono le Giovani sentinelle e perché ci siamo ritrovati nella sala del Consiglio. Ha precisato che l'appuntamento è uno solo dei momenti di un percorso che si snoda lungo l'intero anno scolastico con l'intento di far riflettere giovani e giovanissimi sul rispetto delle regole, presupposto indispensabile per una comunità che voglia governarsi in modo democratico e garantendo la libertà di tutti. Abbiamo lanciato una sfida a studenti e studentesse, scolari e scolare di occuparsi di un tema particolarmente significativo epoi di discuterne con chi amministra la cosa pubblica, sperimentare cosa sia la democrazia e la partecipazione, come si affrontano i problemi e si cercano le soluzioni, come si prendono le decisioni e come si sceglie di spendere i soldi della collettività. E quello che abbiamo ascoltato durante l'incontro ci conforta. Hanno esordito quelli della scuola primaria Frosini. A turno hanno riassunto cosa è accaduto nel primo incontro con la Fondazione, poi hanno lavorato in classe con le insegnanti, leggendo un libro e discutendo, poi hanno scelto il tema di cui occuparsi dopo aver votato per alzata di mano. Hanno organizzato il lavoro: ricognizione ai giardini, foto. Elaborazione di un questionario, raccolta dei dati ed elaborazione per mettere a fuoco lo stato dei giardini dove si ritrovano e giocano, anche se mancano i giochi e alcuni sono rotti o in cattivo stato. Nonostante la giovanissima età, incuriositi hanno voluto sapere di più e hanno incontrato Maurizio Pascucci che ha raccontato loro cos'è un bene confiscato e dei capannoni nell'area fiorentina dove si vive e si lavora, spesso in condizioni di estremo degrado e con minori che lavorano. Da questo incontro hanno tratto ispirazione e con i “materiali poveri” della scuola hanno riprodotto un capannone e lo hanno trasformato nella Sorgente della legalità, luogo straordinario con giardino esterno, spazi interni per ritrovarsi, fare feste di compleanno, giocare ma anche leggere e vedere un film. Hanno portato questo modello di capannone nella sala e la risposta della presidente del Consiglio comunale è stata altrettanto bella perché il modello resterà lì per essere osservato dai consiglieri nei prossimi Consigli, quasi sollecitarli a non dimenticare questo tema. Poi hanno preso la parola quelli delle classi quarte della scuola Collodi che hanno preparato un vero è proprio libro, con scritti e disegni relativi alle criticità del proprio quartiere. Hanno regalato questo librone del quartiere all'amministrazione della città. A seguire i più grandi della scuola media Malaparte hanno ripreso il tema del degrado dei giardini di via Marx, puntando di nuovo l'attenzione sull'abbandono, il cattivo stato dei giochi e l'assenza di sicurezza. Anche loro hanno prodotto cartelloni e fotografato i luoghi, hanno fatto interviste ai cittadini che frequentano i giardini per capire. Con l'associazione Cieli aperti hanno svolto attività nei giardini per conoscerli meglio e farli rivivere. Mariagrazia Ciambellotti ha rilevato quanto sia importante fare piccoli interventi per migliorare la qualità della vita, infatti sono spesso le piccole infrazioni, le minime violazione delle regole, i piccoli danni al patrimonio comune quelle che ci fanno percepire immediatamente il degrado, ma ha pure lamentato la difficoltà di reperire le risorse necessarie Come già a Poggio a Caiano abbiamo rilanciato l'ipotesi di un impegno costante e diretto delle amministrazioni nel contrasto all'evasione fiscale, che è anch'essa un violazione delle regole, grazie ad accordi e intese con l'Agenzia delle Entrate. Le violazioni accertate e riscosse dovrebbero essere almeno in parte restituite ai bilanci comunali e non essere conteggiate nel Patto di stabilità, in modo da fornire risorse per gli investimenti e le spese delle amministrazioni. E anche a Prato abbiamo trovato orecchie attente e disponibili. Ilaria Santi ha ripetuto che il Comune di Prato ha redatto un regolamento anticorruzione e lo stesso Sindaco ha firmato l'accordo per aver il braccialetto bianco simbolo della trasparenza, dichiarando con ciò che non sono tollerati atteggiamenti di accondiscendenza anche verso le piccole infrazioni. Filippo Alessi, assessore con delega all'Ambiente ha portato la sua testimonianza di quanto osserva nei giardini e ha promesso tutto il suo impegno ad intervenire. Inoltre, il suo assessorato è molto attento alla realizzazione di giardini inclusivi, luoghi dove possono esserci opportunità di gioco e incontro per tutti, e questa presenza così ampia può costituire un deterrente a chi vuole rovinare giochi e arredi. Maurizio Pascucci ha espresso parole di ammirazione perché ragazzi e ragazze prendono la parola nei luoghi dove si prendono le decisioni, e questo grazie al lavoro degli insegnanti, hanno fatto delle cose straordinarie, insegnandoci con il modello di capannone, con il libro e con tutti i progetti a non essere superficiali. Occorre non voltarsi dall'altra parte dinanzi ai capannoni della sofferenza e investire e migliorare i luoghi e per questo è necessario il contributo di ciascuno. La discussione vivace e molto emozionante ci ha distratti dallo scorrere del tempo e la pazienza delle giovanissime sentinelle ci ha fatto scordare che erano entrati a scuola alle 8.30 per questo abbiamo chiuso quasi con dispiacere l'incontro, non prima di averci dato appuntamento per mercoledì 27 quando tutte le scuole del pratese si ritroveranno in una sala della Provincia. Clicca qui per scaricare le foto Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

martedì 17 marzo 2015

Giovani sentinelle a Fiesole e Pistoia

Giovani sentinelle a Fiesole e Pistoia Ancora due incontri del fitto programma degli appuntamenti delle Giovani sentinelle. Il primo, lunedì 16 marzo, a Pistoia, dove l'amministrazione comunale ha ospitato nella sala Terzani della biblioteca San Giorgio, spazio bellissimo e molto funzionale, le classi dell'Istituto professionale Alberghiero e Agrario De Franceschi di Pistoia. Con loro anche la delegazione di 48 studenti e studentesse corleonesi con i propri insegnanti che in questo periodo sono in viaggio d’istruzione in Toscana. Insieme con la Fondazione anche i volontari del circolo Arci La Torre, che collaborano da tempo con noi e costituiscono un punto di riferimento importante di insediamento educativo nel territorio pistoiese, presenti con i prodotti Libera Terra, Fior di Corleone e di filiera corta. L’assessora alla Cultura e all'Istruzione, Elena Becheri, nel darci il benvenuto, illustra l’importanza della struttura polivalente che ospita oltre 1500 studenti al giorno, fornendo servizi di qualità oltre a possedere un patrimonio scientificamente significativo. Pur influenzata, Elena Becheri ha voluto essere presente e ascoltare e partecipare al confronto fino in fondo per il rispetto delle istituzioni, dei propri cittadini e degli ospiti siciliani, e la Fondazione apprezza questa sensibilità. Nell'illustrare il progetto Sentinelle della Legalità, Maurizio Pascucci si è voluto soffermare sul valore delle proposte elaborate dai giovani, la loro varietà e vicinanza ai temi più vivi fra ragazzi e ragazze e sulla capacità di tenere viva l'attenzione su questioni che toccano da vicino le comunità locali. Giovanna Sgueglia, insegnante dell’IPAA De Franceschi di Pistoia ha introdotto il lavoro realizzato insieme dagli studenti: il recupero ambientale di un area da loro individuata in condizioni di abbandono. Nell’ultima settimana questo spazio è stato investito dal fortissimo vento che ha definitivamente abbattuto tutto quello che era parte di un contesto ambientale ancora vivo, così adesso l'area è completamente da ricreare. Grazie ad un reportage fotografico abbiamo potuto constatare la situazione di abbandono attuale, a cui sono seguiti alcuni interventi dei giovani per illustrare la proposta di ripristino. Elena Becheri si è impegnata ad affrontare il problema e ad esaminare la proposta di studenti e studentesse, annunciando che l’argomento era già all'attenzione dei rispettivi uffici tecnici. Inoltre ha sottolineato l’importanza del percorso partecipativo e ricco di idee che la classe ha sviluppato grazie al progetto Sentinelle della Legalità che, anche in questo caso, ha fatto intravedere tutto il suo valore tecnico e di partecipazione dei cittadini. A prendere la parola è stato poi Biagio Cutropia che accompagna i giovani di Corleone che ha raccontato che cosa fanno ragazzi e ragazze dell'Istituto professionale per l'Agricoltura che, quest’anno, ha aderito al progetto Sentinelle della legalità. Le loro attività sono legate ai beni confiscati e alla filiera alimentare, espressione della volontà di questa comunità di dare valore all'impegno sociale e culturale fondato sull’onestà e purtroppo macchiato in modo indelebile dalla presenza mafiosa. In quel territorio la scuola è luogo importante e decisivo nell’affermazione della legalità e a fronte di una cultura e di comportamenti sbagliati dei quali fanno esperienza quotidianamente questi giovani. E proprio grazie al lavoro di insegnanti e a queste esperienze significative di collaborazione è possibile far crescere e radicare una cultura e un costume per una Corleone onesta e non mafiosa. Come già a Firenze, Andrea ha interpretato la canzone scritta con i propri compagni, offrendo così una nuova e intensa emozione anche a Pistoia. Il lavoro a scuola, il progetto Sentinelle che ha offerto l'opportunità di stringer amicizia con gli studenti e le studentesse di Pistoia costituiscono tessere di un mosaico della legalità per tanti giovani, strumenti di conoscenza e di consapevolezza di quanto sia decisivo l'impegno di ciascuno nel promuovere e consolidare lo spazio della cittadinanza attiva e partecipe. Anche con loro ci siamo dati appuntamento per lunedì 25 maggio. Maurizio Pascucci responsabile Nazionale Beni Confiscati ------- Sempre lunedì, l'altro incontro a Fiesole. Ragazze e ragazzi di due classi prime dell'Istituto comprensivo Balducci sono state accolte, in una bella sala del Palazzo comunale dal sindaco, Anna Ravoni, dagli assessori all'Istruzione, Francesco Sottili, e al Territorio, Iacopo Zetti, mentre in sala, insieme con genitori e nonni, ci sono anche il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Gori, e altri consiglieri, a testimoniare l'interesse per questo percorso di educazione alla cittadinanza di studenti e studentesse. Dopo il saluto del Sindaco che ha ringraziato la Fondazione per questo suo lavoro, abbiamo raccontato brevemente quali sono i propositi del lavoro con i ragazzi e le ragazze: favorire il loro protagonismo in modo da costituire un'esperienza di cittadinanza attiva con la discussione di un tema particolarmente significativo per i giovani. In questo percorso è di rilievo il ruolo degli amministratori, chiamati a confrontarsi e a discutere con i propri cittadini nelle sale del governo cittadino. Ricostituire uno spazio pubblico della discussione è uno dei compiti del progetto e questo aspetto è stato riconosciuto dalla stessa Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia che ha sottoscritto un Protocollo d'intesa con la fondazione, riconoscendo il valore del lavoro che svolge nelle scuole a favore dell'educazione alla cittadinanza. Che cosa possiamo fare per la legalità, si sono chiesti ragazzi e ragazze della scuola media Mino da Fiesole. Dopo aver studiato e approfondito le vicende di Antonino Caponnetto, di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino hanno posto a se stessi, e a tutti noi, quale impegno è necessario per affermare il valore del rispetto delle regole. E la loro scelta è caduta su una questione che li riguarda da vicino: la strada per raggiungere la propria scuola e in talune parti stretta e mette a rischio la loro incolumità. Hanno distribuito un questionario per conoscere mezzi usati, abitudini dei propri compagni e hanno ricevuto delle indicazioni molto utili. Hanno costruito una mappa dove hanno indicato le strade pericolose. Qual è il nocciolo della questione? La mancanza del rispetto delle regole è la risposta. Che fare? Qui dobbiamo osservare che la domanda, apparentemente semplice, significa in primo luogo che cosa possiamo fare noi. Prima proposta è sollecitare l'educazione stradale, stimolando grandi e piccoli al rispetto delle regole. Grazie ai dati del questionario hanno scoperto con che mezzo e da dove vengono i propri compagni e hanno individuato una prima soluzione nel tracciare un passaggio pedonale, nel richiedere una maggiore presenza dei vigili urbani in orario di entrata e uscita. Hanno prospettato l'uso di bus elettrici che li accompagnino, dalla fermata dell'autobus di linea o da una piazza di Fiesole dove giungere accompagnati dai genitori, fino a scuola. Poi c'è il progetto Pedibus, per coltivare la sana abitudine di camminare a piedi, anche se gli zaini costituiscono un ostacolo non indifferente. Iacopo Zetti ha provato a fare il punto della situazione. Ha già incontrato ragazze e ragazzi a scuola, e ha riconosciuto che dare una risposta non è facile. Andare a piedi è certamente una soluzione efficace e per farlo propone di separare il percorso dei pedoni da quello degli automobilisti, gli studenti potrebbero raggiungere, se accompagnati, un accesso interamente pedonale con l'aiuto del mondo associazionistico per l'attraversamento e una forma di sorveglianza in orario di entrata e uscita. Ma per far questo occorre coinvolgere i genitori nell'avvicinarsi a scuola, fare questo ragionamento insieme, mentre il restringimento della carreggiata pone problemi legati soprattutto al rispetto delle misure di una strada a doppio senso di marcia, né si può trasformare la strada a senso unico perché i problemi sarebbero ancora maggiori. Dichiara che sarebbe necessario riuscire a trovare una soluzione per l'inizio dell'anno scolastico nuovo, un qualche tentativo di soluzione. Un nonno è intervenuto per sottolineare la necessità di spostare l'orario di passaggio del camion della nettezza, che crea qualche ingorgo alle otto del mattino. Poi ha preso la parola Stefano Pagni Fedi, dirigente scolastico e genitore che, apprezzando il lavoro degli studenti e delle studentesse, ha chiesto agli amministratori di avviare una riflessione dopo questo primo scambio e dopo le proposte dei giovani e questa sollecitazione ha ricevuto una pronta disponibilità del Sindaco Ravoni. Maurizio Poggi ha parlato in chiusura della propria esperienza di volontario sulle terre confiscate a Corleone, di come i giovani che offrono il proprio lavoro ogni estate costituiscono un esempio di generosità e di cittadinanza perché aiutano i giovani siciliani a resistere alle pressioni mafiose, a non restare da soli. Uomini e donne di Corleone con la loro tenacia e con la loro fatica offrono un esempio di come si possa vivere nella legalità e nel rispetto delle leggi anche in una situazione difficile. Con questa testimonianza abbiamo chiuso l'incontro e ci siamo dati appuntamento a Firenze lunedì 18 maggio ospiti della città metropolitana insieme con le altre scuole del territorio fiorentino. Sergio Tamborrino Responsabile Toscana Progetto Scuola

lunedì 16 marzo 2015

Le sentinelle del Liceo Carducci di Volterra incontrano le loro Amministrazioni locali

Le sentinelle del Liceo Carducci di Volterra incontrano le loro Amministrazioni locali Venerdi 13 Marzo sono state le sentinelle del liceo Carducci ad essere accolte, nella bella Sala del Consiglio del Palazzo dei Priori a Volterra, dall’assessora all’Istruzione, Alessia Dei, dal collega ai Lavori Pubblici, Paolo Moschi, e da Riccardo Fedeli, vice sindaco con delega al Bilancio. Riccardo Fedeli nel suo saluto ha messo in evidenza il valore della democrazia e della salvaguardia della nostra Carta Costituzionale e ha richiamato l'attenzione dei ragazzi e delle ragazze al pericolo che corre oggi il nostro Paese a seguito di riforme votate in Parlamento e che non esprimono il volere dei cittadini perché si sono succeduti tre governi senza essere mai andati al voto. Ha parlato della vicenda della trasformazione delle Province in enti di secondo livello che obbligherà anche i Comuni ad assorbirne il personale, lamentando che il Comune che amministra non può assumere giovani nonostante quest’anno ci siano otto pensionamenti. Legalità vuol dire dare dignità alla parola politica, al lavoro, all'attenzione costante alla comunità che si amministra. Rivolgendosi ancora ai giovani ha concluso invitandoli a dare valore all’onestà per essere cittadini migliori. Ha preso la parola la Fondazione spiegando le articolazioni e le modalità del progetto e le difficoltà per questi giovani, a Volterra, nel coinvolgere i propri compagni, dove dalle quattro/cinque classi coinvolte nella prima fase, al secondo appuntamento i ragazzi si ritrovano in 15 e di questi la metà, perché pendolari, deve ripartire dopo un’ora per rientrare a casa non essendovi più autobus! Nonostante la grande passione che i ragazzi di Volterra hanno sempre manifestato, le difficoltà di organizzarsi in questi sei anni sono rimaste invariate. Sono solo otto i giovani residenti a Volterra? E gli altri vengono tutti da Cecina, la località più lontana? Non è possibile che alcuni ospitino gli altri per una sola notte in modo da essere presenti per essere ascoltati? Occorre uno sforzo da parte di studenti e studentesse, se vogliono esercitare i propri diritti di cittadini! Quest'anno hanno scelto di occuparsi del bene confiscato di Rosignano Solvay, e per questo sono al lavoro per organizzare una giornata per recarsi con l'intento di mettere una stele o altro, preparato da loro stessi per non disperdere la memoria del bene. Hanno poi ricordato, come è già accaduto altrove, ad esempio Aulla, che alle promesse non fanno seguito i fatti. Lo scorso anno, a Volterra, ragazzi e ragazze hanno scritto un libro raccogliendo tradizioni locali, i proventi dovevano servire per contribuire alla rinascita di Volterra dopo le gravi frane del gennaio 2014, un segnale per salvare Volterra. Ma il volume è rimasto nel cassetto! Anche l’altra proposta delle sezioni del Liceo artistico Carducci di sistemare con affreschi fatti dai ragazzi e abbellire la galleria che parte dai parcheggi e porta dentro la cinta muraria della città è rimasta lettera morta. Nonostante l'amministrazione comunale si fosse impegnata ad intervenire sulle infiltrazioni e sull’impianto elettrico e intonacare per poter poi procedere con gli affreschi, alcuni dei amministratori dopo le elezioni non ne erano a conoscenza! I ragazzi sono fermi nelle loro convinzioni e hanno proseguito con l'indizione di un concorso e la nomina di una giuria che ha scelto i disegni da riprodurre nella galleria. Paolo Moschi ha preso la parola per sottolineare l'importanza del protagonismo, della partecipazione, di altre iniziative come Volterra Comics, ma relativamente al sottopasso ha chiesto di inviargli il progetto! Ma i ragazzi hanno portato i disegni, sono lì, basta dare seguito ad un impegno già preso lo scorso anno altrimenti si parla fra sordi! Comprese le difficoltà di comunicazione che ci sono state, è emersa per fortuna la buona volontà di riprendere la questione. Se ne è fatta portavoce Alessia Dei e, ci auguriamo che, già a maggio, si possano vedere i primi risultati. Il dibattito è diventato sempre più vivace e interessante. Un gruppo di ragazzi molto preparato ha fatto notare la facilità del populismo che afferma di fare tanto per non fare niente, mentre viene svilita la volontà della partecipazione democratica e il mettersi in gioco. Hanno preparato uno slogan Vai oltre, per promuovere delle iniziative anche prossime come quelle del 16, 17 e 18 aprile dove vogliono ospitare, e hanno invitato anche la Fondazione a partecipare, giovani che si sono messi in gioco e si sono affermati grazie alla loro tenacia. La Fondazione sarà presente e ha sollecitato i ragazzi a non desistere e cercare nuove adesioni, alimentare la coscienza civile all’interno della scuola e cercare alleanze per non essere soli, per contrastare il rischio di non essere ascoltati, ignorati o che si dimentichino i temi proposti negli scorsi anni. Così alla manifestazione Vai oltre si potrebbe puntare l'attenzione sulla presenza della mafia, come testimoniano i tanti beni confiscati. Ma anche sulla riqualificazione del sottopasso come segno che i giovani vogliono bene alla propria città e tengono al suo decoro. Ma questi ragazzi e ragazze a distanza di 3 anni non possono riunirsi nella loro assemblea di istituto per mancanza di spazi e sono costretti a dividersi facendo così non un’assemblea di Istituto ma di classe, negando loro il diritto di confrontarsi! Eppure vi era stato una promessa da parte degli amministratori della precedente amministrazione, ma il vice sindaco come pure la maggior parte dell’amministrazione sono sempre gli stessi! I ragazzi non avevano fatto voli pindarici, come chiedere mega strutture da costi improponibili, avevano chiesto di utilizzare una struttura esistente da condividere con altre scuole! Di proprietà o competenza del Comune, della Provincia? Non ha importanza, loro sono cittadini di Volterra e del territorio, sta alle Istituzioni far prevalere il buon senso! E ancora, che ne è stato della tensostruttura nella chiostra della Biblioteca Comunale Guarnacci? Condividiamo i principi della Costituzione, i valori, la legalità, tutti tratti essenziali di ciascun individuo che fa parte di una comunità, ma le Istituzioni hanno il dovere di dare il buon esempio, mantenendo gli impegni e la parola data! Non tutto è facile, non tutto è possibile ma in questo caso i ragazzi non hanno chiesto la Luna! Né basta una semplice dichiarazione di operare in modo nuovo e attento se poi disattendere gli impegni presi è pratica antica e ripetuta. Come i giovani anche la Fondazione non dispera e attende segnali nuovi dall'amministrazione di Volterra già con la partecipazione al terzo appuntamento di mercoledì 20 maggio a Pisa, quando i ragazzi saranno ospiti della Provincia. Clicca qui per scaricare le foto Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

Giovani sentinelle a Firenze

Giovani sentinelle a Firenze Giovedì 12 marzo, secondo appuntamento a Firenze. Nel Salone dei Cinquecento ragazze e ragazzi di cinque scuole fiorentine di ogni ordine e grado sono stati accolti da Cristina Giachi, assessora all'Istruzione e vicesindaco. Con i giovani i propri insegnanti e qualche genitore. Ospiti graditissimi studenti e studentesse dell'Istituto professionale per l'Agricoltura di Corleone con il professor Saladino che hanno stretto legami di amicizia con l'ISIS Leonardo da Vinci di Firenze. Nel suo breve saluto Cristina Giachi ha ricordato a tutti i giovani le vicende della bellissima sala che ospita l'incontro, costruita con l'intento di ospitare il Maggior Consiglio, voluta da Savonarola perché nessuno potesse accentrare il potere nelle proprie mani. Ha apprezzato il lavoro della Fondazione, ha sottolineato il valore delle regole e l'importanza di acquisire un costume in cui le regole siano uno dei valori più importanti. Breve è stato pure il saluto di Salvatore Calleri, presidente della Fondazione e impegnato come consulente del presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, che per tramite di Calleri ha voluto salutare i suoi concittadini di Corleone. La Fondazione ha introdotto i lavori sottolineando il ruolo della scuola nella formazione del cittadino, grazie al lavoro degli insegnanti e ha ricordato come nello svolgersi del progetto acquista sempre più importanza il momento del confronto, del dibattito, l'ascolto e lo scambio, proprio perché essere cittadini significa partecipare e offrire il proprio contributo, rispettare le regole ed esigere i diritti. Ad aprire le danze l'Istituto comprensivo Gandhi: i giovanissimi della scuola Duca d'Aosta hanno scelto di occuparsi del quartiere dove vivono e frequentano la scuola Brozzi. Hanno fatto una ricognizione dei disagi che osservano quotidianamente, dal marciapiede alle strisce pedonali, dall'abbandono dei rifiuti agli arredi urbani rovinati ed hanno richiesto maggiore attenzione per sé e per questa parte della città e lo hanno fatto con i loro cartelloni colorati e le emozioni di un momento importante. Un comitato di madri di Firenze nord, prendendo spunto proprio di un cartellone dei bambini che parlava di difesa alla salute e contro l’inceneritore, ha chiesto la parola perché preoccupata per la costruzione del nuovo impianto. Poi sarebbe toccato agli studenti e alle studentesse dell'Istituto comprensivo Piero della Francesca che non c'erano, ci dispiace che abbiano interrotto il percorso perché al primo appuntamento sembravano molto motivati! Hanno così preso la parola i giovani dell'altro comprensivo, il Ghiberti, che hanno scelto di occuparsi di spazi per i giovani. Come fanno i giovani ad imparare cos'è il rispetto, si sono chiesti retoricamente, se non hanno spazi per sperimentarlo? Come abbiamo più volte ascoltato, anche questi ragazzi e ragazze hanno espresso il proposito di avere un luogo per sé, senza la necessità del consumo, dove incontrarsi e fare esperienza dello stare insieme in modo rispettoso. Lo hanno chiamato Spazio 4 per 4, nel quartiere 4, dove vivono, e ospiterà giovani che non abbiano più di 16 anni. Hanno prodotto manifesti, un powerpoint per illustrare le attività da svolgere, lo intendono come occasione di scambio con compagni di classe e amici che vengono da altri Paesi, per spettacoli e incontri per giovani, un luogo di riparo e accoglienza. Anche per loro, immagini e disegni hanno accompagnato l'esposizione. A salire sul palco sono poi stati i giovani dell'Istituto Salvemini Duca d'Aosta che erano all'esordio con il progetto. Dopo aver discusso fra di loro hanno scelto di occuparsi di integralismo fondamentalismo e terrorismo. La loro è ancora una proposta, una bozza che si impegnano a definire meglio nelle settimane a venire e di dare una veste definitiva entro il terzo incontro in maggio. Si sono quindi soffermati sui temi, cercando di fare chiarezza fra i termini, e hanno tenuta distinta la difesa dei diritti di libertà come sono sanciti dalla nostra Costituzione. In ultimo quelli dell'ISIS Leonardo Da Vinci che hanno scelto di approfondire il tema della mafia e, in particolare, hanno voluto conoscere quanto è accaduto con l'attentato di via de Georgofili, ricostruendone la genesi, e hanno proiettato un video con pezzi di notiziari di quella notte terribile. Hanno portato con sé un opuscolo, La mafia non ha confini, per ricordare che le organizzazioni mafiose non sono lontane da noi è minano le vite, la libertà e la democrazia. Hanno raccontato brevemente la loro visita a Corleone e ai luoghi simbolo della battaglia contro la mafia, hanno visitato alcuni beni confiscati alla mafia Poi ha preso la parola il prof. Saladino che accompagna le giovani sentinelle di Corleone. Ha voluto sottolineare il compito abbastanza impegnativo che si sono assunti ragazzi e ragazze con l'adesione al progetto, la scommessa di parlare di regole e di osservarle. Il loro progetto si occupa dello sviluppo del territorio e questi studenti e studentesse con le competenze acquisite a scuola sostengono l'associazione Fior di Corleone, in particolare seguendo tutta la filiera della produzione e trasformazione del pomodoro. Una esperienza originalissima che nasce dalla convinzione di aiutare altri giovani e meno giovani cittadini nel faticoso compito di creare lavoro e il lavoro è lo strumento principe per sconfiggere la mafia alla quale non interessa che vi siano diritti e dignità, ma vuole cittadini sottomessi al ricatto del lavoro che non c'è. Creare lavoro vuol dire togliere manovalanza alla mafia. Si è poi soffermato alle scene della strage di via dei Georgofili e come siciliano ha chiesto scusa a Firenze! L’emozione era tanta! Gli applausi di tutta la sala e il pensiero che grazie alla scuola un evento epocale sta per realizzarsi e questo ci convince ancora di più ad essere accanto a loro. Maurizio Pascucci ha voluto sottolineare l'impegno straordinario, a Firenze e in Toscana, per aiutare queste esperienze con i giovani volontari che ogni anno in estate lavorano sulle terre confiscate. Poi uno studente dell'Istituto professionale Agrario e Alberghiero di Corleone ha regalato a tutti una emozione intensissima cantando dal vivo una canzone scritta insieme ai propri compagni di scuola e, in questi anni di progetto non abbiamo mai avuto dono più sincero e autentico. Infine i giovani del Liceo Rodolico che hanno scelto un tema impegnativo: l'usura e, in particolare, l'usura in Toscana. Per un primo approccio hanno intervistato Costantino Cannavera della Confesercenti, l'associazione degli esercenti commerciali, che ha risposto con puntualità e ha fornito molte informazioni e suggerimenti, poi si sono rivolti all'associazione dei commercianti di Porta Romana. Anche in questo caso notizie utili e sollecitazioni soprattutto in relazione alla scarsezza di denunce. Poi hanno voluto esaminare le vicende dei Compro Oro, che crescono ogni giorno di più, mettendo in rilievo come possano nascondere delle attività illecite. In ultimo hanno dato spazio alla questione della contraffazione agro alimentare, distinguendo adulterazione, sofisticazione e contraffazione vera e propria del marchio o con prodotti esteri spacciati come italiani o con prodotti italiani contraffatti. Vi sono circuiti ufficiali e clandestini e, in Toscana, olio e vino sono i prodotti più a rischio. Alla fine della lunga maratona di interventi tutti si sarebbero aspettati un confronto con chi ha il governo della città, ma non c’era nessuno! La vice Sindaco era andata via e il Sindaco che avevamo invitato in quanto a nostro avviso, la presenza dei ragazzi di Corleone è un appuntamento storico significativo che la città di Firenze, sempre attenta, non può lasciare nell’anonimato! Montecatini, Livorno, Rapolano, Lucca, Siena, Barga, Camaiore, Castelfiorentino, Arezzo, Calenzano e a Poggio a Caiano abbiamo incontrato sindaci e assessori che hanno ascoltato e interloquito fino all'ultimo secondo, hanno preso appunti e risposto a sollecitazioni e osservazioni, non hanno avuto paura delle riflessioni critiche che giungono da ragazzi e ragazze, non hanno scambiato il confronto con la parata! Con questa delusione abbiamo chiuso il bell'incontro e ci siamo dati appuntamento a lunedì 18 maggio a Firenze, quando i giovani saranno ospiti della Città metropolitana. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

sabato 14 marzo 2015

Le sentinelle a Calenzano e Poggio a Caiano

Le sentinelle del Plesso Concetto Marchesi di Calenzano (FI) e l’Istituto Comprensivo Mazzei di Poggio a Caiano (PO) incontrano le proprie Amministrazioni comunali Mercoledì 11 marzo, di nuovo doppio appuntamento. A Calenzano le Giovani sentinelle dell'Istituto Comprensivo, plesso Concetto Marchesi, nella bella Aula Magna di Design, sono state accolte dal proprio sindaco, Alessio Biagioli e dall'assessore all'Istruzione Lara Burberi. Ad accompagnare i ragazzi la Dirigente scolastica Marisa Mordini e la loro insegnante Maria Grazia Biagiotti, le loro colleghe Maria Maddalena Lenglet e Liverini Alessandra. Ragazzi e ragazze armati di cartelloni colorati prendono posto insieme ai tanti genitori e nonni presenti. Dopo il saluto del Sindaco, come di consueto, la Fondazione introduce i lavori e spiega soprattutto agli adulti il percorso formativo del progetto, la responsabilità degli adulti riguardo la convivenza civile e l'importanza dei valori per una Comunità attenta ai bisogni di tutta la cittadinanza. Hanno preso la parola i giovanissimi, consapevoli del loro ruolo di protagonisti hanno occupato il tavolo dei relatori dimostrando padronanza delle attrezzature foniche. Il tema da loro scelto: Ecosostenibilità, salvaguardiamo l'ambiente. Duccio, Martina, Niccolò, Nina e Diego hanno iniziato con i loro compagni con un cartellone dallo slogan rifiuti zero; un altro riguarda il giardino della loro scuola più organizzato e più allegro ed infine un cartello In bici dalla Carraia a Calenzano. Sono seguiti altri cartelli con frecce “si”, “no” ad indicare in due colonne le cose da fare o da evitare. Regole che prevedono un controllo da parte dei ragazzi affinché tutti le rispettino. Infine, per coinvolgere tutta la scuola i ragazzi sono passati in ogni classe per illustrare le proprie proposte. Riguardo i rifiuti si sono chiesti dove vanno a finire gli avanzi della loro mensa e hanno fatto notare come la burocrazia e regole molto severe che andrebbero riviste non permettono un riutilizzo degli alimenti, neppure nei canili. Quanto al loro giardino hanno chiesto agli amministratori di occuparsi degli arredi: panchine e spazi per la palla a volo, mentre hanno chiesto aiuto ai nonni per la potatura, le fioriere e la sistemazione delle buche. Ha preso la parola il sindaco Biagioli, che ha ascoltato con attenzione e presente fino alla fine e si è complimentato con i giovani anche nella scelta di progetti ambiziosi, prima di dare delle risposte puntuali alle richieste fatte dai ragazzi. Il cibo: ha spiegato come oggi l'amministrazione sia impegnata più che nel passato ad evitare sprechi nella mensa. Ha proposto di lavorare meglio non solo sullo spreco, ma anche sull’educazione alimentare, come evitare per esempio l’eccessivo cibo durante la pausa di metà mattina in modo da mangiare tutto a pranzo. Riguardo il cibo in avanzo la legge non permette di utilizzarlo se non come rifiuto. Ha dichiarato la disponibilità a sistemare il giardino a cominciare dalle panchine o alla fontane dell’acqua. Per la pista ciclabile ha annunciato che c’è un impegno da parte della società Autostrade per l'Italia a realizzare un percorso che fiancheggia la provinciale e nel parco. Lara Burberi ha manifestato soddisfazione per le proposte dei ragazzi e ha confermato l’impegno dell’Amministrazione nel voler esaudire il desiderio dei ragazzi in merito al giardino della loro scuola. Ha parlato poi dell’ambiente e di come una cattiva gestione dei rifiuti diventa occasione per facili guadagni da parte della mafia, ragione in più per fare educazione ambientale e incrementare la corretta raccolta differenziata. Genitori e nonni hanno posto domande e sono intervenuti, poi una mamma ha preso la parola per denunciare la pessima abitudine di molti automobilisti di occupare lo spazio riservato alle auto con disabili. Uno dei bambini ha chiesto la parola e ha cominciato a parlare manifestando il proprio dispiacere e prendendo un impegno: «signora, io e tutti i miei “colleghi” promettiamo che saremo attenti affinché fatti del genere non accadano più e riprenderemo coloro che si comporteranno così». Non si può immaginare una conclusione migliore per un bell'incontro di educazione alla cittadinanza e con tutti ci siamo dati appuntamento a lunedì 18 maggio. Secondo appuntamento anche a Poggio a Caiano, nella bella Sala delle Scuderie, dove il sindaco, Marco Martini, e l'assessora all'Istruzione, Fabiola Ganucci, hanno accolto bambini e bambine dei due plessi della scuola elementare di Poggio, Lorenzo il Magnifico, e Poggetto, Edmondo De Amicis, accompagnati dagli insegnanti e dalla vicaria, Paola Tacchi. Mamme e babbi hanno riempito la sala e hanno seguito con interesse e attenzione. L'incontro si è aperto con una bellissima canzone che un gruppo di scolari e scolare ha cantato in diretta accompagnato alla chitarra dal proprio insegnante, sorprendendo tutti e regalando una intensa emozione. Marco Martini ha rivolto un saluto a tutti loro e ha ringraziato la Fondazione per il suo impegno costante a diffondere la cultura della legalità e noi abbiamo ricordato ai cittadini che questo progetto ha lo scopo di sollecitare giovani e giovanissimi ad essere cittadini e cittadine consapevoli e attenti, promuovendo il loro protagonismo con la scelta, l'approfondimento e il confronto con chi ha il governo del proprio comune di un tema di particolare interesse. Grazie a questo percorso di formazione ragazzi e ragazze fanno esperienza di cosa è una discussione pubblica, di come si decide, di come si fanno delle scelte in ordine all'uso delle risorse pubbliche. La nostra speranza è che questa attitudine a dibattere pubblicamente costituisca il miglior insegnamento alla cittadinanza contro ogni tentazione di disinteresse e del voltarsi dall'altra parte. Poi hanno esordito scolari e scolare, ringraziando innanzitutto per l'occasione loro concessa di essere consiglieri per un giorno, come hanno detto. E come tali si sono comportati, sottolineando alcuni temi per loro significativi: quelli del plesso De Amicis hanno ricordato che ci sono edifici abbandonati e in disuso che potrebbero essere recuperati per spazi per loro, ma anche per ospitare chi non ha casa, evitando di costruire nuove case che consumano altre porzioni di territorio, o spazi verdi per animali abbandonati o che restano soli quando si va in vacanza. Poi hanno ricordato che la pista ciclabile non è completata e loro non possono muoversi in sicurezza, pista che è molto usata dai giovanissimi anche per pattinare, ma che è anche utile perché così non si usa l'auto, risparmiando il consumo di carburante e facendo del bene all'ambiente. I coetanei della Lorenzo il Magnifico hanno invece scelto di occuparsi di marciapiedi stretti e sconnessi, di alcuni spazi verdi che dovrebbero essere attrezzati per giocare, di strisce pedonali più visibili, di barriere architettoniche, del palazzetto dello sport che ha gli spogliatoi in cattivo stato, del giardino della scuola che non è agibile perché è caduto un pino nei giorni di vento fortissimo. Nell'esporre il proprio punto di vista hanno fatto uso di cartelloni colorati e si sono alternati nella presentazione. Il Sindaco ha annotato le richieste e le segnalazione e ha voluto rispondere in modo puntuale, precisando dove sono in corso dei lavori, o a quali progetti dà la priorità l'amministrazione, ha promesso un pronto intervento nel giardino della scuola ritardato perché vi erano strade e altri luoghi pubblici da mettere in sicurezza con maggiore urgenza, si è soffermato sulla pista ciclabile che sarà allungata a raggiungere altre località vicine e poi ha voluto sottolineare le difficoltà di un comune di circa diecimila abitanti su un territorio molto piccolo, Poggio a Caiano è il secondo comune più piccolo per estensione della Toscana. In ultimo, ma decisiva è la questione delle risorse che sono ormai esigue e, per molti Comuni anche con i conti in ordine, vi è il blocco degli investimenti a causa del Patto di stabilità. Anche Floriana Ganucci ha voluto sottolineare la straordinaria vivacità di scolari e scolare e quella loro capacità di tenere viva l'attenzione su tanti problemi. Il tema delle risorse ricorre in questi dibattiti e assomiglia al grande buco nero in cui viene risucchiata ogni speranza e ogni aspettativa, invece è necessario uno scatto d'orgoglio e un lucidità politica a perseguire con decisione l'evasione fiscale, battaglia alla quale la Fondazione invita tutti i Comuni realizzando collaborazioni con l'Agenzia delle entrate e Guardia di Finanza e mettendo in comune banche dati per un più efficace contrasto. Marco Martini ha prontamente replicato che il Comune di Poggio a Caiano è impegnato su questo fronte e si batte anche nell'ambito dell'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia affinché vi sia un più definita cornice legislativa sulla questione. A concludere in maniera così originale come l'apertura un altro gruppo di musicisti, con strumenti tradizionali e non, e cantanti hanno interpretato una nuova canzone. Ci siamo lasciati con l'accordo che avrebbero riproposto musiche e canzoni anche in occasione dei prossimi appuntamenti. A documentare l'incontro sono stati, ed anche questa è una scelta originale, Paola Tacchi e il babbo di Francesco, scolaro di Poggio. Con le classi ci rivedremo a Prato, ospiti della Provincia, mercoledì 27 maggio. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

venerdì 13 marzo 2015

Martedì 10 marzo, doppio appuntamento per le Giovani sentinelle

Martedì 10 marzo, doppio appuntamento per le Giovani sentinelle: all'Istituto comprensivo Dante Alighieri di Aulla e il Liceo Artistico Piero della Francesca di Arezzo Ad Aulla sulla porta di accesso al palazzo Comunale ci attende la professoressa di lettere Antonella Bettini coordinatrice del progetto. Saliamo nella sala consiliare del Comune al piano superiore che accoglie via via le Giovani sentinelle dell'Istituto comprensivo Alighieri. Con loro numerosi genitori e la Dirigente scolastica Anna Maria Florio, tutti in perfetto orario per l'incontro. Purtroppo Ci rendiamo subito conto che mancano computer e proiettore che avevamo richiesto, e di cui ci era stata assicurata la disponibilità dagli uffici comunali, necessari per la proiezione del video prodotto a scuola e testimonianza del lavoro svolto dai giovani. È assente anche un tecnico per farla funzionare e non c'è nemmeno un usciere in grado di dare informazioni in merito. La Casa Comunale è deserta! Fra lo sbigottimento generale, prendiamo il nostro computer e il proiettore e con la preziosa collaborazione di genitori e professori colleghiamo cavi e fili per consentire la proiezione del video. Siamo pronti per cominciare, ma la sindaca, Sivia Magnani, la cui presenza ci era stata confermata dalla sua segreteria, non è ancora arrivata. Pensiamo ad un ritardo, allora aspettiamo: cinque, dieci, trenta minuti, nessuno si affaccia. Decidiamo di chiamare gli uffici per conoscere l’impedimento che ha costretto la sindaca, suo malgrado, a ritardare e scopriamo che nessuno l’aveva avvertita dell’incontro. Ci assicura che farà intervenire un assessore in sua vece. Attendiamo per un’oretta e poi decidiamo di cominciare. Da lì a poco, per fortuna, appare l’assessore all’Istruzione, Angela Simonelli, che si scusa del ritardo e fa notare di non essere stata informata da nessuno del progetto Giovani sentinelle! Eppure sono corretti gli indirizzi di posta elettronica del sindaco e dell’assessore dove abbiamo inviato ogni comunicazione e i report sin da ottobre! Negli ultimi mesi abbiamo parlato al telefono con le rispettive segreterie! Ci viene da pensare che le segreterie hanno pensato bene di fare da filtro, per non disturbare gli impegni del sindaco e dell’assessore e piano piano questo filtro si è trasformato in un bel muro di gomma! Introduciamo subito il progetto: a genitori e cittadini, all’assessora illustriamo lo spirito, come si articola nel corso dell'anno scolastico, le sue peculiarità di percorso educativo riconosciuto dai Protocolli d'intesa sottoscritti con il MIUR e l’ANCI, di promuovere il protagonismo giovanile quale strumento per radicare la cultura delle regole, giusto nella cornice di Cittadinanza e costituzione, disciplina fondamentale in una scuola che voglia essere luogo di formazione dei cittadini. La parola passa poi ai ragazzi e alle ragazze, veri protagonisti del progetto. Elena, Niccolò ed Alessio illustrano i lavori realizzati in classe grazie all’aiuto delle preziose insegnanti Monica Cassano di Educazione Artistica e Maura Ferrari di Educazione Tecnica. Presentano i loro progetti dell’edificio scolastico che vorrebbero: hanno realizzato due plastici che contengono le aule, la palestra, i laboratori ed anche uno spazio verde all’esterno dell’edificio. Ma i plastici non esaurisco i documenti prodotti sul tema La scuola che vorrei… Alessio, Niccolò, Alice e Lisa leggono i loro temi che raccontano con passione, e senza tralasciare i particolari, la situazione in cui si è trovata la loro scuola in seguito all’alluvione e descrivono l’edificio scolastico che vorrebbero avere, dotato di aula magna, laboratori di musica, bar e spazi ricreativi dedicati. Fanno notare che molti di loro hanno iniziato e stanno completando il loro corso di studio sempre in dei container! Angela Simonelli interviene per informare i giovani e tutti i cittadini di un incontro con la Regione che si terrà il 18 marzo e che avrà per argomento proprio la situazione dei lavori della scuola, incontro al quale invita tutti i cittadini a partecipare. È il momento dei genitori. I ragazzi hanno chiesto aiuto a Luigi D’Amico, babbo di una alunna della scuola, per la realizzazione di un video. Le immagini raccontano con professionalità e cura della situazione che ormai da 4 lunghi anni si trovano a vivere quotidianamente studenti e personale scolastico. Vi è tanta tristezza! Le immagini e la musica che le accompagna lo sottolinea sono autentici pugni nello stomaco! Rammarico per promesse non mantenute. Poi ancora i container donati dal Comune dell’Aquila subito dopo il disastro, le aule, la palestra ricavata in uno spazio vuoto assolutamente privo di attrezzature ginniche, gli uffici e la sala professori un po’ stretta e intorno il fango, un cantiere a cielo aperto, con le strutture che non ancorate bene a terra che cominciano a risentire del passare del tempo. Nelle nostre comunicazioni avevamo indicato oltre alle informazioni su luoghi e orari, sulle scuole partecipanti e il numero previsto di alunni, anche il tema scelto dai ragazzi, con lo scopo di aprire un dialogo, un confronto, chiedendo agli amministratori di essere preparati per poter avere delle risposte. Ma il dibattito non c’è stato e alla richiesta di indicare delle scadenze, sia pure di massima, ragazzi e ragazze e i cittadini hanno avuto una sola risposta: non è di competenza del Comune ma della Regione! Molto amareggiati ci siamo dati appuntamento per giovedì 28 maggio nelle sale della Provincia a Massa Carrara. In quella occasione inviteremo anche la Regione per avere maggiori chiarimenti. Lo spirito del progetto nato da un bando della Regione ci fa sperare, e mi auguro che i ragazzi possano avere risposte certe e rassicuranti e non dover realizzare il volume dei lavori di quest’anno con il disegno in copertina di un container! Avvio anticipato dell'appuntamento di Arezzo, alle 15.30, poco dopo aver finito le lezioni in classe. Molti ragazzi e ragazze devono prendere il treno o il pullman per tornare a casa e avere il tempo per studiare! Così ci siamo ritrovati nella Sala del consiglio del Palazzo comunale, luogo dove si governa la città. Ad accogliere la Fondazione e i giovani del Liceo Artistico l'assessore Francesco Romizi e l'architetto Beoni e la dottoressa Gallo che si occupano del decoro urbano. Dopo il saluto di Francesco Romizi che ha voluto ricordare l'importanza del luogo e ringraziato la Fondazione per la pazienza con cui costruisce la tela della cittadinanza, abbiamo richiamato brevemente il valore del lavoro dei giovani, la loro testarda disponibilità a fare proposte, confrontarsi e operare quale esercizio di cittadinanza consapevole. E in questi sei anni ragazzi e ragazze del Liceo Artistico hanno elaborato progetti di notevole rilievo che hanno lasciato il segno in città. Da uno di tali progetti, quello dell'anno scolastico 2010-2011 hanno preso il via, dopo una serrata discussione nell'assemblea del comitato studentesco. In quell'anno studenti e studentesse elaborarono il progetto di intervenire con la street art su un sottopasso degradato che conduceva al parco urbano intitolato a Sandro Pertini. Fu un'esperienza entusiasmante perché con la partecipazione di scolari e di bambini che frequentavano il parco, con la collaborazione dell'amministrazione comunale fu realizzato un intervento di recupero dello spazio che fu decorato con le forme e i colori degli studenti del Liceo. A distanza di quattro anni lo spazio è stato imbrattato e rovinato. Nonostante l'impegno dell'amministrazione, come riconoscono i giovani, occorre ammettere che non è sufficiente il lavoro di recupero, anche se lodevole e ben fatto, perché è necessario modificare profondamente la cultura civica in modo che i cittadini non provino sentimenti di odio per la propria città. In questo senso hanno individuato tre fronti di intervento: quelli di recupero, preventivi e di cura della propria scuola. Per quanto apparentemente slegati, hanno invece una ratio. La cura della propria scuola significa operare nel luogo più vicino a loro, dove trascorrono molto tempo e significativamente lo spazio di elezione per la formazione del cittadino. Quindi chiedono di poter decorare la propria scuola con gli strumenti di cui dispongono, quelli della street art, dichiarandosi disponibili a farlo anche su grandi pannelli con cui rivestire muri, se non fosse possibile intervenire sugli stessi muri. Per quanto riguarda i lavori di recupero propongono il ripristino del sottopasso, anche per riaffermare un principio di legalità e, simbolicamente, ribadire che quella scelta condivisa è quella giusta. Hanno lanciato la proposta Adotta uno spazio che proseguiranno sui social network, sperando di coinvolgere altri giovani e altre scuole. Quanto all'azione preventiva hanno proposto la costituzione di un laboratorio permanente per pensare anche a strategie di intervento efficaci e rapide, luogo dove aver una prospettiva più lunga. Accanto a tutto ciò, serve un opera di informazione mirata e attenta per contenere l'allarmismo e i toni sopra le righe di tanti media, cartacei e non, riguardo il degrado, che dipingono una città devastata e paradossalmente alimentano quel clima feroce contro la città che è il brodo di coltura per il disinteresse e l'incuria. Francesco Romizi ha apprezzato le sollecitazioni di ragazzi e ragazze e ha proposto loro di partecipare attivamente all'esperienza promossa dalla amministrazione cittadina degli Angeli della città, volontari che intervengono per sanare situazioni di degrado. Le competenze di studenti e studentesse sono beni preziosi da non disperdere, i volontari possono offrire idee e progettualità, oltre ad avere la capacità fare un lavoro nelle scuole. A sollecitare questa prospettiva è stato l'architetto Beoni che lavora al regolamento, in via di approvazione da parte del Consiglio comunale, riguardo il decoro urbano. Il confronto fitto e vivace e la passione hanno fatto trascorrere troppo velocemente il tempo a disposizione così abbiamo dovuto, molto a malincuore, chiudere l'incontro, dandoci appuntamento per venerdì 15 maggio quando, ospiti della Provincia, si ritroveranno le scuole aretine. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

giovedì 12 marzo 2015

Le giovani sentinelle a Castelfiorentino

Le Giovani sentinelle dell'ISIS Enriquez di Castelfiorentino incontrano i propri Amministratori Lunedì 9 marzo appuntamento a Castelfiorentino con le Giovani sentinelle dell'ISIS Enriquez. Studenti e studentesse sono stati ospiti dell'amministrazione nell'aula consiliare del Palazzo comunale. Ad accoglierli l'Assessore alla Pubblica Istruzione Enrico Cappellini e il Consigliere delegato alla legalità Laura Rimi. Dopo il loro breve saluto, abbiamo illustrato il progetto nel suo sviluppo lungo l'intero anno scolastico, mettendo in risalto i caratteri di percorso di formazione alla cittadinanza per studenti e studentesse grazie al loro protagonismo con lo studio e l'approfondimento di un tema significativo e il confronto con gli amministratori. Di rilievo è anche l'attenzione alla questione dei beni confiscati, elemento chiave di un contrasto non solo giudiziario alla mafia, ma anche sul piano delle ricchezze e della disponibilità di beni, oltre ché su quello simbolico, molto importante, di sottrarre un oggetto frutto di attività illegale e riutilizzarlo per i fini della collettività. Hanno preso la parola i giovani che hanno scelto come tema le vicende e il destino dell'Ostello della Gioventù costruito nel 2000 con le risorse economiche del Giubileo. Gestito per un primo periodo si è poi giunti ad una interruzione del servizio. Vi era la necessità di un intervento di frazionamento termico che rendeva improduttiva la gestione, inoltre lo stesso intervento ha suscitato molte lamentele in quanto sono stati necessari nuovi lavori con finanziamenti pubblici su un opera già realizzata e collaudata. Infine anche la scelta, poi ritenuta sbagliata, di non aderire più all'Associazione Italiana degli alberghi per la Gioventù che ha comportato ulteriori costi economici. Dopo aver fatto emergere, con il loro lavoro di approfondimento, tutte queste difficoltà, ragazze e ragazzi hanno avanzato una proposta che tiene conto di una ridefinizione degli spazi e delle attività: favorire quelle in favore di giovani del luogo al fine di avere spazi d'aggregazione perché quelli esistenti attualmente sono ritenuti insufficienti. In questo contesto è emersa anche la proposta di prevedere al piano terreno un pub con spazi d'incontro e di socializzazione che non renda obbligatoria la consumazione. Le proposte sono state il frutto di un lavoro d'indagine e di interviste effettuate tra i coetanei di Castelfiorentino, rendendo così esplicito quel bisogno che, tante volte, in questi anni, abbiamo rilevato fra i giovani in tante città della Toscana: spazi per loro sottratti alla logica del consumo, spazi pubblici sottratti alla logica del privato. Enrico Cappellini ha puntualizzato che in questo momento la gestione dell'Ostello è oggetto di un bando di idee progettuali che indurrà il Comune a decidere la sua assegnazione quanto prima e ha invitato la scuola alla formalizzazione della proposta che permetterà all'amministrazione comunale di valutarla in fase di aggiudicazione del servizio. La risposta dell'assessore intriga i giovani che si dichiarano interessati e questo primo confronto è di buon auspicio per una discussione stimolante e uno scambio fra cittadini e chi governa la cosa pubblica. Una prima controprova sarà il terzo appuntamento con le altre scuole della provincia, a Firenze, il prossimo lunedì 18 maggio. Clicca qui per scaricare le foto Maurizio Pascucci Responsabile Nazionale Beni Confiscati Foto link http://progettosentinelleistituzioni.voxmail.it/rs/content/secondo_incontro_enriquez.pdf

lunedì 9 marzo 2015

Viaggio a Corleone dell'Isis Leonardo Da Vinci di Firenze

Viaggio a Corleone dell'Isis Leonardo Da Vinci di Firenze Lunedì 3 marzo trenta studenti e insegnanti fiorentini dell'Isis Leonardo Da Vinci di Firenze sono giunti a Palermo per il loro viaggio di istruzione, nel corso del quale ci sarà il gemellaggio con l'Istituto professionale per l'Agricoltura di Corleone, esito della partecipazione di entrambe le scuole al progetto Giovani sentinelle della legalità. Ad accogliere all'arrivo i giovani toscani Maurizio Pascucci, responsabile per la Fondazione per i beni confiscati. Prima tappa Cinisi. Abbiamo visitato la casa di Peppino Impastato e constatato che è, appunto, distante cento passi da quella di Tano Badalamenti, poi abbiamo pranzato nel locale del fratello Giovanni. Nel pomeriggio tappa a Portella della Ginestra, dove abbiamo incontrato MARIO, le cui parole sono state intense e toccanti: «i nostri morti sono immortali, non muoiono mai, e i fascisti e mafiosi hanno paura di loro». Martedì alle 8.15, puntualissimi, siamo stati all'Istituto professionale per l'Agricoltura di Corleone, ricevuti dal Dirigente Scolastico, da alcuni insegnanti e un bel gruppo di studenti. Dopo i saluti ha preso il via un'interessante confronto sui beni confiscati, a Firenze e a Corleone, ma mentre nel comune siciliano sono riutilizzati al 90%, nel capoluogo della Toscana solo al 50%. Lo scambio è proseguito vivace e fitto relativamente alle reciproche esperienze e al percorso comune all'interno del progetto Giovani sentinelle della legalità. Nel pomeriggio, alle 17.00, la sede della Cooperativa Lavoro e Non Solo è stata invasa da 35 studenti e 3 insegnanti della scuola media dell'Istituto comprensivo Vasi di Corleone che insieme ai nostri studenti fiorentini hanno conosciuto la storia di questo impegno corleonese. Ho visto e vissuto Casa Caponnetto isolata e quindi quel "mancare le sedie" per i 70 studenti fiorentini e corleonesi mi ha provocato un emozione fortissima. C'è un cambiamento in corso a Corleone, noi lo stiamo animando! Corleone 4 marzo 2015 I ragazzi dell’ISIS Leonardo Da Vinci di Firenze questa mattina, dopo aver incontrato Pippo Cipriani, ex sindaco di Corleone, hanno visitato la bottega dei sapori e dei saperi. È un bene confiscato alla famiglia Provenzano che ospita anche il museo della Legalità, una raccolta di quadri del pittore Gaetano Porcasi e immagini che ricordano le stragi dalla fine della seconda Guerra Mondiale (da Gaetano Verro e Placido Rizzotto fino a don Pino Puglisi) . Sono stati momenti molto significativi che ci hanno fatto ripercorrere alcune tragedie della nostra storia. Siamo rimasti sbalorditi dall’orrore che hanno caratterizzato gli eventi di quegli anni, in particolare le stragi del 92-93. Nella Bottega della Legalità, Maurizio Pascucci ci ha anche informato su una realtà importantissima, quella della associazione dei produttori corleonesi. Per riallacciare dei rapporti fecondi con la realtà locale è stato necessario per la cooperativa coinvolgere tutti i produttori agricoli in un progetto per una filiera sostenibile, ma soprattutto economicamente vantaggiosa, nella distribuzione dei prodotti locali. L’esempio più importante è quello della produzione di una qualità di pomodoro, il siccagno corleonese, resistente alla scarsità di acqua. L'associazione dei produttori è impegnata a ricercare canali di distribuzione corti e senza rischi di interferenza dopo la sua trasformazione, in modo da farlo giungere e direttamente nei mercati del resto d'Italia dall’associazione per beneficiare di alcuni vantaggi: l'aumento del guadagno perché il passaggio dalla produzione al consumatore è praticamente quasi diretto; la possibilità di interrompere i troppi passaggi nella distribuzione che possono nascondere azioni illegali; infine la qualità biologica e certificata del prodotto che giunge sulle nostre tavole. Nel pomeriggio siamo stati accompagnati alla tomba di Placido Rizzotto . Il 10 e 11 marzo a Corleone ci sarà la commemorazione del sessantasettesimo anniversario del suo sacrificio. Prima di cena abbiamo avuto uno scambio interessante con Maurizio e con il Segretario della Camera del Lavoro di Corleone, Dino Paternostro, relativo alla presenza della mafia a Firenze. Dodici ragazzi e ragazze dell'Istituto professionale saranno ospiti degli studenti fiorenti in occasione dell'incontro di giovedì 12 marzo a Firenze in occasione del secondo appuntamento del progetto Giovani sentinelle 2014-2015 in Palazzo Vecchio. Proprio il progetto con il suo obiettivo di valorizzare il protagonismo giovanile costituisce lo strumento per introdurre efficacemente studenti e studentesse ai temi della cittadinanza e della legalità. L'impegno a scuola con la guida dei propri insegnanti, lo scegliere un tema di particolare interesse, le modalità di lavoro in collaborazione, rispettando le regole, hanno avuto come esito quello di dare pieno valore e senso alla disciplina Cittadinanza e Costituzione, a scoprire questa dimensione della Costituzione, quella della cittadinanza attiva, grazie al confronto e al prendersi cura dei beni che appartengono a tutti, a discutere dei problemi che riguardano il nostro vivere in comune. Noi ci impegneremo a proseguire su questo percorso collaborando e sostenendo la fatica quotidiana di insegnanti, dirigenti scolastici, senza il cui contributo non sarebbe possibile questa opera. Maurizio Pascucci Responsabile Nazionale Beni Confiscati

sabato 7 marzo 2015

Le Giovani sentinelle dell’Istituto comprensivo Camaiore 3 incontrano le Istituzioni locali

Le Giovani sentinelle dell’Istituto comprensivo Camaiore 3 incontrano le Istituzioni locali Venerdì 6 marzo due classi seconde dell’Istituto comprensivo Camaiore 3 sono ospiti, nella sala consiliare della loro città, del sindaco, Alessandro Dotto, dell’assessore all’Istruzione, Sandra Galeotti e del vice sindaco, Marcello Pierucci. Nonostante i disastri causati dal forte vento di questi giorni che hanno messo in ginocchio la Versilia, la Lunigiana, la Garfagnana e un po’ tutta la Toscana, l’Amministrazione ha voluto fortemente che l’incontro in calendario con i ragazzi si tenesse regolarmente. Segnale che genitori, ragazzi e Fondazione hanno apprezzato. Sono purtroppo saltati gli appuntamenti a Fivizzano e a Stazzema, dove è mancata l'elettricità e per i danni alle stesse strutture che avrebbero dovuto ospitare gli incontri, benché anche lì le amministrazioni locali erano ben liete incontrare i propri giovani, incontri rinviati a lunedì 13 aprile. La Fondazione, con un po’ di ritardo dovute alle difficoltà per raggiungere la sala del Comune, è rimasta piacevolmente sorpresa e meno in colpa per la mancata puntualità, in quanto il Sindaco ha saputo intrattenere il pubblico spiegando come l’amministrazione è impegnata nelle opere di ripristino sul proprio territorio. Ha introdotto la Fondazione spiegando nei dettagli il percorso formativo di cittadinanza attiva che occuperà i ragazzi per tutto l’anno scolastico. Notiamo con vera soddisfazione che il progetto quest’anno si è arricchito anche con l’accresciuta presenza di genitori e adulti agli incontri, punto essenziale per il dialogo, confronto non solo fra generazioni ma fra famiglie come cittadini e territorio. Hanno aperto i lavori Irene, Sara, Gaia e ancora un’altra Sara aiutate dai loro compagni che hanno esposto il loro tema con cartelli colorati: la messa in sicurezza di via Sarzanese, strada che porta alla loro scuola e che spesso è causa di incidenti e rischio per i pedoni. Secondo ragazzi e ragazze è indispensabile rinnovare l'asfalto, pieno di buche e pericoloso specialmente per bici e motorini, migliorare la segnaletica orizzontale e verticale, aggiungendo anche paletti luminosi nei punti dove la strada è più buia e insidiosa. Sarebbe necessario ridipingere le strisce pedonali, ormai diventate trasparenti, rendendole visibili con segnali luminosi specialmente vicino ad incroci o rotonde. Maggiori controlli da parte dei vigili urbani. Hanno poi parlato delle gare di appalto che devono svolgersi nel massimo rispetto della legalità. Con la Fondazione Caponnetto dichiarano di aver «avuto la possibilità di capire il modo i cui vengono assegnati gli appalti e come spesso i mafiosi si nascondono dietro uno dei vincitori – e continuano - abbiamo analizzato altri fenomeni mafiosi e abbiamo discusso come comportarci se mai ci trovassimo in una di queste situazioni, e cioè denunciare tutto alle autorità per non diventare degli omertosi. Più di ogni altra cosa a noi preme porre alla vostra attenzione questi punti e speriamo che mettiate in pratica almeno i più importanti». La Fondazione ha voluto ricordare di come la mafia si insinua negli appalti e di come li vince con il massimo ribasso! Ha voluto ricordare che la Regione Toscana ha votato una legge contro le infiltrazioni mafiose sugli appalti con il sostegno della nostra Fondazione e grazie all'impegno del giudice Pierluigi Vigna. Nonostante fosse un’ottima proposta di legge, è stata impugnata dal Governo dinanzi alla Corte Costituzionale che l'ha bocciata perché non di competenza regionale. Rispettosi del diritto, delle leggi e delle Istituzioni ci siamo chiesti, e ancor ora ci chiediamo, come mai, se è una buona legge, non sia votata dal Parlamento che ne ha competenza. Il vice sindaco, prima di lasciarci richiamato dalle numerose urgenze degli eventi naturali calamitosi, ha voluto prendere la parola proprio sugli appalti dichiarando che nella grande opera che saranno chiamati ad intervenire riguardo la viabilità e la rotatoria di via Italica non si baserà sul massimo ribasso ma sulla qualità dei prodotti utilizzati e sulla sicurezza lavoro. Ha preso poi la parola l’assessore Galeotti che ha ringraziato la Fondazione per il lavoro che svolge e ha ribadito che Lei e tutta l’Amministrazione è impegnata e condivide l’importanza di un percorso formativo che deve partire dalla scuola e sostenuto dal mondo adulto. Fra pochi giorni ci saranno le elezioni per il Consiglio comunale dei ragazzi di tutto il territorio e ha espresso l'augurio che ne faccia parte anche qualche studente o studentessa presente e ha chiesto che le giovani sentinelle di Camaiore facciano pervenire comunque i lavori proposti in modo che vengano inseriti nel programma del Consiglio. Con giovani e amministratori ci siamo dati appuntamento per martedì 26 maggio ospiti della Provincia di Lucca. Clicca qui per scaricare le foto Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

giovedì 5 marzo 2015

Le Giovani sentinelle dell’Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli di Barga incontrano i propri Amministratori locali

Le Giovani sentinelle dell’Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli di Barga incontrano i propri Amministratori locali Mercoledì 4 marzo appuntamento con le Giovani sentinelle di Barga. Nella Sala consiliare del Comune, ad attendere ragazze e ragazzi della seconda D e della terza C dell'Istituto comprensivo Pascoli accompagnati dalle proprie insegnanti, Giulia Anzelmo e Daniela Taddei, il sindaco, Marco Bonini, l’assessora alla Cultura, Giovanna Stefani e la consigliera con delega alla scuola, Sabrina Giannotti. Il Sindaco, nel suo intervento di apertura, ha ringraziato la Fondazione e i ragazzi per l’impegno con cui hanno svolto il proprio lavoro relativo alla riqualificazione del Parco Menichini, intitolato all’ex primo cittadino di Barga, e del Campo Rosso di Fornaci di Barga frequentato dai giovani e non solo. Presente all'incontro anche la vedova di Felice Menichini. Marco Bonini ha proseguito ribadendo l’importanza della legalità e della lotta alla mafia, ricordando l’impegno di Caponnetto, di Falcone e Borsellino e, a proposito di parco giochi e di giardini, menziona l’intitolazione a Peppino Impastato di un altro giardino della città. La Fondazione, come di consueto in apertura, illustra il progetto agli adulti presenti e, nel ricordare Antonino Caponnetto, sottolinea come Falcone e Borsellino furono isolati nella lotta contro la mafia anche dalla società civile, incline a dare ascolto ad una informazione interessata. Oggi bisogna fare scelte politiche forti, non fermarsi solo a dichiarare che siamo in un momento di crisi e non ci sono fondi, ma ricercare proprio attraverso una seria lotta alla mafia di recuperare le risorse necessarie al Paese: i 200 miliardi che la malavita organizzata gestisce all'anno, l'evasione fiscale che raggiunge cifre esorbitanti (180 miliardi) ed infine la corruzione (altri 70 miliardi). Le casse dei Comuni sono allo stremo e in questi primi incontri notiamo che la risposta è: non abbiamo risorse! Ascoltiamo proposte con le quali si richiedono ad aziende, a loro volta allo stremo (non crediamo che aziende incline ad evadere accettino tale proposte! Quindi si attinge sempre alla solita fonte!) ad associazioni e a singoli cittadini di farsi carico della cura e della manutenzione dei beni che appartengono alla collettività, offrendo in cambio sgravi fiscali! Proposte lodevoli con le quali si intende responsabilizzare il cittadino, ma il richiamo all'articolo 118 della Costituzione, quello dove è enunciato il principio di sussidiarietà, sembra scordare i 117 articoli che ci sono prima! Vogliamo ricordare che da anni la Fondazione propone la costituzione di una task force fra le forze dell'ordine con la Polizia municipale che conosce molto bene il proprio territorio: capannoni e cantieri illegali, bar dove spesso ragazzi lavorano in nero, per una concreta lotta all’evasione e all’illegalità. Gli sversamenti dei rifiuti pericolosi e tossici in Toscana costituiscono oggi un rischio molto serio e grave, come ha denunciato il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, nel silenzio assordante di media e della politica e anche in questo caso occorre molta determinazione e collaborazione. Il progetto Giovani sentinelle favorisce la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze, è un percorso lungo l'intero anno scolastico con l'obiettivo di formare i giovani alla cittadinanza, facendo loro conoscere le Istituzioni, ed esercitare alla discussione pubblica con chi ne ha il governo. Hanno esordito Idea e Christian che hanno introdotto il tema della salvaguardia di un bene come il parco Felice Menichini, oggetto di atti vandalici. Hanno ricostruito la storia del parco, luogo di incontro per i giovani e i meno giovani che vivono nella frazione di Fornaci e spazio di gioco anche per i più piccoli, ma dopo l'ultima ristrutturazione del 2003 il parco via via ha subito atti vandalici, giochi e attrezzature si sono rotti e non sono stati sostituiti, non si effettuano lavori di manutenzione, in breve sembra essere abbandonato. I giovani chiedono che il parco torni ad essere bello e fruibile, come luogo di gioco e di ritrovo, non sol per loro ma anche per i loro coetanei di domani. È una sfida importante questa del parco perché è una prova di maturità nel conservare questo bene grazie ad una maggiore consapevolezza e responsabilità di ciascuno. La Fondazione riprende il ragionamento da questa ultima osservazione e osserva che bisogna abituarsi a fare qualcosa, non basta pretendere, ci si deve chiedere che cosa posso fare io? Propone di mobilitare i nonni per fare la sorveglianza a un posto dedicato ai ragazzi. E uno dei nonni, nonno Villani presente all'incontro interviene per lamentare la cattiva educazione di ragazzi ed adulti. Vorrebbe un regolamento comunale che fissasse delle regole di comportamento ma, in primo luogo, sarebbero da educare i genitori. A quale età si manifestano questi disagi che portano al vandalismo? Come contrastare queste “cattive abitudini”? È necessaria un'alleanza fra genitori, amministrazione e associazioni, sostiene Giovanna Stefani. Nonno Villani propone di installare delle telecamere, ma il problema si affronta in altro modo – sostiene la Fondazione; bisogna che chi è presente intervenga quando sono testimoni di atti vandalici o soprusi. Occorre maggiore solidarietà contro bulli, furbetti e mamme che non sono in grado di essere se stesse educatrici. Giovanna Stefani riprende dal rispetto dovuto da tutti i cittadini ai beni comuni e della difficoltà di reperire fondi. La Fondazione insiste sulla necessità di trovare soluzioni con delle scelte politiche e ricercare le risorse da investire in quella vasta area dell'illegalità cui ha accennato in apertura e poi decidere dove investire. La discussione e il confronto è stato serrato e interessante e i giovani e i cittadini sono rimasti fino alla fine, desiderosi di ascoltare e prendere la parola. La proposta è stata quella di incontrarsi in aprile famiglie, Comune e scuola per una iniziativa di sensibilizzazione per la difesa dei beni comuni, la disponibilità dell’Amministrazione la voglia dei ragazzi di mettersi in gioco ci fa ben sperare, convinti che un altro piccolo seme è stato piantato, il dialogo e il confronto porteranno acqua a quel seme! Prima di lasciarci ci siamo dati appuntamento per il terzo incontro, ospiti della Provincia di Lucca, di martedì 26 maggio. Clicca qui per scaricare le foto Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

Doppio appuntamento con le Giovani sentinelle martedì 3 marzo: Lucca e Siena

Doppio appuntamento con le Giovani sentinelle martedì 3 marzo: Lucca e Siena A Lucca ragazze ragazzi delle tre scuole cittadine che partecipano al progetto – gli Istituti comprensivi di Ponte a Moriano e di San Concordio e l'ISI Pertini - si sono ritrovati, insieme con le proprie insegnanti, nella bella sala del Collegio, ospiti dell'amministrazione comunale. Ad accoglierli l'assessora alle Politiche Formative e Giovanili, Ilaria Maria Vietina, che ha porto i saluti anche del Sindaco della città. La Fondazione ha introdotto i lavori ricordando a tutti, anche ai genitori dei giovani presenti quali siano le articolazioni e gli obiettivi del progetto: si tratta di un percorso di formazione lungo l'intero anno scolastico che favorendo il protagonismo giovanile intende promuovere una cittadinanza attiva e responsabile. Al centro di questo processo vi sono studenti e studentesse e la scuola quale luogo per formare i giovani, giusto quanto prevede la Costituzione, e il ruolo della Fondazione è quello di tutor cioè di collegare il lavoro dei giovani alle istituzioni cittadine, che li accolgono e discutono e si confrontano. Da quest'anno il progetto si è arricchito di un tema particolarmente significativo, quello dei beni confiscati, che suscita grande interesse fra i ragazzi e le ragazze, perché parlarne significa dover fare i conti con le disattenzioni e le superficialità di cittadini e amministratori. Ma affrontarlo in modo franco significa pure stimolare l'attenzione e la capacità di discernere perché non accada più che mafiosi e coloro che si sono arricchiti con attività illecite possano acquisire ulteriori ricchezze. Hanno rotto il ghiaccio le più grandi dell'ISI Pertini che hanno raccontato come in una prima fase hanno preso in rassegna i tanti temi che attiravano il loro interesse prima di sceglier la questione degli immigrati e della loro integrazione. Hanno sottolineato tutte le difficoltà che incontrano ragazzi e ragazze che giungono nel nostro Paese al momento dell'ingresso a scuola, a cominciare da quelle della lingua. È particolarmente significativo che le Giovani sentinelle parlino ripetutamente di questi problemi, come abbiamo osservato in questi anni, e ne parlino sempre con lo sguardo e l'intelligenza dell'inclusione che esige impegno da parte di tutti, risorse, e spazi per l'incontro che sono pochi - hanno lamentato i giovani del Pertini – spazi dove ritrovarsi, al coperto, non solo quelli all'aperto che hanno elencato minuziosamente. Per approfondire il tema hanno deciso di proporre un questionario fra i propri compagni i cui risultati saranno disponibili per l'incontro di maggio e hanno richiesto pure che nella scuola ci siano più figure di tutor che orientino e aiutino ragazzi e ragazze che giungono in Italia. L'assessora Vietina ha voluto fornire alcune prime risposte a queste sollecitazioni indicando che esiste già uno spazio il cui orario di apertura è stato allungato, ma ha voluto metter l'accento sulla scelta dell'amministrazione civica di riconoscere come cittadini lucchesi tutti quei giovani che provenendo da Paesi stranieri frequentano scuole e luoghi di formazione della città. Misura simbolica certamente, perché le leggi dello Stato non consentono una tale possibilità, ma che vuole stimolare la politica a modificare quelle norme che alimentano separazione ed esclusione. Poi è toccato agli studenti e alle studentesse del comprensivo di Ponte a Moriano che hanno preparato una lettera al Sindaco di Lucca per illustrare la condizione di alcuni spazi vicini alla loro scuola. Dopo averla letta, l'hanno affidata all'assessora perché la consegnasse al primo cittadino, Alessandro Tambellini. Assieme alla lettera hanno voluto illustrare i luoghi di Ponte a Moriano, a cominciare dal ponte sul fiume Serchio che ha più di novecento anni, poi il teatro e la piazza. Accanto alla propria scuola vi sono degli spazi con degli impianti sportivi di cui richiedono la riqualificazione. Segnalano che vi è una fontana il cui getto dell'acqua è continuo con grande spreco di questa risorsa. Alla esposizione rigorosa e puntuale hanno accompagnato belle immagini sapientemente montate da uno di loro. Per ultimi i giovani del comprensivo di San Concordio. Anche loro hanno scelto di occuparsi del territorio in cui vivono ponendo all'attenzione lo stato di degrado di alcuni impianti sportivi che loro vorrebbero fossero rimessi in funzione per poterli utilizzare. Per questo loro lavoro si sono divisi in piccoli gruppi, ciascuno dei quali ha contribuito guardando al problema da un punto di vista particolare. Hanno cominciato quelli che si occupano di rifiuti che hanno contattato anche un supermercato e gli esercizi commerciali per affrontare la questione della quantità di rifiuti prodotti e che, spesso, non sono collocati nel giusto cassonetto. Poi il gruppo degli “architetti” ha proposto un piano di riqualificazione del campo di basket e di quello del calcetto con immagini e con un plastico che ha fatto bella mostra di sé sul tavolo della sala. Poi via via tutti gli altri gruppi hanno illustrato un aspetto del progetto fino a giungere alla vera “sorpresa”: un gruppo ha elaborato le regole d'uso degli impianti. E se dei giovani si pongono questo obiettivo vuol dire che hanno colto il significato più profondo del farsi cittadino! Ilaria Vietina ha preso la parola non prima di aver inserito nel computer la propria chiavetta USB con alcune proposte, proprio per essere in sintonia con studenti e studentesse. Ha ricordato con molta franchezza che la scarsità di risorse non consente intervento alcuno e ha rinviato i ragazzi della scuola di Ponte a Moriano a contattare la Geal, azienda che gestisce gli acquedotti lucchesi. Poi ha proposto a giovani e genitori di prendersi cura di beni che appartengono a tutti noi e l'amministrazione lucchese ha allo studio una misura che consentirebbe di farlo in cambio di qualche beneficio fiscale. Il dialogo continuerà al prossimo appuntamento perché alle 19 ragazzi e ragazze rischiavano di perdere pullman e treni e quelli più piccoli erano a scuola dalla mattina. Con loro e con le altre scuole lucchesi ci ritroveremo il prossimo martedì 26 maggio. A Siena nella bella e gremita sala Patrizi a dare il benvenuto ai suoi giovani cittadini e a un numeroso gruppo di genitori l’assessore all’Istruzione Tiziana Tarquini. Nel suo breve intervento iniziale ha ringraziato la Fondazione per il progetto e ha voluto sottolineare che segue i nostri report con assiduità e che nella condivisione delle buone pratiche ha ricordato che a breve partirà nelle scuole del territorio il Consiglio comunale dei ragazzi. La Fondazione nello spiegare il progetto al pubblico presente ha voluto rimarcare che la presenza di tanti genitori è l’obiettivo dello stesso nostro progetto affinché i giovani trovino ascolto e spazio e dialoghino con adulti e amministratori per irrobustire il loro protagonismo per la difesa dei valori democratici e per una migliore convivenza civile. Sotto la regia delle loro insegnanti Maria Chiara Alindoro, Chiara Saffioti, Maria Aprosio e Agnese Pianigiani hanno iniziato i ragazzi per niente emozionati ma con una gran voglia di esporre i loro temi e lo hanno fatto da professionisti parlando a “braccio” senza ausilio di fogli o appunti. Il titolo Io ho un sogno: una scuola e una città bella e accogliente. Sara ha iniziato presentando un primo filmato che illustra in sintesi lo spirito e l’intendimento di questo percorso formativo. Con musiche e immagini hanno voluto far conoscere il loro amore per i propri luoghi, le tradizioni, le feste che cadenzano l’anno e la loro bella città. Ma con la stessa capacità hanno rimarcato l’abbandono, l’incuria e il degrado che sta attanagliando il territorio dovuto, da una parte, al vandalismo ma, dall’altra, anche ad una crisi irrisolta che fa sentire i primi segnali negativi! I ragazzi si sono messi in gioco dimostrando in prima persona di voler contribuire al miglioramento della loro scuola iniziando con i loro compagni a verniciare mobili, banchi e porte. Terminato il filmato hanno rivolto una richiesta agli adulti e agli amministratori: ci date una mano? Gianmarco e Gaetano si sono occupati, aiutati sempre da un altro filmato, del degrado di alcuni campetti da calcio in completo abbandono nonostante le attrezzature presenti, alberi che presentano evidente bisogno di potature, giardini pubblici dove i giochi danneggiati e il degrado sono per essere coperte dalle erbacce oramai alte come se madre natura per pudore volesse nasconderle! Giulia, Maria Chiara e Pietro con il loro gruppo si sono occupati di degrado dovuto all’abbandono di complessi industriali come la vecchia Torre per la lavorazione dei pomodori, ed altri complessi di ex fabbriche ma i ragazzi fanno notare che nella lista dei complessi abbandonati pericolanti e rischiosi incominciano a fare capolino oramai da tempo anche le stazioni ferroviarie! Ha concluso un ultimo gruppo parlando di viabilità e di assenza di spazi per la fermata degli autobus in zone pericolose. La Fondazione ha elogiato i ragazzi, la scuola e gli insegnanti per il lavoro fatto e ricordato agli adulti che lo spirito del progetto non è quello di fare il processo alle Amministrazioni ma attraverso il confronto, anche aspro, si arrivi a trovare soluzioni e scelte condivise per il bene della propria comunità e del proprio territorio. È intervenuta una mamma che ha proposto di dar seguito all’esempio dei ragazzi che hanno ripulito la scuola: incontrarsi genitori e ragazzi per tagliare le erbacce da un campetto con l’aiuto di un babbo che mette a disposizioni un taglia erba. Ha preso la parola l’assessore Tarquini che ha lamentato dei tagli sempre più incisivi che non permettono spesso di sopperire alle tante lacune che vanno via via ad aumentare, si è resa comunque disponibile a continuare insieme e ha elogiato le iniziative che oggi sono sotto osservazione di molte amministrazioni: il ruolo dell’impegno civile dei propri cittadini. Ha preso la parola la Fondazione ribadendo ancora una volta l’importanza non solo delle scelte condivise ma alla partecipazione dei cittadini devono seguire scelte politiche sia di risorse, sia di lotta alla corruzione, alla evasione fiscale e alla criminalità organizzata. Le insegnanti sono intervenute su un altro problema che riguarda la didattica: i cittadini sono intervenuti per l’acquisto di Lim, ma nelle scuole non vi è segnale sufficiente per utilizzarle! È nuovamente intervenuta l’assessore dichiarando che l’Amministrazione è impegnata in un investimento sulla scuola. Hanno concluso le insegnanti chiedendo ai genitori di incontrasi a breve e stabilire le modalità di partecipazione per arrivare al terzo incontro previsto per martedì 19 maggio ospiti della Provincia di Siena. Clicca qui per scaricare le foto Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

domenica 1 marzo 2015

ISTITUTO COMPRENSIVO SANDRO PERTINI di Rapolano Terme e di Asciano (SI) incontrano le proprie Amministrazioni

ISTITUTO COMPRENSIVO SANDRO PERTINI di Rapolano Terme e di Asciano (SI) incontrano le proprie Amministrazioni Venerdì 27 febbraio appuntamento a Rapolano con i ragazzi e le ragazze dell'Istituto comprensivo Pertini, istituto che comprende le due scuole medie Simone Martini di Rapolano Terme e Luigi Magi di Asciano. L'incontro si svolge nell'aula magna della scuola Simone Martini a Rapolano per accogliere tutti i giovani e un gruppo di genitori e cittadini, dopo che il primo appuntamento si è tenuto ad Asciano. Ospiti degli amministratori dei due comuni, il consigliere comunale di Rapolano, Daniele Montigiani, e il vicesindaco di Asciano, Fabrizio Nucci, ragazzi e ragazze con la propria insegnante, Anna Poggiani, sono accolti dalla vicaria dell'Istituto, Paola Buti che porge i saluti in vece del Dirigente, Luca Guerranti, impossibilitato ad intervenire. Ringrazia la Fondazione per l'opportunità concessa ai giovani e gli amministratori che sono presenti e partecipano all'incontro. La Fondazione ha introdotto l'incontro con l'illustrazione del progetto in tutta la sua complessità. Abbiamo rimarcato il suo carattere di percorso di formazione alla cittadinanza e non una semplice conferenza, proprio a voler sottolineare il lavoro e l'impegno continuo necessario ad acquisire e raffinare capacità e competenze per essere cittadini attenti e consapevoli. Per questo è necessario che amministratori e cittadini aiutino i giovani in questo cammino che, ricordiamo, pone al centro la scuola, che significa che sono ragazzi e ragazze con i propri insegnanti a scegliere i temi della discussione e le modalità di presentazione del progetto, non altri, né tanto meno la politica o gli amministratori che talvolta vorrebbero esercitare dei poter che non competono loro. Alla Fondazione il compito di tutor, cioè di organizzare e sovraintendere agli incontri, di moderarli, di soddisfare le richieste di Scuola, studenti e studentesse. Ai cittadini e agli amministratori il compito di discutere e confrontarsi, di essere disponibili e attenti alle sollecitazioni dei giovani, senza rinunciare ad essere critici e propositivi. Ad esordire sono quelli di Rapolano che hanno approfondito il tema della mafia e, più in particolare, hanno voluto soffermarsi su due aspetti rilevanti, indice della presenza mafiosa in regioni diverse dalla Sicilia: i beni confiscati nella nostra regione e le discariche abusive. La tenuta di Suvignano nel territorio comunale di Monteroni d'Arbia è stato oggetto del loro studio e approfondimento perché la vicenda è emblematica della disattenzione di cittadini e amministrazioni che consente alle organizzazioni criminali di acquisire beni, senza che suonino campanelli d'allarme. E questo bene può ospitare oltre ad attività mirate affinchè il bene sia attivo, anche tante altre attività, sono convinti i giovani, anche piccole che diano il senso del riappropriarsi della tenuta da parte dei cittadini. Fra le piccole attività vi è anche in progetto di doposcuola per valorizzare lo stare insieme di ragazzi e ragazze e l'aiuto reciproco nello studio, soprattutto per coloro che hanno difficoltà nell'apprendere. Dai dati disponibili sappiamo che sono 60 le discariche non autorizzate e i giovani si sono soffermati su due in territorio senese dove sono abbandonati materiali pericolosi come l'eternit. Ragazzi e ragazze hanno posto al centro dell'attenzione un tema su cui ha lanciato l'allarme il Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, solo qualche mese fa quando ha denunciato in un'intervista che la Toscana è terra dove si sversano rifiuti pericolosi e tossici. La Fondazione propone da tempo che si costituisca un tavolo fra soggetti istituzionali e associativi per elaborare un progetto complessivo per Suvignano, progetto che coinvolga enti locali e università, ma anche più imprese agricole in modo che la fattoria riprenda le sue attività, produca, dia lavoro, rendendo evidente che la mafia si sconfigge con l'impegno di molti e con il lavoro, con l'offerta di alternative chiare e con il rispetto delle regole. Poi è toccato a quelli di Asciano che hanno scelto come tema la questione delle dipendenza dalla droga. Dopo aver approfondito il tema hanno elaborato un questionario che hanno proposto ai loro coetanei. Sono ancora in corso le elaborazioni complete dei dati, ma i giovani hanno presentato alcuni dati interessanti sulla diffusione delle droghe fra i giovani e i giovanissimi e sulla loro riluttanza a parlarne. Un gruppo di studenti e studentesse ha voluto riprendere il tema della caccia di frodo, che avevano studiato per una precedente ricerca, guardandolo da un'angolazione diversa, quella del rispetto delle regole. Hanno illustrato tutte le modalità della caccia secondo le prescrizioni della legge e indicato anche gli animali a maggiore rischio del loro territorio. Anche loro hanno intervistato i propri concittadini, rilevando reticenze e qualche omissione. Daniele Montigiani ha esordito ringraziando giovani e insegnanti dell'ottimo lavoro e dell'opportunità di discutere confessando di essere rimasto piacevolmente sorpreso del tema della caccia apparentemente così distante dalla scuola. Ha suggerito ai giovani di ampliare la platea dei loro sondaggi in modo da avere risultati più attendibili statisticamente, riconoscendo il valore di questo strumento di conoscenza, utile anche per la politica. Le proposte di questi giovani costituiscono un bene prezioso per l'amministrazione di Asciano perché sono parte di quel “tesoro” utile al dibattito pubblico con la partecipazione di giovani e giovanissimi e in vista della costituzione del consiglio comunale dei giovani ad Asciano, proprio come nella vicina Rapolano. In questo senso si dice disponibile a lavorare insieme, come previsto dal progetto, mettendo a disposizione gli uffici competenti non solo per i giovani che intendono realizzare sondaggi più ampi ma anche per una maggiore conoscenza. Fabrizio Nucci ha apprezzato il tentativo di avvicinare ragazzi e ragazze alla politica, quella nobile e disinteressata, elogiando la scuola e la Fondazione per questa occasione di confronto e per il lavoro continuo fra i giovani. Si dice preoccupato anche lui delle indicazioni che emergono dal sondaggio e condivide l'attenzione che studenti e studentesse rivolgono alla questione dei beni confiscati. Da ambientalista qual è, e avendo la delega all'ambiente nell'amministrazione di Asciano si dice preoccupato che nella caccia non ci sia più equilibrio, che l'intervento dell'uomo ha stravolto le gerarchie naturali fra le diverse specie. Il tempo è volato via perché tanti sono stati gli interventi e i suggerimenti e le disponibilità degli amministratori fanno ben sperare che il confronto prosegua e si arricchisca ulteriormente. Studenti e studentesse lavoreranno ancora e renderanno le proprie proposte più complete e puntuali anche di come in prima persona ognuno di loro può intervenire nella propria comunità. Ne discuteranno nuovamente, la prossima volta anche con i propri coetanei di Siena e di Poggibonsi martedì 19 maggio, ospiti della Provincia di Siena, accompagnati dai propri amministratori locali. Clicca qui per scaricare le foto Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola