giovedì 26 marzo 2015

24 marzo, il ponte virtuale delle sentinelle si allunga! Da Agliana (PT) a Porto Tolle (RO)


24 marzo, il ponte virtuale delle sentinelle si allunga! Da Agliana (PT) a Porto Tolle (RO)

Le sentinelle sbarcano nel basso Polesine, due le scuole che sono pronte a confrontarsi con la propria amministrazione comunale: l'Istituto comprensivo di Porto Tolle con studenti e studentesse guidati dalla loro insegnante Patrizia Gobbato e l'IIS Colombo con il loro professore Alessandro Pugina.  Ad attenderli e dare il benvenuto il vice sindaco Mirco Macini e l'assessore all'Istruzione Leonarda Ielasi che ha salutato e ringraziato i giovani per il loro impegno.

La Fondazione ha lamentato la scarsa presenza di ragazzi e ragazze, dopo che il primo appuntamento è stato molto partecipato e vivace, facendo notare che, dei quattro incontri compresa la Conferenza finale previsti dal progetto, solo uno è pomeridiano quello appunto con i propri amministratori, per due motivi: permettere agli adulti di essere presenti ed essere occasione di confronto con loro. Per questo abbiamo chiesto più volte alle scuole di invitare i genitori e ai Comuni di invitare i cittadini.  Il secondo motivo è promuovere la consapevolezza fra i giovani a non demordere e chiedere ai propri compagni di essere presenti, perché se vogliono essere credibili e se i loro progetti  sono frutto di questioni che ritengono importanti, devono essere da esempio anche per gli adulti e comportarsi di conseguenza! In questi anni abbiamo notato progressi e una maggiore maturità anche in questo! Siamo certi, come hanno aggiunto gli stessi professori e i giovani presenti che anche in Polesine il progetto sarà condiviso e partecipato da un numero sempre maggiore di studenti e studentesse.

Hanno preso la parola Elena e Desi del Comprensivo sul tema pulizia degli argini e valorizzazione del territorio e vie verdi. Attraverso delle slide hanno ripreso il tema già proposto lo scorso anno e la loro attenzione si è concentrata  su alcuni angoli naturali e naturalistici del loro territorio. Hanno fatto notare l'incuria dell'uomo, i tanti rifiuti abbandonati sull'argine del fiume. Le piene che hanno lasciato bottiglie di plastica, ma spesso anche rifiuti pericolosi come l'eternit!

Si sono posti il tema della legalità, termine abbastanza complesso che richiede rispetto delle regole, apertura di mente, approccio culturale a 360 gradi, attenzione alla persona. Poi sono passate ad indicare alcuni obiettivi: valorizzazione del territorio; sviluppo di un turismo ecosostenibile; una pesca rispettosa del mare; lo sviluppo dell'agricoltura sostenibile in un contesto europeo; cambiamento della mentalità attraverso la valorizzazione e il potenziamento della scuola.

Infine hanno approfondito come individuare e definire le regole e condividerle: rispetto, responsabilità, riciclo – riduzione – riutilizzo – risparmio, coinvolgimento di tutti anche attraverso l’applicazione di sanzioni. Infine si sono posti la questione di come pubblicizzare quanto fatto con il riciclo dei rifiuti.

Ha preso la parola Leonarda Ielasi che ha esortato i ragazzi a fare uso della rete per sensibilizzare i cittadini a non prendere scorciatoie, avere rispetto dell'ambiente, ma essere coscienti anche di come sia pericoloso per la nostra salute. Spesso gli adulti rispondono con pigrizia o dando colpe alla chiusura dell'eco-centro ormai da anni per lavori o perché il numero verde è occupato. Li ha invitati a denunciare anche l'inefficienza delle Istituzioni, ma si deve cambiare e l'amministrazione è disponibile a dare ascolto e a collaborare con i giovani.

La Fondazione ha fatto notare che negli appuntamenti provinciali e regionali fino a quelli con esponenti di governo, le istituzioni locali, insieme con i propri cittadini, dovrebbero spingere a un cambiamento di responsabilità ad esempio sulla questione eternit! Abbiamo permesso l'arricchimento di un'azienda produttrice di amianto e alla fine del processo ad una pena di sedici anni! Le vittime hanno a nostro avviso ricevuto pochissimo, mentre le parti civili come le istituzioni locali, provinciali e regionali hanno ricevuto indennizzi senza creare  una struttura a spese dell'azienda per rimuovere materiale pericoloso! Fino a poco tempo fa l'utilizzo dell'amianto era legale e nessuno ha fatto controlli,  oggi rimuovere l'amianto è a spese del proprietario che lo ha utilizzato nelle costruzioni ignaro dei pericoli! Non vogliamo giustificare i proprietari, ma chi ha creato i presupposti delle scorciatoie e delle furberie? Chi è complice dello scempio e del disastro dell'eternit e dell'amianto abbandonati addirittura in riva al mare, come testimoniato dalle foto dei ragazzi?

Ha preso poi la parola Alessandro Pugina, insegnate dell'IIS Colombo, a nome degli studenti che hanno affrontato il tema dell'eco-mostro del sito industriale Enel di Porto Tolle, in relazione allo studio della sua riconversione e della valorizzazione ambientale.

Per il loro lavoro hanno fatto ricorso a conoscenze e competenze curriculari: biologia, diritto, economia, chimica, fisica e laboratorio. Si sono prefissi degli obiettivi riguardo la conoscenza del territorio, la sensibilizzazione alle tematiche ambientali, collegandosi alle ricerche dei compagni delle medie, formulare delle ipotesi di sviluppo delle economie locali orientandosi fra le normative - Alessandro Pugina è insegnate di diritto - comunale, provinciale, regionale, nazionale, ma anche quella europea. Hanno diviso il loro lavoro in moduli: smaltimento dei rifiuti; analisi della situazione attuale; raccolta differenziata spinta per il recupero totale del riciclabile.

L'assessore ha lamentato che la centrale Enel non sarà riconvertita in nessuna forma e in nessuna modalità e, aggiungiamo noi, dopo il suo smodato utilizzo oggi non ci sono risorse per smantellarla! Il Comune sta raccogliendo delle idee anche dal mondo universitario perché anche solo smantellarla  richiederebbe investimenti e creazione di posti di lavoro. Ha aggiunto che sono ben accette le proposte perché  l'intento di tutti deve essere il bene comune.

Ha dato la sua disponibilità alla partecipazione per l'appuntamento provinciale di giovedì 14 maggio.

Ci auguriamo che quest'anno la provincia di Rovigo, al contrario dello scorso anno, sia presente e non adduca come scusa la scomparsa della Provincia! Perché all'opposto degli adulti le sentinelle riusciranno a trovarla!



Sempre lunedì 24 marzo altre giovani sentinelle sono state ospiti del Comune di Agliana.

Luisa Tonioni, vicesindaco e assessora all'Istruzione, Italo Fontana, all'Urbanistica, Massimo Vannuccini, alla Cultura e allo Sport, e Valentina Noligni, al Bilancio hanno accolto ragazze e ragazzi dell'Istituto Capitini, guidati sempre dall'infaticabile professor Santagati.

Nel suo saluto, Luisa Tonioni ha ringraziato la Fondazione del prezioso lavoro e ha manifestato la sua disponibilità a partecipare a questo percorso di formazione alla cittadinanza, sottolineando come la scuola sia il luogo dove apprendere l’importanza del rispetto delle regole e la coerenza nell'applicarle.

L’amministrazione è particolarmente contenta per questo confronto fra scuola ed istituzioni che è una caratteristica del progetto sulla cui articolazione si è poi soffermata la Fondazione, descrivendone i dettagli e gli obiettivi: tre appuntamenti e la Conferenza finale per promuovere, grazie al protagonismo di studenti e studentesse, la loro partecipazione alle scelte che riguardano la comunità intera, esercitandosi alla discussione, al confronto con chi ha il governo della cosa pubblica. Ha ricordato ancora le belle proposte elaborate in questi anni dagli studenti di Agliana sotto la preziosa guida del proprio insegnante.

L’argomento scelto dagli studenti e dalle studentesse riguarda l’edificio scolastico, le condizioni e la necessità di interventi e la legalità passa anche da questo, dal rispetto e dalla cura del bene comune.

Hanno esordito con una video-intervista al Dirigente scolastico in merito alle condizioni della struttura scolastica e, dal colloquio emerge che la dirigenza non è stata consultata in merito alle priorità da affrontare nella pianificazione degli interventi di ristrutturazione.

Gli studenti sottolineano come siano state stanziate risorse solamente per il rifacimento del cappotto termico e degli infissi, mentre il problema principale riguarda il tetto in precarie condizioni per le numerose infiltrazioni di acqua, nonostante vi siano stati interventi nel corso degli anni.

Italo Fontana assicura che il sopralluogo dei tecnici della Provincia c’è  sicuramente stato, come prevede la prassi, prima di stabilire le priorità di intervento, ma fa notare che i tempi fra ricognizione tecnica, indizione delle gare d’appalto e assegnazione dei lavori sono di solito lunghi e quindi dalla presentazione del progetto all’arrivo dei finanziamenti possono trascorrere degli anni.

Non si può escludere quindi, che all’inizio della procedura la necessità fosse il cappotto, mentre il problema tetto sia emerso solo successivamente.

Per lo spazio esterno prospiciente l’edificio scolastico i giovani hanno proposto pensato ad un’opera di riqualificazione in collaborazione con la Provincia e qualche vivaio, in cambio di istallazioni pubblicitarie. L’amministrazione comunale ritiene l’idea di coinvolgere i privati praticabile ed incoraggia i ragazzi a procedere in tal senso.

Altra proposta è quella di ridipingere le stanze malridotte acquistando i materiali e cercando di coinvolgere dei volontari fra studenti e genitori, chiedendo anche l’aiuto del Comune di Agliana. Anche in questo caso occorre molta attenzione in relazione alla necessità di copertura assicurativa dei soggetti interessati. I ragazzi e le ragazze con le loro slide documentano le numerose criticità all'interno dell'edificio: dai bagni ai vetri delle finestre rotti, ai muri rovinati fino al buco nella parete fra un bagno degli studenti e un'aula che lascia filtrare tutti i cattivi odori!

Lamentano ancora i giovani la mancanza degli spazi: in particolare non vi è un locale destinato alle assemblee d’istituto ed i ragazzi sono spesso stati costretti a pagare di tasca propria l'affitto di un teatro per poter esercitare il loro diritto di riunirsi, sancito dalle norme degli Organi collegiali

La Fondazione ha fortemente sottolineato questo aspetto: si tratta di un diritto negato e invita i giovani ad esercitare ogni pressione sui propri rappresentanti nel Consiglio d'Istituto per l'esigibilità di questo diritto.

Massimo Vannuccini è stato studente dell'Istituto e rappresentante in Consiglio e ricorda che le assemblee si tenevano nella palestra, propone loro di richiedere che si svolgano ancora nella stessa palestra e dichiara che l'amministrazione comunale è disponibile a fornire per l'occasione gli strumenti audio.

Segnalano ancora i giovani la questione dell'appezzamento di terreno inutilizzato situato dietro l’edificio scolastico, esiste un progetto per la costruzione in quel luogo di un campo da calcio ma la costruzione è bloccata da un contenzioso fra Comune e soggetto privato.

L’amministrazione dice che è vero che c’è un contenzioso su quell’area ma essendoci un regolamento urbanistico è stabilita la proprietà dell’area e tutti gli usi possibili all’interno del perimetro. Si tratta di 21.000 mq, 7000 dei quali di superficie calpestabile con possibilità di un ulteriore ampliamento dell'edificio esistente. La Provincia ha quindi la possibilità di fare un intervento mirato sull’area. Fra l’altro la scuola si trova all’interno di un corridoio ambientale che si è voluto creare ad Agliana, quindi si presta bene allo svolgimento di attività di tipo sportivo.

In seguito al forte vento del 5 marzo, sono stati danneggiati alcuni alberi nel cortile della scuola e i ragazzi chiedono la rimozione delle piante pericolanti. Luisa Tonioni chiarisce che, essendo la competenza della provincia, il Comune può solo intervenire nel segnalare la problematicità all’organo competente.

In ultimo i ragazzi segnalano anche problematiche di furti all’interno della scuola e la  mancanza della cassetta di pronto soccorso. Situazioni di una certa gravità, sottolinea la Fondazione, che  suggerisce di fare la lista delle cose di cui occuparsi in sede di consiglio d’istituto e di utilizzare il progetto Sentinelle per dare voce e rafforzare le proprie richieste tramite il coinvolgimento di più studenti possibili all’interno della scuola.

Il confronto franco e diretto, la discussione ricca di spunti e osservazioni ha fatto trascorrere il tempo senza che ce ne accorgessimo, facendoci apprezzare il clima dell'incontro, la buona disponibilità a dibattere da parte di tutti, la partecipazione attenta e convinta degli amministratori.

Con tutti ci siamo dati appuntamento per lunedì 25 maggio, ospiti della Provincia di Pistoia.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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