sabato 5 marzo 2016

7 minuti di attenzione per il primo appuntamento di Arezzo!

7 xminuti di attenzione per il primo appuntamento di Arezzo!
Giovedì 25 Febbraio 2016 ragazzi e ragazze del Liceo Artistico Piero della Francesca di Arezzo hanno aperto il secondo ciclo di incontri in cui i giovani sono ospiti, nella casa comunale, dagli amministratori locali. Nella sala  della Giostra del Saracino, sono stati accolti dall'assessore alla Sicurezza Barbara Magi.
Prima di dare la parola a studenti e studentesse, la Fondazione ha voluto ricordare l'articolazione del progetto e i suoi obiettivi: scegliere un tema di particolare interesse, studiarlo e approfondirlo a scuola, discuterne e confrontarsi con cittadini e amministratori. In questo modo è possibile far conoscere le istituzioni e come si governa una città e, attraverso il dibattito, ricercare soluzioni e nel contempo creare i presupposti per crescere da cittadini responsabili e consapevoli, fedeli in questo agli intendimenti di Cittadinanza e Costituzione, disciplina scolastica talvolta messa in un angolo. A genitori e cittadini e a coloro che hanno il governo della cosa pubblica il compito di dare il buon esempio ed essere credibili.
Quest'ultimo appello è tanto più necessario perché, qualche volta, ci troviamo di fronte a casi paradossali, come abbiamo sperimentato in questi sette anni di progetto.
Ad esempio, le giovani sentinelle dell'Istituto Piero della Francesca si erano occupate negli anni scorsi del degrado della propria città riguardo i monumenti e la presenza di scritte sui muri ed avevano elaborato un progetto. Con l'aiuto della Polizia di Stato e di quella municipale, del Comune e della Provincia avevano, con grande responsabilità, messo a punto una proposta per il recupero del passaggio pedonale che porta al parco Pertini. Coinvolgendo famiglie e bambini, frequentatori del parco e cittadini avevano scelto i disegni per abbellire il passaggio, ed il risultato era stato davvero importante. Agli incontri con  gli amministratori comunali e provinciali, i ragazzi avevano insistito affinché l'esperienza continuasse in modo da sensibilizzare la cittadinanza sulla cura e sulla conservazione dei beni e degli spazi pubblici nella città. A distanza di alcuni anni sono ritornati al sottopasso Pertini e constatato nuovamente il degrado: purtroppo cittadini e frequentatori del parco, giovani e le stesse famiglie non avevano saputo difendere, conservare quel bene e denunciare coloro che lo deturpavano. Lo scorso anno, studenti e studentesse avevano riproposto di lavorare sulla sensibilizzazione dei cittadini e, nel corso del secondo incontro del progetto con gli amministratori comunali, avevano sviluppato una nuova proposta per abbellire un parcheggio con immagini di uomini e donne celebri e testi in difesa della legalità e alcuni spazi dello stadio comunale con l'intento di promuovere comportamenti corretti nel sostenere la propria squadra di calcio, contro la violenza negli stadi e per il rispetto delle regole nello sport. Dopo essere stato, il loro progetto, ancora una volta accolto con favore e con entusiasmo dagli amministratori della giunta precedente, è comparso sui quotidiani locali qualche mese dopo la presentazione, che l’amministrazione aveva invitato alcuni importanti writer con il compito di eseguire alcuni interventi artistici in alcune zone della città, compreso il parcheggio presso la sede della Misericordia, dimenticando completamente ogni proposta dei giovani, ancora una volta sono prevalsi le grandi firme e soddisfare l’apparire!
Abbiamo chiesto alla nuova amministrazione e, in particolare, all'assessore Magi di non deludere le aspettative di studenti e studentesse, di accogliere e valutare il loro progetto. Abbiamo concluso ribadendo il fine di questi incontri: promuovere il protagonismo giovanile e sollecitare l'attenzione delle amministrazioni alle proposte dei propri giovani cittadini e, a tal proposito, abbiamo chiesto di ascoltare i giovani in questa nuova scommessa in merito al gioco d'azzardo. In ultimo, subito dopo l'illustrazione dei ragazzi e ragazze, tutti sarebbero stati invitati a offrire suggerimenti e sollecitazioni alle soluzioni proposte dei giovani su come ridurre, sul territorio, il fenomeno devastante del gioco d’azzardo.
I ragazzi con grande entusiasmo e professionalità, con l'aiuto insostituibile e prezioso dei propri insegnanti, Daria Meazzini e Agostino Fabbri, sostenuti come in tutti gli anni passati dal loro altrettanto infaticabile e appassionato dirigente scolastico, Luciano Tagliaferri, hanno esposto il tema arricchito da slide,  filmati e considerazioni. Grazie alla partecipazione ad incontri e seminari, hanno prodotto un questionario ricco di dati, da far invidia ad un convegno di specialisti, regalando alla platea una grande emozione per la serietà dimostrata.  Nonostante le nostre ripetute raccomandazioni e i nostri ben noti report per illustrare nei dettagli l'articolazione del progetto, nonostante gli appelli alla partecipazione e gli inviti alla discussione, abbiamo ancora una volta assistito all'ennesimo paradosso: mentre i ragazzi stavano ancora esponendo il loro tema l'assessore Barbara Magi è andata via incurante delle aspettative dei ragazzi e delle ragazze.
Con grande responsabilità, professori e giovani hanno continuato ad illustrare le loro proposte, a cui è seguito il ringraziamento dei propri insegnanti, orgogliosi dei propri allievi. L'applauso di tutta la platea ha concluso l'incontro orfana di risposte!
Al contrario, prima di chiudere non possiamo dimenticare di elogiare i Comuni di Bagno a Ripoli e Firenze e la Città Metropolitana per l’incontro che si terrà mercoledì 2 marzo insieme ai ragazzi e alle ragazze dell’Istituto Volta e Gobetti di Bagno a Ripoli per riprendere il tema di un vecchio progetto di pubblicità progresso sugli autobus dal titolo Non viaggiare sulle spalle degli altri! che invita tutti a pagare il biglietto. Lode anche a ragazzi e ragazze che non hanno abbandonato la loro proposta e, con la loro capacità a non demordere e grazie all’attenzione degli amministratori, ci auguriamo vedranno realizzare il loro sogno.
In questi anni, la Fondazione ha talvolta richiamato alle proprie responsabilità alcuni amministratori, principio e dovere di ogni cittadino, ma non ha mai dimenticato di ricordare ai ragazzi il dovere di rispettare le Istituzioni, come pure di rammentare ai giovani il principio di distinguere gli amministratori attenti e responsabili da quelli che non lo sono.
In questi tempi è diffuso il comportamento di rispondere ad un appello gettando discredito, e la Fondazione non è stata esclusa da questo trattamento, ma forte del nome del suo fondatore, e non avendo “scheletri nell’armadio”,  rigetta al mittente le accuse di essere “quantomeno irrispettosa nei confronti delle istituzioni”, come ci ha ricordato una gentile amministratrice che ha dimenticato di indicarci le espressioni irrispettose. La Fondazione invita gli amministratori ad astenersi dal suggerire ai dirigenti scolastici di non partecipare al progetto delle Giovani sentinelle, comportamento scorretto in almeno due sensi: perché la scuola è libera, ce lo ricorda la Costituzione, e non è compito dell'amministratore pubblico quello del suggeritore.
Infine, la Fondazione invita alla responsabilità coloro che hanno la gestione nella scuola ad evitare quella doppiezza di definire il nostro un “progetto obsoleto”,  giudizio del tutto legittimo, e poi ricorrere al nostro progetto, al quale magari si partecipa come semplici spettatori,  per richiedere un finanziamento al Ministero dell'Istruzione nell'ambito di Cittadinanza e Costituzione, mentre lascia da sola l’unica insegnate che continua la sua battaglia a formare cittadini responsabili. Contro questi comportamenti ricordiamo Antonino Caponnetto che chiamava questi insegnanti partigiani dei valori.
La Fondazione fa appello alle persone di buona volontà, di buon senso di intervenire affinché facciano sentire la propria voce, prevalga la coerenza e ribadisce la propria intransigenza nel combattere la mafia e l’illegalità. Con l’aiuto di tanti giovani  siamo certi di vincere questa battaglia perché, come ricordava Giovanni Falcone, la mafia ha avuto un inizio ma avrà anche una fine. È compito di ciascuno e ciascuna troncare da subito certi “brutti inizi”!
Siamo certi che la nuova amministrazione di Arezzo, che partecipa al progetto per la prima volta, apprezzerà l’intendimento dello stesso e, all’incontro provinciale di martedì 3 maggio, offrirà il suo contributo.

Editore Domenico Bilotta
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