domenica 1 marzo 2015
ISTITUTO COMPRENSIVO SANDRO PERTINI di Rapolano Terme e di Asciano (SI) incontrano le proprie Amministrazioni
ISTITUTO COMPRENSIVO SANDRO PERTINI di Rapolano Terme e di Asciano (SI) incontrano le proprie Amministrazioni
Venerdì 27 febbraio appuntamento a Rapolano con i ragazzi e le ragazze dell'Istituto comprensivo Pertini, istituto che comprende le due scuole medie Simone Martini di Rapolano Terme e Luigi Magi di Asciano.
L'incontro si svolge nell'aula magna della scuola Simone Martini a Rapolano per accogliere tutti i giovani e un gruppo di genitori e cittadini, dopo che il primo appuntamento si è tenuto ad Asciano.
Ospiti degli amministratori dei due comuni, il consigliere comunale di Rapolano, Daniele Montigiani, e il vicesindaco di Asciano, Fabrizio Nucci, ragazzi e ragazze con la propria insegnante, Anna Poggiani, sono accolti dalla vicaria dell'Istituto, Paola Buti che porge i saluti in vece del Dirigente, Luca Guerranti, impossibilitato ad intervenire. Ringrazia la Fondazione per l'opportunità concessa ai giovani e gli amministratori che sono presenti e partecipano all'incontro.
La Fondazione ha introdotto l'incontro con l'illustrazione del progetto in tutta la sua complessità. Abbiamo rimarcato il suo carattere di percorso di formazione alla cittadinanza e non una semplice conferenza, proprio a voler sottolineare il lavoro e l'impegno continuo necessario ad acquisire e raffinare capacità e competenze per essere cittadini attenti e consapevoli. Per questo è necessario che amministratori e cittadini aiutino i giovani in questo cammino che, ricordiamo, pone al centro la scuola, che significa che sono ragazzi e ragazze con i propri insegnanti a scegliere i temi della discussione e le modalità di presentazione del progetto, non altri, né tanto meno la politica o gli amministratori che talvolta vorrebbero esercitare dei poter che non competono loro. Alla Fondazione il compito di tutor, cioè di organizzare e sovraintendere agli incontri, di moderarli, di soddisfare le richieste di Scuola, studenti e studentesse. Ai cittadini e agli amministratori il compito di discutere e confrontarsi, di essere disponibili e attenti alle sollecitazioni dei giovani, senza rinunciare ad essere critici e propositivi.
Ad esordire sono quelli di Rapolano che hanno approfondito il tema della mafia e, più in particolare, hanno voluto soffermarsi su due aspetti rilevanti, indice della presenza mafiosa in regioni diverse dalla Sicilia: i beni confiscati nella nostra regione e le discariche abusive. La tenuta di Suvignano nel territorio comunale di Monteroni d'Arbia è stato oggetto del loro studio e approfondimento perché la vicenda è emblematica della disattenzione di cittadini e amministrazioni che consente alle organizzazioni criminali di acquisire beni, senza che suonino campanelli d'allarme. E questo bene può ospitare oltre ad attività mirate affinchè il bene sia attivo, anche tante altre attività, sono convinti i giovani, anche piccole che diano il senso del riappropriarsi della tenuta da parte dei cittadini. Fra le piccole attività vi è anche in progetto di doposcuola per valorizzare lo stare insieme di ragazzi e ragazze e l'aiuto reciproco nello studio, soprattutto per coloro che hanno difficoltà nell'apprendere.
Dai dati disponibili sappiamo che sono 60 le discariche non autorizzate e i giovani si sono soffermati su due in territorio senese dove sono abbandonati materiali pericolosi come l'eternit. Ragazzi e ragazze hanno posto al centro dell'attenzione un tema su cui ha lanciato l'allarme il Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, solo qualche mese fa quando ha denunciato in un'intervista che la Toscana è terra dove si sversano rifiuti pericolosi e tossici.
La Fondazione propone da tempo che si costituisca un tavolo fra soggetti istituzionali e associativi per elaborare un progetto complessivo per Suvignano, progetto che coinvolga enti locali e università, ma anche più imprese agricole in modo che la fattoria riprenda le sue attività, produca, dia lavoro, rendendo evidente che la mafia si sconfigge con l'impegno di molti e con il lavoro, con l'offerta di alternative chiare e con il rispetto delle regole.
Poi è toccato a quelli di Asciano che hanno scelto come tema la questione delle dipendenza dalla droga. Dopo aver approfondito il tema hanno elaborato un questionario che hanno proposto ai loro coetanei. Sono ancora in corso le elaborazioni complete dei dati, ma i giovani hanno presentato alcuni dati interessanti sulla diffusione delle droghe fra i giovani e i giovanissimi e sulla loro riluttanza a parlarne.
Un gruppo di studenti e studentesse ha voluto riprendere il tema della caccia di frodo, che avevano studiato per una precedente ricerca, guardandolo da un'angolazione diversa, quella del rispetto delle regole. Hanno illustrato tutte le modalità della caccia secondo le prescrizioni della legge e indicato anche gli animali a maggiore rischio del loro territorio. Anche loro hanno intervistato i propri concittadini, rilevando reticenze e qualche omissione.
Daniele Montigiani ha esordito ringraziando giovani e insegnanti dell'ottimo lavoro e dell'opportunità di discutere confessando di essere rimasto piacevolmente sorpreso del tema della caccia apparentemente così distante dalla scuola. Ha suggerito ai giovani di ampliare la platea dei loro sondaggi in modo da avere risultati più attendibili statisticamente, riconoscendo il valore di questo strumento di conoscenza, utile anche per la politica. Le proposte di questi giovani costituiscono un bene prezioso per l'amministrazione di Asciano perché sono parte di quel “tesoro” utile al dibattito pubblico con la partecipazione di giovani e giovanissimi e in vista della costituzione del consiglio comunale dei giovani ad Asciano, proprio come nella vicina Rapolano. In questo senso si dice disponibile a lavorare insieme, come previsto dal progetto, mettendo a disposizione gli uffici competenti non solo per i giovani che intendono realizzare sondaggi più ampi ma anche per una maggiore conoscenza.
Fabrizio Nucci ha apprezzato il tentativo di avvicinare ragazzi e ragazze alla politica, quella nobile e disinteressata, elogiando la scuola e la Fondazione per questa occasione di confronto e per il lavoro continuo fra i giovani. Si dice preoccupato anche lui delle indicazioni che emergono dal sondaggio e condivide l'attenzione che studenti e studentesse rivolgono alla questione dei beni confiscati. Da ambientalista qual è, e avendo la delega all'ambiente nell'amministrazione di Asciano si dice preoccupato che nella caccia non ci sia più equilibrio, che l'intervento dell'uomo ha stravolto le gerarchie naturali fra le diverse specie.
Il tempo è volato via perché tanti sono stati gli interventi e i suggerimenti e le disponibilità degli amministratori fanno ben sperare che il confronto prosegua e si arricchisca ulteriormente. Studenti e studentesse lavoreranno ancora e renderanno le proprie proposte più complete e puntuali anche di come in prima persona ognuno di loro può intervenire nella propria comunità. Ne discuteranno nuovamente, la prossima volta anche con i propri coetanei di Siena e di Poggibonsi martedì 19 maggio, ospiti della Provincia di Siena, accompagnati dai propri amministratori locali.
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Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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Ringrazio per l'opportunità offertaci. Ringrazio i mie giovani studenti e le colleghe Ida Sadotti e Marusca Saletti per l' ottimo lavoro svolto. Adesso più forti che mai. Prof. Anna Poggiani
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