sabato 5 marzo 2016

Castelfiorentino e Montemurlo

Doppia appuntamento a Castelfiorentino (FI) e Montemurlo (PO)
Martedì 1° marzo doppio appuntamento con le giovani sentinelle: a Castelfiorentino con gli studenti dell'ISIS Enriques e a Montemurlo con l’Istituto comprensivo Salvemini La Pira.
Nella Sala consiliare del Comune di Castelfiorentino ad accogliere studenti e studentesse l'assessora all'Istruzione, Francesca Giannì, e la consigliere con delega alla legalità, Laura Rimi. Con gli studenti la loro insegnante Patrizia Salerno.
Dopo il loro breve saluto nel corso del quale hanno ribadito la piena disponibilità al confronto, la Fondazione si è soffermata a illustrare gli obiettivi del progetto, finalità su cui, fin dalle prime battute, l’Amministrazione locale ha manifestato il proprio a perseguirle con i giovani e la Fondazione. 
Hanno poi preso la parola i ragazzi e le ragazze dell'ISIS Enriques per esporre prima il tema dello scorso anno che riguardava uno spazio per i giovani. Lo avevano individuato nell’ostello del loro comune, costruito nel 2000 con le risorse economiche del Giubileo e gestito per un breve periodo prima dell'interruzione del servizio a causa di un intervento di frazionamento termico che comportava nuovi lavori con finanziamenti pubblici su un opera già  realizzata e collaudata. Ragazzi e ragazze avevano avanzato una proposta di ridefinizione degli spazi di aggregazione perché quelli esistenti allora e attualmente sono ritenuti insufficienti. Nel definire la loro proposta era emersa anche l'ipotesi di prevedere al piano terreno un pub con spazi d'incontro e di socializzazione che non rendessero obbligatoria la consumazione.
Le proposte erano frutto di un lavoro d'indagine e di interviste effettuate tra i coetanei di Castelfiorentino, che avevano reso esplicito quel bisogno. L’allora assessore Enrico Cappellini aveva informato che l'Ostello sarebbe stato assegnato grazie ad un bando ed invitava i ragazzi a produrre un progetto in modo da valutarlo in fase di aggiudicazione del servizio. Durante l'incontro l'amministrazione comunale ci ha informato che dopo l’assegnazione vi è stata una nuova interruzione perché chi aveva vinto la gara era inadempiente con l’Agenzia delle Entrate!
I ragazzi hanno poi presentato il proprio lavoro di quest’anno, con scarne domande e senza alcuna documentazione, relativo alla chiusura e al trasferimento dei padiglioni dell'Ospedale dalla loro città, facendo appello all’Amministrazione di intervenire per richiedere il mantenimento di un servizio di primo soccorso di codice bianco.
La Fondazione è intervenuta nuovamente per ricordare ai giovani che studenti e studentesse di altre scuole, loro coetanei, avevano studiato e approfondito temi esposti con ricchezza di note, proposte e questionari frutto di un grande lavoro. Questa sollecitazione è coerente con il nostro compito di tutor in virtù del quale siamo rispettosi dei ruoli e delle competenze di ciascuno ma chiediamo che nessuno si sottragga alle proprie responsabilità: abbiamo rammentato ai ragazzi e alla scuola la loro assenza al terzo incontro dell'anno passato e alla Conferenza finale, mentre la mancata elaborazione di un progetto rischia di farli apparire come disinteressati e privi di credibilità per discutere e confrontarsi con chi ha il governo della cosa pubblica.
E la richiesta di un progetto su cui confrontarsi hanno espresso Francesca Giannì e Laura Rimi nelle loro repliche, come era già accaduto lo scorso anno con l’assessore Cappellini, per questa ragione la messa a punto di una proposta articolata è quanto meno urgente e necessaria. Per il confronto le due amministratrici si sono rese disponibili ad incontrare i giovani a scuola.
Nel frattempo alcuni ragazzi, senza attendere la fine dell’incontro, avevano lasciato la sala per altri appuntamenti. 
Dispiace per tali comportamenti che minano la fiducia di quegli studenti e quelle studentesse che vorrebbero approfondire ma si sono visti negare il permesso di somministrare un questionario fra i loro compagni e compagne dalla stessa scuola, questionario che avrebbe consentito di rilevare il grado di conoscenza e di consapevolezza fra di loro. ancora una volta i ragazzi sono rimasti delusi ma non ne facciamo una loro colpa e se colpe ci sono vanno individuate in altre direzioni.
Nell’augurarci che l’incontro fra Amministrazione, ragazzi e ragazze porti dei risultati ci chiediamo pure come può un’azienda inadempiente con l’agenzia delle Entrate possa partecipare ad un bando e, addirittura, vincerlo. E, in ultimo, come può l’Amministrazione non conoscere il tema sollecitato dai giovani lo scorso anno visto che la consigliera con delega alla legalità Laura Rimi era presente agli incontri. Ma continuiamo ad essere fiduciosi nell'impegno di ciascuno e ciascuno per proseguire in questo percorso di formazione alla cittadinanza.
Con tutti l'appuntamento sarà a Firenze, ospiti della città metropolitana, il prossimo martedì 6 maggio.  
Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Scuola

Ben sei classi dell'Istituto comprensivo di Montemurlo sono state accolte invece nella bella sala Banti dall'assessora all'Istruzione, Rossella De Masi, e dal comandante dei Vigili urbani, Gioni Biagioni. Con ragazzi e ragazze le insegnanti, infaticabili e appassionate, e il dirigente scolastico, prof. Paolo Calusi, attento e silenzioso compagno di viaggio di studenti e studentesse.
Nell'introdurre l'appuntamento, dopo il saluto dell'assessora De Masi ai ragazzi e alle ragazze impegnati in questo percorso di educazione alla cittadinanza, la fondazione ha voluto sottolineare ancora una volta il valore delle regole e del rispetto di esse quale condizione per essere dei cittadini consapevoli e ha ricordato ai genitori presenti il valore del confronto e della discussione per curare comportamenti e modalità di esercizio della cittadinanza. In questo senso è di grande rilievo la disponibilità di amministratori e amministratrici a discutere, ad essere anche loro soggetti attivi della formazione dei giovani.
Dopo il primo incontro, studenti e studentesse hanno approfondito le sollecitazioni della fondazione sul tema della mafia, del riciclaggio del denaro, dei comportamenti illeciti che mettono in crisi la convivenza civile, dei rischi per la nostra democrazia e per la libertà che derivano dalla presenza di organizzazioni criminali e dalla diffusione di comportamenti illegali. Ne è scaturita una sorta di mappa concettuale che serve ai giovani per orientarsi in questo ambito molto complesso della mafia e delle regole, dell'illegalità e della cittadinanza attiva. Il passo successivo è stato quello di identificare un tema significativo su cui sollecitare l'attenzione e la riflessione di chi governa la cosa pubblica e dei cittadini. Per questo hanno scelto di fare un lavoro sulla memoria: la memoria di uomini e donne, di bambini e bambine vittime di mafia. Poi hanno fatto una ricognizione di luoghi del comune di Montemurlo per individuarne alcuni da intitolare ad alcune vittime di mafia. Eleonora ha presentato i propri compagni e compagne delle diverse classi che hanno illustrato storie e proposte con l'ausilio di strumenti diversi. Cantare, raccogliere delle immagini, raccontare le vicende di donne, bambini, sacerdoti uccisi dalla mafia, fare sondaggi per testare la memoria collettiva: sono tutte modalità che servono a ricordare e questo esercizio della memoria è degno del più grande merito perché non vada persa traccia dell'impegno e del contributo di chi ha adempiuto al proprio dovere, ma anche non vada perso il ricordo di coloro che sono state vittime di una violenza orribile. In questo senso sono state significative le richieste di intitolare due strade: una a Lea Garofalo e l'altra a Maria Concetta Cacciola, due donne al cui assassino hanno partecipato uomini della propria cerchia familiare o affettiva; mentre uno spazio vicino a scuola da ripulire e recuperare hanno proposto di intitolarlo a Nadia e Caterina Nencioni, che morirono a seguito del terribile attentato di via Georgofili. Chiarissimo il senso dei proponimenti: la mafia uccide donne e bambini e occorre sradicare tutti quei luoghi comuni di questa organizzazione criminale attenta alle donne e ai bambini.
Rossella De Masi ha preso la parola per ringraziare i giovani dell'impegno e la fondazione del compito che si è assunto e ha ricordato che l'amministrazione di Montemurlo ha avviato già una collaborazione con le scuole e, in particolare, al percorso partecipativo per la riqualificazione di un'area del centro ha partecipato una classe dell'Istituto ed è stata una bella esperienza. Ha poi sottolineato quanto sia importante la responsabilità anche di ciascun cittadino e cittadina nella cura e nella conservazione degli spazi pubblici. È necessario che vi sia una forte consapevolezza di questo aspetto della cittadinanza perché dalla collaborazione può crescere un senso civico più forte e solido. La fondazione ha ricordato la vicenda del sottopasso del parco Pertini di Arezzo, recuperato grazie all'intervento dei ragazzi del Liceo artistico Piero della Francesca e poi di nuovo degradato anche per la scarsa attenzione di cittadini e cittadine.
Gioni Biagioni, comandante dei Vigili urbani, ha voluto sottolineare il valore del senso civico, il rispetto della propria città e dei luoghi che appartengono a tutti i cittadini e ha ricordato che la Polizia municipale è fortemente impegnata nella scuola con l'educazione stradale.
In ultimo, Paolo Calusi, dirigente scolastico, ha ringraziato ragazzi e ragazze per l'impegno e la passione e ha auspicato che al percorso di educazione alla legalità partecipi anche la scuola primaria, confermando l'importanza di una continuità nella formazione del cittadino e della cittadina che è uno dei tratti rilevanti della scuola della Costituzione.
La passione dei giovani e l'interesse dei loro discorsi hanno fatto trascorre in fretto il tempo e così, con tutti, ci siamo dati appuntamento per martedì 10 maggio per il terzo appuntamento del progetto, quando i giovani saranno ospiti della Provincia di Prato.
Sergio Tamborrino
Responsabile Toscana Scuola



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