Dalla Sicilia al Veneto. Lunedì 20 marzo hanno ripreso il via dopo Verona gli incontri delle Giovani sentinelle in Veneto. L’appuntamento dei ragazzi e delle ragazze di Porto Tolle, nel Basso Polesine, è con i propri amministratori. Nella sala consiliare della loro città, a dare il saluto è stata l'assessore Leonarda Ielasi. Ancora una volta abbiamo dovuto però registrare, come negli anni scorsi, che la numerosa partecipazione al primo incontro a scuola, in orario scolastico, sfuma nel secondo appuntamento pomeridiano. Abbiamo ripetuto il racconto di quanto è accaduto ad Agliana qualche anno fa: all’incontro con gli amministratori erano presenti solo tre studenti e, rivolgendoci loro, avevamo sollecitato un maggiore senso di responsabilità, il rispetto della parola data, una maturità necessaria per un confronto e una discussione con chi governa la cosa pubblica. I tre ragazzi non si erano lasciati prendere dallo sconforto, ma avevano reagito decisamente e, dal giorno seguente l’incontro, avevano richiamato i propri compagni, andandoli a cercare in ogni classe, rimproverandoli per aver tenuto lo stesso comportamento superficiale e lamentoso che studenti e studentesse rimproveravano agli adulti. Le parole e le sollecitazioni dei tre ragazzi erano state così convincenti che l’anno successivo la sala consiliare era piena. Abbiamo proposto di utilizzare lo stesso sistema e abbiamo dato il via ai lavori del nostro appuntamento ascoltando ragazzi e ragazze con le loro proposte.
Studenti e studentesse hanno testardamente rimesso al centro della loro riflessione il tema che avevano già illustrato l’anno passato e per il quale non hanno ricevuto risposte: L’ambiente e l’impatto delle attività produttive su di esso è stato nuovamente oggetto di studio e di ponderazione anche per valutare cos’è cambiato dallo scorso anno.
I lavori dei ragazzi e delle ragazze sono a testimoniare la ricerca e la volontà di protagonismo e di cura dell’ambiente in cui vivono e la loro assenza all’appuntamento avrebbe dovuto far riflettere tutti, compresa l'amministrazione, perché le proposte dei giovani, già illustrate l’anno passato, di avere degli spazi in un gazebo, in occasione di fiere estive che si svolgono nel paese, potevano costituire un esempio di buone pratiche cittadine e sensibilizzare i cittadini a comportamenti corretti riguardo l'ambiente. Se ciò fosse accaduto avrebbe sicuramente costituito motivo di impegno e di responsabilità per studenti e studentesse.
Siamo tornati a sollecitare una maggiore attenzione per non deludere le aspettative e non tarpare le ali dell'impegno civile dei ragazzi e delle ragazze, e abbiamo rinnovato l’invito di partecipare all'incontro e alla discussione anche per la stessa ditta che ha in appalto il recupero dei rifiuti, oltreché le associazioni del territorio e gli stessi genitori affinché ciascuno faccia la propria parte. Abbiamo concluso ricordando a Leonarda Ielasi che l’amministrazione comunale non ha assunto alcun impegno relativamente alla nostra mozione per il contrasto della mafia, della corruzione e dell’evasione fiscale. Infine, abbiamo esortato i pochi ragazzi a non desistere perché, come è accaduto altrove, la tenacia è premiata alla fine.
A ridare fiducia ai giovani è stata la Dirigente scolastica che ha proposto di illustrare le slide con le proposte dei ragazzi ai cittadini nella giornata del 21 marzo in occasione della giornata della memoria, prima di leggere i nomi delle vittime di mafia: è un bel modo per ricordare uomini e donne che hanno pagato con la vita l’aver compiuto il proprio dovere, uomini e donne che sarebbero sicuramente orgogliosi di questi ragazzi che vogliono essere cittadini a tutto tondo che hanno cura della città in cui vivono, responsabili e attenti.
Anche con loro ci siamo dati appuntamento per il 19 maggio, ospiti della Regione Veneto.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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