martedì 22 marzo 2016

Incontro a Capaci (PA)

Incontro a Capaci (PA)

Mercoledì 16 Marzo le giovani sentinelle della legalità sono atterrate a Capaci in Sicilia. 350 ragazzi e ragazze della Direzione didattica Alcide De Gasperi guidati con maestria dal loro dirigente Vito Cudia e dalle infaticabili insegnanti: Maria Follone, Antonella Penicone, Anna Provenza, Liboria Cutino e Maria Mazza ci hanno accolto nella palestra della scuola dove erano presenti anche più di cento genitori, incuriositi dall'inconsueto appuntamento e dallo stesso progetto. Presenti anche molte associazione di volontariato del territorio.

Come già annunciato l'incontro non è stato ospitato dall'Amministrazione di Capaci, non disponendo di spazi adeguati ed essendo il Comune in condizione di dissesto finanziario, così sono stati i giovani cittadini ad ospitare il loro sindaco, Sebastiano Napoli. A fare gli onori di casa, il dirigente scolastico che ha salutato i genitori e i cittadini presenti e nel presentare il tema della serata: Beni comuni, recupero e riqualificazione della villa (giardino comunale) principessa Mafalda di Savoia, allo studio e all'approfondimento del quale sono stati impegnati in questi mesi ragazzi e ragazze con le proprie insegnanti, ha concluso aggiungendo, fra i beni comuni, uno a noi caro: la scuola.

La Fondazione ha illustrato nei dettagli tutte la varie fasi del progetto senza tralasciare gli obiettivi di dare vigore alla disciplina Cittadinanza e Costituzione che, come è accaduto per Educazione civica, rischia di cadere anch'essa nell'oblio. Abbiamo ricordato le parole di Antonino Caponnetto quando faceva notare come negli Stati Uniti non si è cittadini se non si conosce la propria Carta costituzionale. La promozione del protagonismo giovanile e le esperienze di cittadinanza attiva e responsabile sono elementi significativi nelle tante città dove le giovani sentinelle hanno incontrato e interloquito con chi ha il governo della cosa pubblica, ma in terra di Sicilia, terra martoriata e luogo marchiato di strage,  ha una valenza in più, perché l'impegno civile di queste giovani sentinelle rappresenta il riscatto da terra di mafia a terra di antimafia, dove la scuola è impegnata a pieno titolo in questa battaglia.

La Fondazione si è rivolta agli Amministratori augurandosi che presto si possa risolvere la crisi del dissesto finanziario, ma si augura che lo stesso rigore invocato, nel caso della spesa della sala, alla richiesta dei propri giovani cittadini, venga riproposto anche per altre manifestazioni istituzionali. Infine, proprio in riferimento alla situazione economica, abbiamo ritenuto di proporre all'Amministrazione di sottoscrivere la nostra mozione riguardo una rigorosa e serrata lotta alla mafia, all'evasione fiscale e corruzione.

Abbiamo chiesto infine di ascoltare i giovani nelle loro proposte perché subito dopo avremmo chiesto loro di intervenire per aiutarli e contribuire  a trovare insieme soluzioni adeguate.

Dell'impegno e della dedizione a questo progetto dei giovanissimi e delle giovanissime sono testimonianza i tantissimi materiali prodotti: plastici, cartelloni, striscioni, gadget, filastrocche, poesie, cui si sono aggiunti inviati speciali e provetti giornalisti, oltre a quelli che hanno utilizzato il linguaggio teatrale per porre all'attenzione le questioni che hanno approfondito.

Con l'ausilio di slide hanno introdotto il BI-SOGNO DI  GIOCARE, titolo arguto con cui hanno richiamato e fatto riferimento alla Carta costituzionale e alla Carta del fanciullo e del loro diritto al gioco e a vivere in un ambiente dove sono rispettati i diritti dei bambino a vivere in ambienti sereni e piacevoli. Hanno documentato con foto il degrado della Villa, della vasca dei pesci con acqua putrida, delle condizioni degli animali ospitati. Un gruppo ha illustrato la villa che vorrei, altri hanno fatto un tuffo nella storia citando i giochi dei loro nonni. Hanno chiesto al sindaco una potatura adeguata alle piante, mentre da parte loro si sono impegnati, al momento della riqualificazione dell'area, di difenderla contro un nuovo degrado, oltre ad una campagna di sensibilizzazione in merito alla salvaguardia del bene, coinvolgendo le associazioni di volontariato.

Sebastiano Napoli ha introdotto il tema del dissesto finanziario per invitare il mondo del volontariato ad aiutare l'amministrazione locale, dimenticando di illustrare ai propri concittadini le ragioni del dissesto finanziario, chi ne fossero i responsabili e se l'amministrazione di cui è a capo avesse un piano per ripristinare le condizioni per esercitare pienamente il suo mandato. Né ha ritenuto opportuno esprimersi sulla richiesta di sottoscrivere la mozione della Fondazione per una efficace lotta all'evasione fiscale, alla corruzione e alla criminalità organizzata. Ma, soprattutto non ha interloquito con i suoi giovanissimi cittadini e cittadine in merito alla proposta dello spazio da ripristinare. Lo hanno fatto le associazioni di volontariato che si sono dichiarate attente e disponibili ad aiutare ragazzini e ragazzine e, solo in questo caso, Sebastiano Napoli ha fatto cenno al contributo di queste associazioni per realizzare alcune delle opere che hanno sollecitato le giovani sentinelle di Capaci.

Due genitori hanno preso la parola per rilanciare la proposta di una ludoteca per la quale i costi dovrebbero essere irrisori e potrebbero essere disponibili ricercando degli sponsor, facendo molta attenzione, come ha sottolineato uno dei due, a non accettare la logica di una mano lava l'altro ma sostenere iniziative di bandi come la legge sostiene per evitare equivoche compagnie.

La vivacità degli scambi e la bella esposizione dei giovanissimi ha fatto trascorre veloce il tempo e con bambini e bambine impegnati nella loro bella ed emozionante giornata abbiamo concluso nel darci appuntamento nel mese di maggio, ospiti della Regione Sicilia, in quella occasione inviteremo parlamentari e senatori del territorio a sostenere le idee e le proposte dei propri giovani cittadini.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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