sabato 26 marzo 2016

Incontro con le giovani sentinelle di Padova

Incontro con le giovani sentinelle di Padova

Martedì 22 marzo nuova tappa delle giovani sentinelle in Veneto. Nella bella sala della ex fornace Carotta l’assessore alla Partecipazione, Trasparenza, Cooperazione Internazionale Decentramento e Quartieri del Comune di Padova, Marina Buffoni ha dato il benvenuto ad una delegazione di 200 ragazzi e ragazze del Comprensivo Briosco accompagnati dalla vicaria, Fabiola Baldo, che ha porto i saluti anche della Dirigente, Michela Bertazzo, e dalle tante colleghe che insieme con passione seguono i ragazzi e, per questa ragione, vogliamo nominarle tutte: Anna Zen, Patrizia Da Re, Marisa Morosin, De Filippo Annamaria, Alberta Nencini, Antonia Ranieri, Russo Daniela, Eleonora Danieletti, Margherita Bovo, Maria Turcato, Laura Taurino, Anna Spadon e Francesca Agnoletti.

Con loro i compagni e le compagne più grandi dell’Istituto Professionale Valle accompagnati dagli insegnanti Andrea Sarno e Gabriele Toso che hanno porto anch’essi il saluto della Dirigente Lucia Visentin.

Presente anche l’Auser, associazione a noi cara che spesso incontriamo nei nostri percorsi, e il contributo di Gianfranco Vianello è stato, in questo caso, essenziale non solo per l’aiuto tecnico ma anche per la sua passione per il modellismo: i ragazzi hanno potuto apprezzare i modelli di ville venete che non sono in scala ma in proporzione, come lui stesso ha voluto precisare, esposti in sala. Un lavoro meticoloso e bello e per questo abbiamo invitato le scuole ad ammirarlo.

Per la buona riuscita della giornata un ringraziamento va a Licia Serpico, responsabile scuola per il Veneto della nostra fondazione, insieme a Lidia Pege, referente per i rapporti con gli enti locali, e Francesca Vian per i rapporti con le scuole di Padova.

Ha partecipato all'incontro anche una rappresentanza di genitori.

Un ringraziamento particolare va agli agenti di Polizia, Eugenio Rampazzo e Stefano Agostini, che hanno approfondito, nei mesi successivi al primo incontro, il tema scelto dai ragazzi del Briosco sul bullismo, cyberbullismo e cyberstalking.

Un altro approfondimento è stato curato dall’insostituibile sostituto Commissario della Polizia di Stato, Gioia Nanni, che ha offerto nuovamente ai giovani del Veneto l'esperienza del progetto OSCAD del Ministero dell’Interno – Osservatorio  per la sicurezza contro gli atti discriminatori http://www.interno.gov.it/it/ministero/osservatori/osservatorio-sicurezza-contro-atti-discriminatori-oscad. Gioia Nanni e i colleghi Ursula Napoli e Riccardo Morelli hanno proposto le riflessioni e i percorsi dell'osservatorio sul tema Social network e cyberbullismo a scuola, la mattina, e ai genitori nel corso di due appuntamenti serali.

Hanno aperto il nostro incontro un gruppo di ragazzi e ragazze del Briosco. Con due cartelli con le scritte “bullo” e “vittima” hanno rappresentato, avvicendandosi nei due personaggi, i comportamenti di entrambi. Altri striscioni chilometrici sostenuti da bambini e bambine, segno del grande lavoro fatto, illustravano pensieri, denunce, comportamenti sbagliati. Con l'ausilio di slide hanno definito chi è il bullo e le persone coinvolte.

Il cyberbullismo, ossia il bullismo online o virtuale è oggi sempre più diffuso con violenze e attacchi continui e sistematici mediante la rete. Il bullo posta foto o video che si diffondono in tutto il mondo e il paradosso del bullo virtuale è che non vede le conseguenze delle proprie azioni e questa sua cecità gli impedisce di porre fine alla sofferenza della vittima. Ragazzi e ragazze sono passati poi ad analizzare le precauzioni da adottare nel mondo della rete globalizzata e alcuni hanno tradotto dall’inglese comportamenti da tenere: non condividere le password o le impostazioni del computer o dello smartphone. Infine sono passati alle proposte:

- volontari o educatori nei parchi pubblici per organizzare giochi, partite e tornei sportivi;

- corsi di musica, teatro e fotografia per non lasciare i ragazzi a casa da soli o in giro ad annoiarsi;

- ciclo di film pomeridiano per discutere insieme con educatori o esperti;

- corsi per aiutare i genitori a capire le difficoltà dei figli;

Possibili «punizioni» per chi non si comporta bene:

- aiutare a tenere puliti i parchi;

- fare dei piccoli lavori di manutenzione negli spazi pubblici  e a scuola;

- aiutare i ragazzi disabili a scuola, nel percorso casa-scuola o in palestra;

- aiutare le persone anziane a portare a casa la spesa o per piccole commissioni.

Poi è toccato ai giovani del Valle. Legalità e territorio: Arcella fare rete per sviluppare buone pratiche di riqualificazione il tema scelto. Hanno esordito parlando del quartiere dove l’espansione edilizia avvenuta negli anni '50 e seguita nel tempo con peculiarità proprie ha ridotto oggi quel pezzo di città ad un area dequalificata, ricca tuttavia di potenzialità inespresse, caratterizzata da un'importante arteria viaria che taglia in due il quartiere ma che comprende alcune realtà urbane di un certo rilievo quali il Santuario dell'Arcella, la vicina stazione ferroviaria, centri di aggregazione di differente natura, aree dismesse o in via di dismissione.

La proposta che i ragazzi hanno avanzato è stata di offrire le loro competenze, in particolar modo con il loro indirizzo fotografico, per disporre una lettura tematica del quartiere grazie alle immagini,  strumenti documentari, ma anche espressioni creative, coinvolgendo la popolazione del quartiere attraverso una serie di attività ed eventi divulgativi, quali mostre e spettacoli. I protagonisti sono i cittadini coinvolti sin dal primo momento in attività laboratoriali mediante interviste e raccolta di testimonianze, come anche la creazione di percorsi condivisi a guida dei ragazzi della scuola.

L'intento è quello di innescare comportamenti positivi, sia negli studenti sia nella comunità, relativi alla cura, al recupero e alla valorizzazione del paesaggio urbano.

Il progetto si articolerà in più momenti a partire dal nuovo anno scolastico 2016-2017 e intende perseguire i seguenti obiettivi:

• promuovere la partecipazione attiva, la rielaborazione delle conoscenze, l'apprendimento e lo sviluppo di competenze attraverso l'iniziativa personale delle capacità progettuali;

• sollecitare la ricerca e l'indagine sul territorio, con particolare riferimento al patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale, ed alle sue risorse;

• sviluppare competenze trasversali e comunicative attraverso linguaggi e tecnologie laboratoriali;

• incoraggiare la nascita di atteggiamenti, comportamenti, proposte e progetti a favore della difesa dei beni storici, culturali ed ambientali del territorio di appartenenza;

• fornire strumenti culturali e tecnici di lettura ed analisi critica del paesaggio e dell'ambiente;

E intende farlo con modalità diverse:

• campagna di documentazione fotografica sul territorio;

• interviste mediante riprese audio/video ad abitanti e figure di rilievo del quartiere;

• partecipazione attiva ad eventi significativi all'interno dell'area;

• restituzione alla cittadinanza mediante esposizioni ed eventi in grado di coinvolgere ampie fasce di popolazione.

Ha preso la parola l’assessore Marina Buffoni ricordando le vicende di Falcone e Borsellino e  come dopo la triste vicenda della loro morte ha portato a un cambiamento nella società civile. Ha ricordato che a seguito di quelle stragi ha preso la decisione, insieme ad altri giovani, di occuparsi di politica. A distanza di tempo il suo impegno è sempre per il bene pubblico e ha anticipato che a giorni nei quartieri saranno visibili dei cartelli che richiamano l’art. 54 della Costituzione:

Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.

I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

Da parte sua, come assessore alla Trasparenza e Corruzione ha elaborato un piano triennale che prevede corsi di formazione ai dipendenti comunali contro la corruzione. In merito alla sua delega al Decentramento ai Quartieri ha messo in primo piano la collaborazione con quelle associazioni che hanno previsto iniziative a favore di giovani e anziani e nel sociale cercando di trovare più spazi per i giovani. Il quartiere Arcella purtroppo ha meno spazi riservati ai giovani, ma ha chiesto di riservare gli spazi della Sala Casetta al parco Piacentino dove si possono fare attività teatrali e incontri formativi, mentre alla Casetta, ex Dazio di  Pontevigodarzere, si può giocare ai giochi di ruolo. Ha continuato esortando i ragazzi a frequentare questi luoghi di aggregazione per limitare il bullismo e vincere la solitudine. Ha ricordato anche il nuovo parco giochi dove gli adulti possono entrare solo se accompagnati da giovani. Ha concluso dichiarandosi disponibile ad invitare i ragazzi e i giovani del Valle ad una seduta del Consiglio comunale per proporre i temi affrontati.

La Fondazione ha sollecitato i ragazzi a cogliere l’invito dell’Assessore a partecipare ad un Consiglio comunale con l'impegno di avere con sé i propri genitori in modo da far toccare loro con mano cosa sia la partecipazione attiva alla vita politica della propria città, convinti come siamo che solo in questo modo potremo dare una svolta positiva al nostro Paese.

Ci fa piacere che l’assessore Marina Buffoni, commentando la giornata, abbia postato nella sua pagina FB: «dalla parte della legalità con i ragazzi con il bullismo e cyberbullismo. L’amministrazione a sostegno di progetti e percorsi solidali nella comunità con regole di rispetto senza deroghe e senza giustificazioni! Evviva le sentinelle della legalità».

Gesto di buon auspicio e ci auguriamo che dopo i primi anni di incomprensioni possa portare quei frutti essenziali di confronto e collaborazione.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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