giovedì 24 marzo 2016

Incontro a Porto Tolle (RO)

Incontro a Porto Tolle (RO)

Lunedì 21 Marzo le sentinelle della legalità sono giunte in Veneto, nel basso Polesine a Porto Tolle. Ragazzi e ragazze dell'Istituto comprensivo della città e dell'IIS Cristoforo Colombo sono stati ospiti della loro Amministrazione locale.

A dare il benvenuto il sindaco, Claudio Bellan, da sempre presente a questi appuntamenti che ha ringraziato i ragazzi e la Fondazione per il loro impegno perché solo attraverso la perseveranza e l'impegno civile si riuscirà a cambiare il nostro comportamento. La Fondazione si è soffermata a ricordare quello che sta accadendo in molte zone d'Italia: la volontà di ragazzi e ragazze di non mollare con le loro proposte, una sorta di accordo tacito fra giovani di tante città lontane, con il sostegno e l'incoraggiamento a proseguire dei loro insegnanti, di riproporre testardamente tutti quei progetti che non hanno avuto risposte o esiti positivi. Vi è un cambiamento in questi ultimi due anni, che testimonia una crescita dei ragazzi, delle ragazze e della scuola impegnati in questo percorso: non proporre sempre nuovi temi ma perseverare con metodologie diverse fino a quando il problema sollevato non trovi soluzione. Studenti e studentesse di Porto Tolle da alcuni anni si stanno occupando di ambiente e di rifiuti. Hanno decantato le bellezze e le risorse di questi luoghi, l’importanza di difendere il proprio territorio, poi hanno messo il dito nella piaga del degrado dell'ecosistema.

Con l'ausilio di slide Elisa e Matteo hanno fatto notare come il Delta del Po ha da sempre una vocazione turistica oltre ad essere luogo di attività produttive come la pesca, l'agricoltura, ma i  raccolti della loro fertile terra sono a rischio. Già negli anni scorsi sia i loro compagni dell'IPSIA sia quelli della loro stessa scuola hanno denunciato comportamenti rischiosi per il territorio: Enel ha sfruttato, per anni, questi luoghi compromettendo l’ecosistema di queste zone e ha lasciato in eredità anche un ecomostro; ancora, il Po trasporta rifiuti da tutto il nord e, con essi, i loro veleni!

Come per Corleone anche questi ragazzi e queste ragazze chiedono aiuto contro l'insensatezza di chi non comprende che è in pericolo la vita e la salute di tutti noi. Hanno chiesto maggiore attenzione e controllo, certezza delle multe, la promozione di un sistema ambientale pulito, la valorizzazione dei prodotti locali con fiere, mostre, creazione di eventi e il coinvolgimento della gente e di loro stessi ragazzi che vogliono mettersi in gioco.

Claudio Bellan ha esortato i giovani a fare rete, a non abbandonare i loro buoni propositi e percorrere insieme questa esperienza perché dimostra di essere la vera strada che potrà portare ad un cambiamento di comportamenti. Si è soffermato a spiegare come fino a pochi anni fa gli anziani del territorio vedevano nella loro ignoranza il Po come pulitore, acque che portano via e puliscono i rifiuti. Oggi la scuola e i giovani hanno il compito di cambiare vecchi e nuovi modelli che minano la vita dell'Uomo.

La Fondazione è intervenuta rivolgendosi a ragazzi e Amministrazione riguardo le sanzioni e ha suggerito provocatoriamente di multare tutti i Comuni, da Porto Tolle a Milano, preparando uno striscione con il disegno di un modulo di multa e renderlo pubblico in un evento.

Da elogiare la classe dell'Istituto Comprensivo e i due ragazzi dell’IPSIA che sono intervenuti,  coscienti di dover combattere la loro battaglia già all’interno della loro stessa scuola. Abbiamo voluto citare una frase di Antonino Caponnetto: «una lunga strada ci attende, dovremo percorrerla tutti insieme mano nella mano». L'assenza dei loro compagni che abitano fuori è più che giustificabile perché non hanno servizi che permettono di rimanere, ma i molti che invece hanno preferito andare in palestra, o interessati ad altro seppur a conoscenza del loro unico appuntamento annuale pomeridiano non hanno giustificazione. La scelta dell’unico incontro non in orario scolastico è importante perché sono i ragazzi e le ragazze a scegliere di essere presenti o meno e di confrontarsi fra loro, di essere protagonisti e dimostrare ai propri compagni di non essere indifferenti al pari di chi vuole lasciare le cose come sono o abbassare la testa ai favori che invece sono loro diritti! Allo stesso modo dispiace l'assenza dei genitori - l'orario dell'incontro è stato scelto proprio per loro, per essere presenti accanto ai loro figli per dare un loro esempio.

Ai ragazzi presenti abbiamo suggerito di non sentirsi in colpa e di perseverare con orgoglio, convinti che il prossimo anno insieme a loro ci saranno altri compagni a impugnare il loro testimone. Ci piace ripetere un'altra citazione di nonno Nino Caponnetto: «le battaglie in cui si crede non sono mai perse».

Abbiamo proposto loro e all'amministrazione comunale che li sostiene di partecipare durante l'estate, alla presenza di turisti, a fiere e mercatini con uno stand messo a disposizione dal Comune dove possono, attraverso disegni e foto da loro realizzati, sensibilizzare al tema dell'ambiente e al rispetto del loro territorio. Chiediamo anche a tutti gli insegnanti di non lasciare soli i volenterosi colleghi, quelli che Caponnetto chiamava partigiani di valori, per dare spinta a quella trasversalità alla disciplina Cittadinanza e Costituzione.

Ha poi preso la parola Simone dell'IPSIA per affrontare la questione del gioco d'azzardo. Anche la sua scuola vuole richiamare l'attenzione sulle troppe vittime del gioco d'azzardo, le troppe complicità alla sua diffusione e la necessità invece di risolvere questo problema che affligge la nostra società.

Il compito di sensibilizzare cittadini e cittadine è veramente importante, ma non spetta più solo alla scuola e ai giovani, mentre è giunto il momento di richiamare alla responsabilità ognuno e ognuna, e questo progetto permette ai giovani e a tutti quelli cui sta a cuore il futuro del nostro Paese di farlo. Il prossimo 27 maggio, a Padova, ragazzi e ragazze delle scuole che hanno aderito al progetto si ritroveranno per il terzo appuntamento tutti insieme, si confronteranno con le Istituzioni locali, le Province di Rovigo, Padova e Venezia, e – ci auguriamo – anche la Regione Veneto che – è il nostro auspicio - ospiterà l’incontro. Essa è assente da troppo tempo da questo percorso di cittadinanza. In quell’occasione si confronteranno per fare scelte comuni all’insegna del protagonismo giovanile.

A conferma delle buone pratiche contro chi vuole aiutare la lobby dei concessionari dell’azzardo le tante amministrazioni virtuose che abbiamo incontrato, in particolare la conferenza di dieci comuni del Polesine, fra cui anche Porto Tolle, ha firmato un protocollo per sensibilizzare gli esercenti che scelgono di non istallare o per quelli che disinstallano apparecchiature per il gioco d’azzardo, protocollo analogo a quello di tanti altri Comuni Il Sindaco Bellan ci ha però comunicato, prima della fine dell'incontro, che è stato informato dalla Prefettura dell’apertura di una nuova sala giochi in città. Ci chiediamo chi ha dato i permessi? Il patto di stabilità voluto dal Governo toglie ai Comuni virtuosi il potere di fermare i signori dell’azzardo e da invece  potere di scelta al Governo e, con più precisione, alla Conferenza Stato-Regioni, organismo più circoscritto, i cui lavori hanno avuto come esito la proposta di alcuni deputati di aumentare da 100 a 600 milioni il fondo per i Comuni che incentivano il gioco d’azzardo. Anche di questo ragazzi e cittadini hanno diritto di sapere da che parte si vuol stare! Ne parleremo alle conferenze regionali e a quella nazionale.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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