Giovedì 8 novembre nuovi appuntamenti con le Giovani sentinelle, nel pistoiese e nell’aretino.
Ad Agliana, all’istituto Capitini, la scuola aderisce al progetto sin dagli esordi, ben quattro classi hanno accettato la sfida della fondazione ad essere protagonisti e con i propri insegnanti seguiranno gli esempi dei compagni e delle compagne più grandi elaborando proposte e percorsi originali e interessanti.
Abbiamo raccontato loro della vicenda di Antonino Caponnetto e del suo impegno, prima professionale poi testimoniale, a favore della cultura della legalità. Abbiamo sottolineato quanto sia importante condividere un’idea di cittadinanza che abbia al centro la solidarietà, il rispetto delle regole, la cura degli altri e dei beni che appartengono a tutti. Inoltre abbiamo richiamato alcuni dei progetti che ragazzi e ragazze a sottolineare tutte le opportunità e le ricchezze del progetto e, nel contempo, la necessità di essere tenaci e interlocutori affidabili e preparati.
Con studenti e studentesse ci siamo dati appuntamento per il prossimo mercoledì 7 marzo quando saranno ospiti dell’amministrazione di Agliana.
In provincia di Arezzo nuove scuole hanno deciso di partecipare al progetto. Ad Anghiari il buon esempio è venuto anche dall’amministrazione comunale che ha deciso di aderire al progetto aprendo da subito le porte della sala consiliare per ospitare in uno spazio più ampio due scuole del comune. Le classi seconde e terze dell’Istituto comprensivo di Anghiari e Monterchi e una classe dell’Istituto d’arte Piero della Francesca si sono ritrovate e ci hanno accolto assieme ai propri insegnanti e ad alcuni amministratori.
Questa disponibilità di chi ha il governo della cosa pubblica fa ben sperare e proprio per questo abbiamo sollecitato ragazzi e ragazze a riflettere sulla presenza nel territorio aretino di mafiosi e di interessi criminali documentati dalle inchieste giudiziarie e da quelle giornalistiche. Insieme a tali presenze abbiamo però voluto fortemente sottolineare il clima di omertà che consente a uomini della mafia e ai loro sodali locali di infiltrarsi nelle pieghe dell’economia legale e prosperare. Senza il silenzio di tanti cittadini e cittadine sarebbe molto più difficile per le organizzazioni criminali operare arricchirsi. Queste vicende rafforzano la convinzione di dover dare spazio maggiore, con insegnanti e orario proprio a Cittadinanza e Costituzione, la disciplina che dovrebbe contribuire significativamente a quella formazione del cittadino che è antidoto a comportamenti omertosi e poco attenti al rispetto delle norme.
Altre tre classi di seconda e di terza ci hanno poi atteso a Monterchi, comune che custodisce in un museo la Madonna del parto di Piero della Francesca. Con ragazzi e ragazze ci siamo ritrovati nell’aula magna della scuola, accolti dalle insegnanti che ci hanno ringraziato per il nostro lavoro ed hanno espresso la propria contentezza di essere parte di questo percorso della legalità e della cittadinanza. Noi abbiamo raccontato della vicenda di Antonino Caponnetto e del suo impegno a testimoniare il sacrificio di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, abbiamo illustrato i dettagli del progetto e le sue tappe, abbiamo invitato ragazzi e ragazze a coinvolgere i propri genitori affinché scoprano quanto si fa a scuola e il valore della cittadinanza attiva.
Nei due comuni aretini abbiamo voluto riservare, a sorpresa, uno spazio ad Angelo Corbo che ci ha accompagnato in silenzio nella prima parte di ogni incontro per poi intervenire nella seconda parte e testimoniare la sua vicenda. Il racconto ha riempito di emozioni la sala e studenti e studentesse hanno ascoltato in religioso silenzio le sue parole. Hanno poi rivolto domande e sollecitato chiarimenti arricchendo con i loro interventi una mattinata densa di contenuti e di commozione. Ad Anghiari torneremo il prossimo ospiti dell’amministrazione locale il prossimo giovedì 1° marzo
a Monterchi l’appuntamento nella sala consiliare è fissato per lunedì 5 marzo.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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