mercoledì 5 marzo 2014

Incontro Comunale a Bagno a Ripoli (Firenze)

Le Giovani sentinelle ripartono da Bagno a Ripoli per il secondo ciclo di incontri. Nella Sala del Consiglio intitolata a Falcone e Borsellino hanno occupato ogni posto disponibile i ragazzi e le ragazze delle scuole del comune, alcuni insieme ai propri genitori, e i cittadini. Presenti il sindaco Luciano Bartolini, l’assessore provinciale all’Istruzione, Giovanni Di Fede e infine ci ha raggiunto l’assessore comunale alle Politiche Educative e Formative, Rita Guidetti. Un buon auspicio per un lavoro proficuo che poi si è sviluppato durante il corso dell’incontro con dibattito e confronto. Dopo i saluti del Sindaco, la Fondazione ha introdotto i lavori veri e propri con una citazione di Antonino Caponnetto: le battaglie in cui si crede non sono mai perse - questo è l'impegno che la Fondazione rinnova di anno in anno in tutte le scuole che la ospitano, scuole che sono sempre più numerose, tanto che il progetto stesso allarga i propri orizzonti in altre regioni d'Italia: Veneto, Friuli, Lazio, Puglia. Proprio questo ampliarsi degli orizzonti è la ragione di un altra proposta che prenderà il via nel prossimo mese di aprile: quella della formazione degli insegnanti sui propositi e gli obiettivi del progetto delle Giovani sentinelle nella cornice del rafforzamento e del consolidamento di Cittadinanza e Costituzione, disciplina ai margini del nostro sistema dell'istruzione, che dovrebbe costituire uno dei pilastri della formazione del cittadino. E anche questa nuova proposta, pur avendo respiro nazionale, avrà il suo battesimo in Toscana condivisa dalla Fondazione con il MIUR e, in particolare, dal Direttore Generale, dott.ssa Giovanna Boda. Hanno esordito i giovani dell'Istituto comprensivo Caponnetto. Le tre classi (3A, 3E e 2E) si sono suddivise i compiti per indagare quali fossero le emergenze della propria scuola grazie ad un questionario somministrato ai propri compagni e compagne, consci delle difficoltà e della scarsezza di risorse, ma orgogliosi di contribuire a migliorare la scuola per il futuro di fratelli e sorelle più piccoli. Il sondaggio ha definito il tema scelto: nella propria scuola manca un auditorium, un luogo dove fare attività teatrale, un laboratorio oramai consolidato da anni nella loro scuola. Quelli della 3E hanno scritto, sceneggiato e interpretato due splendidi video per ricordare la loro passione per l'attività teatrale. Con leggerezza ironizzano sui programmi televisivi più noti per porre l'attenzione sui problemi che li toccano da vicino: quello delle risorse necessarie per la realizzazione dell'auditorium. In ultimo, ragazze e ragazzi della 2E con i loro portavoce, Giulio, Emma e Sasha dichiarano di amare fare teatro a scuola e hanno preparato una lettera per presentare il progetto Teatriamo e con le immagini hanno manifestato l'attenzione alla ricerca delle risorse. Poi è toccato all'istituto Gobetti Volta. Quelli del Liceo Gobetti hanno scelto il tema del razzismo, anche alla luce di qualche episodio capitato ai propri compagni. Hanno studiato il tema e preparato dei questionari da proporre ad alcune classi e, poi, anche agli adulti per conoscere cosa pensano del razzismo. La scelta è dettata dalla loro convinzione che del razzismo non vi è piena cognizione della gravità del tema. Questi giovani hanno voluto anche riprendere la questione relativa al fenomeno di viaggiare sugli autobus senza biglietto, questione sollevata dai propri compagni due anni fa, proprio nello spirito del progetto secondo cui i temi proposti, anche negli anni precedenti, non vengono accantonati fino alla loro soluzione. Due anni fa i loro compagni avevano affrontato il tema, iniziando una campagna a favore del dovere civico di pagare il biglietto sull'autobus. Per questo avevano prodotto dei manifesti di pubblicità progresso e insieme alla Fondazione vi erano stati degli incontri con la società Ataf, disponibile a promuovere una pubblicità sugli autobus dell’area fiorentina. La soluzione era caduta nel dimenticatoio, ma le giovani sentinelle avevano lasciato un segno! E ci inorgoglisce che il tema sia stato ripreso dalle nuove sentinelle. Ha preso la parola Giovanni Di Fede, assessore provinciale all'Istruzione, ricordando come sia compito eminentemente pubblico la costruzione e la manutenzione degli edifici scolastici e, a fronte di questo compito, vi è stata la scelta di tagliare le spese, fra le quali quelle per l'istruzione. Ora ci sono timidi segnali di risveglio e noi dobbiamo studiare pure in classe dove trovare le risorse pubbliche per la scuola, grazie anche ad attività come la lettura dei quotidiani. Ha richiamato l'importanza di salvaguardare la scuola quale luogo per la formazione dei cittadini e al rispetto e alla gratitudine nei confronti degli insegnanti che hanno un compito molto difficile, compito spesso non riconosciuto e apprezzato. Ha concluso ricordando Mario Lodi, un grande maestro italiano, morto il 3 marzo. Dove recuperare le risorse per le scuole? La lotta alla mafia, alla corruzione e all'evasione fiscale sono gli strumenti cui ricorrere con tenacia e decisione, lo ha ricordato più e più volte la Fondazione, fra quelle voci vi sono ricchezze immense che sembrano però non essere ricercate con particolare puntualità. Luciano Bartolini ha voluto richiamare l'attenzione su alcuni aspetti: quali sono le impressioni e le risposte di genitori e insegnanti dinanzi al lavoro dei giovani e questa sollecitazione ha favorito un confronto a più voci: amministratori, docenti, cittadini e Fondazione, senz'altro utile per arricchire il lavoro dei ragazzi e delle ragazze, ma ha offerto l'occasione alla Fondazione di ribadire alcuni punti rilevanti. Il valore del lavoro dei giovani, attenti alle esigenze della propria scuola e ai temi più significativi dei nostri tempi; la necessità che la scuola rafforzi il proprio ruolo di luogo di formazione dei cittadini; il riconoscimento del contributo dei giovani. È necessario non sprecare l'occasione di indagare il fenomeno del razzismo, distribuendo fra i genitori di questo grosso istituto il loro questionario e raggiungendo in questo modo più di mille famiglie per avere un campione significativo di risposte, allargando ad altri gruppi, come è stato proposto: gli insegnanti e il personale della scuola, i dipendenti dell'amministrazione comunale. Proprio in questo senso riproponiamo in tempi brevi il tavolo allargato a Scuola, Fondazione e Amministrazione comunale che si impegna ad invitare la direzione Ataf per dare seguito alla vecchia proposta dei giovani del Gobetti che attendono da anni di veder realizzata la loro campagna di pubblicità progresso. In modo analogo, riprendiamo un suggerimento di Luciano Bartolini di ricercare e rendere possibile, nell'immediato, la fruizione di uno spazio come il vicino teatro dell'Antella, grazie ad una convenzione, per fare attività teatrale, in modo da utilizzare le risorse già esistenti e far diventare il teatro luogo di una battaglia civile a favore della scuola e delle richieste dei giovani, con i quali siamo disponibili ad approfondire la ricerca di nuove soluzioni da illustrare a Comune di Bagno a Ripoli, Provincia di Firenze e Regione Toscana nell'incontro del 12 maggio, quando le Giovani sentinelle saranno ospiti della Provincia di Firenze, per dare seguito ai timidi segnali che giungono dal governo del Paese e farli diventare, da parte dei ragazzi, robusti progetti di cittadinanza attiva. Con tutte queste sollecitazioni e con tutti i contributi del dibattito dobbiamo dare seguito all'invito di Antonino Caponnetto con il quale abbiamo aperto l'incontro: le battaglie in cui si crede non sono mai perse. Foto secondo incontro Bagno a Ripoli Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.