giovedì 13 marzo 2014
INCONTRO GIOVANI SENTINELLE di Selvazzano Dentro (PD)
INCONTRO GIOVANI SENTINELLE di Selvazzano Dentro (PD)
Centro civico “Fabio Presca”, 12 marzo 2014
Alle ore 16.00 era già tutto pronto, ragazzi e ragazze, genitori ed insegnanti erano già all'ingresso del centro civico. All'apertura la sala era già gremita! Occhi ed entusiasmi appassionati, desiderio di confrontarsi con il mondo degli adulti e parole sobrie, educate, anche quando si è trattato di analizzare argomenti difficili. Sempre consapevoli, che attraverso il buon uso di quel magico dono della parola, si potevano raggiungere risultati eccellenti. E i nostri ragazzi la differenza l’hanno fatta davvero.
Dopo l’introduzione di Domenico Bilotta – Referente nazionale Scuola - e i saluti del presidente del consiglio comunale Bruno Natale, sono giunti il sindaco Enoch Soranzo e l’assessore Giovanna Rossi, accompagnati anche dall’assessore alla sicurezza Rodighiero.
Presente anche la consigliera provinciale Bianca Beghin, delegata dal vicepresidente della Provincia di Padova Mirco Patron in rappresentanza dell’amministrazione provinciale.
Hanno preso la parola le sentinelle della scuola secondaria di primo grado “T.Albinoni” di Caselle, coordinate e seguite nelle attività dalle professoresse Rossella Ricoveri, Monica Schiavo e Mariella Crisci, che si sono occupate di educazione ambientale nel territorio di Selvazzano, in particolare dell' incuria di piazza Carlo Leoni nella frazione di Caselle.
Riccardo ha fatto da apripista per la proiezione di un video realizzato e montato solo dai ragazzi, per meglio mostrare l’attuale stato della piazza individuata; la successiva presentazione di un plastico e di un cartellone curati da Daniela, Silvia e Giorgio ci ha confermato che i nostri ragazzi hanno la consapevolezza di poter avere un ruolo attivo all’interno della loro comunità. Alessia e Francesco hanno terminato così il loro intervento con la lettura di proposte di miglioramenti dell’area.
La Fondazione ha apprezzato la presenza di tutti gli studenti e le studentesse, anche di quelli impegnati a scuola fino a tardi, che sono arrivati a sostenere il lavoro dei loro compagni.
Abbiamo sempre sottolineato quanto sia importante tener fede agli impegni, segno di coerenza e di serietà, e abbiamo ribadito la nostra testardaggine a richiedere a chi governa la res publica comportamenti esemplari, ma esigiamo analoghi comportamenti anche dai giovani. Grazie all'esperienza di giovani di altre scuole d'Italia, abbiamo rimarcato l'importanza di andare oltre la denuncia e la documentazione, tutti compiti assolti degnamente, e chiedersi cosa può fare ciascuno di noi. È possibile organizzarsi fra ragazzi e ragazze e pulire la piazza, il giardino, magari con l'aiuto dei propri genitori, in modo da sensibilizzare la cittadinanza?
A questa domanda ha offerto un contributo il sindaco Enoch Soranzo che, con un appassionato e a volte colorito lessico, ha immediatamente accolto le richieste dei ragazzi, mettendosi in gioco e cercando di far indossare a ciascuno dei presenti - per un attimo - le vesti di amministratore. Ha stimolato i ragazzi a parlare, a non temere di denunciare, a non sentirsi mai soli nelle battaglie per la legalità, ma anche a farsi carico di una presa di coscienza necessaria che deve partire anche dalle giovani generazioni. Infatti, se piazza Leoni è luogo di writers da strapazzo (che di artistico hanno ahimè ben poco!) e di altre inciviltà, una parte di responsabilità è anche dei cittadini, distratti e privi di senso civico, convinti che infittire gli spazi cittadini di sistemi di videosorveglianza sia la soluzione dei problemi.
È toccato poi ai giovani dell'altro comprensivo M. Cesarotti, accompagnati dal proprio Dirigente scolastico prof. Maurizio Sartori e dai professori coordinatori del progetto: Giuliana Coletta, Paola Brusamolin, Matilde Vindigni e Matteo Doria. Marta, Tommaso e Alessandro per la 2 B e Francesco e Alessia per la 2 C hanno proposto come migliorare la fruizione da parte dei giovani di Selvazzano del parco di via Veneto. Le tre seconde classi coinvolte - A, B e C - hanno affidato la loro presentazione alle immagini, che altri loro compagni avevano curato, da veri reporter, per la loro inchiesta, fotografie molto più eloquenti di tante parole, che hanno maggiormente stimolato l’amministrazione comunale al dibattito.
Alla loro richiesta ha ripreso la parola il sindaco che si è dilungato con una vera e propria lezione di educazione civica. Ha richiamato la cattiva abitudine passata di prendere decisioni, sollecitato dai cittadini stessi, sottraendo spazi e opportunità per i giovani in nome della sicurezza e della quiete pubblica, e mai sollecitando il senso civico e la responsabilità di ciascuno ai beni di tutti. Così gli spazi pubblici sono stati privati di attrezzature e giochi, divenendo un prolungamento delle proprietà private che si affacciano sulla piazza o sul parco, ma con la manutenzione a carico della comunità.
Hanno ripreso la parola studenti e studentesse delle terze classi – A, L e D - del Liceo Galileo Galilei che hanno introdotto due concetti apparentemente distanti: l’accoglienza delle popolazioni immigrate e la sicurezza nella sua accezione più ampia. È possibile conciliare sicurezza e solidarietà? è il titolo dato al proprio lavoro, per il quale si sono costituiti in gruppi di ricerca e discussione abilmente coordinati dai docenti prof. Giovanni Aliberti, Anna Schiano, L. Roverato e R. Toffano che hanno indirizzato i ragazzi verso una discussione per aree tematiche.
Shirin, Daniele, Marco e Matteo della terza A e Martina, Jugerta e Elisabetta della terza L hanno studiato la legislazione sull'immigrazione (italiana, regionale, europea), le cause dell'immigrazione, le problematiche delle aree di provenienza, considerando le nazionalità maggiormente presenti nel territorio e la raccolta e l’analisi dei dati statistici è stata affidata a Silvia, Angelica e Maria della terza D, a Riccardo, Giorgio e Miriam della terza A e a Irene, Luna e Anna della terza L.
Ancora una volta hanno fatto delle richieste direttamente al sindaco e all’assessore Rossi per sapere come risponde la propria comunità al fenomeno: se col pregiudizio o con l'accoglienza. Il sindaco Soranzo ha voluto ricordare che nel comune abitano numerosi cittadini stranieri, molti dei quali giunti a seguito della guerra nei Balcani. In quegli anni non ci furono interventi adeguati per accoglierli e molti dei problemi sono gli esiti di quella cattiva gestione dell'emergenza.
Leonardo e Andrea della terza A, Irene, Gina e Rachele della terza L, Dario e Alex della terza D hanno messo l'accento sulle associazioni che si occupano di accoglienza, che sono poche nel territorio di Selvazzano, hanno proseguito nel porre una seria riflessione sul concetto di pregiudizio e stereotipo, la loro origine e successivamente il radicamento nell’opinione comune fino ad affrontare il tema d’attualità del ruolo dei media nella loro costruzione.
Ultimo aspetto, ma non meno importante, ha riguardato il problema della sicurezza nel nostro territorio: tipologie di reati commessi, individuazione, prevenzione, certezza della pena. Hanno previsto, in questo loro studio, interviste e confronti anche con le forze dell'ordine, garanti dell’equilibrio tra l’esercizio delle libertà e il rispetto dei principi costituzionali. La domanda finale che gli studenti hanno posto alla platea è stata: ma c'è un legame tra tendenza a commettere reati e mancata integrazione?
La Fondazione ha ripreso alcune sollecitazioni emerse nell'incontro con le Giovani sentinelle di Viareggio: la proposta di accoglienza a cura degli studenti dei nuovi compagni di origine straniera a scuola; favorire l'integrazione con la conoscenza delle leggi e, in particolare, della Costituzione; far conoscere le abitudini anche alimentari; favorire la mediazione linguistica grazie allo studio delle lingua, mediazione che può avere sviluppi anche sul piano occupazione. Di questo si parlerà nell'incontro di maggio, quando saremo ospiti della Provincia di Padova, incontro al quale prenderanno parte anche esponenti politici della Regione Veneto.
La fondazione ha invitato la platea - numerosissima e composta anche da tanti genitori! - a formulare ulteriori domande, segnalazioni, critiche e proposte. Due interventi hanno raggiunto il cuore dei presenti: la prima ha sollecitato una maggiore cura dei beni pubblici, richiamando l'impegno civico di ciascuno; la seconda ha proposto, in modo esplicito, che nel periodo estivo, con la collaborazione di cittadini, associazioni e amministrazione pubblica, si avviino campi estivi di educazione alla legalità prendendosi cura degli spazi della propria città, per rafforzare quel nucleo intorno al quale ruotano proprio quei valori come solidarietà, accoglienza, onestà, rispetto per il territorio.
Lo stesso sindaco Soranzo ha tenuto a precisare che, forse, la nostra comunità non ha bisogno di più presenza sul territorio di telecamere o più personale delle forze di polizia, seppure importantissime, per essere una città sicura e vivibile, ma il grado di vivibilità si misura anche dalla capacità di relazioni che si intessono nei nostri territori. Questa interlocuzione attiva significa innanzitutto possibilità di creare un circolo virtuoso fra cittadini e istituzioni, un nuovo modello di relazioni fra chi amministra e chi vive in un determinato territorio, un’assunzione di responsabilità di ciascuno in ordine ai problemi della propria comunità, nella tutela dei beni di tutti.
Con queste riflessioni ci siamo dati appuntamento al prossimo 5 maggio, nelle sale della Provincia di Padova, appuntamento cui interverranno esponenti della Regione Veneto.
La giornata della Fondazione non è però terminata, perché alle 20.45 presso la sala del patronato della chiesa Maria SS. Ausiliatrice di Caselle siamo stati accolti da un gruppo di genitori delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Tencarola e Caselle costituitisi in un Comitato di rappresentanza presieduto da Alessandra Accurso, che lavorano con la scuola nel formare i giovani. Hanno inoltre manifestato il loro interesse a sostenere le iniziative intraprese sul territorio dalla Fondazione Caponnetto e hanno richiesto di essere inseriti nella mailing-list del progetto sentinelle per ricevere gli aggiornamenti dei nostri report. Lieti di questa nuova collaborazione, che si aggiunge a quella dell'università di Asolo, ci impegniamo a proporla in altre città come modello nazionale.
Clicca quì per scaricare le foto
Licia Serpico
Referente Progetto Scuola Veneto
Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze
Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190
tutor@giovanisentinelledellalegalita.org
domenico.bilotta55@gmail.com
scuola@antoninocaponnetto.it
http://www.antoninocaponnetto.it
http://www.giovanisentinelledellalegalita.org
http://giovanisentinelle.blogspot.com/
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.