mercoledì 12 marzo 2014
Giovani Sentinelle a Porto Tolle
Lunedì 9 marzo le Giovani sentinelle approdano sul delta del Po, a Porto Tolle nel Polesine. Accolti nella Sala consiliare dall'assessora all'Istruzione, Leonarda Ielasi, ragazze ragazzi dell'Istituto comprensivo Brunetti hanno occupato i posti a sedere, con loro Vincenzo Boscolo, referente della Fondazione per il Polesine.
Con non poco rammarico abbiamo dovuto constatare l'assenza dei giovani dell'altra scuola cittadina, l'IIS Colombo, che avevamo incontrato in novembre e che nei contatti informali delle ultime settimane avevano confermato di lavorare sul tema del femminicidio. Forse i ragazzi saranno stati presi dalla paura, come prima di un'interrogazione particolarmente difficile, ed è venuto meno il coraggio o, forse, saranno stati vinti dalle preoccupazioni dinanzi ad un tema così rilevante, noi vogliamo rassicurarli che apprezziamo il loro lavoro e il loro coraggio e, proprio per questo, ci permettiamo di richiamarli a comportamenti responsabili e li attendiamo per il prossimo appuntamento di maggio.
Altrettanto rammarico per l'assenza di Leonardo Raito, assessore provinciale all'Istruzione, più volte invitato e sollecitato con mail e telefonate alla segreteria affinché partecipasse o estendesse l'invito ad un collega di Giunta, ma non abbiamo avuto alcuna risposta.
Dopo il saluto dell'assessora Ielasi, la Fondazione ha introdotto l'incontro, lieta di questo approdo del progetto in Veneto, segno di un apprezzamento del lavoro svolto e dell'impegno a favore della legalità.
Studenti e studentesse hanno scelto come titolo del loro progetto una domanda: La raccolta differenziata, è una risorsa o una perdita di tempo? e questo loro interrogativo ha fatto da filo conduttore ad una serie di questioni che hanno chiesto ai cittadini e agli amministratori. Sono giunti a porsi la domanda dopo aver lavorato negli ultimi due anni ad un percorso scolastico di educazione ambientale, grazie al quale hanno redatto un questionario che mira a far emergere atti quotidiani e comportamenti in relazione appunto alla questione dei rifiuti, informazioni utili per sciogliere il dilemma e prendere le decisioni appropriate.
Intento meritevole questo dei giovani, tanto che la Fondazione ha voluto sottolineare la pessima abitudine, quando si discute di rifiuti, di rinviare alla differenziata, senza conoscerne meccanismi e logiche, o di liberarsi di rifiuti in modo inappropriato, ad esempio bruciandoli.
Proprio sulle cattive abitudini, sulle inefficienze e sulla sottovalutazione dei rischi si innesta la criminalità mafiosa per offrire i propri servizi che fanno risparmiare, ci tolgono dalla vista i rifiuti, soprattutto quelli pericolosi, ci libera da un problema, salvo poi scoprire, dopo venti anni, la terra dei fuochi. Un altro pregio del lavoro dei giovani dell'Istituto Brunetti è quello di farci riflettere su questi aspetti e richiamarci alla responsabilità individuale e collettiva, elemento questo decisivo nel dare una risposta al quesito del loro progetto. Senza responsabilità non è possibile una raccolta differenziata efficace ed efficiente, responsabilità che è requisito anche per l'esercizio della libertà e della democrazia.
Con i giovani e gli insegnanti abbiamo concordato di presentarci in Provincia il prossimo sabato 3 maggio, augurandoci che l'amministrazione voglia accogliere i propri cittadini, ricercando nel frattempo anche le risorse per il trasporto di alunni e alunne.
Editore Domenico Bilotta
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