martedì 14 marzo 2017

A Monsummano Terme, nella bella sala di villa Martini, ragazze e ragazzi di una classe dell’Istituto comprensivo Caponnetto insieme ad alcuni compagni e compagne di altre classi e membri del Consiglio comunale dei ragazzi sono stati accolti dall’assessore all’Istruzione Elena Sinimberghi

Nel suo saluto ha voluto ricordare il valore della legalità perché il rispetto delle regole è una delle condizioni essenziali per stare insieme. Ha poi preso la parola Silvia Ragionieri, studentessa della scuola media e portavoce il Consiglio comunale dei ragazzi per ricordare il lavoro svolto anche in collaborazione con l’amministrazione comunale nell’ultimo anno. Ha fatto riferimento al lavoro svolto l’anno passato sul tema dei diritti dei cittadini con particolare riguardo a quelli provenienti da Paesi lontani. La questione dell’integrazione nel rispetto reciproco e della legalità è molto sentito dai ragazzi e l’anno scorso avevano prodotto anche un bel video. Ha ricordato che da quelle riflessioni sono stati attivati dei corsi di lingua cinese e, verso la fine dell’anno scolastico, sabato 27 maggio, è prevista la Festa interculturale con giochi, musica, cucina etnica e tanto altro con il sostegno e la partecipazione di genitori, cittadini e amministrazione.

La Fondazione ha illustrato ai genitori intervenuti gli intendimenti del progetto, quello di educare alla legalità e alla cittadinanza perché, in accordo con il dettato costituzionale, la scuola è il luogo della formazione del cittadino e della cittadina per la quale il solo rispetto delle regole costituisce una sorta di prerequisito. Per questo il progetto si occupa della cura dei beni comuni, del prendersi cura  dell’altro nel senso più ampio del termine, dei temi relativi alla costituzione di luoghi di confronto e di discussione, della pratica della democrazia. Entro queste coordinate acquista senso il progetto delle giovani sentinelle di cui anche gli studenti e le studentesse di Monsummano danno prova con questa loro fatica.

Quest’anno hanno leggermente variato il loro lavoro scegliendo un tema che riguarda ciascuno e ciascuna più da vicino: Sport e retomania. Vocabolo appena approdato nella nostra lingua, tant’è vero che in alcuni dizionari online non compare ancora, indica una forma di dipendenza dalla rete per cui chi ne è vittima tende a isolarsi e ad avere difficoltà nelle relazioni con il prossimo. Per sfuggire alla solitudine del mondo virtuale hanno proposto di dare rilievo alla pratica sportiva che richiede impegno, attenzione e concentrazione, collaborazione con i compagni e le compagne, collaborazione e relazione con coetanei e adulti. Le loro riflessioni hanno preso forma con un bel video con l’intervista ad uno psicologo che illustra puntualmente tutti i rischi della rete, ad alcuni compagni e compagne che praticano o meno sport, prima di passare in rassegna lo stato di alcune strutture del proprio comune che avrebbero bisogno di interventi.

Elena Sinimberghi ha esordito facendo il punto della situazione sugli impianti oggetto di ammodernamenti o di ristrutturazioni e ha ricordato l’enorme varietà delle associazioni sportive, ben 59 a Monsummano, per ricordare il valore della pratica sportiva in termini di benessere e di qualità delle relazioni sociali. Ha proseguito osservando che l’amministrazione ha favorito la costituzione di una Polisportiva che metta insieme le società sportive per la gestione degli impianti e per un migliore coordinamento dell’offerta di opportunità delle attività per giovani e adulti. Si è soffermata anche sulla scelta di offrire delle decontribuzioni a quelle società che non fanno pagare a chi è più in difficoltà, pur riconoscendo la necessità di ulteriori strumenti per favorire la pratica sportiva a chi è più svantaggiato.

L’attività motoria richiede spazi per il gioco libero e per questo studenti e studentesse hanno inserito nel loro progetto la proposta di piazza Giusti come luogo adatto per il gioco libero, inoltre fare sport favorisce stili di vita più sani per i quali concorre anche la diffusione di piste ciclabili che incentivino l’uso della bicicletta. Da qui la richiesta di piste nuove. Una di esse è in via di definizione nel Padule, una parte del quale è compreso nel territorio del Comune di Mosummano, che è stato oggetto di un bel progetto sempre degli studenti del comprensivo Caponnetto negli anni passati. In quella occasione ragazzi e ragazze avevano sottolineato i rischi dell’inquinamento e del degrado.

La pista ciclabile potrebbe favorire un interesse maggiore da parte dei cittadini e allontanare qualcuno dei rischi adombrati dai giovani.

Il confronto vivace sulla pratica sportiva ha poi avuto un epilogo ulteriore quando la fondazione ha rilanciato il tema dell’impegno personale. La solitudine e la separazione dagli altri perché si vive nel mondo virtuale possono essere contrastate dalla pratica sportiva, ma vi è un altro aspetto del problema da non sottovalutare: l’impegno personale a ridurre il tempo in cui si è “conessi” solo col mondo virtuale, tralasciando relazioni e scambi, conversazioni e guardarsi negli occhi. In breve si è sviluppato un botta e risposta fra i giovani, la fondazione ed Elena Sinimberghi molto interessante e stimolante che avremmo voluto proseguire ancora a lungo, oltre l’ora prevista per concludere, che è indice del grande interesse di ragazzi e ragazze, delle loro preoccupazioni e della loro attenzione che, molte volte, gli adulti non colgono. Merito della scuola e delle insegnanti, le partigiane della nuova resistenza – per usare un’espressione di Antonino Caponnetto – aver fatto emergere la complessità di questi sentimenti.

Di tutto ciò avremo modo di riparlare nel pterzo appuntamento previsto a Pistoia il prossimo venerdì 12 maggio.



Il secondo degli incontri di giovedì 9 marzo si è tenuto a Bibbiena, Le giovani sentinelle dell’Istituto comprensivo sono state accolte nella sala consiliare del comune dal presidente del Consiglio Francesco Frenos. Ha salutato ragazzi e ragazze, che partecipano per la prima volta al progetto, e i genitori presenti esortandoli a seguire con attenzione questo percorso perché, negli anni, ha significato molto per la crescita e l’impegno dei giovani in difesa dei beni comuni.  Ha confermato l’impegno dell’Amministrazione ad essere al fianco dei giovani e della comunità e ha ricordato che il Comune si è occupato, in questo periodo, di mettere in sicurezza palazzi pubblici e scuole dal rischio sismico e questo lavoro può dirsi concluso così tutte le scuole possono essere al sicuro.

Hanno poi preso la parola ragazzi e ragazze che hanno intitolato il loro progetto in modo eloquente: Rimbocchiamoci le maniche, intendendo con ciò esemplificare al meglio le loro intenzioni di intervenire su alcuni aspetti del degrado del luogo in cui vivono. Con l’aiuto di un video da loro pensato e realizzato hanno messo in evidenza lo stato di un parco gioco della città, di alcuni muri imbrattati vicino alla loro stazione ferroviaria. Riprendendo il lavoro fatto dai loro compagni e compagne dello scorso anno hanno preso l’impegno di imbiancare i muri della loro scuola.

La loro passione, la loro responsabilità in difesa degli spazi di tutti ha convinto i genitori presenti ad offrire il proprio aiuto e la propria collaborazione.

Ne è sorto un dibattito ed un confronto e l’entusiasmo ha contagiato tutti: ognuno ha dato il suo contributo nel ricercare soluzioni a i diversi problemi, da quelli più spiccioli a quelli più grandi: dall'assicurazione al reperire materiali e attrezzature, alla ricerca delle risorse.

Dalla discussione sono venute fuori indicazioni relative alle scadenze, al coinvolgimento sempre maggiore di cittadini e come far crescere la consapevolezza di quanto sia importante  l’educazione al rispetto dei beni comuni.

La serata è scorsa veloce ma con la convinzione che un altro seme è stato piantato e forti dell’entusiasmo di giovani e adulti ci siamo dati appuntamento al 15 di maggio in provincia ad Arezzo dove con i ragazzi e le ragazze del Liceo Piero della Francesca della città saranno protagonisti del confronto con alcuni amministratori della Regione Toscana eletti nell’aretino.

Giovani e adulti  sono consapevoli dell’importanza di questo percorso a tappe che consente di scoprire il valore della cittadinanza e il protagonismo dei giovani in modo che possano contribuire ad un cambiamento reale dei territori in cui vivono.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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