giovedì 19 marzo 2015
Da Prato all'Elba. Le giovani sentinelle elbane e di Prato incontrano i propri amministratori
Da Prato all'Elba. Le giovani sentinelle elbane e di Prato incontrano i propri amministratori
Continua senza interruzioni l'impegno della Fondazione a tenere tutti gli incontri del secondo appuntamento, anche in due o tre comuni della Toscana in contemporanea, anche se i finanziamenti ripetutamente promessi tardano ad esserci accreditati costringendoci in una situazione di grave difficoltà.
Anche martedì 17 marzo l'appuntamento è stato duplice: a Portoferraio e a Prato.
Nel salone del Centro Culturale De Laugier l'assessore all'Istruzione, Adonella Anselmi insieme alla collega delle Politiche Giovanili, Laura Berti, e al consigliere con delega al Verde, Riccardo Nurra, hanno dato il benvenuto ai ragazzi e alle ragazze elbane delle classi seconde A-B-D-E dell'Istituto comprensivo di Portoferraio e delle terze A e B, AFM dell'ITCG Cerboni sempre di Portoferraio.
A moderare gli interventi, oramai una presenza fissa e molto gradita, Fabio Cecchi di Tele Elba.
Nel breve saluto Adonella Anselmi, assessora e insegnante, ha porto i saluti del Sindaco impegnato in un incontro istituzionale proprio a Firenze, e ha voluto poi rimarcare l'importanza di essere buoni cittadini e di costruire insieme il futuro dell'Isola.
In maniera del tutto eccezionale ha voluto prendere la parola anche il consigliere Nurra che ha anticipato alcuni temi che i ragazzi hanno poi trattato, la cura dei giardini contro il vandalismo. Si è soffermato sulla malattia delle palme e di altri alberi oramai vecchi che vanno sostituiti e ha riproposto un importante appuntamento con le scuole del passato: la festa degli alberi, in ottobre, quando le amministrazioni insieme ai ragazzi delle scuole piantavano nuovi alberi nei parchi e giardini della città.
La Fondazione ha spiegato come si articola il progetto, le regole e gli obiettivi che si prefigge nell'ambito della disciplina Cittadinanza e Costituzione per la crescita morale e civile dei giovani cittadini del nostro Paese.
Fabio Cecchi ha aperto i lavori chiamando al tavolo dei relatori Carlotta, Elena, Niccolò, Agnese, Gabriele e Chiara della II A supportati dalla loro insegnante Elisabetta Sciacca. Il tema comune per tutti è il non rispetto delle regole in una comunità. La classe II A lo ha trattato in relazione al degrado delle strutture architettoniche. Da bravi reporter lo hanno documentato in alcune zone della città, ma anche nella propria scuola, poi con un bel cartellone colorato che riproduce un cane che si morde la coda e tutto intorno immagini del degrado: banchi con scritte, armadi e vetri rotti, porte scolorite, giardini con cartacce, scritte sui muri.
È stata la volta della IIB con Ludovica, Ilaria, Alessio e Tommaso accompagnati dalla loro insegnante Patrizia Balestri. Il loro lavoro si è concentrato su un processo al cyber bullismo. L'idea
non è per niente precoce - come affermano i ragazzi - in quanto per una generazione nata con il telefonino in mano, che prima ha imparato a “spippolare” e poi a scrivere, il problema è fin troppo reale. Inoltre, proprio lo scorso anno, nella loro scuola, alcuni bulli hanno creato dei gruppi su Whatsapp con dei nomi denigratori e qualcuno ha mandato in rete delle foto grottesche di compagni di classe; in questo modo si indicavano le vittime, gli sfigati, o per dirla con un termine del nostro vocabolario i NERD della classe e i carnefici andavano vantandosi delle loro prodezze. Per fortuna gli insegnanti sono intervenuti tempestivamente e hanno proposto di invitare l’Associazione Forense dell’isola d’Elba che ha istruito un vero e proprio processo. I ragazzi hanno cercato di tratteggiare il carattere e la figura di una vittima e di un persecutore; mentre gli avvocati hanno parlato di leggi, di tribunali, di procedimenti civili e penali, per far conoscere un processo e le sanzioni che ne possono derivare.
Il tema della IID invece è stato stop al degrado cittadino. Giada e Francesco coadiuvati dalla loro insegnante e assessore, Adonella Anselmi, hanno fatto notare in particolare lo spazio del Grigolo antistante al mare dove un campo di calcetto in cattivo stato è luogo di raccolta della sporcizia. Sulle antiche mura scritte e disegni testimoniano la mancanza di rispetto per i beni della comunità.
A concludere sono stati i ragazzi e ragazze della II E. Benedetta, Gaia, Enrico, Massimiliano, Niccolò, Simone e Nicola insieme all'insegnante Rita Rossi si sono occupati dell'Ambiente intorno a noi e le sue criticità. Partendo dal progetto hanno riflettuto sulla parola legalità e di come spesso i comportamenti quotidiani non sono rispettosi delle regole così di violazione delle norme ambientali ne vediamo fin troppe! Hanno deciso di osservare un ambiente vicino a loro e molto frequentato dai ragazzi: i giardini delle Chiaie dove si fa uso di droga e di spaccio. Hanno deciso quindi di fare una ricerca storica del luogo in biblioteca e visitare personalmente i giardini. Già nel III secolo a.C. Apollonio Rodio ci informa che gli Argonauti approdarono sulla spiaggia delle Ghiaie e si asciugarono il sudore con i sassi bianchi della spiaggia …che da quel momento diventarono screziati. In tempi più recenti le Ghiaie sono state il naturale teatro di spensierate partite di pallone e di serate danzanti sulla “rotonda” in riva al mare. Infine ospitavano le feste dell’uva che richiamavano persone da tutta l’isola e si concludevano con la sfilata dei carri allegorici.
Lo stato attuale è molto deludente con giochi per bambini in pessimo stato e sporcizia dappertutto.
I ragazzi dopo una serie di interviste hanno dedotto che spesso gli spazi pubblici diventano luogo di devianza perché, come dice il proverbio “L’ozio è padre dei vizi”, i ragazzi che non hanno interessi, che lasciano la scuola, cadono più facilmente vittime della delinquenza. Bisogna quindi lavorare sulla prevenzione, compito che impegna la loro scuola, come hanno fatto notare, ad esempio con diversi approfondimenti sulla pericolosità delle droghe con le forze dell'ordine.
Hanno concluso gli interventi i ragazzi più grandi del Cerboni. Virginia, Rocco e Margherita con le insegnanti Giovanna Orlandi e Luisa Raiola hanno esposto il loro tema dal titolo: è tempo di stare bene insieme. È emerso che la legalità è un esercizio continuo che necessita di allenamento costante, credere in valori forti, avere un comportamento civile nei confronti degli altri ma soprattutto rispetto verso se stessi! Per far questo i ragazzi propongono di organizzare eventi in modo da viverli e dimostrando che si può stare bene insieme senza sballo. Lo hanno chiamato 8 eventi per 8 comuni. Propongono di mettere in rete gli eventi di tutta l’isola, in modo da informare e favorire la partecipazione assicurando loro un trasporto sicuro ed un orario adeguato.
In ogni Comune vi saranno attività come cinema, attività sportive, spettacoli in piazza, teatro.
I giochi saranno organizzati dai ragazzi, gli esercizi commerciali come i bar potrebbero gareggiare nel preparare cocktail analcolici gustosi, il tutto con buona musica.
Tutto farà capo al Centrogiovani di Portoferraio. Vorrebbero fare questa iniziativa durante la seconda settimana di maggio nei giorni sabato 9 e domenica 10.
Ma il problema maggiore da risolvere fanno notare i ragazzi sono i trasporti: i giovani dell'Elba sono prigionieri dell'isola per gli spostamenti e gli orari.
Hanno concluso affermando che il progetto ha due punti di forza: il primo è che ha costi ridottissimi perché punta sulla riqualificazione del tempo. Il secondo è che valorizza le idee, attraverso le idee avviene il confronto, dal confronto nasce la ricchezza del diverso, dal diverso nasce il rispetto; solo mettendosi in gioco con le idee possiamo divertirci per diventare uomini e donne civili, per diventare Sentinelle della Legalità!!!
Adonella Anselmi ha preso appunti e ha dichiarato che l'amministrazione non vuole fare brutte figure. Ha proposto di fare un nodo al fazzoletto per indicare delle scadenze, alcune a breve altre più lontane perché ci vorrà tempo , ma è certa che bisogna cominciare a fare. Godere e gioire della nostra isola e voi, rivolgendosi ai ragazzi, dovete vigilare ed essere per noi da pungolo!
Laura Berti ha ringraziato i ragazzi per le proposte e i temi affrontati e si è resa disponibile affinché il Centrogiovani divenga sempre più attivo. Il dibattito si è fatto sempre più acceso, sono scaturite altre proposte, come sensibilizzare cittadini e compagni nella salvaguardia dei beni comuni o mettersi in gioco in prima persona, prendendo come esempio esperienze fatte in altre parti della Toscana. Le tre ore di dibattito sono scorse veloci con ragazzi entusiasti e attenti. Ringraziamo ancora Tele Elba che permetterà al pubblico adulto di seguire la trasmissione, che andrà in onda fra giorni, e capire quello che la buona scuola fa con i propri insegnanti, e ringraziamo Ida Goglia,referente per la fondazione all'Elba, per l'organizzazione puntuale dell'incontro.
Con tutti i ragazzi e le ragazze ci siamo dati appuntamento a Livorno, nelle sale della Provincia, giovedì 21 maggio.
Bello e interessante anche l'incontro con le giovani e giovanissime sentinelle di Prato. Nella sala del Consiglio comunale, ragazzi e ragazze della scuola elementare Frosini dell'istituto comprensivo Mascagni, dell'altra scuola elementare Collodi e media Malaparte dell'altro comprensivo Malaparte con i propri insegnanti sono stati accolti da Ilaria Santi, presidente del Consiglio comunale, e Mariagrazia Ciambellotti, assessora con delega all'Istruzione. Nei loro saluti hanno ringraziato la Fondazione per il lavoro svolto nelle scuole e hanno manifestato tutto il piacere di accogliere i giovani nella sala dove siede e prende le decisioni il governo della città, la sala più importante della città dove si fanno delle scelte in modo democratico e hanno espresso l'augurio che il confronto fra cittadini e amministratori sia pratica sempre più diffusa, grazie anche alla scuola che forma cittadini e cittadine capaci di riflettere e pensare con la propria testa.
La Fondazione ha illustrato ai numerosi genitori e a qualche nonno chi sono le Giovani sentinelle e perché ci siamo ritrovati nella sala del Consiglio. Ha precisato che l'appuntamento è uno solo dei momenti di un percorso che si snoda lungo l'intero anno scolastico con l'intento di far riflettere giovani e giovanissimi sul rispetto delle regole, presupposto indispensabile per una comunità che voglia governarsi in modo democratico e garantendo la libertà di tutti. Abbiamo lanciato una sfida a studenti e studentesse, scolari e scolare di occuparsi di un tema particolarmente significativo epoi di discuterne con chi amministra la cosa pubblica, sperimentare cosa sia la democrazia e la partecipazione, come si affrontano i problemi e si cercano le soluzioni, come si prendono le decisioni e come si sceglie di spendere i soldi della collettività. E quello che abbiamo ascoltato durante l'incontro ci conforta.
Hanno esordito quelli della scuola primaria Frosini. A turno hanno riassunto cosa è accaduto nel primo incontro con la Fondazione, poi hanno lavorato in classe con le insegnanti, leggendo un libro e discutendo, poi hanno scelto il tema di cui occuparsi dopo aver votato per alzata di mano. Hanno organizzato il lavoro: ricognizione ai giardini, foto. Elaborazione di un questionario, raccolta dei dati ed elaborazione per mettere a fuoco lo stato dei giardini dove si ritrovano e giocano, anche se mancano i giochi e alcuni sono rotti o in cattivo stato.
Nonostante la giovanissima età, incuriositi hanno voluto sapere di più e hanno incontrato Maurizio Pascucci che ha raccontato loro cos'è un bene confiscato e dei capannoni nell'area fiorentina dove si vive e si lavora, spesso in condizioni di estremo degrado e con minori che lavorano. Da questo incontro hanno tratto ispirazione e con i “materiali poveri” della scuola hanno riprodotto un capannone e lo hanno trasformato nella Sorgente della legalità, luogo straordinario con giardino esterno, spazi interni per ritrovarsi, fare feste di compleanno, giocare ma anche leggere e vedere un film. Hanno portato questo modello di capannone nella sala e la risposta della presidente del Consiglio comunale è stata altrettanto bella perché il modello resterà lì per essere osservato dai consiglieri nei prossimi Consigli, quasi sollecitarli a non dimenticare questo tema.
Poi hanno preso la parola quelli delle classi quarte della scuola Collodi che hanno preparato un vero è proprio libro, con scritti e disegni relativi alle criticità del proprio quartiere.
Hanno regalato questo librone del quartiere all'amministrazione della città.
A seguire i più grandi della scuola media Malaparte hanno ripreso il tema del degrado dei giardini di via Marx, puntando di nuovo l'attenzione sull'abbandono, il cattivo stato dei giochi e l'assenza di sicurezza. Anche loro hanno prodotto cartelloni e fotografato i luoghi, hanno fatto interviste ai cittadini che frequentano i giardini per capire. Con l'associazione Cieli aperti hanno svolto attività nei giardini per conoscerli meglio e farli rivivere.
Mariagrazia Ciambellotti ha rilevato quanto sia importante fare piccoli interventi per migliorare la qualità della vita, infatti sono spesso le piccole infrazioni, le minime violazione delle regole, i piccoli danni al patrimonio comune quelle che ci fanno percepire immediatamente il degrado, ma ha pure lamentato la difficoltà di reperire le risorse necessarie
Come già a Poggio a Caiano abbiamo rilanciato l'ipotesi di un impegno costante e diretto delle amministrazioni nel contrasto all'evasione fiscale, che è anch'essa un violazione delle regole, grazie ad accordi e intese con l'Agenzia delle Entrate. Le violazioni accertate e riscosse dovrebbero essere almeno in parte restituite ai bilanci comunali e non essere conteggiate nel Patto di stabilità, in modo da fornire risorse per gli investimenti e le spese delle amministrazioni. E anche a Prato abbiamo trovato orecchie attente e disponibili. Ilaria Santi ha ripetuto che il Comune di Prato ha redatto un regolamento anticorruzione e lo stesso Sindaco ha firmato l'accordo per aver il braccialetto bianco simbolo della trasparenza, dichiarando con ciò che non sono tollerati atteggiamenti di accondiscendenza anche verso le piccole infrazioni.
Filippo Alessi, assessore con delega all'Ambiente ha portato la sua testimonianza di quanto osserva nei giardini e ha promesso tutto il suo impegno ad intervenire. Inoltre, il suo assessorato è molto attento alla realizzazione di giardini inclusivi, luoghi dove possono esserci opportunità di gioco e incontro per tutti, e questa presenza così ampia può costituire un deterrente a chi vuole rovinare giochi e arredi.
Maurizio Pascucci ha espresso parole di ammirazione perché ragazzi e ragazze prendono la parola nei luoghi dove si prendono le decisioni, e questo grazie al lavoro degli insegnanti, hanno fatto delle cose straordinarie, insegnandoci con il modello di capannone, con il libro e con tutti i progetti a non essere superficiali. Occorre non voltarsi dall'altra parte dinanzi ai capannoni della sofferenza e investire e migliorare i luoghi e per questo è necessario il contributo di ciascuno. La discussione vivace e molto emozionante ci ha distratti dallo scorrere del tempo e la pazienza delle giovanissime sentinelle ci ha fatto scordare che erano entrati a scuola alle 8.30 per questo abbiamo chiuso quasi con dispiacere l'incontro, non prima di averci dato appuntamento per mercoledì 27 quando tutte le scuole del pratese si ritroveranno in una sala della Provincia.
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Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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