giovedì 5 marzo 2015
Le Giovani sentinelle dell’Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli di Barga incontrano i propri Amministratori locali
Le Giovani sentinelle dell’Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli di Barga incontrano i propri Amministratori locali
Mercoledì 4 marzo appuntamento con le Giovani sentinelle di Barga. Nella Sala consiliare del Comune, ad attendere ragazze e ragazzi della seconda D e della terza C dell'Istituto comprensivo Pascoli accompagnati dalle proprie insegnanti, Giulia Anzelmo e Daniela Taddei, il sindaco, Marco Bonini, l’assessora alla Cultura, Giovanna Stefani e la consigliera con delega alla scuola, Sabrina Giannotti.
Il Sindaco, nel suo intervento di apertura, ha ringraziato la Fondazione e i ragazzi per l’impegno con cui hanno svolto il proprio lavoro relativo alla riqualificazione del Parco Menichini, intitolato all’ex primo cittadino di Barga, e del Campo Rosso di Fornaci di Barga frequentato dai giovani e non solo.
Presente all'incontro anche la vedova di Felice Menichini.
Marco Bonini ha proseguito ribadendo l’importanza della legalità e della lotta alla mafia, ricordando l’impegno di Caponnetto, di Falcone e Borsellino e, a proposito di parco giochi e di giardini, menziona l’intitolazione a Peppino Impastato di un altro giardino della città.
La Fondazione, come di consueto in apertura, illustra il progetto agli adulti presenti e, nel ricordare Antonino Caponnetto, sottolinea come Falcone e Borsellino furono isolati nella lotta contro la mafia anche dalla società civile, incline a dare ascolto ad una informazione interessata. Oggi bisogna fare scelte politiche forti, non fermarsi solo a dichiarare che siamo in un momento di crisi e non ci sono fondi, ma ricercare proprio attraverso una seria lotta alla mafia di recuperare le risorse necessarie al Paese: i 200 miliardi che la malavita organizzata gestisce all'anno, l'evasione fiscale che raggiunge cifre esorbitanti (180 miliardi) ed infine la corruzione (altri 70 miliardi). Le casse dei Comuni sono allo stremo e in questi primi incontri notiamo che la risposta è: non abbiamo risorse! Ascoltiamo proposte con le quali si richiedono ad aziende, a loro volta allo stremo (non crediamo che aziende incline ad evadere accettino tale proposte! Quindi si attinge sempre alla solita fonte!) ad associazioni e a singoli cittadini di farsi carico della cura e della manutenzione dei beni che appartengono alla collettività, offrendo in cambio sgravi fiscali!
Proposte lodevoli con le quali si intende responsabilizzare il cittadino, ma il richiamo all'articolo 118 della Costituzione, quello dove è enunciato il principio di sussidiarietà, sembra scordare i 117 articoli che ci sono prima!
Vogliamo ricordare che da anni la Fondazione propone la costituzione di una task force fra le forze dell'ordine con la Polizia municipale che conosce molto bene il proprio territorio: capannoni e cantieri illegali, bar dove spesso ragazzi lavorano in nero, per una concreta lotta all’evasione e all’illegalità.
Gli sversamenti dei rifiuti pericolosi e tossici in Toscana costituiscono oggi un rischio molto serio e grave, come ha denunciato il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, nel silenzio assordante di media e della politica e anche in questo caso occorre molta determinazione e collaborazione.
Il progetto Giovani sentinelle favorisce la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze, è un percorso lungo l'intero anno scolastico con l'obiettivo di formare i giovani alla cittadinanza, facendo loro conoscere le Istituzioni, ed esercitare alla discussione pubblica con chi ne ha il governo.
Hanno esordito Idea e Christian che hanno introdotto il tema della salvaguardia di un bene come il parco Felice Menichini, oggetto di atti vandalici. Hanno ricostruito la storia del parco, luogo di incontro per i giovani e i meno giovani che vivono nella frazione di Fornaci e spazio di gioco anche per i più piccoli, ma dopo l'ultima ristrutturazione del 2003 il parco via via ha subito atti vandalici, giochi e attrezzature si sono rotti e non sono stati sostituiti, non si effettuano lavori di manutenzione, in breve sembra essere abbandonato.
I giovani chiedono che il parco torni ad essere bello e fruibile, come luogo di gioco e di ritrovo, non sol per loro ma anche per i loro coetanei di domani. È una sfida importante questa del parco perché è una prova di maturità nel conservare questo bene grazie ad una maggiore consapevolezza e responsabilità di ciascuno.
La Fondazione riprende il ragionamento da questa ultima osservazione e osserva che bisogna abituarsi a fare qualcosa, non basta pretendere, ci si deve chiedere che cosa posso fare io? Propone di mobilitare i nonni per fare la sorveglianza a un posto dedicato ai ragazzi. E uno dei nonni, nonno Villani presente all'incontro interviene per lamentare la cattiva educazione di ragazzi ed adulti. Vorrebbe un regolamento comunale che fissasse delle regole di comportamento ma, in primo luogo, sarebbero da educare i genitori.
A quale età si manifestano questi disagi che portano al vandalismo? Come contrastare queste “cattive abitudini”? È necessaria un'alleanza fra genitori, amministrazione e associazioni, sostiene Giovanna Stefani.
Nonno Villani propone di installare delle telecamere, ma il problema si affronta in altro modo – sostiene la Fondazione; bisogna che chi è presente intervenga quando sono testimoni di atti vandalici o soprusi. Occorre maggiore solidarietà contro bulli, furbetti e mamme che non sono in grado di essere se stesse educatrici.
Giovanna Stefani riprende dal rispetto dovuto da tutti i cittadini ai beni comuni e della difficoltà di reperire fondi.
La Fondazione insiste sulla necessità di trovare soluzioni con delle scelte politiche e ricercare le risorse da investire in quella vasta area dell'illegalità cui ha accennato in apertura e poi decidere dove investire.
La discussione e il confronto è stato serrato e interessante e i giovani e i cittadini sono rimasti fino alla fine, desiderosi di ascoltare e prendere la parola. La proposta è stata quella di incontrarsi in aprile famiglie, Comune e scuola per una iniziativa di sensibilizzazione per la difesa dei beni comuni, la disponibilità dell’Amministrazione la voglia dei ragazzi di mettersi in gioco ci fa ben sperare, convinti che un altro piccolo seme è stato piantato, il dialogo e il confronto porteranno acqua a quel seme!
Prima di lasciarci ci siamo dati appuntamento per il terzo incontro, ospiti della Provincia di Lucca, di martedì 26 maggio.
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Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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