Doppio incontro ad Aulla (MS) e Agliana PT)
Nuovo doppio appuntamento con le giovani venerdì 4 Marzo: con le giovanissime sentinelle dell'Istituto comprensivo di Aulla (MS) e con ragazze e ragazzi dell'Istituto Capitini di Agliana.
Al contrario dello scorso anno, quando i giovani non avevano avuto modo di confrontarsi con la propria Amministrazione locale, questa volta invece nella Sala consiliare di Aulla ad attendere studenti e studentesse, le loro insegnanti Antonella Bettini, Monica Cassano e Sabrina Giuliotti e genitori, l’assessore all’Istruzione Angela Simonelli e Arturo Demetrio, collaboratore in tema di legalità della sindaca, Silvia Magnani, che ci ha raggiunto subito dopo.
Dopo il breve saluto di Angela Simonelli i ragazzi hanno esordito presentando il loro lavoro: Tempo libero e spazi per i giovani, con un breve filmato. Hanno chiesto scusa se per qualcuno poteva sembrare inopportuno parlare della scuola in relazione al tempo libero, ma hanno fatto notare che a scuola passano metà del loro tempo e sin dalle prime immagini hanno reso visibile il loro dramma: cosa vuol dire vivere la scuola in dei container!
Lo scorso anno la Fondazione ha scelto come tema della copertina del volumeIdee e proposte della scuola italiana l’immagine dei container di Aulla, ha aperto la Conferenza finale di Firenze dello scorso ottobre con il filmato realizzato dai giovani con l’intento di sensibilizzare i presenti, le Istituzioni locali, regionali e nazionali ad accelerare la ricostruzione delle scuole e dei loro spazi aggregativi.
Ragazze e ragazzi di Aulla non hanno dimenticato e non hanno smesso di ricordare di essere ancora lì e oggi fanno notare che a quelle strutture si aggiungono altri problemi come un magazzino e un tetto malandato! I ragazzi cercheranno di abbellire il magazzino con un murales per realizzare il quale le vernici saranno offerte proprio dall'Amministrazione locale.
Hanno proseguito augurandosi che i più piccoli delle elementari, 5 anni dopo l'alluvione, possano trasferirsi a breve nei nuovi locali, mentre loro sono rassegnati a proseguire il loro ciclo di studio e passare agli istituti superiori senza aver visto una vera scuola.
A questi enormi disagi si aggiunge la carenza degli spazi, questione più volte emersa fra i problemi posti dai nostri giovani in questi anni, e la fondazione ha più volte denunciato la cattiva abitudine di aver costruito le nostre città dove piazze, giardini e spazi aggregativi, non avendo per alcuni un beneficio economico, non sono previste o non possono ospitare e accogliere i cittadini.
Ad Aulla dopo l’alluvione la situazione è drammatica: i luoghi di incontro non ci sono. Il parco della Camilla è attrezzato solo per i più piccoli mentre gli adolescenti sono costretti a incontrarsi in piazza delle corriere o sul greto del fiume o, altrimenti, nei bar pagando la consumazione. Vi sono spazi importanti e degni di rilievo come la biblioteca comunale o la sala Walter Tobagi ma sono luoghi di studio o per conferenze, mentre il centro sportivo di Quercia, un tempo fiore all’occhiello del territorio, versa in condizioni di degrado con strutture fatiscenti e una piscina acquitrinosa, rifugio per rane, campi inagibili e palestra e spogliatoi in disuso.
Hanno presentato dei disegni che faranno parte del murales e hanno poi letto alcuni temi svolti in classe sul tempo libero e ancora una volta è emerso il problema degli spazi. Racconta un ragazzo: «...i bambini più piccoli, con i genitori presenti, hanno più “privilegi”, le ludoteche, per colmare il loro tempo organizzano feste come Natale, Carnevale [ma crescendo, continua l’autore del tema] si viene a contatto con una realtà più dura del previsto e spesso è necessario spostarsi di paese […] mi dispiace dire queste cose perché i miei nonni, i miei genitori e anch’io siamo nati e cresciuti qui, le mie radici rimarranno sempre in questo posto [… ] perché sono affezionato alla mia città. I nostri nonni hanno fatto tanto per renderla migliore, cerchiamo di non cancellare tutto il loro impegno …non distruggiamo più di quanto abbia fatto quell’alluvione di cinque anni fa».
È intervenuta la sindaca che ha ringraziato i ragazzi e auspicato che il loro lavoro serva da stimolo, da pungolo a fare meglio. Ha ricordato che un evento disastroso come l’alluvione rende più fragili e le ferite si possono rimarginare solo con il tempo. Sicuramente la scelta di un’area ferroviaria come luogo di ricostruzione non è stata scelta felice in quanto già di per se stessa pone delle difficoltà, a cominciare dai diversi rischi di inquinamento e ciò ha rallentato e rallenta tutt’ora i lavori per la bonifica che comunque è iniziata tre anni dopo l’alluvione. Solo le scuole materne e la mensa saranno a breve finite mentre per le altre scuole i lavori non sono ancora iniziati.
Riguardo invece il centro sportivo, ha dichiarato che la società che gestiva gli impianti ha smesso di operare nel 2013 e il Comune è rientrato in possesso dei locali da poco tempo. Fra poche settimane partirà una gara di appalto per il primo lotto dei lavori del tetto e degli interni in quanto non vi è stata mai nessuna manutenzione. Seguiranno poi la ristrutturazione della piscina e degli impianti oltre la palestra e gli spogliatoi, lavori che costituiscono – ha concluso Silvia Magnani - una priorità per l’Amministrazione. In chiusura è intervenuto Arturo Demetrio che ha dichiarato che è iniziato un percorso di riqualificazione della città che comporterà tempo ma che porterà risultati importanti.
I ragazzi con grande dignità e responsabilità hanno dimostrato che non sono alla ricerca di colpe ma chiedono impegno, coscienza civica da parte di tutte le istituzioni e ascolto. Troppe volte nel nostro Paese le ricostruzioni non hanno visto la luce anche a distanza di 10-15 anni e questo non è concepibile neppure dopo un evento così disastroso come un’alluvione o un terremoto, ricostruzioni così bibliche dove viene negata ad una intera generazione un’esistenza “normale”.
È responsabilità di tutti intervenire e sanare queste falle.
Con queste riflessioni ci siamo dati appuntamento per giovedì 12 maggio
Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Scuola
L'incontro con gli studenti e le studentesse del Capitini, ospiti dell'amministrazione comunale di Agliana nella sala consiliare e accolti dall'assessora all'Istruzione, Luisa Tonioni, ha avuto un carattere molto informale e disteso. Seduti in cerchio, ragazze e ragazzi con il prof. Domenico Santagati, e la mamma di una delle ragazze, la discussione è stata molto intensa e proficua.
I giovani hanno proseguito nell'impegno di tenere viva l'attenzione sulle condizioni del proprio istituto, di cui si sono occupati anche l'anno passato denunciandone le condizioni di degrado in alcune parti e la vicenda di alcuni lavori previsti da tempo e mai realizzati. Durante l'estate sono stati eseguiti quelli per realizzare il “cappotto termico” dell'edificio e studenti e studentesse erano tornati alla carica con la richiesta della manutenzione del tetto con le denunce delle infiltrazioni d'acqua e dei lavori all'interno dell'edificio.
Per quanto riguarda il tetto Luisa Tonioni li ha informati che erano stati stanziati i fondi necessari per i lavori ed espletata la gara d'appalto per cui a breve la Provincia avrebbe sottoscritto il contratto con la ditta vincitrice per l'esecuzione degli interventi.
Si è poi soffermata sul rispetto delle regole, quelle quotidiane del buon vivere, che richiedono un impegno straordinario, perché farlo è un lavoro difficile e faticoso, essendo complicato l'intervento fra i compagni: chi fa un atto di coraggio e compie un'azione fortemente meritevole per mantenere i beni di tutti sfidando i propri compagni che vorrebbero trasgredire viene talvolta preso in giro o deriso; chi denuncia un cattivo comportamento è considerato una spia. Manca una cultura specifica in questo senso e per queste ragioni è utile e piacevole dialogare con i giovani e con il mondo della scuola per capire e ricercare modalità e tempi di un dialogo.
I giovani presenti in rappresentanza anche dei propri compagni che non hanno potuto intervenire perché non avrebbero avuto la possibilità di tornare a casa hanno voluto ricordare l'impegno assunto per avere un edificio più confortevole e una scuola più vivibile. Da qui il lavoro prezioso di sensibilizzazione fra i compagni e le compagne nelle assemblee scolastiche, la sollecitazione alla partecipazione e la decisione di ripulire e imbiancare la propria aula. Grazie all'aiuto e alla guida di Domenico Santagati che ha definito con precisione il tipo di intervento dal punto di vista giuridico, per superare ostacoli burocratici e pratici, ragazzi e ragazze lavoreranno durante le vacanze pasquali per pulire e imbiancare con anche l'intento di dare un segnale ai propri compagni e compagne dell'istituto e sottolineare il valore dell'impegno e della responsabilità. Hanno ricercato e trovato una ditta che fornirà gratuitamente e senza nessuna pubblicità in cambio la vernice necessaria.
A questo punto abbiamo posto due quesiti “provocatori”: che cosa accadrà l'anno prossimo, resteranno in quella stessa classe o la offriranno ad altri per stimolare la discussione ulteriormente sugli spazi di tutti?
Come caratterizzare lo spazio dell'aula? Con un disegno o con un canto della Divina Commedia o con un articolo della Costituzione?
Lo scambio è proseguito vivace e intenso e i giovani hanno manifestato interesse alle “provocazioni”. Da qui al prossimo appuntamento, quando saranno ospiti della Provincia di Pistoia il prossimo 9 maggio, ci rifletteranno e siamo certi che la sensibilità, l'interesse, l'acutezza mostrata nell'analisi e i valori condivisi emergeranno tutti nella scelta che faranno.
Sergio Tamborrino
Responsabile Toscana Scuola
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