domenica 9 marzo 2014
Le giovani sentinelle approdano a Viareggio.
Le giovani sentinelle approdano a Viareggio. Ad attendere i ragazzi e le ragazze dell'ISI Marconi e la Fondazione, nella Sala di rappresentanza del Comune, l'assessore Glauco Dal Pino, che ha la delega alle Politiche educative. Presente anche l'assessore provinciale all'Istruzione Mario Regoli.
Dopo il saluto dell'amministrazione comunale, la Fondazione ha introdotto i lavori veri e propri, tornando nella città dopo l'interruzione dello scorso anno. Le giovani sentinelle di Viareggio avevano prodotto dei progetti interessanti - dagli spazi cittadini all'acqua - ma, in passato, è mancata la discussione e il confronto, che non hanno facilitato la continuità del progetto, invece questa rinnovata disponibilità aiuterà anche a non tralasciare quei temi che avevano sollevato all'attenzione i giovani del Liceo Galilei.
Nel frattempo è cresciuto l'interesse attorno alle Giovani sentinelle, che hanno varcato ormai i confini regionali, e le proposte di ragazzi e ragazze hanno valore e sono sempre più incisive negli argomenti e negli strumenti e nelle modalità adottati, come abbiamo visto nel caso di Cascina per quanto riguarda il gioco d'azzardo, o l'acqua pubblica di cui si sono interessati gli studenti e le studentesse del Liceo Galilei di Viareggio e di Pistoia.
Ragazzi e ragazze hanno scelto di occuparsi di immigrazione, tema che ricorre spesso nelle scuole della regione e segno di una sensibilità spiccata fra i giovani. Mentre Giacomo fotografava l'incontro, Edoardo a nome di compagni e compagne ha ricordato che si ritrovano a contatto con studenti e studentesse che vengono da diverse parti del mondo e hanno scelto di legare le questioni dell'immigrazione e della legalità, perché spesso il senso comune accosta i due termini e lo fa in modo da intendere la questione degli immigrati come un problema di diffusione dell'illegalità.
Proprio per sfuggire agli stereotipi, i giovani hanno pensato di trasporre con il linguaggio del teatro la complessità del problema, e la scelta, bella e intrigante, conferma quanto grande sia la capacità di questi giovani di utilizzare i linguaggi e gli strumenti per scavare nelle pieghe dei problemi.
Hanno immaginato la rappresentazione come una sorta racconto dinanzi allo specchio che mette, uno di fronte all'altro, la narrazione dell'accoglienza degli immigrati italiani in America e quella di come noi italiani ci comportiamo con gli uomini e le donne che giungono nel nostro Paese.
Grazie al linguaggio del teatro è possibile esprimere sentimenti e convinzioni con maggiore efficacia, far partecipare tutti gli studenti e le studentesse al lavoro, favorire la riflessione anche sul nostro linguaggio quotidiano.
Dopo Edoardo è intervenuta Katia che ha illustrato alcune proposte: facilitatori linguistici per aiutare, i ragazzi e le ragazze che giungono da paesi stranieri, all'integrazione scolastica, strutture di accoglienza adeguate, un albo, corsi di cucina italiana per quelle donne e uomini che hanno come attività l'aiuto alle famiglie e agli anziani, la modifica dei tempi per i permessi di soggiorni. In ultimo, Katia ha voluto richiamare l'attenzione sui diritti delle donne nei diversi Paesi del mondo e qui è emersa la dimensione interculturale del progetto.
Prendendo la parola, Glauco Dal Pino ha ringraziato i giovani per il loro prezioso lavoro e ha raccolto subito la sollecitazione dei giovani ricercare strumenti che facilitino l'accesso al lavoro come, ad esempio, un albo delle donne e degli uomini che si prendono cura delle persone anziane. Sarebbe un primo piccolo segnale di attenzione. Più in generale l'assessore ha manifestato una disponibilità per la richiesta di spazi comunali per i giovani e questa apertura ha favorito nuovi interventi di studenti e docenti con la richiesta di una Consulta delle culture.
Mario Regoli ha voluto sottolineare come partecipazione e conseguimento di obiettivi sanciscono e accrescono il valore del progetto dando significato pieno alla formazione della cittadinanza attiva e responsabile che è l'obiettivo del progetto. Apprezza i risultati particolari, specifici che si possono conseguire per la qualità della nostra democrazia. L'assessorato ha impiegato le sue magre risorse sull'inclusione dei portatori di handicap, scelta che qualifica la politica amministrativa.
E sulle risorse è tornata a battere la Fondazione, rimarcando l'assenza costante, dall'orizzonte dei governi che si sono succeduti in questi anni, della lotta alla mafia, all'evasione fiscale e alla corruzione, non come scelte opportunistiche e legate alle contingenze elettorali, quanto piuttosto come decisioni strategiche di reperimento di risorse e di ristabilimento dell'equità. Senza un deciso e risoluto intervento in questa direzione non è possibile trovare i finanziamenti necessari per la scuola, che resiste grazie allo straordinario lavoro di insegnanti e studenti, come quelli di Viareggio che si sono impegnati volontariamente ad aiutare quei genitori in difficoltà con le iscrizioni online.
Con le scuole della provincia di Lucca l'appuntamento è il 13 maggio, ma il nostro auspicio è anche quello di riproporre lo spettacolo dell'ISI Marconi anche nella Conferenza finale di ottobre.
Foto Viareggio
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